24 giugno 2025

STAGIONE x Club 2024-25 - Un Bilancio - chi si aspettava il crollo del City di Guardiola?

É normale pensare che la copertina dovrebbe andare al PSG, dato il trionfo in Champions, o al City (penso che nessuno si aspettasse una stagione cosí fallimentare, nemmeno Guardiola). Peró il PSG di copertine ne ha giá avute e nel caso del City non volevo marcare la stagione in termini negativi. Ho cosí scelto il Barcelona, secondo me la squadra piú spettacolare della stagione e ho notato che non avevo mai messo Pedri in una copertina, cosí ho deciso di rimediare. Penso che questa stagione lo abbia consacrato (non si puó dire lo stesso per Gavi, spesso accostato a lui) a degno successore di Xavi e Iniesta (snip da semprebarca.com)

Si é da poco conclusa la stagione calcistica 2024-25. In realtá, oltre agli impegni delle nazionali, si sta giocando anche la prima edizione di un Mondiale per Club. Ho deciso peró di fare il bilancio della stagione per club ora perché questa competizione (come le finali di Nations League per le nazionali) é un po' un torneo in piú e, comprendendo solo alcune squadre, gli darebbe troppo peso rispetto alle assenti (terró invece conto di entrambi i tornei al momento di dare il mio Pallone D'Oro). Quest'anno dobbiamo anche ricordare che ci hanno lasciato grandi figure come Sven Goran Eriksson, Totó SchillaciBruno Pizzul (ma anche Joahn Neeskens, Dukadam, Aldo Agroppi, Fabio Cudicini, Leo Beenhakker, Jair, Ernesto PellegriniGaetano Salvemini...).

Lo scorso anno, celebrammo l'incredibile stagione del Leverkusen, campioni di Germania senza perdere una partita.  Due anni fa mettemmo l'accento sul fatto che Guardiola (triplete) e Messi (mondiale) avessero chiuso un cerchio. Tre anni fa festeggiammo gli storici record di Carlo Ancelotti (campione nelle 5 leghe principali e 4 vittorie in Champions, mai nessuno come lui); nel 2021 non vi furono dominatori e celebrammo il ritorno allo scudetto dell'Atletico di Simeone, mentre nel 2020, in una stagione influenzata dal COVID, demmo la copertina al triplete del Bayern di Flick. Come introduzione ho preparato anche questa volta una tavola per aiutare la discussione.


SQUADRE

Le migliori della stagione

Quando si guarda la tabella sopra, a me sembra parzialmente corretta, nel senso che concordo che il PSG é stata la squadra migliore (secondo triplete per Luis Enrique, ne parleremo nella sezione allenatori) davanti al Barcelona, uscita con l'Inter, ma, al contrario dei nerazzurri, vincente in campionato e coppa nazionale. Poi ci sono invece aspetti che stridono, come le alte posizioni di Tottenham e Manchester United a fronte di una stagione molto deludente, grazie alla sola campagna di Europa League (che peró non si puó ignorare). Poi direi anche che la stagione del Bayern, seppure con meno punti totali, vale di piú di quella del Napoli a causa della competitivitá in Champions, cosí come il Liverpool merita di stare piú in alto dell'Arsenal per l'incredibile Premier e prima parte a girone unico di Champions.

Quindi, ricapitolando, io vedo sopra tutte il PSG (soprattutto per la vittoria in Champions, il resto é quasi scontato, mi sento invece di fare i complimenti a De Zerbi per il secondo posto del Marsiglia davanti a Lilla, Nizza, Monaco e via dicendo) ed il Barcelona (penso che quello che hanno espresso in campionato ed in tutti gli scontri diretti con il Real Madrid sia veramente incredibile, é la squadra piú spettacolare dell'anno, soprattutto grazie a Yamal e Pedri che infatti sono assenze pesantissime dal Mondiale x Club), sono uscite per un niente dalla Champions, non scordiamocelo.

Dietro queste due io vedo il Liverpool (é vero che hanno vinto in un anno sorprendentemente brutto per il City, peró comunque vincere in Premier con la competizione che c'é é come la Serie A anni '90 e poi avevano finito il girone unico di Champions in testa) e l'Inter (non sono d'accordo con chi li condanna senza appello, sono stati in lotta su tutti i fronti fino alla fine, hanno eliminato due squadroni come Bayern e Barcelona ed erano tra le prime nel girone unico, il tutto con una rosa ed un budget molto inferiore alle prime d'Europa).

Dopo di che metto piú o meno in terza fascia Arsenal, Bayern e Napoli. Sugli inglesi avevo aspettative piú alte dopo gli ultimi due anni di lotta ai vertici, anche se sono migliorati in Champions. Il Napoli invece é andato oltre le aspettative, soprattutto considerando le partenze di Osimhen e poi di Kvara. 

Le delusioni della stagione

Ovviamente non si puó che partire dal City di Guardiola.  Non credo che nessuno si aspettasse un tonfo di quest proporzioni per una squadra cosí vincente e dominante. Non só quanto abbia pesato il lungo infortunio di Rodri, ma Haaland e compagni sono usciti dalla lotta scudetto prestissimo (hanno dovuto rimontare per tornare in zona Champions al ritorno), sono usciti male dalla Champions e sono riusciti anche a perdere la finale di FA Cup. Vedremo presto se, con i nuovi acquisti, Guardiola riuscirá a rilanciare la squadra (i nuovi acquisti sembrano stra-interessanti finora, peró dipenderá molto da come stará lui mentalmente secondo me); non ha mai avuto una stagione cosí grama credo.

A seguire metto sicuramente il Leverkusen: dopo l'incredibile scorsa annata, la squadra di Xabi Alonso non ha piú mostrato la stessa energia e forza, mi aspettavo meglio (vedremo come andrá lui al Real). Ovviamente anche il Real é molto deluso, io peró non sono sorpreso, l'anno prima erano stati molto fortunati, quest'anno invece tra infortuni, l'addio di Kross, il declino di Modric ed il difficile inserimento di Mbappé (le altre tre star ne hanno risentito molto), sono andati anche piú avanti di quel che mi aspettavo. Devo anche dire che dopo il buon inizio stagione mi aspettavo meglio anche dall'Atletico Madrid, calato alla distanza.

