28 dicembre 2020

Un punto sui maggiori campionati europei - terza puntata

 

Eccoci a parlare nuovamente della situazione nei principali campionati europei, questa volta a sole tre settimane dalla seconda puntata. Sará una puntata un po' speciale perché cercheremo di fare un bilancio di fine anno, per lo meno per quanto riguarda questa stagione (si é vero, in Inghilterra e Spagna si giocherá anche questa settimana, peró mi sembra ci siano abbastanza elementi lo stesso, no?). Come sempre, lasceremo la Serie A per ultima perché ne abbiamo parlato poco tempo fá

Partiamo quindi dalla Premier, dove il campionato é estremamente interessante, non essendoci un Liverpool dominatore come lo scorso anno. Ci eravamo lasciati con un Tottenham in tesa e un Chelsea poco dietro. Entrambe le squadre hanno perso varie posizioni, mentre sono rientrate nelle zone alte l'Everton di Ancelotti e il Leicester di James Vardy. Poi, a parte l'Arsenal, le altre grandi sono tutte nello spazio di due punti e quindi la situazione potrebbe cambiare ancora molto, soprattutto se il City continua a scalare posizioni come nelle ultime giornate.

Tra le partite piú importanti delle ultime 4 giornate sono da segnalare il derby di Manchester (0-0), le sconfitte del Chelsea con Everton, Wolverhampton ed Arsenal, le vittorie dell'Everton sul Leicester e sull'Arsenal, le sconfitte del Tottenham con il Liverpool ed il Leicester, il 6 a 2 del Man United sul Leeds di Bielsa ed infine il recente pareggio tra Leicester e Arsenal. Io vedo sempre Liverpool e City come favorite per la vittoria finale con possibili sorprese da Chelsea e Leicester. Spero l'Everton continui a sorpredermi. 

Come giocatori, credo che in questa prima parte della stagione le maggiori novitá siano state Diogo Jota nel Liverpool (soprattutto durante i primi due mesi), Ziyech e Werner nel Chelsea (piú di Havertz per ora), Son e Kane nel Tottenham (non sono vere sorprese, piú dei rilanci, soprattutto Kane come assist man) mentre non sono ancora pervenuti Thiago Alcantara del Liverpool, van de Beek e Cavani del Manchester United (sempre piú la squadra di Bruno Fernandes) e Bale nel Tottenham. James Rodriguez era partito molto bene nell'Everton ma ora é piú in sordina, stessa cosa per il suo compagno Calvert-Lewin, a lungo in testa alla classifica cannonieri. Sempre fortissimo il grande James Vardy, non a caso lo avevo inserito nella mia personale classifica del pallone d'oro. Troppi discontinui invece i giocatori del Manchester City.

Nella Liga, l'Atletico Madrid é stato raggiunto in testa alla classifica dal Real Madrid (anche se i colchoneros hanno due partite in meno). Nelle ultime partite il Real ha battuto l'Atletico nel derby di Madrid, mentre la squadra di Simeone si é rifatta vincendo in casa del Real Sociedad. Il Barcelona sembra in lieve ripresa, con un Messi piú motivato, forse anche a causa del fatto che ha battutto il record di reti con la stessa squadra che apparteneva a Pelé (ha mandato una bottiglia di birra ad ogni portiere a cui ha segnato uno dei suoi, Buffon ne ha ricevute 2, Casillas 17!). Certo il Barcelona deve migliorare ancora parecchi, soprattutto dopo la sconfitta con la Juve nell ultimo turno di Champions ed in vista degli ottavi contro il PSG. In campionato penso che il Real sia il favorito peró l'Atletico potrebbe ripetere l'impresa che fece ai tempi di DavidVilla.

A livello di giocatori, direi che Benzema continua ad essere la stella principale della Liga (in alto sia come goal, molti decisivi, che come assist), mentre, nel Real, Hazard continua ad essere un caso misterioso e sembrano ormai fuori dal progetto Jovic e, sorprendentemente, Isco e Marcelo). Nell'Atletico Joao Felix ha finalmente fatto vedere grandi cose sia in campionato che in Champions, mentre il Pistolero Suarez é andato a fasi alterne. Nel Barcelona, sembra che Koeman abbia provato gli assetti futuri in caso di una probabile partenza di Messi, svincolato dal prossimo gennaio; abbiamo infatti visto molto piú spazio per Dembelé di fianco a Griezmann, piú panchina per Busquets (anche se Pijanic non ha giocato tanto in campionato) e il rilancio di alcuni giovani canterani come Riqui Puig. Nel Siviglia, De Jong é sempre una sicurezza, mentre Rakitic é andato bene a sprazzi.

