27 febbraio 2024

CHAMPIONS - Ottavi di Finale - A2 - un'ultima grande serata del Napoli scudetto

Certo potremmo parlare della grande prestazione dell'Inter (che meritava di piú) o della delusione Arsenal con il Porto. Peró io credo che la grande sorpresa sia stato il Napoli, alla prima partita del terzo allenatore stagionale. I partenopei hanno mostrato alcuni fasti dello scorso anno. Il protagonista é stato Osimhen con la rete, peró io volevo mettere in copertina un grande Stanislav Lobotka, grandissimo ieri sera (snip da corrieredellosport.it)

Eccoci alla seconda settimana dell'andata degli ottavi di Champions 2023-24, anche questa volta, come durante la prima settimana, vi erano difficili partite per le italiane in campo. Se guardiamo all'andata degli ottavi delle ultime quattro stagioni dal punto di vista dei club coinvolti, possiamo notare che: 

  • lo scorso anno, l'Inter vinse una partita molto dura contro il Porto per 1 a 0, mentre il Napoli vinceva il casa dell'Eintracht ed il Dortmund vinceva sul Chelsea (Arsenal, Barcelona, PSV Eindhoven e Atletico Madrid non c'erano).
  • due anni fa, l'Inter perdeva in casa con il Liverpool e l'Atletico Madrid pareggiava 1 a 1 con il Manchester United di Rangnick (Napoli, Porto, PSV, Barcelona, Arsenal e Dortmund non c'erano).
  • tre anni fa, il Porto batté la Juve di Pirlo 2 a 1 in casa, il Barcelona veniva sepolto per 4 a 1 dal PSG di Mbappé al Camp Nou ed il Dortmund di Haaland vinceva 3 a 2 a Siviglia, mentre l'Atletico Madrid perdeva in casa con il Chelsea, (Inter, Napoli, PSV e Arsenal non c'erano).
  • quattro anni fa, il Dortmund di Haaland batteva il PSG di Mbappé e Neymar, l'Atletico Madrid superava il Liverpool ed il Barcelona pareggiava in casa del Napoli di Gattuso (PSV, Arsenal, Inter e Porto non c'erano).

Le Italiane (Inter - Atletico Madrid 1-0; Napoli - Barcelona 1-1)

Partiamo con l'Inter, vincente sull'Atletico di Simeone (ex-compagno di Inzaghi nella Lazio, si sono salutati affetuosamente) al termine di una partita durissima. Parto subito dicendo che l'Inter avrebbe meritato di segnare anche una o due reti in piú e sicuramente avrá rimpianti. I nerazzurri sono partiti bene anche se l'Atletico é stato molto bravo a chiuderle molti spazi e pressare la costruzione bassa. L'Inter peró ha spesso trovato ottime transizioni sulle fascie e vi sono state buone occasioni per segnare, anche con Thuram, che poi peró é dovuto uscire per infortunio. La nota negativa é stata Calhanoglu, spesso impreciso (secondo innervosito da De Paul); in compenso Barella ha fatto una partita sontuosa (ottimi anche Bastoni e Pavard, oltre al neo-entrato Dumfries). 

Nel secondo tempo Arnautovic ha fatto disperare sbagliando alcune occasioni molto ghiotte, poi si é finalmente sbloccato e l'Inter ha conservato bene il vantaggio, sfiorando addirittura il raddoppio. I nerazzurri sono nettamente piú forti, come confermato anche in campionato, sia in difesa che negli altri settori. Mi sembra di essere tornato ai tempi della prima Juve di Allegri, ai tempi l'unica squadra italiana competitiva in Champions (con qualche sporadico episodio grazie a Roma o Napoli di Sarri), cosí come succede ora con i nerazzurri (purtroppo non si puó contare su Napoli e Lazio). Impossibile non tifarli. Soprattutto contro una squadra cosí fallosa e sporca come l'Atletico Madrid. Nel frattempo una bella soddisfazione anche per ricordare Andreas Brehme.

Passiamo al Napoli. Ho visto la partita e devo dire che sono molto sorpreso. Il Napoli delle ultime settimane sotto Mazzarri sembrava una squadra ormai alla deriva. Non le davo molte possibilitá davanti ad un Barcelona che, per quanto deludente in campionato, rimane una squadra di grandi giocatori. Qualche giorno prima é stato annunciato il semi-sconosciuto Calzona come nuovo allenatore. Ed in effetti ad inizio partita il Napoli é sembrato accusare il palleggio e pressing catalano. Lentamente peró gli azzurri sono veniti fuori con trame di gioco che hanno spesso ricordato le bellissime giocate dello scorso anno, soprattutto per i movimenti di Anguissa e di uno straordinario Lobotka, ieri sera a surclassare perfino un grande Pedri (bellissimo l'assist dello spagnolo per il goal di Lewandowski). 

Il Napoli ha molti rimpianti. Ha dominato quasi tutto il secondo tempo e, dopo il pareggio di Osimhen, ha schiacciato il Barcelona nella sua metá campo (paradossalmente, i blaugrana hanno sprecato un'ottima occasione nel finale). Insomma non sono d'accordo con l'analisi di Ultimo Uomo. II Barcelona rimane favorito, ma il ritorno é molto piú aperto di quello che mi sarei aspettato. Spero l'antidoto Calzona continui a fare miracoli, questo Napoli mi ha scaldato il cuore, giocando con grande personalitá e senza paura davanti ai grandi palleggiatori del Barcelona. Con un po' di calma in piú, gli azzurri potevano tranquillamente portare a casa la partita e non c'era nulla da dire.