Abbiamo detto di Man United e Tottenham (scarsi). Aggiungerei per le italiane il Milan (stagione orribile, sprecato un sacco di talento, vedremo con Allegri come andrá) e la Juventus (soprattutto per le aspettative create dall'ottimo inizio stagione ed i tanti acquisti importanti). Possiamo anche metterci il Lipsia ed, in parte, il Dortmund, al di sotto dell'anno precedente. Per l'Atalanta invece é piú una questione di aspettative: hanno fatto talmente bene lo scorso anno e durante la prima parte di questo che poi ci si aspettava di piú (sicuramente ha deluso in Coppa Italia e nei play off di Champions).

Le sorprese della stagione

Ovviamente il discorso delle aspettative iniziali pesa molto: il Chelsea di Maresca (tornato in Champions e vincitore della Conference League) é andato meglio di come me lo aspettavo, cosí come il Bologna di Italiano che, nonostante le partenze di vari big, ha fatto pure meglio di quello di Motta e ha vinto la Coppa Italia.  Da segnalare anche la rimonta della Roma di Ranieri e la stagione del Como di Fabregas.

L'anno scorso avevamo visto un sacco di belle outsider, a partire da Leverkusen e Atalanta, ma anche Girona e Bologna. Quest'anno vi sono state squadre molto promettenti, come la Lazio (avrei dato peró tempo a Baroni, secondo me ottimo), il Nottingham Forest, il Friburgo, la Fiorentina o il Monaco che non hanno tenuto tutto l'anno peró. A me stava piacendo molto anche l'Aston Villa di Emery ma anche loro non hanno tenuto il livello fino alla fine.

I GIOCATORI

Ne parleremo piú approfonditamente nella sezione sul Pallone D'Oro (in cui i nomi sopra potrebbero essere in parte alterati dal Mondiale per Club). Penso sia indubbio che la grande stella di quest'anno sia Yamal: é riuscito ad oscurare le reti di Raphinha e Lewandowski, il titolo di capocannoniere di Mbappé, la Champions del PSG. Sará la grande stella del prossimo anno, sia tra i club che ai mondiali.

Peró é anche l'anno che abbiamo visto venire fuori con prepotenza giocatori come Doué , Olise e Mendes, salire di livello giocatori come Vitinha, Raphinha, McTominay e Dembelé (e nel nostro contesto, Orsolini, Kean, Politano e Retegui), confermarsi giocatori come Thuram, Rice, Pedri, Salah, Kimmich, Fernandez, Mac Allister, Diaz, Bruno Fernandes, Griezmann, Alexander Isak.

Mi hanno deluso un po' Bernardo Silva, De Bruyne, Grealish, Bellingham, Vinicius, Wirtz, Vlahovic, Saka, De Ketelaere, Joao Felix, Zirkzee, Gimenez, Leao, Adeyemi, Sesko. Per i vari oscar della stagione di Serie A, vi sono sempre gli articoli di Ultimo Uomo.

GLI ALLENATORI

Sicuramente il triplete di Luis Enrique lo proietta tra i migliori di sempre. Vorrei menzionare anche l'ottima stagione di Flick al Barcelona, Arne Slot al Liverpool, Kompany al Bayern ed il nostro Antonio Conte al Napoli. Farei anche menzioni per De Zerbi al Marsiglia e Maresca al Chelsea. Mi aspettavo di piu da Xabi Alonso e anche da Amorim al Manchester United. Ne parleremo di piú nel bilancio allenatori; nel frattempo, dovremmo anche dire qualcosa a parte sul fatto che alcuni allenatori hanno chiuso un ciclo molto importante: penso soprattutto a Gasperini nell'Atalanta, ma anche Inzaghi all'Inter e Ancelotti al Real.

LE PARTITE PIÚ BELLE o EMOZIONANTI

- Partirei sicuramente dalle partite tra Barcelona e Real in campionato, SuperCoppa e Copa del Rey.

- Le partite di Inter con Bayern e Barcelona in Champions rimarranno nella storia della squadra.

- Mi sono piaciute molto anche le partite del PSG con Liverpool ed Aston Villa.

- Nella fase a girone unico ho visto ottime partite dell'Atalanta.

- Ho guardato con molto piacere la finale di Nations League tra Portogallo e Spagna.



17 giugno 2025

NAZIONALE - Qualificazioni Mondiali e Finali Nations League - Abbiamo toccato il fondo?

Questo post poteva avere altre copertine, come l'esordio di Ancelotti sulla panchina del Brasile o la vittoria del Portogallo in Nations League. Volevo peró stare sulla nostra nazionale visto che sono stati giorni molto intensi. Anche qui forse la prioritá doveva andare all'uscente Spalletti o all'entrante Gattuso. Abbiamo peró giá messo il primo e ci sará tempo per il secondo. Qui quindi volevo mettere un giocatore non ancora inserito: Andrea Cambiaso. Mi sembrava tra l'altro un ottimo esempio del momento che vive la Nazionale. Cambiaso é un azzurro che non veniva da una stagione troppo dura (la Juve é uscita presto da Europa e Coppa Italia) eppure anche lui ha fatto una partita spenta contro la non irresistibile Moldavia, un segnale inquietante (snip da calciomercato.com)

La stagione per Club é appena terminata (per modo di dire, presto inizia il Mondiale per Club) con la finale di Champions (faremo presto un bilancio della stagione) e giá siamo a parlare delle squadre nazionali. In questo post affronteremo le qualificazioni per i Mondiali 2026 (in Europa, ma anche in Sudamerica, con l'esordio di Ancelotti con il Brasile) e le finali di Nations League 2026 (un menu ricchissimo come squadre finaliste in campo). Insomma c'é molto da dire (soprattutto sulla tragicommedia della nostra nazionale) e cercheremo di andare passo per passo, come un diario.

