28 giugno 2023

STAGIONE 2022-23 - BILANCIO - La stagione in cui si é chiuso un cerchio

In realtá il titolo parla piú di Messi e Guardiola peró siccome sono giá stati o saranno in copertina altrove, mi sembrava corretto dare questa al giocatore simbolo del City del Triplete, ovvero Erling Haaland. Confesso che a me per ora sta antipatico (niente di razionale, cosí, a pelle), peró é innegabile il suo impatto sul City (non solo il record di reti in Premier, ma anche la capacitá di far risalire la squadra senza palleggio), anche se io resto convinto che ci abbia guadagnato piú lui da loro che viceversa (snip da elespectador.com)

Si é da poco conclusa la stagione calcistica 2022-23, una delle piú lunghe e dense di sempre. Cercheremo di fare un bilancio anche se non sará facile dato che in una sola stagione vi sono stati un sacco di eventi: non solo la solita intensissima stagione per Club, ma anche la nuova formula del Pallone D'Oro, i Mondiali, le qualificazioni per gli Europei e la Nations League, oltre, naturalmente all'addio di Pelé.

Lo scorso anno festeggiammo gli storici record di Carlo Ancelotti (campione nelle 5 leghe principali e 4 vittorie in Champions, mai nessuno come lui); nel 2021 non vi furono dominatori e celebrammo il ritorno allo scudetto dell'Atletico di Simeone, mentre nel 2020, in una stagione influenzata dal COVID, demmo la copertina al triplete del Bayern di Flick. Come introduzione ho preparato anche questa volta una tavola per aiutare la discussione.


Volendo riassumeró brutalmente le cose, direi che questa é la stagione in cui si é chiuso un cerchio ed anche un'epoca. Il cerchio riguarda Messi e Guardiola, i due protagonisti principali nel Barcelona che ha innovato tanto e raggiunto picchi di bellezza da essere considerata la squadra piú iconica di sempre. Si diceva che Messi vincesse solo a Barcelona e non riuscisse a fare la differenza con l'Argentina. Beh, dopo 4 finali perse tra Mondiali e Copa America, negli ultimi due anni Messi ha vinto entrambi i trofei da protagonista assoluto. Nel caso di Guardiola, si diceva che, sebbene fosse l'allenatore piú influente di sempre, non riuscisse a vincere la Champions senza i blaugrana. Beh quest'anno ha vinto la Champions, facendo anche un triplete (primo a farlo con due squadre diverse) che include la 5ta Premier in 7 anni al City (la parte piu' interessante e' che ha vinto giocando alcune partite alla Conte). Per quanto riguarda l'epoca, con l'uscita di CR7 da Manchester e di Messi dal PSG, si chiude forse il periodo piú combattuto della storia del calcio. Mai avevamo avuto due protagonisti a dividersi records, palloni d'oro e tifo in modo cosí assoluto e continuato. Si parla molto di Mbappé e Haaland (anche se si é giá inserito Vinicius). Vedremo se saranno all'altezza, io scommetterei solo su Mbappé.

SQUADRE

Le migliori della stagione

Premetto che non mi occuperó di mondiali per quanto riguarda le squadre perché ne abbiamo parlato a lungo lo scorso inverno. A livello di trend sulle nazionali mi sembra di poter parlare di un'Inghilterra sempre piú sicura di sé, di una Spagna che é sempre presente, mentre l'Italia purtroppo abbiamo visto che é lontana dal senso di progettualitá avuto fino agli Euro 2021.

Ma concentriamoci sui Club. Ovviamente il triplete annulla tutte le discussioni e mette il City sopra tutti. É un premio piú che meritato anche se secondo me non dovremmo mai scordare che questa é la squadra che ogni anno riesce a comprare alcuni dei giocatori che meglio hanno fatto l'anno precedente (Mahrez dal Leicester, Bernardo Silva dal Monaco, Rodri dall'Atletico, Grealish dall'Aston Villa, Cancelo dalla Juve, Haaland dal Borussia, e sono sicuro che me ne scordo tanti altri). Non é un dettaglio indifferente.

Meritano una menzione anche Inter e Real Madrid secondo me. Entrambe sono uscite relativamente presto dalla lotta per il campionato, ma hanno vinto la Coppa nazionale e sono arrivati quasi in fondo in Champions. L'Inter in particolare, ha giocato una finale di Champions a livelli molto alti e, sulla partita secca, avrebber meritato di vincere. Dovrei anche parlare del Barcelona, tornato al titolo dopo vari anni, peró considerando il mercato ricchissimo dei catalani, sono quasi piú sorpreso da come sono usciti dalle competizioni europee.

Le delusioni della stagione

Al primo posto metterei nettamente il Chelsea, schizofrenico sui cambi allenatori, esagerato sul mercato ma incapace perfino di qualificarsi per la Conference League. Un disastro. Dietro di loro parlerei del crollo del Liverpool, una squadra sfaldatasi quasi subito (forse anche a causa delle energie spese su tre fronti lo scorso anno). Per la prima volta da anni non sono in Champions e io pensavo che Klopp mollasse per stanchezza.