La partita piú attesa (Porto - Arsenal 1-0)

Questa partita non era ai livelli di Inter-Atletico (due finaliste di Champions degli ultimi anni) o Napoli-Barcelona (campioni di Italia e Spagna in carica), peró era molto attesa perché segnava il ritorno dell'Arsenal alla fase di eliminazione diretta della Champions dopo tanti anni. Gli inglesi, che avevano fatto molto bene ai gironi di eliminazione, hanno peró trovato un Porto molto organizzato (come sanno bene anche Inter e Juve dagli ottavi degli ultimi anni) e con un Galeno ed Evanilson in grandissima forma. La partita é stata abbastanza equilibrata ma i portoghesi hanno meritato la vittoria, arrivata solo nei minuti di recupero con un goal di Galeno. Anche in questo caso, il ritorno sará molto aperto, peró il Porto potrá impostare la partita su delle corde che le sono molto congeniali.

Le altre partite (PSV Eindhoven - Borussia Dortmund 1-1)

Questa partita é stata molto equilibrata. Il Dortmund, quest'anno non brillante in Bundesliga, é partito forte passando in vantaggio con l'ex Malen. Poi il PSV ha ripreso il filo delle partita e alla fine ha pareggiato grazie ad un rigore trasformato dall'ex Siviglia Luk de Jong, causato da un'entrata fuori tempo di Hummels. Direi che resta tutto aperto per il ritorno.

Le altre Coppe

In Europa League, la Roma ha superato il Feyenoord solo ai calci di rigore dopo che i tempi regolamentari si erano fermati sul 1 a 1 (gran bel gol di Pellegrini). Sono molto contento per De Rossi, guadagna un po' di tempo (e non scordiamo che il Feyenoord veniva dalla Champions), peró ora l'attende il Brighton di De Zerbi. Il Milan di Pioli si é pure qualificata nonostante la sconfitta per 3 a 2 in casa del Rennes (reti di Jovic e Leao e due rigori per il Rennes, uno molto dubbio) peró i rossoneri dovranno mostrare molta piú soliditá per affrontare lo Slavia Praga agli ottavi

Tra le altre, il Galatasaray di Icardi e Mertens si é fatto buttare fuori dallo Sparta Praga (peccato), mentre il Marsiglia ha eliminato lo Shakhtar e lo Sporting ha fatto fuori lo Young Boys e ora inconterá la nostra Atalanta (partita molto dura per i nostri, i portoghesi sono in testa al loro campionato). In Conference League, si segnala l'uscita del Bodo/Glimt contro l'Ajax (che ora inconterá l'Aston Villa), dell'Eintracht contro l'Union SG e del Betis contro la Dinamo Zagabria. Nel prossimo turno, la nostra Fiorentina incontrerá il roccioso Maccabi Haifa.



20 febbraio 2024

CHAMPIONS - Ottavi di Finale - A1 - forse il PSG é guarito dalla maledizione degli ottavi?

Potrebbe essere un passaggio di consegne? Con la vittoria di ieri sera il PSG ha costruito delle solide basi per passare ai quarti, sarebbe la prima volta dalla famosa annata del COVID quando arrivó in finale sotto la guida di Tuchel. Ma proprio quando arrivano buone notizie dal campo (a confermare la guida di Luis Enrique e lo sbocciare di nuovi talenti come Barcola), Mbappé sembra ormai prossimo alla partenza, verso Madrid (snip da lemonde.fr)

Sono cominciati gli ottavi di Champions 2023-24, ovvero inizia il periodo piú interessante dell'anno calcistico per club, che secondo me copre gli ottavi ed i quarti della competizione regina del calcio (cosí come ottavi e quarti sono secondo me le fasi piú interessanti di Europei e Mondiali, ovvero scontri diretti ma con ancora tante possibilitá). Questa tra l'altro é l'ultima edizione di questa versione della Champions, dall'anno prossimo si cambia, anche per via dello spettro della SuperLega.

Se guardiamo all'andata degli ottavi delle ultime quattro stagioni dal punto di vista dei club coinvolti, possiamo notare che: 

  • l'anno scorso, il Bayern espugnó lo stadio del PSG, mettendo i primi chiodi sulla bara del progetto galactiques e della permanenza di Messi a Parigi, mentre il Real segnava 5 reti ad Anfield Road ed il Lipsia fermava il City sul pareggio (Lazio, Real Sociedad e Copenhagen non c'erano); 
  • due anni fa, il PSG batté il Real Madrid per 1 a 0 con rete di un grande Mbappé, mentre il Bayern pareggió con il Salisburgo ed il City segnó 5 reti allo Sporting Lisboa (Lipsia, Lazio, Real Sociedad e Copenhagen non c'erano); 
  • tre anni fa, la Lazio veniva asfaltata 4 a 1 dal Bayern, il Real vinceva in casa dell'Atalanta, il City vinceva in casa del BMG ed il PSG surclassava il Barcelona per 4 a 1 al Camp Nou ed il Lipsia si faceva battere in casa dal Liverpool  (Real Sociedad e Copenhagen non c'erano); 
  • quattro anni fa, il City di Guardiola vinceva 2 a 1 al Bernabeu contro il Real di Zidane, mentre il PSG di Mbappé perdeva contro il Dortmund di Haaland (appena arrivato dal Salisburgo), il Lipsia vinceva in casa del Tottenham di Mourinho ed il Bayern espugnó il campo del Chelsea con un secco 3 a 0 (Lazio, Real Sociedad e Copenhagen non c'erano).

