27 settembre 2020

Prime impressioni sulla Juve di Pirlo

 

La bellissima incornata di CR7 per il 2 a 2 finale (snip dal sito www.tg24.sky.it)

Come dicevamo in occasione del primo anniversario di questo blog, quest'anno vorrei fare dei post piú estemporanei per parlare di singole partite o eventi marcanti, un po' come abbiamo fatto qualche giorno fa' per l'addio di Luis Suarez al Barcelona. Oggi quindi vorrei parlare di Roma-Juve, una prima partita veramente difficile per la nuova Juve di Pirlo, che tra l'altro ha visto opporsi i due nuovi acquisti Morata e Pedro, ex-compagni di squadra al Chelsea.

Beh, le prime impressioni non sono state molto buone. La Juve ha faticato molto contro la Roma di Fonseca, che pure si annunciava in stato dimesso (si parlava di addirittura di rischio esonero per l'allenatore portoghese e del fantasma di Allegri). Dzeko ha fatto capire di essere un'altra cosa rispetto a Morata, mentre nei bianconeri l'unico che é sembrato poter inventare qualcosa di nuovo é stato Kulusevski. I giallorossi hanno sbagliato varie occasioni per chiudere la partita mentre i bianconeri hanno spesso replicato il gioco asfittico mostrato con Sarri.

Alla fine c'é voluto santo Ronaldo per segnare. I bianconeri sembrano sempre avere grandi difficoltá ad arrivare all'area avversaria e a penetrare dalle vie centrali. Certo ci sono grossi manrgini di miglioramento, soprattutto come potenzialitá degli uomini di centrocampo. Peró, nonostante il ritorno di Chiellini, la difesa ha sofferto tantissimo, giá prima dell'espulsione di Rabiot (dopo la quale abbiamo visto la Juve difendere in 5 con Cuadrado e Douglas Costa a fare i terzini aggiunti). Certo é ancora presto, peró io il tanto annunciato cambio di personalitá non l'ho visto.

Non possiamo chiudere questo post con un po' di notizie lampo sugli altri eventi interessanti di questo bel week-end calcistico:

- In Serie A, ieri sera ha debuttato la nuova Inter di Conte. Ha fatto molta fatica a superare la Fiorentina, guidata da un fantastico Ribery, autore di un assist favoloso. Il risultato rocambolesco é maturato nel finale, dopo l'ingresso delle vecchie glorie Sanchez, Vidal e Nainggolan (Perisic era giá in campo). Molto lavoro da fare per Conte, il problema dei tanti goal mancati da Lukaku e Lautaro rimane. Da notare anche le belle vittorie di Atalanta, Sassuolo, Lazio (anche l'altro Inzaghi ha vinto con il Benevento, in rimonta), Napoli (6 a 0!) e Milan (senza Ibrahimovic).

- Nella Liga da segnalare l'esordio con il botto del pistolero Suarez con l'Atletico (vittorioso 6 a 1 sul Granada): 2 goal ed un assist in venti minuti di partita! Il Real invece ha superato il Betis a Siviglia grazie ad un rigore a fine partita, mentre il Barcelona ha agevolmente superato il Villareal di Emery grazie ad un Ansu Fati che, anche grazie alle belle giocate del rientrato Coutinho, sta togliendo la ribalta a Messi (un po' come quest'ultimo aveva fatto con Ronaldinho).

- In Premier, ha fatto impressione la sconfitta interna per 5 a 2 del Manchester City contro il Leicester (tripletta di James Vardy). L'Everton di Ancelotti invece ha vinto la sua terza partita di fila, mentre il Leeds di Bielsa ha colto un'importante vittoria in trasferta. Il Manchester United ha vinto su rigore a tempo scaduto mentre, al contrario, il Tottenham ha subito un recupero al 97mo dal Newcastle. Domani scenderanno in campo Liverpool e Arsenal.

