30 dicembre 2019

Bilancio di fine anno: i primi 4 mesi della stagione 2019/20



Siamo alla fine dell'anno e come previsto fioccano i bilanci. In questo caso poi i bilanci coprono anche l'ultimo decennio. E' la stessa cosa per il calcio. Si parla dei campioni piu' simbolici (anche a livello di partite significative, anche andando piu' indietro nel tempo), delle squadre, sia in relazione all'anno che si chiude o alle prospettive per il resto della stagione.

Io faccio fatica a parlare del decennio perche', se e' vero che i numeri parlano chiaramente di dominio spagnolo con Real e Barcelona che si sono prese 6 Champions su 10, per il resto si tratta di periodi molto diversi. L'Inter di Mourinho e' distante dal Liverpool di Klopp, tanto come il Bayern e il Barcelona hanno cambiato pelle tante volte. Nel mezzo, ci hanno provato per anni anche l'Atletico di Simeone e la Juve di Allegri. Preferisco quindi cercare qualche punto fermo nella stagione in corso.

E se parliamo di questo, si deve per forza partire dal Liverpool. La squadra di Klopp ha confermato che la Champions del 2019 e la quasi vittoria della Premier, sfuggita per poco contro il City, non sono avvenute per caso. Il Liverpool ha vinto 18 partite su 19 in campionato, pareggiandone una. Ha perso una sola volta in Champions, con il Napoli. Ha appena conquistato l'Intercontinentale in Qatar. Ovvero, un dominio impressionante, soprattutto quando si considera un campionato competitivo come quello inglese (che lo scorso anno si e' presentato alle finali di Champions ed Europa League con 4 squadre su 4). Certo, le ultime partite (soprattutto il 4 a 0 sproporzionato contro il Leicester) sono state caratterizzate da quei colpi di fortuna ed aiuti arbitrali che caratterizzano i cicli delle squadre super-vincenti, tipo Barcelona di Guardiola o Real Madrid di Zidane. Pero' la misura della forza di questa squadra e' data, oltre che dai risultati, anche dal fatto che durante la stagione molti dei suoi giocatori salgono alla ribalta della critica: da Mane' e Salah a Van Dijk e Allison, da Firmino e Henderson a Alexander-Arnold e Wjnaldum. Perfino le seconde linee Origi e Shaqiri hanno conquistato gli onori della cronaca. Insomma, la squadra del 2019.

Se rimaniamo alle squadre inglesi, sicuramente Arsenal e Manchester United sono la grande delusione. Pensavamo che, con un anno in piu' di esperienza degli allenatori ed i nuovi acquisti, le squadre potessero almeno competere per il quarto posto. Invece stanno boccheggiando. Se si considerano i risultati della stagione precedente anche City e Tottenham stanno deludendo. Io penso che pero' sia presto per esprimersi dato che il valore della loro stagione dipendera' molto dalla Champions, ed in questo senso gli ottavi saranno decisivi. Stanno invece facendo molto bene il Leicester e il Chelsea. Tra i giocatori, sicuramente da segnalare Vardy, Tammy Abraham, Alexander-Arnold e (fino ad un mese fa') Son. E' difficile parlare di delusioni perche' non ci sono stati acquisti molto importanti (forse Ederson e De Gea danno impressione di poca solidita' in questo periodo). Personalmente mi piace molto Pulisic e penso che William stia avendo un invecchiamento con grandi colpi di classe, alla Pirlo.

In Spagna invece ci si puo' focalizzare di piu' sui singoli perche' la situazione squadre non e' cambiata molto (il solito duello Real-Barca con Atletico terzo incomodo e il quarto incomodo che passa di testimone ogni anno o due: dal Valencia, al Siviglia e, ultimamente, al Real Sociedad). Certo, la partenza di Ronaldo ha lasciato un grande vuoto a livello di attenzione e fascino, e l'attrattiva del torneo e' sicuramente calata. E qui rientriamo appunto sui singoli: i piu' grandi acquisti di quest'anno sono avvenuti nella Liga: Griezmann, Hazard e Joao Felix. Nessuno di questi ha ripagato le attese. Se per Joao Felix c'e' la scusa della giovane eta' e per Hazard quella degli infortuni, nel caso di Griezmann la situazione e' preoccupante. Secondo me in Catalogna molti hanno avuto ripensamenti e farebbero di tutto per cercare uno scambio sul fronte PSG con Neymar.... Insomma per me Griezmann e' la delusione piu' alta per ora.  Anche qui, la Champions sara' decisiva.

In Germania, il Bayern insegue in classifica ed ha pure cambiato allenatore, pero' Lewandoski e' il marcatore piu' prolifico d'Europa per ora e tante nuove promesse si sono gia' messe in evidenza. Insomma, se le crisi fossero tutte cosi'.. nel frattempo, il campionato si e' fatto piu' interessante grazie alla crescita del Lipsia di Werner e altre squadre finora piuttosto scarse (nel frattempo il Borussia ha comprato Haaland dal Salisburgo!). In Francia il campionato e' segnato dal dominio del PSG, come previsto. L'unica sorpresa e' l'ottimo rendimento di Icardi, che ha in qualche modo accellerato l'addio di Cavani, che dovra' probabilmente vedersela con Morata e Diego Costa se e' vero che andra' all'Atletico Madrid. L'uscita dell'Ajax dalla Champions segna la restaurazione del calcio dei ricconi: nessun campionato minore e' rappresentato agli ottavi.

Chiudiamo con l'Italia: sicuramente la grande sorpresa positiva e' l'Inter di Conte, uscita per poco dalla Champions e seria concorrente per lo scudetto dopo 8 anni ininterrotti di dominio Juve (curioso lo scambio di ruoli con la Juve di Conte che, salvo per l'intermezzo dello scudetto di Allegri e Ibrahimovic al Milan nel 2011, aveva interrotto il ciclo di 5 anni dell'Inter di Mancini e Mourinho, fresca di Triplete). Se nella Juve l'appannamento di Ronaldo ha rivalutato l'apporto di Dybala, Sarri non ha ancora convinto pienamente. Tra le altre, il Napoli sembra arrivato alla fine di un ciclo, mentre Lazio ed Atalanta mostrano di avere ancora molta fame. Io continuo a pensare che la Roma di Fonseca potrebbe essere una delle squadre piu' interessanti, mentre il Milan si gioca pure il ritorno di Ibrahimovic, dopo le esperienze negative dei vari Gullit, Kaka' e Shevchenko. Nel nuovo anno spero tanto in un ritorno alla grande di Barella e Sensi, sicuramente le due sorprese italiane piu' belle di inizio stagione e due grosse speranze in ottica europei.