Non parlavamo della nazionale dallo scorso mese di marzo, quando, l'elimazione dopo le due partite nei quarti di finale con la Germania ci negó la fase finale di Nations League e ci relegó nel gruppo di Qualificazione a 5 squadre con la Norvegia di Haaland. Per far capire il tempo che passa, per tornare ai primi incontri di qualificazione per un Mondiale giocati dalla nostra nazionale nell'ultima occasione precedente a questa, bisogna tornare al marzo 2021(qualificazioni per Qatar 2022), quando la Nazionale di Roberto Mancini (non ancora Campione d'Europa) vinse le prime tre partite contro Irlanda del Nord, Bulgaria e Lituania (sappiamo come andó a finire) e schierava giocatori come Jorginho, Verratti, Insigne, Immobile, Bonucci... 

Qualificazione Mondiali 2026 - Lo psicodramma dell'Italia

Partiamo dalle convocazioni. Rispetto alle convocazioni del marzo 2025 (oltre a Carnesecchi per Vicario tra i portieri), in difesa Spalletti inseriva Acerbi, Gabbia e l'Under 21 Coppola per gli infortunati Comuzzo e Calafiori, oltre a recuperare Dimarco al posto di Ruggeri ed inserire Zappacosta. A centrocampo si rivedeva Manuel Locatelli, mentre in attacco Orsolini prendeva il posto di Zaccagni (e si poteva notare l'insistenza di Spalletti su Maldini). Le cose si erano giá messe male prima ancora di giocare: la batosta dell'Inter in finale di Champions consegnava a Spalletti giocatori (che normalmente sono leader tecnici della nazionale) depressi e stanchi; poi Acerbi ha deciso di rifiutare la convocazione (presumibilmente per i commenti di Spalletti di qualche mese fa sulla sua etá, ma perché aspettare dopo la finale di Champions per farlo? e poi anche qui Spalletti non ha resistito a creare polemica commentando un like di Mancini); poi si sono aggiunti gli inforunti di Buongiorno, Gabbia, Locatelli e Kean (i due difensori sono stati sostituiti da Ranieri e Rugani, anche qui non si capisce perché non sono stati considerati Mancini e Romagnoli, considerando che dovevamo marcare Haaland e Sorloth, perché non chiamare Cristante o Mandragora per Locatelli? perché non aggiungere Sebastiano Esposito per Kean?). Ovviamente questi sono commenti da chi non conosce totalmente la disponibilitá e la salute di questi giocatori (io ad esempio non capisco come puó una nazionale come la nostra non considerare un patrimonio come Chiesa), peró li ho letti anche su molta stampa.

Arriviamo quindi a venerdí 6 giugno e alla partita di Oslo con la Norvegia (finita 3-0 per i padroni di casa con reti di Sorloth, Nusa, Haaland). Spalletti schiera un 3-5-1-1 con Donnarumma, Di Lorenzo, Coppola, Bastoni, Zappacosta (Orsolini), Barella, Rovella (Frattesi), Tonali, Udogie (Dimarco), Raspadori (Ricci), Retegui (Lucca). Parto subito dicendo una cosa controversa: secondo me l'Italia non ha giocato male come si é letto (ad esempio non male come contro la Svizzera lo scorso anno), i giocatori hanno cercato, soprattutto con Tonali, Udogie e Zappacosta di creare situazioni di pericolo, peró la squadra é stata totalmente sterile ed anche incapace di gestire le transizioni della Norvegia in attacco (incredibile l'errore di Bastoni su Sorloth nel primo goal, la solita nullitá difensiva di Di Lorenzo sulla seconda rete e la mancanza di filtro a centrocampo in tutte le reti). Non ho capito le scelte di formazione di Spalletti (perché ad esempio mettere Barella giá spentissimo contro il PSG, invece di Frattesi?) e ancor meno i cambi (perché non provare Lucca con Retegui?). Insomma una botta gigantesca contro una squadra che giá guidava il girone a punteggio pieno e + 7 in differenza reti.

Dopo la sconfitta, Spalletti ha riconosciuto che la prestazione era insufficente ma ha sottolineato la convinzione delle sue scelte come gruppo. Nel frattempo é iniziato un tam tam enorme contro di lui sulla Gazzetta e altri media (alle volte viene quasi il sospetto che la Gazza si accordi con la Federazione per facilitarne le scelte). Gravina ha cercato di prendere tempo ma si vedeva che stava cercando un capro espiatorio per salvare la sua poltrona (per me il suo grande errore é stato non sostituire Spalletti dopo la brutta esperienza di Euro2024, ne scrissi allora ed i fatti mi hanno dato ragione, si capiva che il tecnico toscano non era adatto per la nazionale: troppo polemico nella comunicazione e suscettibile nel rapporto con i giocatori, incapace di selezionare la gente piú in forma e dare idee semplici da attuare). La campagna contro Spalletti é continuata, mentre saliva sempre piú forte l'invito a sostituirlo con Claudio Ranieri. Domenica 8 giugno, Gravina ha detto che non sapeva se Spalletti sarebbe rimasto parlando anche di riforme profonde del sistema (come se lui non ne fosse stato a capo per anni). A quel punto, Spalletti, andato in conferenza stampa da solo per la partita con la Moldavia, ha rivelato di essere stato esonerato, e cosí abbiamo avuto il primo caso di CT che guida una partita da esonerato.