24 settembre 2020

L' addio del Pistolero

 

Snip dal sito calcioweb.eu

Oggi in realtá volevo fare un post sull'aggiornamento della classifica degli allenatori sulla base dei risultati nella stagione 2019/20. Sará per la settimana prossima (anche se forse salterá ancora per via dei sorteggi di Champions del 1 Ottobre). Tra l'altro volevo cercare di non parlare di mercato fino al 7 Ottobre, data di chiusura; ogni giorno possono cambiare tante cose, sembrava un mercato fiacco ed invece ci sono stati un sacco di trasferimenti importanti: Morata alla Juve, Bale e Reguillon al Tottenham, Vidal all'Inter, Florenzi al PSG, Under al Leicester, (che si aggiungono ai giá conosciuti di Hakimi all'Inter, Van de Beek al Manchester United, lo scambio Arthur/Pjanic, Thiago Silva al Chelsea, Pedro alla Roma, Sané al Bayern o Thiago Alcantara al Liverpool). Sembra si tratti di molti spostamenti di giocatori a fine carriera con ingaggi pesanti (non solo peró), avremo modo di parlarne.

Oggi peró vorrei parlare dell'addio di Luis Suarez, il centravanti del Barcelona. Só che infastidiró i tanti che lo detestano per gli episodi di razzismo con Evra in Premier, per il morso a Chiellini al mondiale 2014 o, piú recentemente, per l'imbarazzante truffa legata al suo esame di lingua italiana ai fini di ottenere un passaporto che potesse consentirgli di passare alla Juve, a cui ad un certo punto é sembrato molto vicino (poi rimpiazzato da Dzeko, a sua volta sorpassato da Morata dopo che Milik ha bloccato tutto rifiutando la Roma).

Non voglio togliere valore a questi argomenti, peró oggi, con questo breve post vorrei omaggiare uno dei migliori cannonieri degli ultimi 10 anni. Se parliamo infatti di centravanti veri (quindi lasciando fuori i falsi 9 o le seconde punte che segnano molto come Ronaldo o Ibrahimovic), secondo me Suarez entra di diritto in una cerchia ristretta che vede cannonieri del calibro di Benzema, Lewandowski e Aguero (un po' come nel decennio precedente avremmo parlato di Inzaghi, Drogba, Van Nistelrooy, Shevchenko, Eto'o e Trezeguet). 

A mio parere, non vanno dimenticati molto vicino al gruppo di Suarez anche fuoriclasse fortissimi che peró sono durati meno nel tempo, si sono espressi a fasi alterne oppure hanno mancato i momenti decisivi, ovvero Diego Costa (forse il top quando nel suo momento migliore), Falcao, Higuain, Cavani, Dzeko, Mandzukic o Lukaku (ancora presto per esprimersi su Firmino, Werner, Haaland, Zapata, Kane o Gabriel Jesus). Sono sicuro che mi dimentico di qualcuno importantissimo, verrá sicuramente fuori alla fine di questo post.

Suarez ha segnato 147 reti nella Liga, sesto in assoluto per media goal a partita (0,77). E' il terzo marcatore della storia del Barcelona con 198 reti. Era arrivato nell'estate del 2014, dopo il morso a Chiellini, e, con Messi e Neymar ha formato uno dei trii piú forti della storia del calcio, la MSN, andando a vincere il triplete. Io sono convinto che Messi abbia ritrovato nuova linfa proprio grazie all'acquisto di Suarez, che riuscí a dare profonditá alla squadra e tenere occupate intere difese. Viene visto come un cannoniere grezzo, peró basta guardarsi una qualsiasi compilazione su Youtube per capire che doti di tecnica abbia. Non dimentichiamo le barche di goal che ha fatto con il Liverpool, l'Ajax e la nazionale Uruguayana (memorabili alcuni ai mondiali).

Per fare un paragone, Gareth Bale, quest'anno in procinto di tornare al Tottenham, é arrivato nella Liga un anno prima di Suarez per formare la famosa BBC con Benzema e Cristiano Ronaldo. Fu all'epoca il trasferimento piú caro della storia del calcio. Bale ha vinto 4 Champions contro l'unica Champions di Suarez ed ha segnato in due delle finali vinte dal Real (famosa la sua doppietta con goal in rovesciata contro il Liverpool di Klopp). Nonostante questo, il suo impatto nella storia del suo club o della Liga non é per niente paragonabile a quello di Suarez. Suarez é stato un protagonista, Bale un comprimario (certo con momenti di strapotenza, come nel famoso goal contro il Barcelona).