23 dicembre 2019

Uno sguardo agli altri campionati - atto terzo



Torniamo a dare un'occhiata ai maggiori campionati europei ad un mese di distanza dall'ultima volta.

Da allora sono successe molte cose: si sono chiusi i turni di qualificazione per Euro 2020 e sono avvenuti i sorteggi; e' stato assegnato il pallone d'oro (sappiamo tutti come e' andata); si sono conclusi i gironi di qualificazione della Champions e sono avvenuti i sorteggi per gli ottavi. Ci limitiamo a fare una panoramica della situazione, mentre la settimana prossima azzarderemo un primo bilancio della prima parte della stagione 2019/20.

Questa volta partiamo dalla Liga, dove, con un ritardo di quasi due mesi, si e' finalmente giocato il Clasico. E' stata una gran bella partita, sicuramente all'altezza di Inter-Juve di Ottobre e Liverpool-City di di Novembre. Il Real ha giocato molto bene, riuscendo spesso a chiudere il Barcelona nella sua meta' campo. Certo, senza Marcelo e Modric e con Isco che sembra involuto rispetto a qualche anno fa', il Real sembra meno ricco di fantasia. Pero' credo che Zidane gli abbia ridato solidita', soprattutto a livello mentale. Nel Barcelona, Valverde sta lentamente preparando la transizione da Busquets a De Jong, mentre in attacco continua a doversi affidare quasi interamente su Suarez e Messi. Io noto sempre una gran differenza quando entra Vidal, soprattutto sul recupero delle 2nde palle in attacco. Penso farebbero una pazzia a darlo all'Inter a gennaio, pero' mai dire mai.

In Premier continua la girandola di allenatori. Dopo Pochettino, e' saltato anche Emery: dopo un breve interregno con il suo ex giocatore Ljungberg (tristemente famoso in Italia per la storia del 'biscotto' agli Europei del 2004), l'Arsenal ha ingaggiato Arteta, il secondo di Guardiola al City, quello che si vedeva sempre con le lavagnette seduto di fianco a Pep in panchina. Vedremo. Nell'ultimo week-end l'Arsenal ha pareggiato con l'Everton che, nel frattempo, ha deciso di approfittare dell'uscita di Ancelotti dal Napoli per ingaggiarlo! E tra poco potrebbe toccare a Solskjaer, dopo gli ultimi risultati altalenanti del Man United, piu' che mai lontano dalla zona Champions.

E per parlare di delusioni, sembra gia' passata la luna di miele tra Tottenham e Mourinho. Il portoghese ha visto la sua squadra perdere gli scontri diretti con le sue due ex-squadre: Manchester United e Chelsea (secondo me quest'ultima e' la squadra piu' interessante in Europa insieme all'Inter di Conte). E il peggio e' che il gioco del Tottenham sembra gia' aver perso brillantezza e creativita' sotto Mourinho. Tanti di noi lo avevano detto che questo cambio aveva poco senso. Nel frattempo, il Liverpool continua a dominare, come confermato dalla vittoria dell'Intercontinentale ai supplementari contro il Flamengo di Gabigol e Jorge Jesus. Il City si e' ripreso dal brutto mese di Novembre (che lo ha visto perdere anche nel derby con il Manchester United) con una serie di vittorie importanti, incluso su Arsenal e Leicester. Questi ultimi continuano pero' al secondo posto con un grandissimo Vardy in cima alla classifica cannonieri.

Non molto da dire sulla Ligue 1. Il PSG continua a veleggiare, mentre i nodi dell'ottimo inizio stagione di Icardi sembra essere venuti al pettine: e' quasi confermato che Cavani se ne vada, forse gia' a gennaio, all'Atletico Madrid. In Germania invece il campionato e' molto piu' interessante: nonostante la grande stagione di Lewandoski, il Bayer e' solo terzo, mentre il Lipsia, primo in classifica, ha mostrato uno Schick in grande forma e ha dimostrato perche' e' meritatamente agli ottavi di Champions.

Della serie A abbiamo parlato due settimane fa' e ne riparleremo ad inizio Gennaio (dove avremo piu' elementi sul Napoli di Gattuso ed il Milan di Pioli anche se di panchine ne stanno cambiando tantissime altre).  La situazione di classifica  non e' cambiata molto: Juve e Inter in testa con la Lazio sempre piu' ad inserirsi come terza incomoda grazie a Ciro Immobile capocannoniere e a Luis Alberto in grande spolvero. Lo abbiamo visto anche questo week-end nella finale di SuperCoppa contro la Juve in Arabia Saudita. Gli azzurri avevano una marcia in piu' (troppi impegni mondani/commerciali per i bianconeri di Sarri?). Io penso (e spero di essere smentito durante gli ottavi di Champions) che sia venuto il momento di parlare dell'inizio del declino di Ronaldo. Penso che presto diventera' un problema di rapporti interni.

Ripeto, spero tanto che mi smentisca in Champions e agli Europei con il Portogallo (forse l'ho gia' detto, ho un grande conflitto di interessi sul Portogallo, mi sono sposato a Lisbona nel 2004 e ho passato la luna di miele negli stadi degli Europei, dove ho visto 13 partite dal vivo, incluso tutte quelle del Portogallo, tranne, guarda caso, le due sconfitte con la Grecia).