Le Italiane (Lazio-Bayern 1-0)

Questa settimana l'Italia era rappresentata dalla Lazio di Sarri. Ci aspettavamo che potesse finire come tre anni fa', quando i tedeschi triturarono i padroni di casa, invece le cose sono andate diversamente: é vero il Bayern ha dominato il possesso, ha fatto piú passaggi e con piú precisione, piú tiri, peró ha sbagliato le sue occasioni. Questo ha fatto sí che, avendo superato il primo tempo indenne, la Lazio prendesse piú fiducia e coraggio, e cercasse qualche transizione in piú. Il premio é arrivato al 69mo, quando un'incursione di Immobile ha causato un fallo da espulsione di Upamecano (rosso diretto) su Isaksen e un rigore trasformato da Immobile (fresco dei festeggiamenti per i 200 goal in Serie A, pensate che roba se non fosse andato a Dortmund o Siviglia). 

Da lí la Lazio ha controllato abbastanza agevolmente fino al fischio finale. Ora peró occorre stare attenti alle solite euforie esagerate italiane. Il Bayern, che probabilmente era ancora scosso dalla pesante sconfitta subita dal Leverkusen nel precedente turno di campionato e dalla perdita di Franz Beckembauer, rimane favorito per passare e al ritorno entrerá con una rabbia gigantesca in campo (incredibile pensare che lo scorso anno a questo punto della stagione il Bayern era in corsa su tutto e aveva eliminato il PSG peró la fallimentare dirigenza di Oliver Kahn ebbe la brillante idea di licenziare Nagelsmann). Vediamo cosa succederá con Tuchel, peró lui é molto bravo a gestire queste situazioni di crisi.

Tra l'altro, nei giorni successivi alla partita, il Bayern ha perso un altro grande protagonista, Andreas Brehme, il grande terzino che segnó all'Italia nella partita di apertura degli Europei 1988, ma soprattutto segnó in finale del Mondiale contro l'Argentina di Maradona, su rigore. Fu un grande protagonista nell'Inter di Trapattoni, dei tedeschi, ma anche di Zenga, Bergomi, Ferri e Berti.

La partita piú attesa (PSG-Real Sociedad 2-0)

Questa partita non era attesa per il prestigio delle due squadre (la Real Sociedad era un novitá nella Champions degli ultimi anni, come il Copenhagen, in questo senso Real-Lipsia metteva di fronte due squadre di maggiore performance), ma piú per l'interrogativo che in molti avevamo sulla resa del PSG dopo le eliminazioni degli ultimi anni agli ottavi. Anche perché la Real Sociedad era arrivata prima nel gruppo di Inter, Benfica e Salisburgo, mostrando grande organizzazione. Anche ieri sera i baschi hanno impegnato severamente i parigini e meritavano di passare nel primo tempo. Il PSG aveva in campo anche Hakimi, reduce dalla Coppa d'Africa.

Nel secondo tempo peró, i padroni di casa sono venuti fuori sempre piú convintamente, anche grazie all'assetto con Dembelé e Barcola larghi sulle fascie e Mbappé libero di svariare su tutto l'arco, aiutato dal lavoro di centrocampo di Fabian Ruiz, Vitinha e Zaire-Emery. Il 2 a 0 dovrebbe metttere il PSG al sicuro da sorprese nel ritorno (salvo crolli psicologici, che come sappiamo ci sono stati in passato, peró le avversarie erano di altra caratura), forse il PSG troverá la sua conferma nell'anno che ha salutato Neymar e Messi? É ancora presto, ma la stima che ho per Luis Enrique (come allenatore), mi fa sbilanciare, forse troppo.

Le altre partite (Copenhagen-Manchester City 1-3 ; Lipsia-Real Madrid 0-1)

Non c'erano molti dubbi sulle possibilitá dei campioni in carica del Manchester City di Guardiola contro un avversario come il Copenhagen. Il risultato poteva essere anche piú rotondo con i citizens che da vari mesi possono tranquillamente possono aspettare che Haaland ritorni alla forma dello scorso anno perché tanto ci sono sempre altri (Doku, Alvarez...) a brillare. Questa volta é stato Kevin De Bruyne a fare la parte del leone mostrando di essere completamente recuperato dal lungo infortunio con un goal ed un assist chirurgici. Quarti ormai conquistati ed il City puó concentrarsi sui futuri scontri con Liverpool e Arsenal.

Molto piú equilibrata l'altra partita, con il Lipsia (che ha da poco acquistato il napoletano Elmas) che ha piú volte sfiorato la rete contro il Real Madrid. Nella squadra di Ancelotti tutti si aspettavano Vinicius (dopo la prestazione mostruosa in campionato contro il Girona, scontro diretto vinto dal Real, che ha potuto cosí allungare in classifica) o Rodrigo (Bellingham era assente), ed invece é spuntato fuori il folletto Brahim Diaz. L'ex rossonero si é inventato un goal incredibile ed ha effettivamente scalato molti gradini delle gerarchie del Real. Il passaggio ai quarti non é risolto (anche perché i goal in trasferta ora valgono uguale a quelli in casa), peró il Real ha messo un importante mattone.

Le altre Coppe

L'Europa League negli ultimi anni é diventata sempre piú competitiva con squadre di alto livello, quasi una mini Champions. Quest'anno lo é in modo particolare. La scorsa settimana si sono giocate le partite di spareggio per le squadre eliminate dalla Champions e le seconde delle fasi a Gruppi. Per le italiane, la Roma ha pareggiato 1-1 in casa del Feyenoord (dev'essere il terzo anno di fila che si incontrano), rischiando spesso di prendere il secondo goal, mentre il Milan ha brillato battendo il Rennes 3 a 0 a San Siro ed ipotecando il passaggio al prossimo turno. Tra le altre partite, da notare Shakhtar-Marsiglia 2-2, Galatasaray-Sparta Praga 3-2 (goal decisivo di Icardi nel recupero con le due squadre in dieci) e la vittoria dello Sporting per 3 a 1 in casa dello Young Boys. In Coference League, la Fiorentina é giá qualificata al prossimo turno. Da notare la sconfitta casalinga del Betis con la Dinamo Zagabria ed il pareggio casalingo dell'Ajax con il Bodo/Glimt.