Mi spiace dover rinominare il PSG dei Galactiques. Peró é chiaro che con una squadra del genere vincere lo scudetto non sará mai abbastanza. Sono condannati a fallire. Strano mettere anche il Bayern, campione in Bundesliga al fotofinish. Peró considerando la situazione dei tedeschi fino all'esonero di Nagelsmann... Chiudo indicando tra i sottotono anche il Tottenham del fuoriuscito Antonio Conte, la Juve di Allegri (al di lá della penalizzazione) e l'Atletico di Simeone (sempre piú marginale nonostante i buoni nomi).

Le sorprese della stagione

Ho l'arroganza di dire che la squadra piú bella d'Europa é stato il Napoli di Spalletti, Campione d'Italia ed eliminato in Champions per degli episodi. Il gioco di questa squadra é stata una pura ventata di ossigeno. Anche Arsenal e Benfica mi sono piaciute molto anche se si sono sciolte nel finale di stagione. In risalita invece il Manchester United, che ha beneficiato dell'arrivo di Ten Hag.

Menzioni minori per la Lazio seconda in Serie A, il Lens secondo in Francia, l'Union Berlino quarto in Bundesliga, il Newcastle quarto in Premier. Ovviamente da citare West Ham e Siviglia (ma solo per l'Europa) e la buona annata della Fiorentina. Giudizio piú incerto sul Milan di Pioli e la Roma di Mourinho.

I GIOCATORI

Non faccio anticipazioni perché in un prossimo post assegneremo il nostro pallone d'oro dopo quelli del 202220212020 e 2019. Sicuramente la tabella qui sopra sará un'ottima base di partenza, visto che includono i risultati di Mondiali e Nations League. Tra i giovani (alcuni forse dovremmo smettere di chiamarli cosí) penso di poter dire che mi hanno impressionato molto Musiala, Hojlund, Kvara, Alvarez, Kamavinga, Saka e Pedri.

Per le delusioni, direi che la piú grossa é stata CR7, che ha abbandonato il calcio che conta dopo un inizio di stagione difficile ed un Mondiale gestito male da lui e dal Portogallo. Dietro mi verrebbe da dire Neymar (ormai fuori PSG), Benzema (poco incisivo nel Real ed auto-esiliatosi al Mondiale), Vlahovic (evanescente), Son (trascinato dala crisi del Tottenham), Mané (caduto in disgrazia dopo l'addio al Liverpool), quasi tutte le stelle di Liverpool e Chelsea. Per chi vuole piú opinioni sulla Serie A ,guardatevi Ultimo Uomo.

GLI ALLENATORI

Molto facile quest'anno mettere in testa Guardiola, é innegabile (senza voler togliere niente ai risultati incredibili di Scaloni con l'albiceleste). Penso che se ci sta con la testa, potrá tranquillamente raggiungere i record di Ancelotti, soprattutto con i budget che gli danno a disposizione. Ne parleremo di piú nella classifica allenatori.

Io vorrei rimarcare la grandisisma stagione di Spalletti, Arteta e Xavi in campionato e quella di Simone Inzaghi in Europa. Deludenti, come dicevamo, Klopp, Simeone, Allegri e Conte (penso che quest'ultimo sia stato molto colpito dalla morte di cari amici come Ventrone, Mihajlovic e Vialli). Non vorrei essere troppo severo con Galtier e Tuchel.

LE PARTITE PIÚ BELLE

- Difficile scegliere tra le tante partite bellissime giocate dal Napoli in Serie A o in Europa

- La finale di Champions

- Il pareggio di andata tra City e Real Madrid

- La vittoria dell'Inter sulla Fiorentina in finale di Coppa Italia

- La finale di FA Cup tra Manchester United e City.


21 giugno 2023

NAZIONALE - Nations League - Piove sul bagnato

Questa foto raccoglie bene alcuni dubbi che ho sul corso attuale della gestione Mancini: Immobile, Jorginho, Spinazzola. Non voglio sembrare ingrato perché sono tre dei nostri pilastri di Euro 2021 e tre giocatori che stimo tantissimo. Peró non riesco a capire perché Mancini li ha schierati titolari contro la Spagna (ancor meno Bonucci ovviamente): Immobile é chiaramente incompatibile con il gioco che vuole Mancini, lo sappiamo da tempo; Jorginho ha fatto fatica a trovare posto nell'Arsenal o nel Chelsea quest'anno (mentre avevamo tante forze fresche a centrocampo), Spinazzola non é piú lo stesso che era prima dell'infortunio (snip da www.ansa.it)

Eccoci dunque alla fine di questa lunghissima stagione, cominciata prestissimo per dare spazio ai Mondiali del Qatar, i primi giocati in inverno, e finita abbastanza tardi per dare spazio alle finali di Nations League e ad un'altra sessione di qualificazione per gli Europei del 2024. Presto sará occasione per fare un bilancio di tutte le competizioni e dei protagonisti (in positivo ed in negativo di questa annata). Per ora peró ci concentriamo sulla nostra Nazionale.

Come nell'Ottobre 2021, i nostri arcinemici spagnoli ci hanno battuto in semifinale, negandoci la finale di un torneo per il quale, in entrambi i casi avevamo fatto ottime figure nei gironi di qualificazione contro squadre come Olanda e Inghilterra. Oltretutto il bruciore é aumentato dal vedere gli spagnoli (teoricamente in crisi sotto il nuovo allenatore De La Fuente) sempre competitivi, oltre al fatto che nei gironi la Spagna aveva negato le finali anche al Portogallo, battendoli al 90mo a Lisbona.