16 dicembre 2019

Champions League - i sorteggi per gli ottavi



La settimana scorsa si sono conclusi i gironi di qualificazione di Champions ed Europa League; abbiamo parlato dell'esonero di Ancelotti e della sfortuna dell'Inter, della favolosa impresa dell'Atalanta e della sorprendente uscita di scena dell'Ajax, semifinalista lo scorso anno. Ora e' tempo di parlare del sorteggio per gli ottavi. Sta per iniziare il periodo centrale e piu' spettacolare di ogni stagione calcistica, ovvero il periodo che va dal sorteggio per gli ottavi alle partite dei quarti di Champions. Di solito si vedono gli scontri piu' spettacolari, le partite piu' aperte e gli incroci piu' interessanti. Insomma il mio periodo preferito dell'anno, almeno calcisticamente parlando. Anche questa volta le attese sono state rispettate. Ma andiamo con ordine.

Come e' andata per le italiane?

In generale molto bene. L'Atalanta ha pescato il Valencia, forse la testa di serie piu' abbordabile (l'altra era il Lipsia, sarebbe stato stupendo se lo avesse preso il Napoli, anche per poter vedere il Tottenham di Mourinho contro il Barcelona). Certo non sara' facile, ma sicuramente non e'  impossibile. Dipendera' molto da come le due squadre arriveranno all'appuntamento a livello di forma fisica e situazione infortuni.  Anche alla Juve e' andata bene, il Lione non e' irresistibile ed ultimamente se la passa male tra l'infortunio a Depay e la situazione poco stabile di Rudi Garcia. La situazione sembra disperata invece per il Napoli, che ha pescato il Barcelona, squadra non piu' ai livelli di quella di Guardiola o Luis Enrique, ma comunque ricca di campioni e capace di battere due volte la solida Inter di Conte. Io penso che molti a Napoli si stiano mordendo le mani per l'uscita di Ancelotti, la cui esperienza a preparare queste sfide (vedi con il Liverpool) un po' di sicurezza in piu' la dava sicuramente.

La partita da non perdere

Secondo me non ci sono dubbi: Real Madrid - Manchester City, ovvero Zidane contro Guardiola. Per anni molti di noi hanno sperato di vedere questo incrocio in Champions, ma non e' mai successo. Nella semifinale del 2015/16, il City era ancora allenato da Pellegrini ed usci' in semifinale contro il Real Madrid. Quell'anno assistemmo ad una sliding door, perche' il Bayern di Guardiola usci' in semifinale contro l'Atletico del Cholo Simeone per via della rete degli spagnoli in trasferta. Chissa' che finale sarebbe potuta essere e come avrebbe potuto cambiare la storia della Champions. E' vero il Real ha perso Ronaldo (soprattutto, quel Ronaldo, assistito da quell'Isco, quel Marcelo... e via dicendo) e sembra lontano da quella squadra non-inquadrabile in uno schema o principio di gioco ma che riusciva a ribaltare le sorti di una partita con la pura e calma superiorita' psicologica infusa da Zidane, quasi un guru piu' che un allenatore. Dall'altro lato il City di Guardiola, quest'anno in difficolta' in Premier come mai prima nonostante il gioco acclamato ovunque come il migliore. Guardiola, lo sappiamo tutti ma ne parleremo meglio in un post speciale, ha cambiato il calcio come pochi altri prima di lui e ha imposto un gioco di dominio ovunque ha allenato, creando tantissimi imitatori piu' o meno buoni, tanti nemici invidiosi e molte ricadute positive per le nazionali dei paesi in cui ha allenato. Eppure, Guardiola ha vinto due Champions contro le tre (consecutive, irripetibile penso) di Zidane. Insomma, una sfida nella sfida.

E le altre?

Vi sono altri scontri molto interessanti: Atletico Madrid - Liverpool mette di fronte due squadre molto diverse per tanti aspetti ma molto simili nel prediligere l'intesita' e l'aggressione delle seconde palle. L'Atletico e' piu' bello da vedere rispetto a qualche anno fa' ma molto meno solido. Il Liverpool non puo' non essere il favorito della Champions a questo punto della stagione. Sta dominando la Premier League, dove non ha mai perso. Borussia Dortmund - PSG lascia un po' di amaro perche' poteva esserci l'Inter a giocare contro il suo Icardi... Comunque, vedremo Tuchel contro la sua ex squadra e la sfida di due attacchi molto prolifici: Alcacer, Reuss e Sancho contro Neymar, Mbappe' e Icardi. Il PSG e' favorito, sempre che non perda la testa come nelle ultime stagioni. Chelsea-Bayern Monaco mi piace molto perche' e' vero che il Bayern e' favorito come singoli e solidita' generale, pero' il Chelsea ha le capacita' di alzare il ritmo a livelli difficili da controllare. Nell'ultimo scontro in cartellone, Mourinho ha pescato un Lipsia insidioso ma non irresistible ed ora il suo Tottenham potrebbe trovarsi ai quarti e diventare la mina vagante per le altre favorite.

Il borsino delle previsioni

Proveremo a' fare questo gioco anche a gennaio e alla vigilia delle partite a Febbraio, giusto per divertirci su come possono cambiare i risultati in base allo stato di forma delle squadre. Non mi avventuro in previsioni su quarti o semifinalli perche' gli accoppiamenti hanno un'influenza fondamentale. Per ora la vedo cosi':

Borussia - PSG 40% - 60%
Real Madrid - Manchester City 45% - 55%
Atalanta - Valencia 55% - 45% (sull'onda dell'ottimismo)
 Atletico Madrid - Liverpool 40% - 60%
Chelsea - Bayern 40% - 60%
Lyon - Juventus 40% - 60%
Tottenham - Lipsia 55% - 45%
Napoli - Barcelona 30% - 70%

Chiudiamo sull'Europa League

Non male anche per Inter (i bulgari del Ludogorets) e la Roma (il Gent) nei sedicesimi di Europa League. Le partite piu' interessanti sembrano Eintracht-Salisburgo e Shakhtar-Benfica (entrambe due plausibili partite da girone di qualificazione Champions). Avversari ostici ma non troppo per le quattro favorite: Manchester United, Arsenal, Ajax e Porto. Speriamo le nostre riescano ad inserirsi.