16 febbraio 2024

SERIE A - il punto dopo 24 giornate - é sbocciata la nuova Atalanta di Gasperini?

Si lo só l'Inter ha appena battuto Juventus e Roma in due partite durissime mostrando quanto é forte. Peró avete visto il goal di De Ketelaere contro il Genoa? Chissá cosa pensa Pioli. L'Atalanta sta facendo una stagione stupenda, come non faceva da anni. Perché parlo di 'nuova' Atalanta? Beh se guardate le formazioni schierate da Gasperini quest'anno non c'é rimasto praticamente piu nessuno della gloriosa squadra di Ilicic e Papu Gomez (forse i soli de Roon e Pasalic). 

Rieccoci a parlare di Serie A, questa volta ad un mese dall'ultima volta.  Stanno per iniziare gli ottavi di Champions, mentre sono finite le Coppe di Africa ed Asia ed il mercato invernale. Ricordiamo ancora Gigi Riva, Mario Zagallo e Franz Beckenbauer. In questi giorni, tra l'altro, ci ha lasciato anche Kurt Hamrin, il grande attaccante svedese che sfidó il Brasile nella finale del 1958, vinse la Coppa Campioni con il Milan ma, soprattutto, marcó la storia della Fiorentina.

Lo scorso anno, ci eravamo soffermati sulla differenza tra l'Inter discontinua del campionato e quella piú convincente in Europa.  Due anni fa, a questo punto della stagione, parlavamo di come la doppietta di Giroud nel derby di Milano avesse riaperto il campionato. Tre anni fa, facemmo il discorso contrario e parlammo di come l'Inter di Conte aveva scavalcato il Milan di Pioli in testa alla classifica grazie a 4 vittorie consecutive, inclusa una nel derby. Quattro anni fa, dopo 24 giornate, commentammo la vittoria della Lazio di Izaghi sull'Inter di Conte che aveva permesso ai biancoazzurri di raggiungere il secondo posto dietro la Juve di Sarri.


A questo punto, l'unica cosa incerta é la lotta per il quarto posto (io peró non darei la Juve per morta) 

Partiamo ovviamente dai primi in classifica (in realtá la copertina doveva andare all'Inter ma poi diventava tutto un po' monotema). L'Inter é a 60 punti in 23 partite (ovvero una partita in meno di Juve e Milan che hanno 7 e 8 punti in meno). Nelle ultime tre partite (lnter, Lazio, Napoli e Fiorentina ne hanno saltato una a causa delle finali di SuperCoppa, vinta, guarda caso, dall'Inter). L'Inter ha colto tre vittorie pesantissime per la corsa scudetto: due in transferta sui campi durissimi di Fiorentina e della Roma del suo ex Lukaku, la terza in casa nel derby d'Italia contro la Juventus. In tutte queste partite la squadra di Inzaghi ha mostrato quanto é superiore rispetto al resto della Serie A. L'Inter é la nostra unica squadra da Champions, come rosa e come gioco. 

I nerazzurri riescono a giocare sotto pressione (Fiore), contro blocchi bassi (Juve) e pure quando devono recuperare uno svantaggio (Roma). Hanno un centrocampo di grandissima classe (giustamente si parla molto di Calhanoglu - riguardatevi il lancio per Di Marco - ma anche Barella sta giocando a livelli altissimi, da mesi). Thuram sembra aver mostrato di poter sopperire al gioco di Lukaku spalle alla porta con una capacitá di anticipo e un'intelligenza negli assist superiore al belga. Sommer é riuscito nel compito difficilissimo di non far rimpiangere Onana. Acerbi sta continuando sui livelli altissimi che lo scorso anno lo avevano portato ad annullare Haaland in finale. Il primo posto é meritatissimo peró ora bisognerá vedere come l'Inter se la caverá con l'Atletico in Champions e come lo stress e la fatica si ripercuoteranno sul campionato.

Al secondo posto troviamo la Juve di Allegri. I bianconeri erano a soli due punti dall'Inter e sembravano inarrestabili, poi, nelle ultime tre giornate hanno preso un solo punto, in casa con l'Empoli. Io non mi affretterei a criticarli troppo: é vero contro l'Inter sono stati inferiori, peró hanno tenuto la partita viva fino alla fine, e nella recente sconfitta con l'Udinese sono stati molto sfortunati con tutte le occasioni che hanno avuto. La squadra ha ottime individualitá e puó solo crescere, certo la situazione di Chiesa sta diventanto sempre piú complicata, anche per il percorso della nostra nazionale.

Al terzo posto troviamo il Milan di Pioli, in netta risalita (3 vittorie ed un pareggio nelle ultime 4 partite, inclusa una vittoria molto importante contro il Napoli). I rossoneri sembrano aver ritrovato confidenza con la rete, grazie a Giroud, Jovic e Theo Hernandez, nonostante Leao sia ancora lontano da quello dello scorso anno. Non credo che i rossoneri possano puntare piú in alto di un secondo posto (e anche in questo caso la Juve mi sembra piú solida), peró sono molto interessato a vedere come andranno in Europa League, potrebbero darci soddisfazioni.