Il risultato (2a1) é stato lo stesso, ma le due partite tra Italia e Spagna peró sono state molto diverse. Nel 2021 arrivavamo come Campioni d'Europa in carica e con una striscia record di 37 partite senza sconfitte. La Spagna doveva vendicare la semifinale degli Europei e riuscí a portarsi avanti grazie ad alcuni episodi a suo favore (e pure giocando meglio, anche a causa della testardaggine di Mancini in certe scelte tattiche), inclusa l'espulsione di Bonucci. L'Italia, pur con varie mancanze, nel secondo tempo tiró fuori il carattere e, pure in dieci, accorció le distanze con Chiesa.

L'altra sera non c'é stata partita, soprattutto per colpa degli azzurri. La Spagna, pur piú scarsa tecnicamente di due anni fa e priva di Pedri, ha meritato. Certo il loro goal é venuto da una sciocchezza di Bonucci, ma anche il pareggio su rigore di Immobile é stato facilitato da un errore del difensore spagnolo su un tiro di Zaniolo (a proposito, avete notato quanto il tiro di Zaniolo fosse sbagliato?). Poi é vero che Frattesi si é visto un goal annullato per un niente e un altro gli é stato parato in modo clamoroso, ma anche la Spagna ha avuto le sue occasioni e non ha rubato nulla, per quanto il 2 a 1 di Joselu sia stato il risultato di una carambola fortunatissima. 

A me la parte che preoccupa di piú sono le oscillazioni di Mancini dopo le certezze di gioco e personalitá che ci aveva dato nei tre anni fino alla vittoria negli europei é entrato in una spirale di scelte discutibili: inizialmente si é mostrato troppo attaccato alla formazione che ha vinto gli europei, quasi fossero talismani, mostrando anche una certa incapacitá di cambiare strategia di gioco quando necessario per affronare difese chiuse. Poi dopo la mancata qualificazione ai mondiali ha mostrato una certa indecisione nella scelta degli uomini per il suo rinnovamento (puntanto su Raspadori e Gnonto, poi Retegui, poi Zaniolo) e alternando a volte troppo anche gli schemi di gioco (come con la difesa a 5 contro la Spagna). 

Poi possiamo discutere su quanto giocatori come Di Lorenzo e Di Marco dovrebbero essere titolari fissi (piuttosto di Bonucci, spesso assente quest'anno, o Verratti, Spinazzola e Jorginho, fuori forma). Certo é facile criticare Mancini, una volta perché innova, un'altra perché non lo fa. Peró a me da l'idea che Mancini si faccia troppo influenzare da critiche e mode e abbia perso un po' delle sue convinzioni sull'importanza di un'uscita pulita dalla difesa e di un palleggio paziente a centrocampo per disarmare l'avversario.

La tristezza per la sconfitta degli azzurri é ovviamente acuita per le sconfitte di Roma, Fiorentina e Inter nelle tre Coppe Europee, oltre che dalla sconfitta della nazionale Under 20 alla finale dei Mondiali in Argentina (0-1 contro l'Uruguay). Peccatto perché Casadei e compagni ci avevano fatto sognare con bellissime giocate e sicuramente ci danno speranze per il futuro. Poi la delusione é acuita dal fatto che a me questa formula della Nations League piace (continuo a dire che é allo stesso livello degli Europei che si giocavano fino agli anni '80) ed infatti va anche dato valore al fatto che gli azzurri si sono qualificati per due volte di fila a queste finali, un dato per niente facile. Ora speriamo nell'Europeo U21, ma senza farci troppe illusioni.

Non mi focalizzerei troppo sulla vittoria per 3 a 2 nella finalina contro l'Olanda (battuta in semifinale da un'immortale Croazia, con Modric in stato di grazia),  con un Italia tornata ad un piú classico 4-4-2 che ha esaltato il palleggio di Raspadori e Verratti, oltre che alla vivacitá sulle fascie di Gnonto e Di Marco: anche due anni fa vincemmo bene contro il Belgio, ma questo non ci impedí poi di fallire la qualificazione ai Mondiali. Tra l'altro il non vincere la Nations League avrá anche un suo impatto per la qualificazione ai Mondiali 2026. La partita é stata interessante soprattutto perché ha visto sulle due panchine i due protagonisti della finale di Coppa dei Campioni del 1992: Ronald Koeman e Roberto Mancini.

Quando dico che 'piove sul bagnato' nel titolo di questo Post, mi riferisco anche al fatto che la Spagna ha vinto la Finale della Nations League 2023 (un'altra latina dopo la Francia di Benzema nel 2021 ed il Portogallo di CR6 nel 2019). Io ovviamente tifavo per la Croazia, non solo perché speravo che vincessero un trofeo per marcare nella storia questa fantastica generazione che é arrivata 2nda e 3za agli ultimi due mondiali (invece finirá come il Belgio purtroppo). Poi ovviamente c'é la mia forte antipatia per la Spagna che riesce sempre a fare incetta di trofei tra Club e Nazionale (Se Emerson Palmieri é stato il primo a vincere Champions, Europa e Conference League, Jesus Navas é stato il primo a vincere Mondiale, Europeo e Nations League). 