11 dicembre 2019

Champions League - il sesto turno



La copertina di questo post la dedichiamo a Carlo Ancelotti, tre volte vincitore della Champions League (come lui solo Zidane e Bob Paisley del Liverpool) ed unico ad averlo fatto con piu' di una squadra. Ancelotti e' stato esonerato martedi' sera, dopo che il Napoli ha ottenuto il passaggio agli ottavi di Champions League. Certo, il Napoli stava deludendo in campionato, ma non scordiamo che i partenopei sono stati l'unica squadra a battere il Liverpool in questa stagione. Personalmente sono amareggiato, speravo che Ancelotti potesse stabilire a Napoli un legame tipo Ferguson con il Manchester United. Niente da fare. Facciamo ovviamente gli auguri a Gattuso, che proprio sotto la guida di Ancelotti ha raggiunto l'apice della sua carriera al Milan.

Passiamo all'analisi di questo ultimo turno di qualificazione perche' presto si parlera' solo degli ottavi.

Ancora una volta l'Inter di Conte ci ha fatto sognare, ma non e' bastato. Aveva riacceso le speranze con l'ottima vittoria in trasferta nel quinto turno, contro lo Slavia Praga. Martedi' sera, alla fine del primo tempo, l'Inter era qualificato. Stava pareggiando con il Barcelona, mentre il Borussia Dortmund pareggiava in casa con lo Slavia Praga. Bisogna dire che, a parte il deludente debutto contro i cechi al primo turno, nelle altre partite l'Inter ha sempre fatto bella figura, soprattutto con due primi tempi molto convincenti a Dortmund e al Camp Nou. Pero' non e' bastato ed e' un gran peccato perche' sarebbe stato molto bello vedere l'undici di Conte agli ottavi, possibilmente al completo con Sensi e Barella. Anche ieri la squadra ha offerto un gioco ricco di momenti brillanti, in cui Lautaro ha creato numeri di grande classe (da grandissimo centravanti sul goal di Lukaku), mentre Lukaku e' stato purtroppo impreciso nei tocchi finali e lento a rientrare dal fuorigioco.

Certo il Barcelona era senza Messi ed aveva molte riserve in campo, pero' quando puoi permetterti di fare delle sostituzioni ed inserire gente come Suarez, De Jong e il predestinato Ansu Fati, allora non c'e' molto da aggiungere. La partita di ieri ha nuovamente dato l'idea di una squadra nerazzurra che spesso deve combattere contro vari episodi sfortunati (come sul primo goal dei catalani o le varie occasioni mancate) ma che non molla mai ed affronta anche i campioni di Spagna a viso aperto (Ultimo Uomo offre un'analisi molto interessante, che non condivido in tutte le parti, ma che solleva importanti punti di domanda). Alla fine comunque passano Barcelona e Borussia, entrambe vittoriose martedi' sera. L'Inter va in Europa League. Speriamo almeno che i nerazzuri continuino a tenere il passo in campionato cosi' che rimanga interessante.

Del Napoli abbiamo parlato. La partita si e' subito messa bene ed il Napoli ha potuto giocare rilassato, anche se il risultato non da conto delle occasioni da goal che anche gli avversari hanno avuto. Tra l'altro, durante una buona parte dell'incontro, il Liverpool  ha addirittura rischiato di uscire, dato che il Salisburgo ha avuto due o tre nitide occasioni da goal prima che il Liverpool passasse in vantaggio e poi raddoppiasse assicurandosi vittoria e primo posto del girone. Anche per la Juve non c'erano grosse sorprese dato che la squadra era gia' qualificata, si trattava piu' che altro di vedere se la squadra si riprendeva dopo il periodo opaco in campionato e se Ronaldo tornava a segnare in Champions (oltre a festeggiare ovviamente al ritorno di Buffon nella competizione). La Juve non ha convinto pero' ha vinto con una rete di Ronaldo (oltre al solito Higuain), mentre anche l'Atletico si e' assicurato il secondo posto con una vittoria.

Parliamo invece dellla grande sorpresa positiva della competizione, ovvero l'Atalanta di Gasperini che, alla prima partecipazione in Champions e' riuscita a qualificarsi agli ottavi grazie ad una bellissima rimonta. Infatti, dopo tre sconfitte sconfitte consecutive sembrava impossibile che potesse farcela ed invece, dopo aver strappato il pareggio al City e la bella vittoria contro la rivelazione Dinamo Zagabria, l'Atalanta e' andata a vincere sul campo dello Shakhtar di Taison (giocatore fortissimo secondo me). Certo in questo ultimo turno, l'Atalanta e' stata accompagnata dalla fortuna:  gli episodi fortunati sui goal, le parate miracolose di Gollini, l'espulsione ingiusta di Dodo', ma anche l'aiuto del City che, pur gia' qualificato e primo del girone, si e' impegnato piu' del previsto a Zagabria per recuperare consenso dopo le ultime sconfittte in campionato. Pero' e' una giusta compensazione per la sfortuna nei primi turni, soprattutto nella sconfitta casalinga con lo Shakhtar. Grazie alla squadra di Gasperini, torniamo ad avere tre squadre agli ottavi di Champions. Da quanto tempo non ci succedeva?

Passando agli altri gruppi, direi che la sorpresa maggiore e' stata l'uscita dell'Ajax, scavalcato dal Valencia che lo ha battuto ad Amsterdam (oltre al dispiacere di non vedere gli olandesi agli ottavi, c'e' anche l'invidia di vedere nuovamente una quarta squadra spagnola agli ottavi, a dimostrazione della solidita' di questo movimento calcistico). Il Chelsea ha confermato il suo buon momento ed anche in questo caso parliamo di quattro squadre inglesi (oltre a tre tedesche e due francesi, il che significa che solo i cinque paesi dei maggiori campionati sono rappresentati agli ottavi, un po' troppo direi). Nell'altro gruppo equilibrato, il G, Lione e Lipsia pareggiano nello scontro al vertice e passano a scapito di Benfica e Zenit. Nel Gruppo B, Bayern e Tottenham erano gia' qualificate. Il Bayern ha confermato che puo' battere gli inglesi anche se questi cambiano l'allenatore. Infine, nel gruppo A il Real Madrid vince con le sue nuove promesse brasiliane e il ritorno di Modric, mentre il PSG passeggia sul Galatasaray grazie ad un Neymar molto ispirato, che entra in quasi tutte le reti con magnifici assist (incluso per Mbappe' che la passa al solito Icardi, il quale si prende una bella rivincita personale sull'Inter). E' un piacere vedere Neymar giocare a questi livelli, speriamo non sparisca a primavera come spesso gli accade da quando e' a Parigi.