Siamo cosí giunti a lunedí 9 giugno con Italia - Moldavia (giocata a Reggio Emilia e finita 2-0 con reti di Raspadori e Cambiaso). Spalletti ha schierato Donnarumma, Di Lorenzo, Bastoni, Ranieri (Coppola), Cambiaso, Frattesi, Ricci (Barella), Tonali, Dimarco (Orsolini), Raspadori (Maldini), Retegui (Lucca). Anche qui non ho capito la formazione: perché insistere con Raspadori e Retegui? Perché non mettere Orsolini e Lucca titolari o due attaccanti fissi considerando il bisogno di segnare tanti goal per migliorare la differenza reti (la Norvegia intanto riusciva a vincere anche la sua quarta partita in casa dell'Estonia)? Per me questa partita é stata pure peggio di quella con la Norvegia. L'Italia doveva dare una prova di carattere e non l'ha data (e questo dovrebbe fare riflettere nache in relazione al ruolo di Buffon, non era questo che doveva portare?). Gli azzurri hanno spesso subito il pressing della Moldavia che ha avuto molte piú occasini da reti degli azzurri. Abbiamo si creato occasioni ma giocato ad un ritmo troppo basso. La parte che piú mi ha colpito é stato vedere quanto i moldavi correvano per pressare o recuperare palloni mentre noi andavamo a metá della loro velocitá. Si puó parlare di schemi o tecnica individuale quanto si vuole, ma se una squadra non riesce a mettere intensitá, poi va in difficoltá con chiunque (non sono in accordo con il podcast della Riserva o Terzo Uomo su questo). 

Per me un bravo selezionatore dev'essere anche forte nell'obbligare i giocatori ad essere onesti sul loro stato di forma: meglio 11 giocatori meno bravi che stanno bene fisicamente rispetto ad 11 piú forti che sono completamente fuori forma (in questo Conte era il top e sono d'accordissimo con l'analisi di Caressa). Forse dovremmo tornare ai nostri quadri, come Nunziata? La saga purtroppo é continuata nei giorni successivi e non é finita: Claudio Ranieri ha prima accettato il ruolo di salvatore della patria, ma poi ha cambiato idea (forse anche per la pressione dei tifosi romanisti, arrabbiati che lui la Roma non volesse piú allenarla); si é poi parlato di Pioli (che peró sembra diretto alla Fiorentina), poi del ritorno di Mancini, poi di uno degli eroi del 2006 (Gattuso, Cannavaro, De Rossi), che peró come allenatori non hanno fatto granché bene, ora addirittura Benitez o Mourinho. Insomma siamo al ridicolo e sembra che lo spettro di un altro play-off sia molto concreto (se arriviamo secondi, l'Italia vista con la Moldavia non ce la farebbe). Alla fine, é stato scelto Gennaro Gattuso, con l'innesto di Cesare Prandelli nel fumoso ruolo di Direttore Tecnico. Visti i precedenti, é difficile essere fiduciosi.

Ovviamente ci sono discorsi molto piú grandi sulla crisi del nostro calcio: crescono meno talenti, soprattutto di quelli che sanno dribblare e questo é un problema che andrebbe affrontato a livello giovanile; le squadre italiane hanno troppi stranieri ed i nostri fanno fatica ad emergere (ma possibile che con tutto il sovranismo che c'é in Italia, non c'é nessuno che voglia creare una squadra fatta prevalentemente da italiani?); la preparazione atletica, soprattutto a livello di intensitá e tenuta durante la stagione, é rimasta indietro, soprattutto rispetto ad altri sporti in cui gli italiani invece fanno molto bene; tutto questo passa anche dal successo delle squadre di club e per questo occorre migliorare le infrastrutture per rendere il campionato piú appetibile (ormai stiamo diventando una nuova Turchia, prendiamo i giocatori in pre-pensione, giusto per via del nome, mentre un Cesare Casadei deve andare a Torino per giocare titolare). Ma secondo me il punto fondamentale é lavorare in modo onesto e pulito sui vivai. Come nazionale io  vorrei tanto tornare ad una situazione dove siamo una squadra difficile per tutti da affrontare, con una difesa solida. In questo senso per me é stata una bocca d'aria fresca vedere le belle prestazioni della U21 di Nunziata (ma non si poteva pensare a lui?). Ho visto una squadra con molta personalitá e voglia di prendersi dei rischi. Secondo me meritava di piú con Spagna e Germania e solo vari errori gratuiti in fase offensiva non hanno fatto si che segnasse di piú.

Qualificazione Mondiali 2026 - Altri Gruppi Europei e Sudamerica

Approfitto qui per fare una breve menzione agli altri gruppi Europei di qualificazione e al girone unico Sudamericano (per i gruppi degli altri continenti, - Asia, Oceania, Africa e Nord-America - faró un riassunto al momento dei sorteggi dei gironi per i Mondiali per segnalare le sorprese piú grosse). Per quanto riguarda l'Europa, erano partiti a marzo solo i gruppi da cinque squadre (dal G a L), mentre quelli da quattro squadre partiranno a settembre. Segnaliamo alcuni degli aspetti piú interessanti: nel gruppo G, il primo posto della Finlandia (che peró ha giocato piú partite) davanti a Olanda (che peró l'aveva battuta) e Polonia (che ha perso con i finlandesi); nel gruppo H, il primo posto della Bosnia davanti ad Austria e Romania; nel Gruppo I (il nostro), anche Israele é davanti a noi per il momento;nel grupo J, la Macedonia é davanti a Galles e Belgio (bellissima rete di De Bruyne nel 4-3 sul Galles); nel gruppo K, l'Inghilterra é prima, mentre la Serbia é dietro l'Albania; nel gruppo L, infine, la Cechia é davanti a Croazia (che peró l'ha battuta 5a1 con reti degli eterni Modric e Perisic) e Montenegro. Insomma prevedo dei play-off molto combattuti ed equilibrati, prepariamoci!

In Sudamerica c'era grande curiositá per l'arrivo di Carletto Ancelotti sulla panchina del Brasile (in crisi per le pesanti sconfitte con l'Argentina in Copa America e nelle qualificazioni, come mostrato dal cambio di ben 4 allenatori). Si puó dire che le cose sono andate bene: il Brasile ha prima colto un prezioso pareggio in casa dell'Ecuador e poi ha battuto in casa il Paraguay (rivelazione delle qualificazioni finora), assicurandosi cosí la qualificazione diretta ai Mondiali (insieme alla giá qualificata Argentina e all'Ecuador). Per gli altri posti, Uruguay e Paraguay manca un punto per qualificarsi, mentre la Colombia deve tenere dietro il Venezuela per evitare gli spareggi. In questo turno, oltre alle partite del Brasile, abbiamo anche assistito a due pesanti sconfitte del Cile di Sanchez e Vidal (matematicamente escluso per la terza volta dai mondiali), alla vittoria del Parguay sull'Uruguay e al pareggio della Colombia con l'Argentina (replica della finale di Copa America dello scorso anno).