E' vero che quest'anno sono partiti molti giocatori dal Barcelona, incluso figure importanti come Rakitic o Vidal, peró la conferenza stampa di Suarez é stata molto emozionante. Lui era legatissimo alla squadra blaugrana, sua moglie viene da quelle parti e lui aveva da sempre il sogno dichiarato di giocare lí. Ha sempre dato tutto ed era effetivamente molto amico di Messi (nonostante tutto il potere che gli viene attribuito, non é stato in grado di farlo restare, é una cosa che dice molto). Credo che all'Atletico troverá la garra charrua che tanta mistica crea in Uruguay ed Argentina. Simeone sará un allenatore perfetto per lui e credo che il Barcelona rischia di pentirsi come giá successe con il trasferimento di David Villa (con cui l'Atletico vinse una storica Liga). In bocca al lupo Pistolero!

17 settembre 2020

Riparte la Serie A

Impresa quasi impossibile per Andrea Pirlo: riuscirá a rendere contento Cristiano Ronaldo? (snip dal sito Repubblica.it)

Questa settimana riparte la Serie A. E' un anno strano, il campionato 2019-20 e' finito da poco causa la pausa COVID e la nuova stagione inizia mentre il mercato e' ancora in corso (anche se non credo vedremo grossi colpi perche' questi sono tempi duri per tutti). 

Come la copertina lascia intuire, la grande novita' ed incognita di quest'anno e' Andrea Pirlo, al debutto come allenatore sulla panchina piu' importante d'Italia, come e forse di piu' di quanto lo fosse Sarri lo scorso anno (che infatti si prese la prima copertina di questo blog sulla Serie A). Pero' c'e' una grossa differenza: lo scorso anno cambiarono vari allenatori in tutta Europa; quest'anno non ha cambiato quasi nessuno. Solo la Juve e il Barcelona. Sono le squadre uscite deluse dalla scorsa stagione (con il City aggiungerei) e guarda caso le squadre di Ronaldo e Messi. 

Io non credo che Pirlo potra' fare miracoli. La rosa non e' molto diversa e l'unico potenziale miglioramento puo' venire da una migliore condizione atletica che permetta piu' brillantezza. Certo vi sono dei giovani promettenti come Kulusevski, Arthur ha sostituito Pjanic e sono partiti Matuidi ed Higuain. Vediamo se arrivano Dzeko o Suarez (il primo sembra piu' utile a CR7, il secondo assicura piu' goal). Comunque una grossa incognita.

L'Inter di Conte e' attesa come possibile favorita della competizione. L'Inter sta facendo un mercato importante pero', a parte Hakimi, per ora c'e' molto fumo. Io credo che se Sensi e Barella stanno bene l'Inter potrebbe fare una grande stagione. Non capisco la fretta di cedere Eriksen, a me piace molto. Pero' penso comunque che sara' la squadra da battere in Serie A, mentre la vedo ancora un po' indietro in coppa. 

Lazio e Atalanta hanno fatto buoni innesti, soprattutto i bergamaschi. Ci sara' da vedere quanto terranno fisicamente i vari Luiz Alberto, Immobile, Papu Gomez ed Ilicic. Lazio forse un po' in difficolta' in chiave Champions. Io spero l'Atalanta confermi i grandi risultati dello scorso anno. La Roma di Fonseca invece e' un cantiere aperto, potrebbero cambiare vari giocatori nelle prossime settimane, soprattutto sul fronte cessioni.