In Europa League esce la Lazio, sconfitta nuovamente, mentre passa la Roma, nonostante il pareggio in casa. Tra le altre qualificate vi sono squadre importanti come Siviglia, Arsenal, Manchester United, Porto, Eintracht, e Wolverhampton, o di grandi tradizioni, come Sporting Lisboa, Celtic, Rangers. Verranno affiancate ai sorteggi da squadre come Ajax, Inter, Benfica e Shakhtar. Sarebbe bello se per una volta le squadre italiane ce la mettessero tutta per arrivare fino in fondo, come ai tempi di Coppa Uefa e Coppa delle Coppe. In ogni caso ci sara' da divertirsi anche qui. A lunedi' allora!







08 dicembre 2019

Un'occhiata alla serie A dopo 15 giornate




Torniamo a parlare di Serie A a quasi un mese di distanza dall'ultima volta.
Devo ammettere che e' quasi una boccata d'aria fresca dopo che le ultime settimane sono state dominate dai sorteggi per gli Europei 2020 e, ancor piu', dall'assegnazione del Pallone D'Oro.

Nel frattempo, un'intervista dai toni quasi rancorosi di Allegri al Corriere della Sera ha riaperto la disputa tra guelfi e ghibellini del calcio italiano (riaperto perche' gia' era apparsa ai tempi dei quarti tra Juve e Ajax della scorsa stagione), ovvero quelli che sembrano pensare che l'unico modo di giocare un calcio spettacolare sia quello che nasce dall'Ajax di Cruijff e passa dal Milan di Sacchi per arrivare alle squadre di Guardiola e ai suoi vari seguaci (Sarri, Ten Hag, ...) e quelli che sostengono che scimmiottare questi modelli sia illusorio perche' non tiene conto che quelle squadre erano composte da campioni inimitabili e che il pragmatismo del calcio italiano non ha niente da farsi perdonare. Ho naturalmente semplificato i termini della questione (dedicheremo piu' spazio a questa questione durante la pausa natalizia, in cui ci occuperemo di grandi allenatori) , se l'argomento vi appassiona, oltre agli articoli sopra, ve n'e' uno scritto molto bene da Sandro Modeo.

Ma torniamo alla Serie A, in cui le ultime tre giornate hanno riservato grosse sorprese. Se dovessimo riassumerle, direi che potremmo parlare di periodo di crisi della Juve e  bel rilancio delle due romane, in particolare della Lazio, che, dopo il pareggio in casa con l'Atalanta all'ottava giornata, le ha vinte tutte e, in questa giornata, ha vinto e convinto contro la Juve di Sarri, fino a ieri sera l'unica squadra ancora imbattutta in Europa. A questo punto la Lazio e' saldamente al terzo posto, mentre la Roma deve difendere il quarto posto da Atalanta e Cagliari. Il Napoli invece sembra ancora in crisi, almeno come risultati (il che e' molto delicato anche in chiave Champions Martedi' prossimo), mentre si vedono segnali di ripresa per il Milan di Pioli.

Se guardiamo a tre giornate fa', ci eravamo lasciati con la Juve in testa e l'Inter ad inseguire. Alla 14ma giornata c'e' stato il controsorpasso. L'Inter aveva vinto con la Spal mentre la Juve aveva faticosamente pareggiato in casa con il Sassuolo. In questo turno, l"Inter, fermata in casa da un'ottima Roma, probabilmente pensava che la Juve ne avrebbe approfittato per riprendersi la testa della classifica. In effetti la partenza bianconera con il goal di Ronaldo faceva supporre che questo scenario si potesse avverare, invece la Lazio ha fatto valere una forma fisica decisamente superiore ed ha meritatamente ribaltato il risultato, che, senza il doppio miracolo di Szczesny su un rigore laziale, poteva essere piu' largo a favore degli azzurri, i quali hanno mostrato un Luis Alberto in stato di grazia (la copertina del post se l'e' meritata tutta). La Juve e' invece sembrata imballata, lenta nel liberare gli uomini in attacco e in sofferenza sulle ripartenze degli avversari.

Vorrei pero' spendere un po' di tempo a parlare di Inter-Roma e dell'Inter di Conte, perche' penso che sia un collegamento interessante con la discussione iniziale su sostenitori del bel gioco e sostenitori del risultato prima di tutto. Parto con un punto che potra' sembrare controintuitivo per molti: lo 0 a 0 tra Inter e Roma e' stato molto piu' emozionante e spettacolare del 3 a 1 della Lazio sulla Juve. Le due squadre si sono affrontate a viso aperto e hanno cercato di prevalere l'una sull'altra, soprattutto l'Inter, ma non solo. Non voglio dire che questo non sia successo in Lazio-Juve, pero' in questo caso le due squadre sono sembrate piu' efficaci nell'annullarsi a vicenda.

E questo ci porta al dibattito su chi ha ragione tra i sostenitori di Guardiola e quelli di Mourinho (ci riferiamo a quello dell'Inter del triplete), che in Italia si e' riflettuto per due o tre anni nello scontro quasi ideologico tra sostenitori di Sarri e di Allegri. Io non credo che il bel gioco sia nemico del risultato (ovvio che contano molto giocatori ed organizzazione), pero' non penso nemmeno che il bel gioco sia necessariamente quello che si traduce in un dominio del possesso palla o nell'altezza media del baricentro di una squadra. Conte gioca deliberatamente con una difesa che rimane ancorata indietro e cerca di attirare la pressione avversaria nella propria meta' campo per poter liberare spazio dietro al centrocampo avversario e sfruttarlo con le combinazioni tra Lukaku e Lautaro o l'inserimento delle mezzali. E' un gioco molto dispendioso e forse rischioso pero' secondo me, quando funziona, da vita ad un calcio molto bello, di grandi spazi da aggredire come non si vede spesso nel calcio di oggi (ne abbiamo avuto qualche assaggio anche con la sua nazionale nel 2016 e al tempo del Chelsea, quando Conte ha sbaragliato Guardiola, Mourinho, Klopp, Wenger e Pochettino).