Arriviamo al quarto posto, dove troviamo la protagonista della nostra copertina, ovvero l'Atalanta di Gasperini. La mia sensazione é che la DEA stia uscendo dal bozzolo dopo un lungo periodo di trnasizione seguito alla fine della prima grande versione, quella di Ilicic e Papu Gomez. Ora i protagonisti sono Mirancuk (un grandissimo talento tecnico per me), De Ketelaere (chissá se al Milan si sono pentiti), Ederson, Koopmeiners, Scalvini. Certo quanto occore puoi sempre contare su Muriel, Pasalic e Zappacosta, peró il nuovo impianto é lí e salvo sorprese saranno loro a prendersi il 4to posto Champions. L'unico neo é la non piena integrazione di Scamacca, sempre a metá del guado.

Dietro l'Atalanta, vi é un gruppo di 5 squadre che comprende il Bologna di Zirkzee, la Roma di Dybala, la Fiorentina di Nico Gonzalez (con il neo-acquisto Andrea Belotti, giá andato a segno), la Lazio di Ciro Immobile (arrivato a 200 reti in serie A; solo altri 7 giocatori ci erano riusciti prima di lui e solo Meazza e Nordhal ci hanno messo meno partite di lui) ed il Napoli di Kvara (discontinuo e con Osimhen sicuramente deluso dalla sconfitta in finale di Coppa d'Africa). Di queste squadre, direi che quella piú interessante da seguire in questo momento é la Roma di Daniele De Rossi, soprattutto per vedere cosa potrá dargli questo cambio di allenatore (contro l'Inter non ha per niente demeritato), oltre all'arrivo di Baldanzi.

Il mio Parma, nel frattempo, é saldamente al primo posto in B ed ha allungato il passo sulle aversarie. Sto zitto!!

12 febbraio 2024

COPPA D'AFRICA E COPPA D'ASIA 2024 - Costa d'Avorio e Qatar: la vittoria delle padrone di casa

Lo scorso anno avevo messo in evidenza la vittoria del caro Koulibaly. Questa volta posso celebrare l'exploit de Frank Kessie, ex di Atalanta e Milan. Peccato che, a soli 27 anni, sia passato dal Barcelona all'Arabia Saudita (snip da MeherNewsAgency)

Lo só che siamo nel mezzo della Champions e dei vari campionati, dopo il mercato invernale. Peró il 2024 é un anno particolare perché si terranno forse, per la prima volta, tutte le 4 competizioni continentali per nazionali: Coppa d'Africa, Coppa d'Asia (appena concluse ed in realtá iniziate nel 2023), Copa America ed Europei (quest'estate). 

La scorsa volta, nel 2021 si tennero gli Europei e la Copa America. Nel 2022 invece avemmo la Coppa d'Africa, seguita poi dai Mondiali. Normalmente includo la Coppa d'Africa (oltre a Copa America, ma non la Coppa d'Asia), nei conteggi per i migliori allenatori. In questa occasione ho deciso di parlare anche di Coppa d'Asia perché vi sono sempre piú giocatori conosciuti e perché ha riservato delle sorprese.

Coppa d'Africa

Per chi é interessato, qui c'é una storia della competizione che scrissi nel 2022, in occasione dell'ultima edizione, vinta dal Senegal di Sadio Mané contro l'Egitto di Mohamed Salah. L'edizione di quest'anno si giocava in Costa d'Avorio (in realtá si doveva giocare la scorsa estate ma é stata rinviata per motivi di meteo) e vi erano squadre con grandi ambizioni. La prossima sará in Marocco, nell'estate del 2025.

Snip da wikipedia.com

Nel Grupo A, i due pezzi grossi erano la Nigeria di Osimhen e la Costa d'Avorio di Frank Kessie. A sorpresa, la Guinea Equatoriale é arrivata prima davanti ad entrambe e la Costa d'Avorio é stata ripescata dopo essere finita con soli tre punti (ed aver esonerato il suo allenatore). Sorprese anche nel Gruppo B, dove i giganti erano l'Egitto di Salah ed il Ghana di Inaki Williams, e dove invece é arrivato primo Capo Verde (Ghana ripescato come terzo con soli due punti, come il Mozambico, arrivato ultimo). 

Nel Gruppo C, le previsioni della vigilia sono state rispettate con il passaggio del turno del Senegal di Kalidou Koulibaly e del Camerun di André Zambo Anguissa, davanti a Guinea (passata come terza) e Gambia. Nel Gruppo D, la sorpresa é stata l'eliminazione dell'Algeria di Riyad Mahrez, arrivata ultima dietro ad Angola, Burkina Faso e Mauritania (tutte qualificate). Nel Gruppo E, altra sorpresa con l'eliminazione della Tunisia, ultima dietro alle qualificate Mali, Sudafrica e Namibia. Infine, nel Gruppo F, il Marocco di Hakim Ziyech ha facilmente prevalso davanti al Congo, lo Zambia e la Tanzania (eliminata).

Quest'anno, dopo la fase a gironi, si passava direttamente agli ottavi per la fase ad eliminazione diretta. Il primo grosso scontro é stato tra Nigeria e Camerun, finito per 2 a 0 (doppietta dell'atalantino Lookman) per la Nigeria. L'altro grande scontro era quello tra i campioni di casa del Senegal contro i padroni di casa della Costa d'Avorio, vinto dalla Costa d'Avorio ai calci di rigore (1 a 1 ai tempi regolamentari). 