In Bundesliga, niente scossoni rispetto alle puntate precedenti: Bayern in testa inseguito da Leverkusen e Lipsia e Lewandowski che continua a segnare tantissimo legittimando i tanti premi che prende in questo periodo (l'ultimo a Dubai, in uno dei vari gala sul calcio che sono proliferati negli ultimi anni e nel corso del quale Ronaldo é stato premiato migior giocatore di questo secolo). Tramen i giocatori, impossibile non menzionare Haland e Reyna nel Borussia, Angelino e Olmo del Lipsia, Coman e l'immortale (confesso che mi sta molto antipatico) Muller nel Bayern. Il BMG sembra fare meglio in Champions rispetto al campionato. Io penso che il Bayern rimanga strafavorito in campionato e pure in Champions.

In Ligue 1, il Lione ed il Lilla hanno temporaneamente scavalcato il PSG in testa alla classifica, mentre Rennes e Marsiglia inseguono. Il campionato sembra piú combattuto quest'anno anche sei parigini rimangono favoriti. Direi che il Lilla é la novitá (un po' come il BMG nel campionato tedesco o l'Everton in quello inglese). La grande sorpresa degli ultimi giorni, anche se non sembra ancora ufficiale, é la decisione del PSG di esonerare Tuchel ed ingaggiare Pochettino. Sembra che all'origine vi siano alcune dichiarazioni di Tuchel che non sono piaciute alla societá, oltre alla relazione poco armoniosa con Leonardo. A me sembra un po' strano visto che Tuchel ha portato il PSG ad una finale di Champions, traguardo mai riuscito ai vari Emery, Blanc e Ancelotti, nonostante la presenza di campioni come Neymar, Mbappé, Cavani, Ibrahimovic o Thiago Silva. Non vedo facile neanche la convivenza di un allenatore quadrato come Pochettino con l'anarchia di Neymar. Tra l'altro, l'ingaggio di Pochettino, si andrebbe a sfoltire la lista di allenatori top al momento disoccupati: Allegri in cima a tutti, ma anche Valverde, Sarri o Spalletti.

Finiamo con la Serie A. Sono state settimane intesse a ricordare due grandi protagonisti del campionato italiano come Maradona e Rossi. Faró solo qualche riflessione: la prima é che, se si contasse solo l'anno solare 2020, il Milan sarebbe la squadra con piú punti, davanti ad Inter ed Atalanta (Juve solo quarta!), il che la dice lunga sull'annata dei rossoneri e sull'impatto che ha avuto l'arrivo di Ibrahimovic lo scorso gennaio. I rossoneri hanno dimostrato comunque di avere carattere anche senza lo svedese: nelle ultime due partite hanno vinto con due squadre durissime come Sassuolo e Lazio. La seconda é che l'Inter rimane la favorita per lo scudetto (soprattutto con i minori impegni dopo l'uscita dalle coppe) anche se non é tutto oro quello che luccica (un anno fa' i nerazzuri erano piú avanti come punti e finirono l'anno solare da primi in classifica). La terza é che non só quanto tempo era che non si vedeva la Juve fuori dai primi tre posti della classifica (i bianconeri sono a 10 punti dal Milan ma devono recuperare la partita con il Napoli di Gattuso). Inizio gennaio potrebbero essere decisivo per la Serie A, vedremo infatti la Juve giocarsi la stagione in due trasferte a San Siro con Milan e Inter. Un'ultima riflessione sui giocatori piú incisivi da inizio stagione: aggiungerei Morata, Insigne (molto maturato sia nel Napoli che in nazionale) Pedro e Theo Hernandez/Calhanoglu ai citati/soliti Ibrahimovic/, Ronaldo/Cuadrado, Immobile/Alberto, Zapata/Muriel, Lukaku/Barella.