Il Napoli conferma la sua ossatura. Mi piace molto Gattuso allenatore, pero' non c'e' dubbio che il valore della squadra si e' ridimensionato dai tempi di Sarri in cui concorreva per il titolo contro la Juve di Allegri; spero i partenopei ci sorprendano in Europa League. Molta attesa invece per il Milan di Pioli che ha confermato Ibrahimovic come talismano/chioccia e sembra puntare tantissimo (troppo? ricordiamoci di Locatelli) su Tonali. Tra le altre non vedo grandissime novita', mi incuriosisce il Benevento di Filippo Inzaghi.

Chiudiamo con qualche notizia sparsa:

- Ronaldo ha sorpassato i 100 goal in nazionale segnando una doppietta con il Portogallo in Svezia. Il fuoriclasse portoghese e' ha solo 8 goal dal record di uno sconosciuto attaccante iraniano. Penso giochera' finche riuscira' a superarlo, anche se significasse stare in panchina ed entrare per un rigore!, ma non credo sara' necessario, ci sono nations league, europei e mondiali nello spazio di due anni.

- La Ligue 1 e' stata la prima a ripartire, nel derby di Francia tra PSG e Marsiglia hanno vinto i secondi (PSG-Marsiglia 0-1) e ci sono stati 5 cartellini rossi, incluso Neymar!

- In Inghilterra, Ancelotti ha vinto una partita tra mostri sacri contro Mourinho (Tottenham-Everton 0-1). Sembra che il Tottenham voglia comprare Bale (oltre a Reguilon). Io pero' penso che Mourinho non mangera' il panettone. Presto assisteremo ad altri bei scontri diretti, rimane il campionato piu' appasionante.

- In Spagna sta ripartendo la Liga e sara' molto interessante vedere la dinamica dei rapporti di Messi con i compagni ed il pubblico dopo il drammone dell'estate.

08 settembre 2020

Olanda - Italia 0 - 1 - gli azzurri sbucciano l'arancia!

 

Locatelli festeggiato dai compagni per la bella prestazione contro l'Olanda (snip dal sito calciomercato.com)

Un breve post (sono in ferie solitarie in Val D'Aosta) per parlare della bellissima vittoria di ieri sera dell'Italia di Mancini in casa dell'Olanda, nello stadio di Amsterdam intitolato a Johann Cruijff. Dopo la deludente (nel risultato, non nel gioco) partita con la Bosnia della settimana scorsa, gli azzurri hanno offerto una prova convincente e si sono portati in testa al loro girone, approfittando della vittoria della Polonia sui bosniaci.

Io penso che la vittoria dell'Italia sia importante sul piano simbolico per questi motivi:

  • L'Olanda è stata finalista dell'ultima edizione della Nations League. Al di là delle pesanti assenze di De Ligt e De Vrij in difesa, gli olandesi schierano campioni che si sono fatti notare nelle squadre più forti d'Europa, come Liverpool, Barcelona, Ajax, Lione, Siviglia e la nostra Atalanta.
  • Come dicevamo in altre occasioni, ormai tutte le partite sono importanti per le graduatorie che vengono utilizzate dalla FIFA per decidere le teste di serie per i sorteggi dei gironi di qualificazione per i mondiali. In questo caso si parlava di una partita ufficiale per un torneo prestigioso, non una semplice amichevole di lusso.
  • La rilevanza di questa vittoria viene dalla sua sostanza: l'Italia ha battuto l'Olanda nell'ambito preferito da quest'ultima: possesso palla e palleggio. L'Italia ha pressato, ha dominato il palleggio, ha puntato l'avversario, ha costruito dal basso e lasciato pochissimo spazio agli olandesi in attacco, salvo nel finale forse.
Io ho particolarmente apprezzato la prestazione di Barella, impreziosita da un gol stupendo di testa in anticipo su Akè (impressionante la somiglianza di quest'ultimo con Ruud Gullit dei primi anni!). Barella è ormai un leader del centrocampo, dove lavora molto bene con Jorginho, Sensi o Verratti, indipendentemente da chi è in campo. 