La prima grande sorpresa é stata l'eliminazione del Marocco, grande favorito dopo l'incredibile percorso ai Mondiali 2022. La squadra di Bonou ha perso per 2 a 0 con il Sudafrica con Hakimi che ha sbagliato un rigore sullo 0 a 1. Altra grande sorpresa é stata l'uscita dell'Egitto (finalisti dell'ultima edizione) ai rigori contro il Congo (con Salah fuori per infortunio). Nelle altre partite, Angola, Capo Verde, Mali e Guinea hanno eliminato Namibia, Mauritania, Burkina Faso e Guinea Equatoriale.

Ai quarti, la Nigeria ha eliminato l'Angola (1-0, ancora con Lookman), mentre il Sudafrica ha avuto bisogno dei calci di rigore per eliminare Capo Verde, sorpresa della competizione. Il Congo ha nettamente battuto la Guinea per 3 a 1, mentre i 'fantasmi' (come li ha definitivi Kessie, secondo cui non hanno piú nulla da perdere) della Costa d'Avorio hanno eliminato il Mali, prima pareggiando la partita al 90mo e portandola ai supplementari e poi segnando il gol decisivo al 122mo minuto.

Le due Semifinali sono state molto equilibrate: la Nigeria ha superato il Sudafrica solo ai calci di rigore (1 a 1 ai tempi regolamentari, entrambi rigori trasformati), mentre la Costa d'Avorio ha battuto il Congo di misura grazie ad una rete del redivivo Sebastian Haller. In finale la Costa d'Avorio ha battuto in rimonta la Nigeria per 2 a 1 (reti degli 'europei' Kessie e Haller). I padroni di casa sembravano un'altra squadra rispetto all'inizio della competizione, pieni di grinta ed iniziativa, hanno attaccato la Nigeria da tutti i lati meritando la vittoria contro Osimhen e Lookman. Alla fine il capocannoniere é stato Emilio Nsue della Guinea Equatoriale.

Coppa d'Asia

Faccio qualche premessa, visto che non abbiamo mai parlato di Coppa d'Asia. Questa competizione é nata nel 1956 e si gioca ogni quattro anni. Inizialmente ne faceva parte anche Israele (Campione nel 1964 e finalista le due edizioni precedenti), poi é stato spostato alle competizioni Europee, probabilmente per le tensioni con le altre federazioni vicine. 

La squadra che ha vinto piú edizioni é il Giappone con quattro, seguito da Arabia Saudita e Iran con tre a testa e Corea del Sud con due. Il giocatore che ha segnato piú reti nella competizione é l'Iraniano Ali Daei (14 reti), ovvero il giocatore che deteneva il record di goal segnati in nazionale prima di essere superato da Cristiano Ronaldo.

L'edizione 2023-24 é la diciottesima e si gioca in Qatar (era prevista in Cina per l'estate 2023, ma la Cina vi ha rinunciato causa COVID). Un aspetto curioso é che vi partecipano anche squadre come l'Australia e Hong Kong (mentre non si sono qualificate la Corea del Nord, il Turkmenistan, lo Yemen e le Filippine). Le 24 partecipanti sono state divise in sei gruppi da quattro squadre. Passavano il turno le prime due di ogni gruppo oltre alle 4 migliori terze.

Nella fase a Gruppi, si sono fatte notare le eliminazioni di Cina e India, mentre la Palestina ha raggiunto un traguardo storico arrivando per la prima volta agli ottavi di finale. Agli ottavi di finale, Arabia Saudita ed Emirati sono stati eliminati ai rigori da Corea del Sud e Tagikistan (c'é stata una grande polemica sul fatto che Mancini abbia abbandonato il campo prima della fine dei rigori, in protesta per il dubbio goal del pareggio convalidato alla Corea).

Sempre agli ottavi, sono uscite anche Iraq, Siria e Palestina, oltre ad Indonesia, Thailandia e Bahrein. Ai quarti, la sorpresa maggiore é stata l'uscita del Giappone contro l'Iran, mentre Tagikistan e Uzbekistan sono uscite con Giordania e Qatar. In semifinale, metre i campioni in carica del Qatar guadagnavano la finale battendo per 3 a 2 l'Iran di Taremi, la Giordania faceva l'impresa battendo per 2 a 0 la Corea del Sud di Son.

In finale, i padroni di casa del Qatar hanno battuto la Jordania per 3 a 1 con tripletta di Akram Afif, capocannoniere del torneo, grazie a tre rigori.






08 febbraio 2024

MERCATO - Il ritorno dei fantasisti in Serie A?

Tra anni '80 e '90, in Italia avemmo una fioritura di trequartisti incredibile: Mancini, Baggio, Zola e poi Del Piero, Totti (per fermarci a principali). Da allora ci domandiamo quando arriverá un fantasista che possa regalarci simili emozioni ai livelli piú alti. Negli ultimi Mondiali Under 20, dove abbiamo raggiunto il secondo posto, abbiamo visto la classe di Baldanzi e Pafundi (oltre alla potenza di Casadei). L'arrivo di Baldanzi alla Roma potrebbe essere l'inizio di qualcosa di nuovo  (sport.sky.it)

Siamo arrivati a quel punto della stagione in cui verranno decisi i destini della stagione (non scordiamoci che si stanno giocando Coppa d'Asia e Coppa d'Africa e che in estate si giocheranno la Copa America e gli Europei). Anche quest'anno, si é svolto un importante mercato invernale anche se, a differenza di quello estivo, i paesi del Golfo sono stati abbastanza tranquilli (é arrivato Ivan Rakitic dal Siviglia). Per chi fosse interessato alle stagione precedenti, lo scorso anno parlammo del passaggio di Jorginho all'Arsenal (oltre che dell'addio di Ronaldo all'Europa), due anni fa di quello di Vlahovic alla Juve, tre anni fa dell'addio di Papu Gomez all'Atalanta, e quattro anni fa dell'arrivo di Eriksen all'Inter e di Haaland al Dortmund.