E' ovviamente una questione di gusti. A me piace molto e devo riconoscere che, mentre Allegri riusciva spesso ad avere trovate tattiche geniali per gestire le singole partite (e, parlando di grandi allenatori non dimentichiamo che Allegri ha vinto gli ultimi 5 scudetti, unico a riuscirci nella storia della Serie A, ed e' il secondo allenatore per scudetti vinti dietro a Trapattoni), Conte riesce ad avere un gioco piu' riconoscibile, allo stesso modo di Sarri (almeno Sarri ai tempi del Napoli), anche se si tratta di un gioco diverso dalla moda creata da Guardiola a Barcelona e poi replicata da tanti altri (difendere in avanti, aggressione dello spazio, densita' in zona palla e passaggi corti e ripetuti per disordinare le difese avversarie). A fine Dicembre faremo un bilancio piu' dettagliato di questa prima parte della stagione, pero' non si puo' non riconoscere che Conte ha gia' lasciato un grande segno, prendendosi la testa della classifica contro una Juve tre volte piu' ricca di alternative, oltre ad aver seriamente rischiato di sbancare sia al Camp Nou che nel famigerato stadio del Bourssia Dortmund.








03 dicembre 2019

Pallone D'Oro - E' finita la tregua




Si e' rotta la congiunzione astrale. E' finita la tregua. Si e' scatenata una frattura che sara' difficile sanare. Il difficile equilibrio faticosamente raggiunto con i 5 palloni d'oro a testa per Messi e Ronaldo si e' spezzato ieri sera, con la premiazione di Messi davanti da Van Dijk e Ronaldo, con quest'ultimo nuovamente assente dalla cerimonia di premiazione (come lo scorso anno, per la vittoria di Modric).

Le fosche previsioni su come la premiazione del Pallone D'Oro negli ultimi 12 anni continuasse ad essere distorta dal potere di marketing dei giocatori piu' famosi si sono avverate. Certo, bisognerebbe anche ricordare che (come nel caso del 2010 e del 2014, quando Messi e Ronaldo approfittarono del fatto che i voti verso la Spagna e Germania, vincitrici di quei mondiali, si frammentarono tra vari giocatori), anche questa volta l'apprezzamento per il Liverpool si e' diviso tra i suoi 7 (si 7!) candidati e questo ha finito per favorire i soliti noti. Non ripetero' i miei argomenti di due giorni fa' (che immodestamente continuo a ritenere fondati su un'analisi dettagliata dei criteri di votazione e delle caratteristiche dei 30 giocatori prescelti da France Football) su quanto penso che il premio lo meritasse non Messi, non Van Dijk e nemmeno CR7, ma Sadio Mane'.

Potremmo discutere per ore se il sesto pallone d'oro di Messi sia stato meritato o meno. Tra chi non la pensa cosi', c'e' Paolo Condo', l'unico giurato italiano per il Pallone D'Oro 2019. Tra chi invece cerca di spiegare perche' e' normale votare per Messi, c'e' questo bell'articolo di Ultimo Uomo. Il concetto di fondo sembra essere quello espresso da Klopp recentemente: se l'idea del Pallone D'Oro e' premiare il miglior giocatore in attivita', allora Messi vincerebbe (quasi?) sempre, se invece l'idea e' premiare chi ha raggiunto i migliori risultati durante una certa annata e contribuito di piu' al loro raggiungimento allora quest'anno bisognerebbe votare un giocatore del Liverpool (Condo' e Klopp dicono Van Dijk, io dico Mane').

A questo punto pero' il Pallone D'Oro e' stato assegnato e la storia e' fatta. Messi e' tornato in vantaggio per la terza volta su CR7 (si, eravamo passati da 1 pallone d'oro a 0 per Ronaldo al 4 a 1 per Messi, poi 4 a 3, poi 5 a 3 per Messi ed infine 5 a 5).  A questo punto sara' molto dura per Ronaldo (salvo sorprese in questa Champions e/o nell'Europeo) riportarsi in parita', anche considerando che ha oltre due anni in piu' dell'argentino. Occorre quindi prendere il toro per le corna e discutere apertamente di chi e' il piu' grande tra questi due. Io non ho certezze e voglio seminare il dubbio con qualche punto, qui sotto:

- Quando parliamo della grandezza di un calciatore, ci riferiamo al talento? Se e' cosi' secondo me non ci sono molti dubbi. Messi e' il piu' grande tra i due. Le sue giocate, le sue intuizioni sono talento puro. Il fatto che un giocatore della sua altezza riesca a segnare la quantita' di reti che segna lui o fare gli assist che fa lui contro difese chiusissime che non hanno altro scopo che quello di fermarlo e' una chiara indicazione. Certo, se poi aggiungiamo a questo la capacita' di esibire questo talento e farlo fruttare per piu' tempo possibile, allora Messi e' sicuramente il piu' grande di sempre o almeno al pari di Pele' (lo dico perche' se questo aspetto non fosse rilevante, allora io continuo a ritenere Maradona superiore a livello di talento puro, spettacolo, creativita' e versatilita' rispetto a Messi).

- Se invece consideriamo, oltre al talento, quanto un giocatore si sia migliorato grazie al lavoro e all'applicazione, allora io penso che, pur riconoscendo che anche Messi sia addirittura riuscito a migliorarsi nel corso degli anni, Ronaldo sia superiore e lo abbia fortemente dimostrato negli anni, soprattutto quando, dopo i 4 palloni d'oro di fila di Messi, nessuno si aspettava che lo potesse piu' raggiungere. Certo questo lavoro di miglioramento individuale non puo' non avere il suo lato oscuro, a livello di simpatia dei due giocatori: infatti, mentre Messi e' un giocatore relativamente umile che si ricorda sempre dei compagni al momento di ricevere premi individuali, CR7 e' talmente ossessionato con i propri risultati e traguardi da fare addirittura fatica ad esultare quando e' un compagno a segnare invece di lui.