19 dicembre 2020

La Serie A dopo 12 giornate

La classifica inizia ad assomigliare di piú alle attese di inizio anno, mancano Ataltanta e Lazio (snip da Gazzetta.it)
 

Ritorniamo a parlare di Serie A alla vigilia della tredicesima giornata, durante la quale si terranno partite molto interessanti come Sassuolo-Milan, Atalanta-Roma e Lazio-Napoli (sospetto che la classifica cambierá ulteriormente). E' passato un mese dall'ultimo punto (ottava giornata) e nel frattempo sono successe un sacco di cose: i simboli calcistici dei mondiali degli anni '80, Diego Armando Maradona e Paolo Rossi sono venuti a mancare; si sono chiusi i gironi di qualificazione di Champions e sono avvenuti i sorteggi per gli ottavi; ho assegnato il mio personale pallone d'oro e i sorteggi per i gruppi europei di qualificazione ai mondiali del Qatar hanno avuot luogo. 

Prima della fine dell'anno faró un altro post sulla situazione dei principali campionati europei e approfitteró per fare un bilancio di questa prima parte della stagione. Siamo a fine anno ed e' tempo di bilanci infatti: recentemente France Football, avendo deciso precedentemente di non assegnare il pallone d'oro quest'anno, ha stilato la sua formazione ideale (Maldini unico italiano tra gli undici); la Gazzetta ha assegnato i suoi awards di fine anno (anche Ibra tra i premiati); la FIFA ha assegnato il best player of the year (concordo su Lewandowski miglior giocatore, meno su Klopp miglior allenatore prima di Flick).

Ma torniamo alla nostra Serie A. Le prime 6 in classifica sono le stesse dell'ottava giornata anche se il Sassuolo ha perso posizioni e l'Inter ne ha guadagnate. Il Milan é ancora primo in classifica peró il suo vantaggio é ora piú rosicchiato (ha pareggiato le ultime due partite). L'assenza di Ibrahimovic si sta facendo sentire (e sembra che durerá altro tempo). Se avete notato é spesso cosí, quando lui é fuori il Milan conferma i buoni risultati per una o due partite poi inizia a perdere colpi. C'é poco da fare, il suo impatto é incredibile, prima ancora sul piano mentale che su quello fisico (che comunque é fortissimo, basta pensare che, nonostante le assenze, é ancora in testa, anche se in compagnia, alla classifica dei marcatori). Vedremo insomma come fará il Milan a cavarsela senza di lui. Io spero continuino ad essere competitivi, il campionato é piú bello cosí.

L'Inter ha vinto quattro partite di fila, incluso con avversari difficili come Sassuolo e Napoli (in questo caso con un po' di fortuna). Con l'uscita dalla Champions i nerazzurri di Conte possono concentrarsi sull'obiettivo scudetto e credo che abbiano tutto per vincere. La Roma ha vinto con molti goal contro le squadre di media classifica e sofferto di piú con Napoli e Sassuolo. Il Napoli invece ha vinto bene tutte le tre partite prima della sconfitta (secondo me immeritata) contro l'Inter al San Paolo. 

Discorso a parte per la Juve: i bianconeri continuano a soffrire e hanno pareggiato o vinto senza convincere nelle ultime partite. Per chi pensava che la vittoria al Camp Nou potesse essere la svolta della stagione, direi che non é cosí. Pirlo continua a provare soluzioni e ruotare i vari Chiesa, Dybala, Betancourt, Rabiot e Kulusevski, ma ancora non si vede la quadratura del cerchio. Certo é vero che sono rimasti alti in classifica e quindi sará interessante vedere cosa potranno fare se si sbloccano...

Un ultimo punto per l'Atalanta. Sono rimasto molto triste per la lite tra Gomez e Gasperini. Non ci voleva. Adoro il Papu (bellissimo anche questo ritratto tecnico di Ultimo Uomo) e l'ho messo nella mia classifica del pallone d'oro. Spero si ricomponga perché sarebbe triste per l'Atalanta, soprattutto dopo tutto il cammino fatto in questi anni. 