Le Finali di Nations League 2025

Finiamo con un tema piú allegro per me (soprattutto perché la sconfitta della Spagna con il Portogallo in finale avveniva lo stesso giorno che Alcaraz batteva Sinner nella piú lunga finale della storia del Roland Garros), ovvero le finali della quarta edizione di Nations League, vinte da CR7 e compagni (per loro seconda vittoria in questa competizione dopo la prima edizione del 2019, curioso che Ronaldo abbia segnato in entrambe le partite anche se questa é forse la vittoria che meno gli appartiene, nel senso che é giá della nuova generazione). In questa edizione vi era la novitá dei quarti di finale (il che praticamente mette questa Nations League allo stesso livello degli Europei che si giocavano negli anni '80). Come sappiamo, l'Italia era stata eliminata ai quarti dalla Germania (il che ci aveva anche relegato nel gruppo di qualificazione della Norvegia con le conseguenze che abbiamo visto). 

Nella prima semifinale, il Portogallo ha battuto la Germania in rimonta per 2-1. I tedeschi infatti, pur con varie assenze (tra cui Musiala), erano passati in vantaggio con Wirtz (continuo a non capire perché Fulkrug non giochi piú spesso). A quel punto il Portogallo (che stava facendo riposare alcuni dei Campioni d'Europa del PSG), ha fatto alcune sostituzioni, tra cui Conceicao (incredibile per me che la Juve non faccia di piú per tenerlo) ed ha rimontato proprio con una gran rete del piccolo talento portoghese oltre che dell'eterno CR7 grazie ad una grande azione di Nuno Mendes. La Germania era l'unica semifinalista che poteva vincere il titolo per la prima volta, ma dovrá riprovarci un'altra volta. 

Nella seconda semifinale, si riaffrontavano, dopo l'Europeo, la Spagna di Lamine Yamal e Williams contro la Francia di Mbappé e dei neo-Campioni d'Europa Dembelé e Doué. Ne é venuta fuori una partita super spettacolare (5-4 per la Spagna il finale), con la Spagna a dominare la prima parte e portarsi sul 4-0 (Lamine Yamal in grande spolvero e autore di una doppietta). La Francia peró ha poi approfittato del calo degli spagnoli e, grazie all'ingresso di Cherki (gran talento appena andato al City con Reijnders), Barcola, Malo Gusto e Kolo Muani, ha segnato 4 goal sfiorando il pareggio nel finale. Alla fine la Francia ha dovuto quindi consolarsi con la vittoria sulla Germania nella finalina per il terzo posto. Io continuo a trovare questa competizione molto bella peró il duplicato con gli Europei sta diventando sempre piú evidente.

La finale tra Spagna e Portogallo é stata molto bella e combattuta. Secondo me, i due allenatori hanno avuto entrambi pesanti responsabilitá. Nel primo tempo, Martinez ha completamente sbagliato la formazione mettendo Neves terzino (invece che a centrocampo al posto di un Bernardo Silva non piú ai livelli di un tempo) e Conceicao titolare (io lo avrei giocato nel secondo tempo contro una difesa stanca). Nonostante questo, il Portogallo ha mostrato di avere un patrimonio di tecnica tra i suoi giocatori da poter affrontare la Spagna alla pari. Dopo la rete di Zubimendi, il Portogallo ha pareggiato con una stupenda rete di Nuno Mendes. Poi c'é stata la doccia fredda della rete di Oyarzabal a fine primo tempo. 

A quel punto sembrava durissima per il Portogallo, anche perché l'arbitro ha mostrato i soliti bias pro-Spagna che spesso si vedono (soprattutto nella valutazione dei falli). Invece, anche stavolta Martinez é stato bravo a correggere la squadra in corsa con i cambi e poi un'altra invenzione di Nuno Mendes (ha completamente annullato Lamine Yamal, per me é lui che merita il Pallone D'Oro) ha permesso a CR7 di pareggiare. A quel punto, mentre il Portogallo metteva in campo Rafa Leao, de la Fuente faceva uscire i giocatori piu forti della Spagna (Pedri e Ruiz, oltre agli spenti Yamal e Williams). Ai supplementari, il Portogallo mostrava di meritare di piú la vittoria, che poi é arrivata ai rigori (non chiaro perché de la Fuente ha sostituito lo specialista Oyarzabal con Morata, che giá aveva fallito un rigore decisivo contro l'Italia nel 2021). La Spagna non ha replicato la vittoria ai rigori della finale NL con la Croazia del 2023, mentre il Portogallo ha mostrato di essere una grandissima riserva di talenti. 

AGGIORNAMENTO:

Aggiungo una nota per parlare del drammatico incidente d'auto in cui hanno perso la vita Diogo Jota e suo fratello. Diogo Jota, stava andando in Spagna a prendere un ferry per andare in ritiro con il Liverpool. La notizia ha lasciato molti in choc, soprattutto gli amici piú vicini come Ruben Neves. Diogo Jota si era sposato da poco e aveva tre figli. Le cerimonie di saluto organizzate a Liverpool sono state veramente emozionanti. Non é mai stato un giocatore che apprezzavo particolarmente, ma qui stiamo parlando d'altro.

10 giugno 2025

CHAMPIONS - Finale 2024-25 - Trionfo PSG, ma l'Inter é scesa in campo?