- C'e' poi l'aspetto statistico della sfida e questo ha a che fare con goal e titoli. Messi ha disputato circa 700 gare con il Barcelona (in tutte le competizioni), segnando piu' di 600 reti, una media strepitosa, mentre Ronaldo ha disputato piu' di 800 gare (con Sporting Lisboa, Manchester, Real Madrid e Juve), segnando piu' o meno lo stesso numero di reti (quindi con una media inferiore). Nel frattempo, Messi ha vinto 4 Champions League, 10 scudetti nella Liga e 6 Coppe di Spagna (tutto nel Barcelona), mentre Ronaldo ha vinto 5 Champions (una a Manchester, il resto a Madrid), 6 scudetti (3 in Premier, 2 in Spagna ed 1 in Italia), 5 Coppe nazionali tra Inghilterra e Spagna (come sempre lascio fuori supercoppe e coppe intercontinentali perche' non credo molto nel valore di queste partite secche).

- Chiudo lasciando qualche argomento a favore della mia crescente stima per Ronaldo negli anni (e qui devo confessare anche un certo conflitto di interessi dato che una parte di me e' ormai portoghese):
1. il fatto di essersi messo alla prova, andando a giocare, e vincere, nei tre campionati principali del calcio europeo/mondiale (la perdita di interesse della Liga negli ultimi due anni e' la prova di quanto la sua partenza abbia pesato);
2. il fatto che, guardando la competizione principe, la Champions, Ronaldo ha vinto piu' titoli e segnato piu' goal (oltre ad una serie di record incredibili, particolarmente dagli ottavi in su);
3. il fatto che, il teoricamente piu' debole Portogallo di Ronaldo ha vinto un Europeo ed una Nations League, oltre a raggiungere un'altra finale di Europeo (io c'ero e quel Portogallo del 2004 era molto piu' forte di quello del 2016), mentre l'Argentina di Messi ha vinto "solo" un'Olimpiade, oltre a raggiungere una finale del Mondiale e di tre Coppe America;
4. il fatto che, rimanendo sul tema nazionale, Messi ha segnato 70 reti in 138 presenze, contro le 99 reti in 164 presenze di Ronaldo (a 10 reti dal record assoluto di reti in nazionale, detenuto da uno sconosciuto giocatore iraniano).

Non dimentichiamo che Messi e' piu' giovane di due anni e quindi ha tempo per raggiungere o distanziare il rivale in termini di reti e titoli, percui questo discorso andra' rifatto quando entrambi si saranno ritirati. Pero' ci andava di giocare un po'.

01 dicembre 2019

Il Pallone D'Oro - cosa succedera' domani?



Dopo il post di premessa sui principali premi calcistici individuali e sulla storia del Pallone D'Oro, andiamo a discutere un po' su chi potrebbe vincere quest'anno. Sicuramente ci sono molte opzioni possibili, dopo che la vittoria di Modric dello scorso anno ha rotto il dominio di dieci anni dei due cannibali Ronaldo e Messi. L'annuncio del vincitore verra' fatto domani, il 2 Dicembre 2019. I bookmakers hanno dato per favorito Virgil van Dijk anche se negli ultimi giorni girano voci su un sorpasso da parte di Messi.

France Football ha operato la prima scrematura (tra gli esclusi eccellenti si possono notare Modric, Suarez, Neymar e Di Maria). I giornalisti che fanno parte della giuria dovranno stilare una lista dei loro 5 migliori giocatori (tra i trenta pre-selezionati) dando 6 punti al primo e poi da 4 punti ad 1 a partire dal secondo fino al quinto. I criteri sono le prestazioni individuali e collettive dei giocatori durante l'anno, la classe del giocatore in termini di talento e fairplay (molto vago direi), la carriera. In base alla somma viene eletto il vincitore. Ovviamente, dati i criteri menzionati sopra, l'accesso a questo premio per giocatori che hanno fatto un grande annata giocando pero' in una squadra che non ha vinto nulla (o comunque non si e' piazzata in alto) rimane molto difficile se non impossibile.

Ho provato a compilare una tavola dei titoli/piazzamenti individuali e collettivi raggiunti dai 30 giocatori pre-selezionati da France Football. Nel prepare questa tabella ho operato le seguenti semplificazioni:
  • Squadra di appartenenza dei giocatori: per chi ha cambiato squadra l'estate scorsa, ho scelto di indicare solo quella con cui hanno giocato nel 2018/19, visto che e' quella determinante per l'assegnazione del premio
  • Coppe Europee: le ho menzionate per i giocatori che sono arrivati almeno in semi-finale. Non ho indicato gli altri mini-trofei, come Supercoppe o Coppe Intercontinentali
  • Campionati: li ho menzionate per i giocatori le cui squadre sono arrivate in uno dei primi tre posti dei maggiori campionati e/o che hanno vinto la classifica marcatori di quei campionati
  • Coppe Nazionali: le ho menzionate per i giocatori le cui squadre hanno vinto una coppa nazionale
  • Competizioni per Nazionali: le ho menzionate per i giocatori le cui squadre sono arrivate almeno in Finale di Nations League o Coppa d'Africa o in semifinale di Coppa America. 


Giocatore
(Team, Nazionale)
Vittorie/Piazzamenti con il Club
Vittorie/Piazzamenti con la Nazionale
Sadio Mané
Liverpool, Senegal
Champions League,
Secondo Posto Premier League,  
Capocannoniere Premier League
Finale Coppa D’Africa 2019
Sergio Agüero
Manchester City, Argentina
Premier League
FA Cup, Community Shield
Terzo Posto Coppa America 2019
Frenkie De Jong
Ajax, Olanda
Semi-Finale Champions League
Campionato Olandese
Finale UEFA Nations League 2019
Hugo Lloris
Tottenham, Francia
Finale Champions League


Dušan Tadic
Ajax, Serbia
Semi-Finale Champions League
Campionato Olandese

Kylian Mbappé
PSG, Francia
Ligue 1
Capocannoniere Ligue 1

Trent Alexander-Arnold
Liverpool, Inghilterra
Champions League,
Secondo Posto Premier League,

Donny van de Beek
Ajax, Olanda
Semi-Finale Champions League
Campionato Olandese
Finale UEFA Nations League 2019
Pierre-Emerick Aubameyang
Arsenal, Gabon
Capocannoniere Premier League
Finale Europa League