Da sottolineare anche la bellissima prova di Locatelli. Devo fare mea culpa perchè ero tra quelli che avevano notato come lo si fosse acclamato troppo presto come un campione dopo aver segnato un gol stupendo in una partita di esordio con il Milan contro la Juve di qualche anno fa. La cura al Sassuolo di De Zerbi gli ha fatto benissimo e, al contrario di qualche anno fa, ora a centrocampo c'è l'imbarazzo della scelta. Peccato davvero per l'ennesimo infortunio di Zaniolo, poteva essere la variabile impazzita in attacco (sicuramente meglio dell'inconcludente Chiesa, come dicevamo la settimana scorsa). 

Sulla fascia sinistra, ha fatto benissimo Spinazzola, che ha saltato spesso l'avversario e ha legato molto bene con Insigne. Fanno un po' preoccupare gli errori in attacco: il gioco azzurro è molto dispendioso, non si possono sbagliare così tante occasioni perchè poi si rischia di farsi rimontare alla prima ripartenza avversaria (è successo un paio di volte, ci hanno salvato gli ottimi Chiellini e Bonucci.

Per finire direi che questa partita è la prova (come anche dimostrato da Napoli e Inter contro il Barcelona quest'anno o dalla Juve di Allegri in varie occasioni in Champions) che l'aspetto della personalità è molto importante nel calcio contemporaneo per non farsi schiacciare dagli avversari: tenere la palla senza paura, puntare l'avversario per provare a saltarlo; è possibile. Ringrazio Mancini perchè è ormai ovvio (stavolta abbiamo battuto una squadra di livello altissimo) che la sua mano è evidente anche in questo aspetto.

Un breve cenno agli altri gironi prima di chiudere: la Spagna ha demolito l'Ucraina di Shevchenko mentre la Germania si è fatta sorprendentemente raggiungere dalla Svizzera. Sarà curioso vedere stasera come se la caveranno il Portogallo (vittorioso nella prima partita contro la Croazia) e la Francia (Mbappè assente causa COVID), oltre ad Inghilterra e Belgio (vittoriose nelle loro prime partite). Per ora i gironi restano aperti, i giochi si faranno il mese prossimo probabilmente.


04 settembre 2020

Nazionale, é finita la serie di vittorie

 
Azzurri con calzoncini scuri, un effetto inedito (Snip dal sito ilMessagero.it)

E' tornata la Nations League.

Ci voleva dopo questa overdose di partite delle squadre di club. Nell'ultimo periodo abbiamo parlato della fine dei campionati, delle coppe, degli oscar della stagione, e del primo anno del blog e anche della telenovela Messi (qui si puó vedere l'intervista completa che ha dato oggi per confermare che si ferma a Barcelona, una tragicommedia da cui nemmeno lui esce bene, penso che quest'anno potremmo vedere i fischi del Camp Nou a Messi).

Ieri sera hanno giocato Germania e Spagna, entrambe con varie assenze e tante facce nuove. E' stato un bel pareggio, in cui la Spagna é sembrata piú in controllo peró la Germania ha avuto piú occasioni. Bella anche la partita tra Ucraina e Svizzera, nello stesso gruppo. Io continuo a pensare che questa competizione abbia una formula molto bella perché mette contro squadre allo stesso livello, dando vita a partite competitive e combattute (non capita spesso di poter vedere nel giro di pochi giorni partite come Germania-Spagna, Italia-Olanda o Francia-Portogallo). 

L'Italia ha giocato stasera con la Bosnia, mentre, nello stesso girone, l'Olanda ha battuto la Polonia. Gli azzurri hanno controllato il gioco e creato occasioni ma alla fine hanno solo pareggiato. Non é di buono augurio perché la Bosnia era l'avversario piú debole del girone. Di buono ho visto il palleggio a centrocampo tra Barella, Sensi ed Insigne, la soliditá di Acerbi ed il lavoro di sacrificio di Bellotti. Ho capito meno la preferenza di Chiesa su Zaniolo (o Biraghi su Spinazzola), la panchina di Immobile. Penso che il gioco di Mancini sia molto promettente e dia piú tranquillitá alla difesa, peró diventa un po' stagnante se non ci si puó affidare ad un centravanti alla Dzeko davanti nei momenti piú difficili.