Approfittiamo di questa finestra per dare qualche altra notizia lampo sulle altre nazionali. In questi giorni infatti si sono giocati anche due turni di qualificazione agli Europei 2024. Sempre per stare sulle notizie poco promettenti, non possiamo non notare le doppie vittorie di Inghilterra ed Ucraina nel girone dell'Italia. Ora per gli azzurri la questione non é tanto se riusciranno a recuperare l'Inghilterra al primo posto (molto improbabile), ma se riusciranno a non farsi scavalcare dall'Ucraina per il secondo posto (si, rischiamo grosso, diciamocelo). Negli altri gruppi si notano le 4 partite a punteggio pieno per la Scozia nel gruppo A (quello della Spagna), la rimonta della Moldavia sulla Polonia, le reti di Lukaku con il Belgio (questo é uno dei gironi piú duri, con Austria e Svezia) e la vittorie del Portogallo con CR7 che ha marcato la sua 200ma presenza in nazionale (record!) con una rete decisiva in Islanda.

A livelli di amichevoli, l'Argentina Campione del Mondo invece é andata a giocare un'amichevole in Cina, seguitissima da tantissimi tifosi locali e resa piú importante anche dalle dichiarazioni Messi, secondo cui, quello del Qatar é stato il suo ultimo Mondiale. Dal lato del Brasile, invece, sembra che i verdeoro abbiano deciso di aspettare Ancelotti e ingaggiarlo a partire dal 2024 (io sarei andato subito fossi stato in lui, quest'anno ha tutto da perdere a rimanere al Real con le aspettative che incombono sulla squadra). Nel frattempo Brasile e Germania stanno facendo abbastanza male nelle amichevoli che hanno giocato con Senegal e Colombia.


Un piccolo aggiornamento per portare un'altra notizia purtroppo negativa: la Nazionale U21, al debutto agli Europei, ha perso 2 a 1 con la Francia. Guarda caso, proprio quando non viene usata ne VAR ne altre tecnologie di assistenza all'arbitro, il direttore di gara non vede un rigore per l'Italia un fallo all'origine del goal del 2 a 1 francese e un nettissimo goal del pareggio italiano allo scadere. Il tutto nella giornata in cui viene annunciato il trasferimento al Newcastle del capitano azzurro (é gloria rossonera) Sandro Tonali (sempre meglio comunque che i trasferimenti all'Arabia Saudita di queste settimane: capisco Benzema a fine stagione, ma Ziyech e Kante!!).


14 giugno 2023

CHAMPIONS 2022-23 - La Finale - La Coppa al City ma l'Onore all'Inter

Ci sará tempo di parlare del treble del City e dei record di Guardiola. In questo post voglio dare risalto alla grande prestazione dell'Inter. Mi piace molto questa foto dell'abbraccio di Zanetti (protagonista dell'Inter 'argentina' del triplete) a Lautaro. Non sono per niente d'accordo sui giudizi negativi sulla sua prestazione, secondo me ha fatto una partita di altissimo livello, ne parlo piú sotto (snip da il fattoquotidiano.it)

Siamo quindi arrivati al capitolo finale della stagione, quello piú atteso. Ovvero la finale di Champions League. Presto passeremo a fare il bilancio della stagione, assegnare il pallone d'oro e aggiornare la classifica allenatori (chissá che balzo Guardiola!), prima peró rimane l'appuntamento della Nazionale in Nations League.

Ora facciamo qualche considerazione sparsa su questa finale:

- Sono rimasto molto colpito dall'Inter. Dopo le sconfitte di Roma e Fiorentina ero sicuro di perdere anche questa (e purtroppo anche la nazionale U20 é andata a ruota), peró l'Inter é andata ancor piú vicina alla vittoria delle altre squadre (almeno sul piano del gioco). La partita é stata decisa sugli episodi (stava per mettersi in mezzo anche un pessimo arbitro, troppo leggero sui falli inglesi) e su questo é stato molto onesto Guardiola a fine partita con Sky Sport.

- Probabilmente il City meritava la Coppa (per la finale di due anni fa', per i piazzamenti degli ultimi anni, per i titoli in Inghilterra), peró l'Inter avrebbe meritato di vincere questa partita. Ha sfiorato piú volte la rete andando ad attaccare con tanti uomini: se guardate i nomi di chi ha avuto occasioni o ha sbagliato l'ultimo passaggio, sono tutti diversi (Brozovic, Lautaro, Dimarco, Lukaku, Dumfries, ...).  Peccato davvero, chissá quando ricapiterá.

- Il City ha avuto tre occasioni: Haaland, Rodri e Foden (anche se qui si era giá sul 2 a 0 e l'Inter era sbilanciata). Non si puó paragonare. Ora in tanti (come i soliti liscioni di UU, per loro le emozioni valgono solo quando si parla della Roma) dicono che il City non era in forma, che era paralizzato dalla tensione. Peró in campo si va in due squadre. L'Inter ha fatto una partita stupenda sul piano tattico (cappello a Inzaghi) e della dedizione tecnica, riuscendo anche a trovare ripartenze molto intelligenti e cambi campo stupendi.

- Hanno criticato molto Lautaro, per me ha fatto un partita stupenda, riuscendo con i suoi movimenti e smistamenti a facilitare le incursioni dei compagni da varie direzioni. I centrocampisti del City non sapevano piú da dove arrivavano gli avversari. Ho visto bene tutti i nerazzurri. Tranne forse Lukaku, che come giá sottolineato anche da altri, ha ripetuto errori simili a quelli della finale di Europa League con il Siviglia o ai mondiali con il Belgio.