Luis Enrique, Donnarumma o Dembelé li avevo messi in altre copertine. In questa é normale che l'occhio cade su Doué (autore di una doppietta) o capitan Marquinhos (giustamente emozionatissimo dato che ha vissuto tutte le ere e delusioni del PSG qatariota), peró per me il gioiello non visto di questa squadra é Joao Neves, il giovane talento di Tavira sbocciato nel Benfica e che ha sbalzato Zaire-Emery ed altri compagni dal ruolo di titolare nel centrocampo parigino. Poco vistoso rispetto a Vitinha, ha fatto una stagione incredibili sia in interdizione che ad aiutare la squadra a salire, complimenti davvero  (uno dei pochi (snip da X.com)

Dopo la chiusura dei campionati, delle coppe nazionali e delle altre coppe europee, siamo quindi arrivati al capitolo finale della stagione, quello piú atteso. Ovvero la finale di Champions League. Quest'anno, prima di finire la stagione, oltre agli impegni delle nazionali (finali di Nations League e Qualificazioni Mondiali 2026), aspetteremo la prima edizione del Mondiale per Club della FIFA prima di assegnare il nostro pallone d'oro  piú forti di sempre (nel frattempo faró comunque un bilancio della stagione per club e aggiorneró la Classifica degli Allenatori, perché molte squadre affronteranno il Mondiale per Club con allenatori e/o giocatori nuovi - vedi l'esempio del Real Madrid).

Quest'anno ha vinto il PSG per 5-0 (Hakimi, Doué, Doué, Kvaratskhelia, Mayulu) sull'Inter (non c'é stata storia). Per chi fosse interessato alle finali degli scorsi anni, nel 2023-24, parlammo della sfortuna del Dortmund di Terzic contro il Real di Ancelotti e Kroos; nel 2022-23 onorammo la grande partita dell'Inter di Inzaghi contro il City di Guardiola, fortissimo e vincitore di un treble; nel 2021-22, parlammo dell'amaro finale di stagione del Liverpool di Klopp, ancora una volta battuto dal Real; nel 2020-21, ci sorprendemmo per la sconfitta del City contro il Chelsea di Tuchel e Jorginho (poi protagonista anche all'Europeo); nel 2019-20, commentammo la beffa per il PSG di Neymar e Mbappé, battuto in finale dal Bayern di Flick in una finale giocata in Agosto a causa dei calendari stravolti dal COVID.

Abbiamo seguito questa Champions (la prima con una nuova formula) dai sorteggi degli incontri asimmettrici alle giornate del girone unico: l'ottimo inizio del Bayern e quello deludente del PSG, la mancata vendetta del Dortmund contro il Real e l'esplosione della crisi del City di Guardiola contro lo Sporting di Gyokeres, le bellissime prestazioni dell'Atalanta ed il sorprendente cammino di Lilla e Brest, il ritorno delle squadre olandesi con PSV e Feyenoord, le sorprese dell'ultima giornata e l'eliminazione del Lipsia. Ai Play-Off (sedicesimi, abbiamo visto l'eliminazione del City ma soprattutto di Juventus, Atalanta e Milan contro squadre totalmente alla loro portata. Agli ottavi abbiamo commentato un durissimo doppio derby Real-Atletico e le eliminazioni di Liverpool e Leverkusen. Ai quarti abbiamo ammirato un grande Arsenal contro il Real, lo spettacolo di Barcelona contro Dortmund e Aston Villa e le emozioni di Bayern-Inter. In semifinale ci siamo soffermati soprattutto sul doppio scontro epico che ha visto prevalere l'Inter sul Barcelona e vedere i nerazzurri in finale contro il PSG (vittorioso in uno scontro un po' deludente contro l'Arsenal).

Le sensazioni dopo queste partite sono quelle che mi hanno spinto a creare questo Blog (che alla fine é piú un diario personale visto che non lo legge nessuno): ovvero il cercare di cristallizzare i miei pensieri e le mie opinioni calcistiche dopo una partita o una competizione per evitare il trucco di molti media ed appassionati sui social, ovvero quello di rielaborare la propria valutazione di certi eventi sulla base di quello che poi é accaduto dopo (per esempio: prima della finale l'Inter sembrava lanciata a ripetere le gesta della gloriosa vittoria del 2010, ora sembra una squadra da smantellare, a fine ciclo). Ora facciamo qualche considerazione sparsa su questa finale (penso non saranno commenti graditi a tutti):

- Dopo le semifinali avevo scritto: Ovviamente é durissimo fare pronostici (fortunatamente ci sono tre settimane per recuperare gli infortunati, poi vedremo come va in Serie A), peró l'Inter ha giá mostrato di essere competitivo contro squadre durissime come Bayern e Barcelona (entrambe peró condizionate dalle assenze di Musiala e Lewandowski). Insomma, devo dire che ho piú speranze per l'Inter rispetto alla finale con il City (dove l'Inter quasi quasi meritava di piú, a rileggere il post di allora vedo che ora molti riconoscono a Lautaro cose che io dicevo due anni fa). Occorre dire peró che Luis Enrique sembra molto meno dogmatico rispetto all'esperienza nella nazionale. Il suo PSG ha dimostrato di saper giocare in modi differenti: pressione alta con baricentro avanzato, ma anche gioco di transizione con ali larghe che aprono gli spazi e centrocampisti che entrano. Secondo me la forma atletica e nervosa sará determinante, ancora piú degli aspetti tecnici. Penso di avere avuto ragione (per quanto le speranze fossero malposte) sul peso di atletismo e giusta preparazione mentale.

- Innanzitutto, complimenti al PSG, hanno finalmente conquistato il sogno che mai avevano raggiunto con Ibrahimovic, Neymar, Mbappé o Messi (per non parlare dei vari Verratti, Di Maria, Cavani, Thiago Silva,....). Un po' come il Chelsea di Abramovich nell'anno di Di Matteo, il PSG era quasi fuori dalla Champions (ha ribaltato il City da 0-2 alla penultima giornata con una classifica disastrosa) ma poi non si é piú fermato. É una squadra giovane e piena di talento che potrebbe durare a lungo. Sono ovviamente contento per Donnarumma (ieri sera quasi mai impegnato ma determinante tra ottavi, quarti e semifinali) ed i giocatori portoghesi (ho una lieve antipatia per Vitinha peró, per quanto sia veramente fortissimo). Poi, volendo vi sono anche gli ex-Serie A: Hakimi, Fabian Ruiz, Marquinhos e Kvara.