16 dicembre 2020

Champions: i sorteggi per gli ottavi

Poteva andare peggio per Lazio ed Atalanta? Dubito (snip dal sito stadionews.it)

Lunedí scorso, mentre stavamo ancora cercando di trovare un senso al vuoto lasciato da Paolo Rossi, la UEFA ha effettuato i sorteggi per gli ottavi di Champions ed i sedicesimi di Europa League. Oggi cerchiamo di fare il punto della situazione, mentre si sta per giocare una giornata di Serie A (il prossimo week-end fare il nostro consuento bilancio sulla serie A ogni 4 giornate, qui é l'ultimo). 

Cosa é successo nei sei turni dei gironi

Abbiamo parlato di ognuno dei sei turni separatamente e nell'ultimo di una settimana fa abbiamo fatto un primo bilancio. In termini di sorprese positive io parlerei sicuramente di queste squadre:

- il BMG che é passata nel girone piú duro, a scapito di Shakhtar e Inter. I tedeschi stanno confermando la primazia del calcio teutonico, non solo con lo strapotere del Bayern, ma anche con la crescita costante di Borussia e Lipsia. Il BMG ha mostrato un ottimo gioco e tante belle individualitá a partire dal figlio di Liliam Thuram.

- L'Atalanta che é riuscita a passare in un girone molto duro, vincendo tra l'altro in casa di Liverpool e Ajax.

- Il Lipsia che é passato nell'altro girone piú duro insieme al PSG e a scapito del Manchester United.

- La Juve che é passata per prima nel girone del Barcelona, per niente scontato soprattutto considerata la fase di transizione dei bianconeri, ancora in cerca di identitá.

Tra le delusioni io parlerei principalmente del Manchester United, che peró aveva comunque davanti due semifinaliste della scorsa edizione. La delusione piú grossa é sicuramente l'Inter. Se l'anno scorso avevamo potuto parlare di sfortuna, di infortuni di Sensi e Barella e di inesperienza, quest'anno la delusione é pure piú forte: la squadra é piú esperta (la scorsa stagione é arrivata in finale di Europa League) e con una rosa molto piú ricca. A me spiace molto perché ho l'impressione che l'Inter abbia mostrato solo a tratti (e pure meno dello scorso anno, dove aveva impressionato in parte delle partite con Barcelona e Borussia) di cosa é capace e abbia sprecato grosse occasioni (anche sul piano simbolico e dell'immagine, come nel doppio scontro con il Real Madrid). Ora i nerazzurri, arrivati ultimi del loro gruppo, sono fuori anche dall'Europa League e non hanno scuse in Serie A, erano giá favoriti ad inizio stagione, se sbagliano l'obiettivo scudetto direi che Conte ha subito un grosso scacco.

Le promosse, un paragone con gli anni passati

Uno degli aspetti piú impressionanti é la regolaritá nella presenza di certe squadre agli ottavi. Proviamo a fare un confronto riguardo alle squadre qualficate quest'anno che si sono sempre qualificate agli ottavi nei precendenti ...

5 anni (6): Barcelona, Bayern, Juventus, Manchester City, PSG, Real Madrid.

3 anni (7): Barcelona, Bayern, Juventus, Liverpool, Manchester City, PSG, Real Madrid.

1 anno (scorso anno, 12): Atalanta, Atletico Madrid, Barcelona, Bayern, Borussia, Chelsea, Juventus, Lipsia, Liverpool, Manchester City, PSG, Real Madrid.

Vi sono naturalmente squadre come Atletico Madrid, Tottenham, Chelsea, Porto o Borussia che hanno mancato una qualificazione negli ultimi 5 anni (vicino anche Roma, Shahktar o Siviglia), cosí prima di loro accadeva a Manchester United, Arsenal. Fa impressione vedere che solo 4 squadre sono nuove rispetto all'anno scorso: la Lazio ha sostituito il Napoli, il Siviglia ha sostituito il Valencia, il BMG ha sostituito il Tottenham e il Porto ha sostituito il Lione.