- Onana ha mostrato ancora grande personalitá, Acerbi ha annullato Haaland. Quasi tutta la squadra é stata impeccabile. Certo, potevano gestiere meglio certe palle in attacco, ma quando arrivi a questi livelli contro una squadra come il City (quasi tutti si aspettavano una disfatta), ci sta di non essere sempre perfetti. Io avrei messo Mkhitaryan prima in campo, ma sono veramente dettagli (cosí come forse si poteva fare entrare Brozovic a partita iniziata, ma poi vai a sapere se l'Inter avrebbe disorientato il centrocampo del City altrettano bene).

- Certo, l'orgoglio non va sull'albo d'oro... qui rimarrá che il City é successo al Real Madrid, al Chelsea e al Bayern (negli ultimi cinque anni non vi é stata nessuna squadra ad arrivare in finale due volte di fila). Per gli inglesi é la prima Champions, a coronare un treble (ottava squadra a farcela) che in Inghilterra era riuscito solo al Man United di Ferguson. Per Guardiola é la terza Champions (su 4 finali), la prima dopo 12 anni, la prima via dal Barcelona di Messi, Xavi e Iniesta, con cui aveva giá fatto un treble (primo allenatore a farlo con due squadre diverse, e di campionati diversi). É interessante che proprio questa chiusura del cerchio avvenga nell'anno in cui anche Messi ha chiuso il suo con il Mondiale.

- Un paio di altre considerazioni mi sembrano importanti: una é che questa Champions é coincisa con la chiusura di un'epoca (ne parleremo anche facendo il bilancio di questa stagione); dalla prossima stagione avremo una Champions senza alcuni dei protagonisti che l'anno caratterizzata di piú negli ultimi anni: da Ibrahimovic a Sergio Ramos, da Messi a Benzema (Cristiano Ronaldo, che li aveva anticipati lo scorso gennaio, tirerá un sospiro di sollievo sapendo che Messi non potrá vincere piú Champions di lui o togliergli il suo record di reti in Champions), vari campioni si stanno ritirando o spostando fuori Europa (anche Neymar). Possiamo dichiarare chiusa l'era di CR7 e Messi (lo dicemmo giá durante il mondiale...) ora inizia quella di Mbappé, Vinicius e Haaland.

L'altra é che, proprio in questi giorni é morto Silvio Berlusconi, l'uomo politico piú divisivo degli ultimi trent'anni in Italia, ma anche il Presidente del Milan che ha gettato le basi della squadra piú iconica con il Barcelona di Guardiola (il Milan di Sacchi, con Baresi, Maldini ed i tre olandesi), il Presidente piú vincente della storia del calcio dopo Bernabeu (e ora anche Florentino Perez credo), con 5 Coppe Campioni su 8 Finali. Sicuramente il Presidente che, con la sua passione per i grandi giocatori e lo spettacolo ha portato alla transizione dal campionato alla Champions come competizione piú importante (oltre che inspirare il Real dei Galacticos). Anche qui, giudizi sia positivi che negativi, ma ha sicuramente fatto la storia del calcio, oltre che della Champions.



11 giugno 2023

CONFERENCE LEAGUE - Fiorentina - Una sconfitta che simbolizza il nostro calcio degli ultimi 10 anni

  

Non é stata una delle migliori partite di Biraghi in questo anno in cui ha giocato bene e servito molti assist. Peró il capitano viola ha avuto un comportamento molto sportivo di fronte al vandalismo dei tifosi inglesi. Poteva rimanere a terra e la ferita alla testa lo giustificava. Rispetto. (snip da Eurosport.it)

Eccoci ormai vicino alla fine della stagione: sono finiti campionati e coppe nazionali, mentre in tanti aspettano la finale di Champions e la Nazionale per la Nations League. Come dicevamo nel post sulla finale di Europa League, ho deciso di fare post separati per le finali delle Coppe Europee perché ci sono tre italiane in campo, un evento che non accadeva da tantissimo tempo.

La Fiorentina ha perso la finale di Conference League per 2 a 1 contro il West Ham al termine di una partita molto tirata ed equilibrata (da una parte é meglio che sia finita in modo cosí crudele per non avere la stessa tortura che abbiamo visto con la Roma). Ora diamo qualche commento:

- Purtroppo, dopo la sconfitta della Roma in Europa League, ci stiamo avviando verso una tripletta di risultati deludenti. La Roma era la mia favorita per saltarci fuori (infatti ha perso ai rigori). La Fiorentina veniva dopo (ed ha perso per gli episodi). L'Inter io la vedo spacciata, spero solo che perda con onore. Certo, onore alla Fiorentina per il gioco che ha mostrato in tutta Europa. Al contrario della Roma, ha perso pure dominando su vari dati statistici.

- La Fiorentina ha giocato una bella partita, prendendosi dei rischi. A differenza della Roma, non si é chiusa ed ha sempre cercato la rete. Io avrei messo Cabral titolare con Jovic rincalzo ed avrei fatto entrare Barak molto prima. L'arbitro mi é sembrato ragionevole (finalmente un arbitro che parla con i giocatori), forse troppo generoso sui falli inglesi. Peccato anche per alcune occasioni non sfruttate dai viola, hanno pesato molto alla fine, insieme alla sfortuna.

