10 agosto 2020

Ritorno alla realtá

 

Snip dal sito corrieredellosport.it


Eravamo arrivati a queste partite di coppe europee con l'Atalanta giá qualificata e altre quattro squadre italiane a giocarsela, due in Europa League (Inter e Roma) e due in Champions (Juve e Napoli). Alla fine é rimasta solo l'Inter di Conte. Le altre tre sono fuori. Insomma l'ennesimo ridimensionamento per il nostro movimento calcistico e la nostra serie A. Certo, in realtá per il Napoli era quasi prevedibile e per la Roma ci poteva stare. La grande sorpresa negativa é stata la Juve. Ne abbiamo parlato ieri. Ma andiamo con ordine.

L'Inter ha vinto 2 a 0 con il Getafe. Come previsto da Conte é stata una partita spigolosa, con occasioni per entrambe le parti (ed un rigore fallito dagli spagnoli sullo zero a uno che poteva cambiare il corso degli eventi). Alla fine ha prevalso la squadra piú forte. Non sono sorpreso, l'Inter potrebbe lottare con le otto che vanno a Lisbona per la Champions secondo me. Le manca solo la continuitá e piú cattiveria sotto porta (Lukaku ha fatto un gran goal ma ne anche sbagliati di enormi). Domani sera affronterá il Bayer Leverkusen. Io penso l'Inter possa farcela, la sua peggior nemica é sé stessa.

La Roma invece ha subito un secco 2 a 0 dal Siviglia. Credo che il primo goal subito a difesa schierata abbia dato una dura botta sul piano psicologico e, nonostante Dzeko e l'impegno dei centrocampisti, gli spagnoli sono stati superiori: compatti e piú in forma sui contrasti e nei passaggi. Ora gli andalusi sono tra i favoriti con Inter e Manchester United, peró il Wolverhampton sará una bestia dura anche per loro. Ne riparleremo tra qualche giorno, quando vedremo chi é passato alle semifinali.

Ora passiamo alla Champions. Lascio la Juve per ultima perché ci sono stati ulteriori sviluppi da ieri che meritano un approfondimento a parte. Il City ha prevalso sul Real Madrid ed ora si propone come assoluta favorita insieme al Bayern Monaco. Gli inglesi di Guardiola hanno preparato molto bene la partita di ritorno e hanno pressato alto gli spagnoli togliendogli il respiro. Il Real mi é sembrato meno in forma che nella partita di andata (una delle piu belle della stagione secondo me), peró, anche grazie a varie paratone di Courtois, al 60mo era ancora sull'uno a uno con possibilita' concrete di segnare e portarsi ai supplementari. Gli errori di Varane sono stati determinanti per il 2 a 1 finale a favore del City. Zidane si consola con la Liga strappata al Barcelona, mentre il City é praticamente giá in semifinale visto che ai quarti troverá il Lyon di Garcia, certamente non una squadra alla sua altezza.

Ora voglio parlare del Napoli. Ho dedicato la copertina a Gattuso perché il mio rispetto per lui cresce sempre di piú. Mi aveva profondamente colpito il suo gesto di rinunciare al suo stipendio al tempo della separazione dal Milan affinché i suoi collaboratori fossero regolarmente pagati. Al Napoli ha saputo rilanciare una squadra che con Ancelotti aveva perso la sua grinta e l'ha portata a vincere la Coppa Italia. Ora diró una cosa che potrá scandalizzare molti, peró io ieri ho visto un grande Napoli contro il Barcelona di Messi. Gli azzurri hanno replicato la prestazione dell'andata e sono riusciti a giocare a viso aperto contro i fortissimi palleggiatori catalani (poche squadre, italiane e non, sono riusciti a farlo prima di loro). 

Sinceramente non capisco le critiche. Il primo goal era viziato da un fallo evidente e andava annullato (l'arbitro Cakir é per me uno dei migliori al mondo, peró questo incidente conferma le preoccupazioni che esprimevo ieri sulla ormai decennale sudditanza verso Real e Barcelona in Champions). Il resto lo ha inventato Messi. Il Napoli ha secondo me giocato molto meglio della Juve contro il Lione. Ha giocato a palla bassa, cercando gli uomini tra le linee e con triangoli stretti. Le sono mancati solo gli ultimi passaggi. Secondo me, senza Messi, il Napoli poteva passare contro questo Barcelona. Non capisco le critiche cattive, forse ho visto un'altra partita. Insigne e Fabian Ruiz sembravano dei veterani e gestivano la pressione con grandissima calma. 

Ora i catalani se la vedranno con il Bayern (un'altra finale anticipata dopo City-Real). I tedeschi ieri sera hanno ribadito la loro superioritá sul Chelsea con un rotondo 4 a 1 che ha visto Lewandowski segnare una doppietta e confermarsi come rivale di Benzema nella corsa al terzo posto dei cannonieri nella storia della Champions dietro gli alieni Ronaldo e Messi. Mercoledí inizia la final 8 a Lisbona. Io vedo City e Bayern favoriti su Lione e Barcelona (con sfumature differenti ovviamente), Atletico Madrid favorito sul Lipsia (anche se la forma atletica potrebbe dare sorprese) e PSG favorito sull'Ataltanta (anche se spero tanto di essere smentito!!).

snip dal sito Tuttosport.it

Chiudiamo questo post con un commento sulla Juve. Dell'uscita dalla Champions e dell'esonero di Sarri ne abbiamo parlato abbondantemente ieri. Ieri sera la Juve ha annunciato (contrariamente alle previsioni della stampa che puntavano su Simone Inzaghi o Pochettino) che il suo prossimo allenatore sarebbe stato Andrea Pirlo (solo dieci giorni prima era stato annunciato come allenatore della Juve B, la squadra under 23 che gioca in Serie C, ad imitare le squadre B di Real e Barcelona).

Faccio una premessa. Pirlo é uno dei mie giocatori preferiti di sempre (nonché praticamente vicino di casa quando vivevo a Torino). É nel mio pantheon personale con Bruno Conti, Diego Armando Maradona, Franco Baresi, Manuel Rui Costa, Roberto Mancini, Clarence Seedorf, Gabriel Batistuta, Gigi Buffon e Juan Roman Riquelme. L'ho inserito come il protagonista di una delle partite per me piú significative dell'ultimo decennio. Penso che il Milan di Ancelotti sia state una delle squadre piú forti e dal centrocampo piú elegante degli ultimi vent'anni di calcio.

Qui peró parliamo di allenare la squadra piú forte d'Italia degli ultimi nove anni e una delle prime otto d'Europa. La squadra che include uno dei giocatori piú forti (ma anche delle personalitá piú difficili) della storia del calcio. Una squadra che ha spaziato dal pragmatismo di Allegri all'idealismo di Sarri, che sta terminando con gli ultimi componenti della BBC, che si separa da Pijanic e dovrá separarsi da Higuain e altri ancora. Io credo che in questo caso l'esperienza nel gestire personalitá diverse e tensioni sia ancora piú importante delle idee tattiche (in questo Allegri era molto bravo devo dire).

C'é chi parla di una via italiana all'esperienza di Guardiola e Zidane (che peró avevano avuto importanti esperienze con le squadre B e/o come secondi allenatori). Il rischio peró é di bruciare un'indiscussa risorsa del nostro calcio come é successo con Seedorf e stava succedendo con Filippo Inzaghi (e tanti altri prima di loro). Spero ovviamente di sbagliarmi, per la Juve e per il calcio italiano.


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