I sorteggi: come é andata per le italiane e gli scontri piú interessanti

Direi che é andata male, lo scorso anno il Napoli era stato sfortunato trovandosi il Barcelona, mentre l'Atalanta aveca pescato il Valencia, mentre la Juve sembrava favorita con il Lione (poi sappiamo come é andata). La Juve affronta il Porto di Sergio Conceicao, sulla carta un avversario da non sottovalutare (nessuno che arriva agli ottavi di Champions lo é) peró abbordabile. L'Ataltanta invece si trova il Real di Zidane, una squadra data per morta varie volte ma che negli ultimi giorni ha battuto Siviglia, BMG e Atletico Madrid, quindi tutt'altro che finita.  Secondo me i bergamaschi possono fare l'impresa peró sarebbe appunto un'impresa. Pochissime speranze per la Lazio, che invece ha pescato il Bayern, la squadra piú forte del momento, anche piú del Liverpool. I tedeschi dovrebbero avere due serate negative, mi sembra un po' troppo. Ovviamente spero di sbagliarmi.

Parlando di pronostici, l'anno scorso avevo fatto una serie di pronostici giá a dicembre 2019, poi aggiornato ogni mese. Non credo che lo ripeteró quest'anno perché molto dipenderá da come ogni squadra arriverá alle partite. In generale in questo momento credo che le teste di serie (prime nei loro gruppi di qualificazione) siano le favorite anche se le partite Atletico Madrid - Chelsea, Siviglia-Borussia o Barcelona-PSG siano estremamente equilibrate ed aperte. Sicuramente lo scontro piú interessante é proprio quello tra catalani e parigini, che li vedrá nuovamente di fronte dopo il famoso 6 a 1 della stagione 2016/17. Sará il ritorno di Neymar a Barcelona, proprio in un momento in cui sta invitando Messi a raggiungerlo a Parigi. Bello anche vedere Griezmann contro Mbappé. Potenzialmente molto spettacolari anche Lipsia-Liverpool e BMG-Manchester City.

Europa League

Sorteggio positivo per Milan, Roma e Napoli che hanno pescato rispettivamente Stella Rossa, Braga e Granada, squadre ostiche ma non impossibili. Tra gli altri scontri, i piú interessanti sembrano Wolfsberg-Tottenham, Real Sociedad-Manchester United e Benifca-Arsenal.


13 dicembre 2020

PAOLOROSSI era un ragazzo come noi

In questi giorni ho guardato un sacco di foto di PaoloRossi, questa é quella che mi é piaciuta di piú, sull'aereo di ritorno dalla Spagna, mentre Zoff e Causio giocano a scopa con Pertini e Bearzot. Chissá a cosa pensa Paolo? Forse non ci crede ancora... (snip dal sito gazzetta.it)

Oggi é Santa Lucia, il 13 Dicembre 2020. Io e Adriana abbiamo appena finito di fare altri 450 capelletti mentre i bimbi erano impegnati per un puzzle che la Santa gli ha portato stanotte. Quest'anno dovremo passare il Natale senza nonne (da quando ci sono i bimbi é successo solo una volta, il primo anno a Gerusalemme) a causa del COVID  19. Ho aspettato qualche giorno ed ora ho deciso di scrivere il mio personale ricordo di Paolo Rossi, Pablito. E' successo giovedí mattina, mi ero appena svegliato, presto come al solito per portare fuori la Tracy prima che Adriana portasse i bimbi a scuola.

Non só da dove partire, ci sarebbe tantissimo da dire, quindi inizio a fare una lista dei ricordi molto belli che ho visto in questi giorni da giornalisti o ex compagni. Aggiungo qualche foto e Snip speciale. Partiamo ovviamente dalla prima pagina della Gazzetta dello Sport, che ha anche spiegato l'origine del nome Pablito.

Poi ecco un breve sommario sul sito della FIGC (figc.it):

Sbocciato nel Vicenza, nella stagione 1977/78 realizzò 24 reti chiudendo il campionato al secondo posto e guadagnandosi la convocazione di Enzo Bearzot al Mondiale del 1978 in Argentina. La consacrazione arrivò negli anni ’80 alla Juventus, con cui conquisto una Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa UEFA, due Scudetti e una Coppa Italia, realizzando complessivamente 24 gol in 83 presenze. Ma i successi più belli sono legati alla Nazionale, che lo vide esordire nel dicembre del 1977 in un’amichevole con il Belgio. Dopo aver preso parte al Mondiale del 1978 in Argentina, dove realizzò tre reti in un torneo chiuso dall’Italia al quarto posto, fu convocato per il Mundial del 1982 laureandosi capocannoniere con 6 gol e diventando uno dei principali artefici della vittoria. In maglia azzurra ha realizzato 20 reti in 48 presenze e detiene con Roberto Baggio e Christian Vieri il record di gol segnati da un calciatore italiano ai Mondiali (9). Terzo italiano ad aggiudicarsi il Pallone d’Oro, nel 2016 è entrato a far parte della ‘Hall of Fame del Calcio Italiano’.(da sito FIGC)