- Il West Ham non ha giocato meglio della Fiorentina, anzi, peró ha mostrato piú scaltrezza. La Fiorentina ha spesso buttato via la palla in attacco, invece di metterla giú e giocarla come sa fare. Sembrava avere fretta, penso fosse nervosismo. Anche i due goal degli inglesi sono arrivati per errori della difesa (particolarmente grave quello allo scadere: sei quasi al novantesimo e puoi andare ai supplementari... forse meglio essere piú coperti in difesa?.

- Dico che la sconfitta é simbolica di questi 10 anni di scarse soddisfazioni dei club italiani in Europa perché ho l'impressione (e spero che il Mondiale U20 mi smentisca) che spesso ci manca quella capacitá di uccidere le partite che avevamo un tempo, di non farci intimorire dagli avversari. É come se il nostro movimento (con le dovute eccezioni degli EURO2021) abbia perso fiducia in sé stesso. Non finiró mai di dire che dobbiamo ritornare alle basi ed investire piú sulla tecnica individuale che sulla tattica (come predica Gasperini).


07 giugno 2023

5 TOP Campionati Europei - nona puntata - il Borussia butta via il campionato

 
Marco Reus é il capitano e giocatore simbolo del Dortmund da anni. Arrivato dopo gli scudetti di Klopp, é sempre rimasto, al contrario di gente come Gotze, Hummels o Lewandowski. Peró ha assistito ad una striscia di vittorie consecutive del Bayern che ha fatto domandare a molti se la Bundesliga stesse perdendo interesse. Quest'anno sembrava la volta giusta, ma il gialloneri si sono incartati da soli nell'ultima partita contro il Mainz (snip da ultimouomo.com)

Eccoci all'ultimo appuntamento periodico con i principali campionati europei, proprio mentre si stanno giocando le finali delle coppe nazionali e di quelle europee (anche se siamo ancora in attesa della finale di Champions). Dopo di che la stagione 2022/23 sará finita (per i club, per la nazionale di Roberto Mancini, ci sono le finali di Nations League). A quel punto potremo fare un bilancio della stagione e, come per nostra consuetudine, assegnare il nostro pallone d'oro per la stagione e aggiornare la classifica dei migliori allenatori di sempre.

Per chi fosse interessato alla situazione a questo punto della stagione negli ultimi tre anni, nel 2021-22 parlammo della vittoria del Milan in Serie A e del bellissimo duello fino all'ultima giornata tra Manchester City e Liverpool in Premier; nel 2020-21, raccontammo dell'inaspettato successo del Lilla in Francia e dell'Atletico Madrid in Spagna; nel 2019-20, dovemmo aspettare luglio, causa COVID, per parlare della bellissima cavalcata del Liverpool in Premier e della vittoria del Real di Zidane nella Liga.

Non vi sono italiani ai primi posti della classifica marcatori, é forse l'unico caso tra i campionati principali. Da segnalare la presenza di molti attaccanti francesi.

Premier League

In Inghilterra la vittoria del City era ormai scontata con un Arsenal che da tempo aveva mollato speranze di recupero. Nel frattempo lo United di Ten Hag ha mostrato di essere in ottima forma scavalcando il Newcastle al quarto posto. Questi ultimi sono la grande novitá di questa stagione per quanto riguarda la presenza in Champions, mentre la sorpresa piú grossa rimane l'assenza del Liverpool (squadra che l'anno scorso era arrivata fino in fondo alle tre principali competizioni senza vincerne nemmeno una) dalle prime 4. Peggio dei Reds hanno fatto il Tottenham (Kane andrá al Real?) ed il Chelsea, entrambe fuori da ogni competizione europea a favore del Brighton di De Zerbi e dell'Aston Villa di Emery. Il Chelsea ha cercato di correre ai ripari contrattando Pochettino per il prossimo anno, mentre si preannuncia un mercato estivo molto intenso per varie squadre della Premier. 

Tornando al City, la squadra di Guardiola é in piena corsa verso uno storico Treble dopo aver vinto anche la FA Cup, battendo in finale il Manchester United con una doppietta di Gundogan. Casemiro é compagni secondo me avevano giocato molto bene e sono stati punti dagli episodi, meritavano di andare a supplementari o ai rigori, speriamo l'Inter prenda nota di alcuni aspetti interessanti mostrati dalla partita.

La Liga

In Spagna, il Barcelona ha avuto l'opportunitá di festeggiare il suo ritorno alla vittoria in Liga e di salutare gli addii di pilastri come Busquets e Jordi Alba. Ora si parla molto di un possibile ritorno di Messi (farebbero un errore secondo me). Sul fronte Real, invece, la squadra di Ancelotti é riuscita a riprendersi il secondo posto davanti ai cugini dell'Atletico (che hanno mostrato un Griezmann in grande forma nelle ultime giornate). Le merengues stanno giá guardando al futuro (arriverá Bellingham), ed oltre ad Asensio, Hazard e Mariano, diranno addio anche al loro capitano, Karim, the Dream, Benzema, ultimo pallone d'oro e protagonista dell'ultima vittoria in Champions (meno quest'anno, anche se é arrivato secondo dietro Lewandowski in classifica cannonieri). Raggiungerá Ronaldo in Arabia, forse con Sergio Ramos (i sauditi vogliono creare una replica del fenomeno cinese di 15 anni fa'). La Real Sociedad si é presa l'ultimo posto in Champions, mentre Villareal, Betis e Osasuna faranno le altre coppe (solo 12mo il Siviglia campione in Europa League).