- Luis Enrique é il secondo allenatore a vincere il triplete con una squadra diversa dopo Guardiola. Se a Barcelona (contro la prima Juve di Allegri) era da aspettarselo (con la MSN + Xavi, Iniesta,...), a Parigi non era per niente scontato, soprattutto dopo la maledizione avuta dagli allenatori precedenti, la sfiducia nella soliditá di Donnarumma o di Marquinhos, la partenza di Mbappé e la mancanza di un centravanti di peso. Poi lo stesso Luis Enrique non era visto come infallibile dopo le mancate vittorie con la Spagna. Ha fatto un ottimo lavoro e valorizzato tanti giocatori: l'anno scorso Barcola, quest'anno Doué (con la doppietta in finale é giá visto come l'anti Yamal). Io gli faccio i complimenti soprattutto per il favoloso centrocampo con Neves, Vitinha e Ruiz, per la valorizzazione di Mendes e Hakimi e per Dembelé centravanti che rientra a farsi dare il pallone (ha tolto ogni riferimento ad Acerbi, oltre a tormentare Sommer con il pressing).

- Dato a Cesare quel che é di Cesare, sono convinto che la partita l'abbia piú che altro persa l'Inter (e qui saró controverso rispetto ai tanti commenti che ho letto o ascoltato in questi giorni). I nerazzurri non sono praticamente scesi in campo, dal punto di vista mentale prima ancora che quello fisico. Erano molli, poco concentrati, senza mordente e per niente precisi su passaggi e disimpegni. Sembra quasi che il riposo dopo l'ultima di campionato gli abbia fatto crollare l'adrenalina (ne ho le scatole piene di queste conferenze stampa dove si dice che hanno preparato tutto al dettaglio, dove si dice che sanno giá tutto dalla finale di due anni prima, e stronzate del genere: perché non dire semplicemente che gli altri sono favoriti e cercherai di rendergli la vita difficile?). É difficile dire quanto abbia sbagliato Inzaghi nella preparazione (e nella scelta dei titolari e dei cambi: tutti hanno notato l'assenza di Frattesi) ed il suo staff nella preparazione atletica (sembrava l'Italia di Euro 2024).

- L'Inter di questa finale é stata l'esatto contrario di quella vista con il City due anni fa o con Barcelona e Bayern quest'anno. Quelle squadre erano umili, concentrate. Questa quasi apatica. Ho visto lottare, anche se con molte imprecisioni, solo Dumfries, Lautaro (come sempre troppo severi con lui quando si perde, non lo merita), Bastoni e Sommer. Non sono andati tutti male allo stesso livello, peró Barella ha fatto una delle peggiori partite che gli ho visto mai fare con l'Inter (gravissimo l'errore sul 2-0). Thuram sembrava da un'altra parte. Insomma da parte mia non penso che l'Inter abbia giocato male solo perché il PSG ha giocato troppo bene . Nei pochi momenti a fine primo tempo ed inizio secondo tempo in cui l'Inter ha messo piú pressione, i francesi hanno lasciato spazi su cui infilarsi, ma l'Inter era anestetizzata (piú ancora che impaurita come si dice molto ora). Chissá se centra anche la delusione per lo scudetto mancato, quello sí ampiamente alla portata della squadra.

- Insomma per essere ancora piú diretto e chiaro su questo tema: l'Inter della finale contro il City, ieri probabilmente avrebbe vinto. L'Inter di questa finale avrebbe sicuramente perso contro qualsiasi delle squadre presenti ai quarti di quest'anno, non ho dubbi. Se questa finale si rigiocasse altre nove volte, penso che l'Inter non perderebbe, per lo meno l'Inter vista con Bayern e Barcelona. Come sappiamo peró, a calcio non é come a bocce e non basta andarci vicino. Negli anni resterá la vittoria larghissima del PSG ed il loro triplete. In questo senso, la sconfitta con il City é andata giu molto meglio perché l'Inter ha giocato con grande onore e poteva vincerla, come riconosciuto anche da Guardiola. Ora sembra quasi che tutta la stagione dell'Inter sia stato un disastro, gli stessi che dicevano che é importante provarci su tutti i fronti e l'anno scorso criticavano l'Inter perché si concentrava sullo scudetto.

- Ora prevale il disfattismo e diventa facile vedere tutte le falle che non si vedevano prima: Calhanoglu non é quello della scorsa stagione; Bastoni e Barella sono fortissimi ma hanno momenti di grosso calo mentale; Dimarco non sa difendere (penoso il suo tentativo di interdizione sul 2-0 di Doué invece di andargli piú vicino a contrastarlo), Acerbi funziona bene solo se ha un riferimento fisso da marcare la squadra fa fatica a cambiare atteggiamento quando va sotto ed organizzare un pressing piú avanzato, Zielinski e Taremi non sono stati valorizzati per quello che potevano dare... e potremmmo andare avanti. Io continuo a pensare che questa Inter rimane una delle migliori espressioni del calcio europeo e che Inzaghi abbia fatto molto bene (almeno fino alla finale), sfruttando le basi gettate da Conte per creare un gioco piú fluido con rotazioni di grandissima eleganza ed efficacia. Brucia peró rovinare tutto un percorso per una partita praticamente non giocata. É simile in questo senso alla Juve di Allegri nella finale contro il Real, solo che lí la squadra era sparita nel secondo tempo dopo un primo tempo totalmente all'altezza.

- Non potremmo non chiudere questo post senza parlare un poco anche della scelta di Inzaghi (che ha sorpreso molti, sicuramente Marotta) di lasciare l'Inter per accettare l'offerta milionaria dell'Al-Hilal (con cui andrá al Mondiale per Club). Sono rimasto deluso che Inzaghi lasci ora, dopo questa sconfitta e soprattutto che, un tecnico forte come lui lo faccia per andare in Arabia (vale un po' il discorso che facemmo per Mancini). Peccato per lui, per l'Inter e per il calcio italiano. Detto questo, non condivido il tono degli articoli della Gazzetta, cosí facilmente moralistici (da che pulpito poi!). Inzaghi ha dato moltissimo all'Inter, raggiungendo traguardi mai visti con Conte (che invece se ne andó per uno dei suoi soliti capricci). Per questo penso che il tempo sará galantuomo con lui. Questo tra l'altro é successo dopo che la conferma di Conte al Napoli aveva in parte raffreddato il valzer delle panchine, che comunque vede l'arrivo di Gasperini alla Roma (scontata e deludente la scelta di Juric per sostituirlo), il ritorno di Allegri al Milan e quello di Sarri alla Lazio (ma si puó mandare via Baroni per riprendere Sarri, che aveva detto che era stanco?). L'Inter ci ha provato con Fabregas, poi, non riuscendoci ha puntato su Chivu, ex gladiatore dell'Inter del triplete.