La Gazzetta ha dedicato una bellissima sezione chiamata Addio Pablito, contiene tantissime foto, i ricordi dei compagni di nazionale, della Juve, il racconto dei funerali con la presenza di tantissimi mostri sacri, come il suo grande amico Cabrini, poi Tardelli, Marini, Bruno Conti, Maldini, Baggio, Antonioni e tantissimi altri. Mi é piaciuto tantissimo l'abbraccio tra i miei miti Bruno Conti e Roberto Baggio. Proprio Baggio era molto emozionato ed ha scritto una lettera molto bella alla Gazzetta su come Rossi lo avesse ispirato.

Bellissima questa foto del loro inizio carriera al Vicenza (dove infatti si sono tenuti i funerali di Rossi, che pure era di Prato). E' anche bello pensare che, nel 1986/1987, mentre Rossi si avvicinava alla fine della su breve carriera nel Verona, Diego Armando Maradona, campione del mondo 1986, portava il Napoli al suo primo scudetto e Roberto Baggio, prossimo pallone d'oro italiano dopo Rossi, iniziava a mostrare le sue magie con la Fiorentina (nel Settembre 1989, proprio Baggio segnó un goal incredibile al San Paolo contro il Napoli di Maradona). E' poi bello pensare che, per diversi anni Baggio si é affrontato con Gigi Buffon, ultimo campione del mondo 2006 ancora in attivitá e pallone d'oro simbolico del 2006 (snip dal sito eurosport .it)

La Gazzetta ha anche pubblicato un bell'articolo per paragonare la nazionale campione del mondo 1982 e quella del 2006. Devo dire che mi trova molto d'accordo anche se forse ci sono sopratutto ragioni sentimentali. Io a distanza di tempo considero che le nazionali piú forte che ho visto fossero quelle del 1990 e, potenzialmente se uno si basa sui nomi dei giocatori disponibili, quella del 2002. Peró é vero che la vittoria del 1982 ha rappresentato l'apice per tanti di noi e ci ha marcato per sempre.

Tra gli altri ricordi, ve ne sono di tantissimi tipi, la maggior parte sui mondiali di Spagna e sulla partita contro il Brasile in particolare (simile a quello che successe a Maradona due settimane prima in cui molti ricordi sono andati a parare sulla partita contro l'Inghilterra ai Mondiali del 1986), peró tanti altri piú privati oppure sulle vicende in Serie A, compreso lo scandalo calcioscommesse. Ne metto qui in fila un po' da queste testate: il Post (qui e qui), Ultimo Uomo, la Repubblica (con anche il bel Blog di Fabrizio Bocca), il Corriere (bellissimo l'articolo di Sconcerti e di Walter Veltroni a cui sono linkati altri begli articoli).

Chiudo la rassegna con snip da Instagram e Twitter dei saluti che alcuni dei miei campioni piú cari hanno dato a PaoloRossi. 

Bruno Conti


Antonio Cabrini

Giancarlo Antognoni

Alessandro Del Piero

Roberto Mancini


Clarence Seedorf

La figurina dei mondiali del 1982

Qualche nota dal punto di vista puramente calcistico: quando ci penso é strano, Rossi ha vinto un mondiale da capocannoniere, mentre Maradona arrivó a 5 reti, dietro le 6 di Lineker. Entrambi sicuramente protagonisti. Poi Rossi vinse anche il pallone d'oro e tanti altri titoli con la Juve, mentre Diego vinse due scudetti e una Coppa Uefa con il Napoli. Peró il loro impatto sull'immaginario é molto differente. Maradona é nell'olimpo, Rossi piú simile ai grandi di una stagione breve (un po' come stava per diventare Totó Schillaci ai mondiali del 1990). 