Bundesliga

In Germania, il Dortmund ha letteralmente buttato via il titolo dopo essere arrivato all'ultima giornata con due punti di vantaggio sul Bayern di Tuchel. I gialloneri sono andati sotto per 2 a 0 in casa contro il Mainz, mentre il Bayern é passato in vantaggio in casa del Colonia. La squadra di Dortmund si é lanciata all'attacco ed ha accorciato le distanze con Guerreiro. Poi per qualche minuto hanno sognato di vincere grazie al pareggio del Colonia. Invece poi, Musiala ha trovato il 2 a 1 per li Bayern all'89mo. A quel punto il pareggio del Dortmund con Sule al 96mo salvava solo l'onore ed il titolo andava al Bayern. La scena é stata da film: giocatori del Dortmund in lacrime davanti al proprio pubblico, mentre i giocatori del Bayern festeggiavano a Colonia con una coppia del piatto/trofeo usato per i campioni (l'originale era a Dortmund), mentre la dirigenza mandava un messaggio per informare il pubblico del licenziameto di Oliver Kahn e Hasan Salihamidzic, la coppia che aveva sostituito Hoeness e Rummenigge alla guida del club. 

Tra le altre squadre qualificate per la Champions anche il Lipsia e la sorpresa Union Berlino, mentre Eintracht e BMG sono rimaste fuori dall'Europa (a favore di Friburgo e Leverkusen). Per l'Eintracht di Kolo Muani e Gotze, tra l'altro, anche la delusione di perdere la finale di Coppa di Germania contro il Lipsia di Werner e Nkunku.

Ligue 1

In Francia, il PSG ha vinto il titolo in trasferta (con Mbappé a 29 goal) senza che praticamente vi siano stati festeggiamenti dei tifosi. Nell'ultima giornata, i parigini hanno perso in casa contro il Clermont Ferrand, con Messi (molto fischiato dal pubblico) e Sergio Ramos che hanno annunciato il loro addio alla squadra senza peró dire dove andranno il prossimo anno (si parla molto di Arabia o Stati Uniti, comunque fouri dall'Europa, salvo un sorprendente ritorno di Messi al Barcelona anche se proprio nelle ultime ore sembra invece confermato un passaggio di Messi all'Inter Miami di David Beckham). Penso che ve ne saranno vari altri di addii, a partire dall'allenatore Galtier (si parla molto di Nagelsmann). Ad un solo punto dietro il PSG, é sorprendentemente arrivato il Lens, che cosí a preso il rimanente posto Champions davanti al Marsiglia, mentre il Rennes ha strappato l'ultimo posto in Europa a Lione, Monaco e Nizza. 

Serie A

In Serie A, il Napoli ha ufficialmente festeggiato lo scudetto allo Stadio Maradona al termine di una vittoria contro la Samp (c'é stato il tempo per un bellissimo saluto dello stadio al napoletano Quagliarella, molto emozionante). Osimhen ha consolidato la sua vittoria in classifica cannonieri, mentre Simeone ha segnato un gran goal e ricordato Diego. Peccato davvero vedere una squadra cosí bella rinunciare al suo principale artefice, Luciano Spalletti. Forse un giorno sapremo cosa é successo per davvero. Dietro al Napoli, hanno conservato le loro posizioni la Lazio di Sarri e l'Inter di Inzaghi, che, vinta la Coppa Italia ora si prepara per la finalissima di Champions (speriamo con la giusta umiltá). 

Il Milan ha festeggiato l'ultimo posto Champions (grazie alla penalizzazione Juve, non scordiamolo), con una festa a sorpresa a San Siro per l'addio di Ibrahimovic (ormai era nell'aria, sembrava uno scherzo che continuasse a restare). Confermato il rinnovo di Leao, mentre é notizia di questi giorni il licenziamento, di Maldini, secondo me é veramente un calcio surreale da questo punto di vista (come ho giá detto molte volte, Maldini non é stato un mio idolo come Baresi, peró parliamo del giocatore italiano piú presente nelle classifiche dei migliori di sempre, ovvero un monumento).

Piú indietro, Atalanta, Roma e Juve hanno tutte vinto quindi non vi sono stati cambi di posizione di classifica in relazione ai piazzamenti europei. La Roma ha cercato di dimenticare le delusioni dell'Europa League (sembra che Mourinho resti, vedremo cosa fará Dybala), mentre la Juve si é garantita il posto in Conference League (vittoria sull'Udinese con ritorno alla rete per Chiesa), il che potrebbe servire se la UEFA escludesse la Juve dalle Coppe per un anno (in quel caso la Fiorentina potrebbe assicurarselo, anche se i viola sono concentrati sulla finale di Conference League). 

A metá classifica, si confermano le ottime stagioni di Bologna e Monza, mentre Verona e Spezia si sideranno in uno spareggio per decidere chi scenderá in B con Cremonese e Samp (mentre il Cagliari di Ranieri, che ha eliminato il mio Parma in semifinali, sfiderá il Bari per salire in A con Frosinone e Genoa). 

Chiudiamo con un saluto allo scudetto turco del Galatasaray degli italiani Zaniolo, Icardi e Mertens.