03 giugno 2025

EUROPA & CONFERENCE LEAGUES - Finali 2025


Il mio patriottismo voleva mettere in copertina Vicario e Udogie (per la vittoria del Tottenham) o Maresca (per la vittoria del Chelsea), peró alla fine ho deciso di onorare Isco, un giocatore che ha mostrato grandissimi lampi di classe nel Real di Zidane e che peró ha vissuto un'epoca di transizione della nazionale spagnola. Lo vidi dal vivo a giocare quando la Spagna giocó a Gerusalemme in una partita di qualificazione per un mondiale/europeo o nations league  (snip da Sudinfo.be)

Quest'anno ho deciso di fare un post unico per le finali delle Coppe Europee 'minori' perché non abbiamo squadre italiane. Siamo a fine stagione, i campionati e coppe nazionali sono ormai finiti ovunque e si é appena giocata la finale di Champions tra Inter e PSG (ne faremo ovviamente un post a parte, c'é tantissimo da dire; qui basti dire che la finale di Conference é stata forse la partita piú bella tra le tre); poi ovviamente non possiamo dimenticare le qualificazioni per i Mondiali 2026, le finali di Nations League ed il Mondiale per Club. Qui sotto cerchiamo di fare un riassunto dell'andamento delle finali di queste due coppe negli ultimi anni. 

Lo scorso anno, celebrammo la stupenda vittoria dell'Atalanta di Lookman e Gasperini in Europa League contro l'invincibile Leverkusen di Xabi Alonso, mentre ci rattristammo per la seconda sconfitta della Fiorentina di Italiano in Conference League (contro l'Olympiacos). Due anni fa, parlammo della sconfitta ai rigori della Roma di Mourinho in Europa League contro il solito Siviglia, mentre la Fiorentina veniva sconfitta in finale dal West Ham. Tre anni fa, l'Eintracht di Francoforte vinse l'Europa League ai rigori contro il Glasgow Rangers, mentre la Roma di Mourinho conquistav la prima edizione della Conference League contro il Feyenoord. Quattro anni fa, il Villareal di Emery vinse ai rigori contro il Manchester United di Cavani (che aveva eliminato in semifinale la Roma di Fonseca). Cinque anni fa, nella finale post COVID di Agosto, l'Inter di Conte e Lukaku si fece fregare dal Siviglia, macchiando una bellissima stagione.

In Europa League, quest'anno si sono affrontate in finale il Mancheter United di Amorim (ma quanto gli mancherá lo Sporting) ed il Tottenham di Postecoglou, ovvero le due squadre piú deludenti in questa stagione di Premier League (sono appena sopra le retrocesse). Ed in fatti anche la finale é stata allo stesso livello: noiosetta e tecnicamente scarsa (nonostante i tanti nomi importanti  (molti ex Serie A) in campo, da Casemiro a Son, Garnacho, Bruno Fernandes, Richarlison, Romero, Dalot, Mainoo, Bentacur, Hojlund, Onana...). Niente a che vedere con la finale Atalanta-Leverkusen dello scorso anno. Ha vinto il Tottenham per 1-0.

Io non avevo preferenze se non la presenza di Vicario (parate decisive da parte sua nel finale) ed Udogie (ottima prestazione) nel Tottenham. Sono contento per loro e per Son che finalmente vince un trofeo. Per il resto, mentre il Manchester dovrá vedere cosa fare visto che sará fuori dall'Europa il prossimo anno (possiamo aspettarci terremoti?), il Tottenham avrá il paradosso di giocare la Champions (si parla di 6 squadre inglesi in Champions il prossimo anno), oltre che di giocare la SuperCoppa Europea contro il PSG. Insomma niente di entusiasmante o epico. 

Molto piú bella invece la finale di Conference League che vedeva di fronte il Betis di Manuel Pellegrini ed il Chelsea di Enzo Maresca. Paradossalmente, questa finale metteva di fronte due squadre che hanno avuto una stagione molto piú meritevole rispetto alle due finaliste di EL: il Betis ha si é qualificata per l'Europa League mentre il Chelsea tornerá in Champions. É stata una partita emozionante e molto combattuta. Alla fine ha vinto il Chelsea per 4-1 (mi fa molto piacere per Maresca anche se il Betis aveva il fascino dell'underdog). Il Betis era passato in vantaggio con Ezzalzouli su stupendo assist di Isco ed aveva tenuto il vantaggio fino al 65mo, sfiorando tra l'altro il raddoppio in altre occasioni nel primo tempo.

Nel secondo tempo peró la pressione del Chelsea é aumentata e, dopo il pareggio di Enzo Fernandez, il Betis é crollato subendo le reti di Jackson, Jadon Sancho (molto contento per lui dopo la bella stagione con il Dortmund lo scorso anno) e Caicedo, con ottime giocate di Cole Palmer. É la prima volta che una squadra spagnola (nazionale compresa), perde una finale internazionale contro una squadra straniera dal 2001. Per il Chelsea, oltre a sottolineare come Maresca ha risollevato una squadra che sembrava alla deriva, l'aspetto piú curioso é che, mentre tutti ricordano come periodo di maggior lustro quello del primo Mourinho (con due scudetti), i periodi piú vincenti sono stati negli anni '10 (3 Premier con Ancelotti, Mourinho e Conte oltre ad una Champions con Di Matteo ed una Europa League con Benitez) e, sorpendentemente, negli ultimi 5 anni, almeno in Europa (una EL con Sarri, una Champions con Tuchel e ora la Conference con Maresca).