PREMIER

In Premier, vi sono stati molti spostamenti di giocatori giovani rientrati da prestiti o acquistati da squadre forti e poi dati in prestito a squadre piú piccole. Il Tottenham ha preso Radu Dragusin dal Genoa e Timo Werner in prestito dal Lipsia, lasciando invece partire in prestito Hugo Lloris (USA), Sergio Reguilon (al Brentford dopo un esperienza allo United) e Ivan Perisic (all'Hajduk Spalato). Tra gli altri trasferimenti, segnaliamo: Kalvin Philipps é andato in prestito dal City al West Ham; Giovanni Reyna é andato in prestito dal Dortmund al Nottingham Forest; Fofana é andato in prestito dal Chelsea al Burnley.

Gli altri campionati

In Liga, il Real non si é mosso, mentre il Barcelona ha acquistato il giovane attaccante brasiliano Vitor Roque (giá a segno appena entrato nella prima partita di campionato). Il Villareal ha preso Goncalo Guedes dal Wolwerhamptom e l'ala Traoré dall'Aston Villa. In Bundesliga si segnala il ritorno di Jadon Sancho al Dortmund (dopo la deludente esperienza allo United), l'arrivo del 'napoletano' Elmas al Lipsia (che ha lasciato partire la sua bandiera Forsberg verso gli USA), il passaggio di Borja Iglesias dal Betis al Leverkusen, l'arrivo dell'olandese Donny Van de Beek (ex promessa del primo Ajax di Ten Hag) dallo United all'Eintracht e la partenza di Leonardo Bonucci dall'Union Berlino verso il Fenerbace (dove giocherá con Dzeko e altri volti noti). In Ligue 1 si segnala il passaggio di Nemanja Matic dal Rennes al Lione (forse la squadra francese piú attiva in questo mercato) e l'addio del nostro Salvatore Sirigu al Nizza (andrá in Turchia).

In Serie A, vi sono stati vari movimenti: l'Inter ha preso il centrocampista canadese Buchanan dal Bruges; la Juventus ha preso il centrale argentino Carlos Alcaraz dal Southampton; il Napoli ha presto l'ala Traoré dal Bournemouth e Mazzocchi dalla Salernitana; la Roma ha preso il trequartista Tommaso Baldanzi (vi ricordate il Mondiale under 20) dall'Empoli e il laterale Angelino dal Lipsia; la Fiorentina ha presto Andrea Bellotti dalla Roma; l'Udinese ha mandato in prestito il fantasista Simone Pafundi (anche lui possibile promessa futura azzurra) al Losanna; la Salernitana ha preso il difensore svincolato Jerome Boateng (vecchia gloria del Bayern e della Germania); il Genoa ha confermato Malinovski e Junior Messias, oltre a prendere in prestito la punta portoghese Vitinha dal Marsiglia. Anche il Verona é stato molto attivo. Salutiamo invece uno dei miei idoli, il grande Muriel, che lascia l'Atalanta per gli USA.

Non possiamo che ripetere le affermazioni che facemmo lo scorso anno: c'é un problema di sistema che sta lentamente strozzando il gioco. I giocatori non sono esenti da questa cosa, se prima della sentenza Bosman le societá avevano troppo potere, ora le cose sono invertite, con giocatori che usano lo svincolo a zero come arma. Il problema é che, al posto dei giocatori, sono i procuratori a sguazzare in questa situazione. Occorre trovare meccanismi per rendere il potere economico delle societá piú bilanciato, per togliere potere ai procuratori, ma anche creare meccanismi di solidarietá tra i giocatori: non é possibile che vi siano giocatori della stessa squadra che magari sta competendo per la Champions che abbiano condizioni contrattuali cosí abissalmente differenti. É la solita balla capitalistica del mercato che aggiusta tutto da solo, sappiamo che non é cosí. La cosé si incasineranno ancora di piú con la recente sentenza sulla SuperLega.

02 febbraio 2024

5 TOP Campionati Europei - Quinta Puntata - Klopp e Xavi, due addii molto diversi

Ho messo Xavi in copertina perché di Klopp faremo a tempo a parlarne (il suo é un ritiro fisiologico, dopo tanti anni a ritmi altissimi). Nel caso di Xavi é diverso, parliamo del fallimento (con un distinguo: se il Liverpool é ancora in corsa per la Premier, il Barcelona é decisamente in corsa per la Champions, quindi occhio a darli per morti, guardate i nomi dei giocatori) di quello che veniva presentato come nuovo Guardiola e che deve ringraziare la liga dell'anno scorso per non essere considerato una delusione alla stregua di Inzaghi, Seedorf, Pirlo, Gerrard o Lampard. Confesso che sono di parte perché le sue dichiarazioni degli ultimi due anni le ho trovate molto arroganti (snip da besoccer.com)

Torniamo al nostro appuntamento mensile con i principali campionati europei a poche settimane dall'ultima puntata. In quell'occasione stavamo ricordando l'addio di Franz Beckenbauer e Mario Zagallo. In questa occasione stiamo pensando all'addio del grande Gigi Riva.

Per chi fosse interessato alla situazione a questo punto della stagione negli ultimi quattro anni, nel 2022-23 parlavamo della crisi di PSG e Chelsea,  nel 2021-22, constatavamo come la Serie A sembrasse l'unica competizione ancora aperta (ed in effetti fu l'unica dove la prima a quel punto della stagione non si confermó a fine campionato, per quanto anche la Premier si riaprí molto). Nel 2020-21, parlammo della crisi del Liverpool di Klopp e, come oracoli, prevedavamo le partenze di Messi e Sergio Ramos. Nel 2019-20, parlammo dell'esonero di Valverde da parte del Barcelona e dell'arrivo di Quique Setien che poi si rivelerá una meteora.