02 giugno 2023

EUROPA LEAGUE - Finale - Roma piange. Le squadre spagnole hanno qualcosa in piú

 
Aveva illuso tutti con un bellissimo goal, peró non é bastato. Sicuramente, rimane una grande amarezza perché la Roma aveva tutte le possibilitá per portare a casa la partita (come la Juve prima di lei del resto), nonostante i giocatori infortunati o stanchi. Peccato perché delle tre italiane in Europa mi sembrava quella con piú possibilitá di farcela... (snip da ilMessaggero.it)

Quest'anno ho deciso di commentare a parte le finali delle Coppe Europee 'minori' perché abbiamo squadre italiane in finale e mi sembra meritino attenzione. Siamo a fine stagione, i campionati e le coppe nazionali stanno per finire ovunque, mentre in tanti aspettano la finale di Champions e quasi non si ricordano che il finale di stagione sará con la Nazionale per la Nations League.

La Roma di Mourinho ha perso ai rigori (1-1 sul campo) contro il Siviglia in una delle partite piú lunghe della storia. L'ho vista tutta e sono rimasto anch'io molto deluso anche se dopo il pareggio del Siviglia ero giá un po' pessimista. Cercheró di mettere qualche pensiero sparso qui sotto:

- Tre anni fa il Siviglia aveva battuto in finale l'Inter di Conte (e della LuLa). Allora rimasi piú dispiaciuto perché l'Inter di Conte mi piaceva molto e secondo me buttó via la partita. Anche quest'anno sono molto dispiaciuto perché la Roma é una delle squadre che amo di piú (i bellissimi colori della maglia, Bruno Conti, gli inni e i tifosi attaccatissimi). É la prima volta che Mourinho perde una finale Europea.

- Il Siviglia vince la sua 7ma Europa League in 13 anni. Non ha mai perso in finale e, piú in generale, le squadre spagnole non perdono una finale di una coppa europea dal 2001. Penso che questo la dica molto sulla forza mentale e la mentalitá da lottatori di questo popolo. Non mollano. Mi brucia molto ammetterlo.

- Io credo che Mourinho abbia sbagliato la tattica (facile dirlo a posteriori). É vero che Dybala dall'inizio ha disorientato gli avversari e dato coraggio alla Roma. La Joya ha segnato il goal del vantaggio e propriziato la grande occasione di Spinazzola (non é piú quello degli Europei). Peró é successo troppo presto e ha dato tempo agli spagnoli di riorganizzarsi. Sarebbe stato meglio che entrasse nel secondo tempo (anche per bilanciare il calo di Abraham e per averlo ai rigori).

- L'arbitro non é stato all'altezza: troppo sbilanciato sui cartellini (severo con i giallorossi e clemente con il Siviglia) ed incredibilmente arrogante sul rigore non dato alla Roma (poteva chiudere la partita). In questi casi non puoi non chiedere aiuto al VAR. Ho l'impressione peró che non fosse in malafede: il rigore inizialmente dato al Siviglia sembrava genuino e solo andando al VAR si é capito che vi era stato un marginalissimo anticipo del difensore.

- Bellotti non sa piú segnare (orribile il liscio sulla palla di Pellegrini nel finale). Peró penso che Mourinho dovesse fare entrare Bove e El Shaarawi prima (Wijnaldum é stato nullo) e pensare meglio alla scelta dei rigoristi (bravo Bono, ma i nostri li hanno tirati da cani, perché non mettere Bellotti e Bove da subito). Poi magari meglio tenere Pellegrini visto che i rigori sembravano inevitabili.

- Alla fine dei conti peró, penso che il problema sia stato quello che vediamo spesso con altre squadre italiane e la stessa nazionale (ne abbiamo gia' parlato altre volte): la mentalitá. Se guardate, la Roma ha gestito la partita senza farsi schiacciare sia sullo 0 a 0 che sull'1 a 1. Peró si é chiusa ed arretrata mentre era in vantaggio, quasi invitando l'avversario a schiacciarla (lo aveva fatto anche l'Inter con il Porto ed il Benfica, a tratti). Ma perché? É chiaro che se dagli spazi per tutti questi inserimenti e cross, prima o poi qualcosa succeda (da vedere la differenza schiacciante di utilitá tra En-Nesyri (vi ricordate il suo goal di testa al Portogallo) e Abraham. Il primo riuscia a mettere giú tutti i palloni lunghi o trasformarli in utilisssime sponde di testa. Arretriamo a farci schiacciare e poi quando subiamo goal dobbiamo scavare per trovare energia fisiche e mentali ormai bassissime per ripendere il controllo della partita mentre gli avversari sono galvanizzati dal goal ma anche dal predominio, é chiaro che poi si rincorre in svantaggio psicologico (in questo senso Dybala nel secondo tempo forse funzionava meglio).

- Questo mi permette anche di lanciare una piccola critica al mio sito preferito, Ultimo Uomo (molto bello il nuovo Podcast giornaliero, Ultimi Fuochi). Al di lá di un bellissimo articolo di Daniele Manusia, UU ha mostrato di essere molto di parte sulla Roma: di solito gli articoli di UU sono spietati su tutto quel gioco che non assomiglia a Guardiola, che non cerca il dominio del pallone (che si parli di club o nazionale). Arrivano a denigrare vittorie o titoli di squadre che non rispondo al loro gusto estetico. Peró nel caso della Roma hanno sublimato il brutto gioco di Mourinho come un canone estetico a parte. Non scherziamo. La Roma gioca spesso male, come tutte le squadre di Mourinho dopo il Real Madrid. Quello che non si puó negare é che é riuscito a cementare un ambiente che normalmente si spezza in mille schegge.