Marc-André ter Stegen
Barcelona, Germania
Liga

Cristiano Ronaldo
Juventus, Portogallo
Serie A
UEFA Nations League 2019
Alisson
Liverpool, Brasile
Champions League,
Secondo Posto Premier League,
Coppa America 2019
Matthijs de Ligt
Ajax, Olanda
Semi-Finale Champions League
Campionato Olandese
Finale UEFA Nations League 2019
Karim Benzema
Real Madrid, Francia
Terzo posto Liga

Georginio Wijnaldum
Liverpool, Olanda
Champions League,
Secondo Posto Premier League,
Finale UEFA Nations League 2019
Virgil van Dijk
Liverpool, Olanda
Champions League,
Secondo Posto Premier League,
Finale UEFA Nations League 2019
Bernardo Silva
Manchester City, Portogallo
Premier League
FA Cup, Community Shield
UEFA Nations League 2019
Heung-min Son
Tottenham, Corea del Sud
Finale Champions League

Robert Lewandowski
Bayern, Polonia
Bundesliga, Coppa di Germania
Capocannoniere Bundesliga

Roberto Firmino
Liverpool, Brasile
Champions League,
Secondo Posto Premier League,
Coppa America 2019
Lionel Messi
Barcelona, Argentina
Liga
Capocannoniere Liga
Terzo Posto Coppa America 2019
Riyad Mahrez
Manchester City, Algeria
Premier League
FA Cup, Community Shield
Coppa D’Africa 2019
Kevin de Bruyne
Manchester City, Belgio
Premier League
FA Cup, Community Shield

Kalidou Koulibaly
Napoli, Senegal
Secondo posto Serie A
Finale Coppa D’Africa 2019
Antoine Griezmann
Atletico Madrid, Francia
Secondo Posto Liga

Eden Hazard
Chelsea, Belgio
Europa League
Terzo Posto Premier League

Mohamed Salah
Liverpool, Egitto
Champions League,
Secondo Posto Premier League,
Capocannoniere Premier League

Marquinhos
PSG, Brasile
Ligue 1

Coppa America 2019
Raheem Sterling
Manchester City, Inghilterra
Premier League
FA Cup, Community Shield

Joao Felix
Benfica, Portogallo
Campionato Portoghese
UEFA Nations League 2019

Guardando questa tabella si possono tirare alcune conclusioni di massima:
  • La Premier League e' rappresentata da 16 giocatori su 30. Da un lato questo si puo' spiegare con la maggiore competitivita' di questo campionato e lo stradominio nelle coppe (4 finaliste inglesi su 4 in Champions e Europa League). Pero' secondo me c'e' anche una componente di moda dovuta alla maggiore esposizione mediatica dei giocatori in questa competizione. Penso ad esempio che sia discutibile dire che De Bruyne abbia avuto una stagione migliore di Pjanic.
  • Allo stesso modo penso che un simile discorso si possa fare per Mbappe' e Griezmann, ormai icone del calcio contemporaneo grazie alla vittoria ai mondiali. Non riesco a vedere quanto Griezmann meriti di essere li' e da un'altra parte mi domando quanto sia il peso delle reti di Mbappe' nel PSG delle stelle rispetto alle 23 reti di Duvan Zapata in Serie A, che hanno contribuito a portare l'Atalanta in Champions e alla finale di Coppa Italia.
  • L'Ajax e' stata sicuramente la grande novita' della scorsa stagione ed infatti ha portato ben quattro giocatori nella lista dei 30, secondo solo a Liverpool e Manchester City. Ritengo un po' esagerato il riconoscimento a Joao Felix, sicuramente una grande promessa, pero' molto discontinuo in Europa League con il Benfica e per nulla protagonista in Nations League con il Portogallo.
  • Il Barcelona ha vinto solo la Liga, come la Juve ha vinto solo in Serie A, pero' quest'ultima ha il solo Ronaldo. Io penso che anche Chiellini, o appunto Pjanic, meritassero. Mi fa piacere di vedere Benzema perche' e' forse l'unico che si e' salvato nella stagione del naufragio del Real Madrid. 
Se guardiamo ai trofei, il piu' importante tra quelli per club e' sicuramente la Champions (anche se sicuramente un campionato come la Premier premia piu' la regolarita ed e' meno influenzata dagli episodi), mentre quest'anno, tra i titoli per squadre nazionali, il piu' prestigioso era la Coppa America. Se ci fermassimo a questo, la lotta sarebbe quindi tra Alisson e Firmino. 

Aguero e Son hanno fatto una bellissima annata ma non da Pallone D'Oro. Stesso discorso per Bernardo Silva e Mahrez, che pure hanno vinto trofei importanti con il club e con la nazionale.  Salah ha vinto da protagonista ma aveva giocato meglio l'anno prima. Messi ha avuto un'annata migliore di Ronaldo mostrando picchi del suo calcio migliore pero' ha vinto meno del portoghese, che si e' portato a casa la prima Nations League con una grande prestazione in semifinale.

Van Dijk ha fatto una bellissima stagione, pero' non lo premierei quando considero i seguenti aspetti: Maldini e Baresi non hanno vinto il Pallone D'Oro nonostante abbiamo giocato a grandissimi livelli per tanti anni (non solo uno o due); Cannavaro ha dovuto vincere un mondiale per vincerlo; perfino l'odiato Sergio Ramos non lo ha vinto nonostante sia andato in goal ed e' stato decisivo in due finali di Champions.

Se io pero' dovessi indicare il nome di un giocatore che quest' anno merita piu' degli altri direi Sadio Mane'. Il Senegalese ha avuto una stagione incredibile e si e' confermato un attaccante quasi impossibile da fermare, sia in campo aperto che sullo stretto. E' meno elegante e telegenico di Salah e Firmino, pero' io credo che quest' anno abbia giocato meglio di loro. Penso se la vedra' soprattutto con Salah, Alisson, Messi e Van Dijk, che ultimamente va molto di moda. Non siete convinti e volete qualche motivo in piu'? Leggetevi questo bellissimo ritratto di Ultimo Uomo.