Occorre tenere presente che, con la segmentazione dei campionati, non siamo quasi mai in una situazione in cui tutte le squadre abbiano giocato lo stesso numero di partite in un dato momento (soprattutto in Inghilterra ma non solo).

Premier League

In Premier non si sono giocate molte partite nelle ultime settimane. Un po' per via della FA Cup, un po' per via dei tanti giocatori assenti in Coppa d'Asia e Coppa d'Africa. Durante questo periodo, Jurgen Klopp ha annunciato il suo addio al Liverpool alla fine della sua nona stagione. Se ne parlerá ancora per molto. É stato un rapporto d'amore intenso e pieno di grandi soddisfazioni. Per varie stagioni, il Liverpool é stata la principale rivale di Real Madrid in Europa e Manchester City in Premier. Klopp veniva molto facilmente associato a Guardiola come mastermind del calcio mondiale. Ora é scattata la febbrile attesa per capire dove andrá Klopp (penso stará fermo un anno almeno) e con chi lo sostituirá il Liverpool (si parla molto di Xabi Alonso).

Nel frattempo, il Liverpool continua in testa da solo alla classifica (nell'ultimo turno ha schiantato il Chelsea per 4 a 1) con 5 punti su City e Arsenal (anche se il City ha una partita da recuperare). Penso che il campionato sia apertissimo e probabilmente potrebbe restarlo almeno fino ai quarti di Champions. Domenica c'é Arsenal-Liverpool e poi queste due incontreranno il City a marzo. Piú indietro, Tottenham e Aston Villa si giocano il quarto posto, mentre Manchester United e Chelsea fanno fatica a sollevarsi da metá classifica e soffrono la concorrenza di West Ham, Newcastle e Brighton.

La Liga

Difficilmente Xavi si potrá scordare questo gennaio 2024: prima la sconfitta in finale di SuperCoppa per 4 a 1 con il Real Madrid, poi l'eliminazione dalla Copa Rey a causa del 4 a 2 subito dall'Atletico Bilbao, infine il 5 a 3 casalingo subito dal Villareal, che di fatto li fa fuori dalla corsa per la Liga. Ed in effetti l'allenatore ha dato le sue dimissioni dicendo di non voler essere un problema per la societá (e di fatto confermando che vi erano problemi anche con i giocatori nello spogliatoio). Ora vedremo come reagirá la squadra (spero male per il Napoli!), mentre giá inizia il gossip sui successori. Nel frattempo, il Girona continua con il suo sogno, ed é secondo appena dietro al Real (molto silenziosi su tutta la questione Superlega), mentre il suo attaccante Vodbyk é capocannoniere. Il 10 Febbraio si giocherá Real-Girona, mentre assistiamo al lento (e comprensibile) declino di Modric.

Bundesliga

In Bundesliga, il Leverkusen di Xabi Alonso continua in testa alla classifica anche se il Bayern Monaco rimane molto vicino e sembra essersi ripreso dalla sconfitta casalinga con il Werder Brema (mentre il Leverkusen vinceva in casa del Lipsia). Anche qui, sará forse decisivo lo scontro diretto del 10 Febbraio. Piú indietro, Stoccarda, Dortmund, Lipsia ed Eintracht devono limitarsi a lottare per i rimanenti posti in Champions. Molto dipenderá anche dalla Coppe Europee, il Bayern ha un turno facile con la Lazio, peró Kane sembra aver rallentato il suo ritmo.

Ligue 1

In Ligue 1, il PSG non entusiasma ma continua a veleggiare in testa davanti all'ottimo Nizza (per quanto in calo), al Brest e al Monaco. Piú indietro Lilla e Marsiglia, mentre il Lione continua in zona retrocessione, nonostante le reti di Lacazette e l'esonero di Grosso. I parigini si stanno sicuramente concentrando sugli ottavi di Champions, per una volta non drammatici (guai peró a sottovalutare la Real Sociedad) Vediamo come ci arriveranno.

Serie A

In Serie A si sono giocate piú partite che negli altri campionati nell'ultimo mese. Ormai lo scudetto si giocherá tra Inter e Juve. Lo scontro diretto é proprio Domenica 4 Febbraio. L'Inter ci arriva con un punto in piú ed una partita in meno. I nerazzurri sono in un periodo di forma incredibile, come confermato dalla bella vittoria in SuperCoppa con ottime prestazioni contro Lazio e Napoli. Spero solo che l'Inter mantenga questa soliditá anche in Champions (sono la nostra unica speranza, diciamocelo). La Juve ha avuto un ciclo di 5 vittorie, alimentate da un bel ritorno alla rete da parte di Vlahovic, in forma come non lo si vedeva dai tempi della Fiorentina. Nell'ultimo turno é stato fermata sul pareggio dal Empoli (c'é anche qualche malumore per Federico Chiesa). Peró i bianconeri hanno sempre il vantaggio di non avere le competizioni Europee. Piú indietro, il Milan veleggia tranquillo al terzo posto e potrebbe concentrarsi sull'Europa League, mentre in pratica vi sono 6 squadre in lotta per il quarto posto (Atalanta, Fiorentina, Bologna, Napoli e le romane): ultimamente l'Atalanta sembra molto in forma, ma la Roma sempre in ripresa dall'arrivo di De Rossi.