Se ci pensi, anche Baggio (che pure ha fallito l'appuntamento finale nel 1994), é molto piú in alto nella nostra storia calcistica, come pure il vari Totti, Del Piero, Maldini e pure Baresi o Pirlo. Certo questione di opinioni, io ho amato piú altri calciatori (ripeto come giocatori non come persone). Sicuramente per vari anni Paolo Rossi é stato il nome piú famoso fuori dall'Italia e la sua maglia numero 20 un'icona. 

Adesso voglio raccontare un po' cosa é stato  Paolo Rossi per me. E per farlo non posso non parlare della nazionale italiana, ed in particolare di quella di Enzo Bearzot, l'unico CT che io mi ricordi sia stato sulla panchina azzurra per tre mondiali (ho visto qualche anno fa' a Roma una belllissima mostra sulla nazionale con alcuni bellissimi cimeli, inclusa la coppa del mondo, tra l'altro disegnata da un italiano, forse la coppa piú bella che esista. Peccato il luogo angusto della mostra, avrebbero dovuta farla in centro, ci sarebbero andati migliaia di turisti, anche stranieri. Ora non vedo l'ora di visitare il museo di Coverciano...).

Questo blog é marcato dalla nazionale di Bearzot: il nome Marazico (Maradona+Zico) é il soprannome dato a Bruno Conti per le sue gesta nel mondiale 1982 (fu nominato miglior giocatore del mondiale da Pelé). La foto di background el post é quella della nazionale 1982, uguale al poster che ho tuttora con me (sta per compiere 40 anni!). Bruno Conti e la sua maglia azzurra numero 16 é stato il mio primo eroe calcistico. 

Io ho ricordi vaghi dei Mondiali 1978, penso di avere visto qualche immagine, mi ricordo i numeri delle maglie disegnati in modo diverso dalle altre competizioni successive. Avevo 7 anni del resto, percui non sono sicuro se le azioni che ho in mente sono dell'epoco o, piú probabilmente, cose viste negli anni successivi. L'Italia arrivó alle semifinali e fu in Argentina che naque il nome Pablito per Rossi. All'epoca non seguivo il calcio cosí assiduamente da sapere che Rossi stava facendo faville con il Lanerossi Vicenza. Iniziai a tifare Milan per via di Gianni Rivera e per fare il bastian contrario in casa (mio padre ed i miei fratelli erano interesti).

Nel 1980, agli Europei in Italia, Rossi non c'era a causa dello scandalo del calcio scommesse. L'Italia arrivó quarta (c'erano solo 8 squadre) dopo essere arrivata seconda nel suo girone ed aver person la finalina ai rigori con la Cecoslovacchia.  Anche qui, ho ricordi sfumati, da film di Fantozzi. Quando guardo le statistiche mi rendo conto che molti degli eroi di Spagna 1982 erano giá lí.

Nel 1982 é un'altra storia, avevo 11 anni, andavo alle medie ed ero presissimo dal calcio. Mi ricordo la grande delusione per i tre pareggi nel girone con Polonia, Camerun e Perú (solo il goal di Conti con il Perú era da salvare). All'epoca non sapevo di tutte le polemiche per il fatto che Bearzot avesse puntato su Paolo Rossi, da poco rientrato dalla squalifica, a scapito di Roberto Pruzzo, er Bomber de Crocefieschi (mi piaceva un sacco, soprattutto nella Roma di Eriksonn di due anni dopo).

Vidi la partita con l'Argentina di Maradona (2 a 1 per l'Italia, reti di Tardelli, Cabrini e Passarella) a casa dei mie piú cari amici dell'epoca, i gemelli Jotti. Ero sorpresissimo. Vidi la partita con il Brasile (3 a 2 finale con tripletta di Rossi e reti di Socrates e Falcao) in casa (ero troppo nervoso, fu incredibile l'emozione, non ci volevo credere, ancora recrimino che il 4to goal di Antognoni era regolare). Fu incredibile poi ritrovarsi i vari Falcao, Socrates, Junior, Cerezo, Zico, Edinho, Dirceu in Italia (alcuni erano giá da noi), a creare la Serie A piú bella di sempre con la compagnia dei vari Platini, Boniek, Rumenigge e compagnia. Il mio goal preferito di Rossi nella tripletta fu il secondo.

Poi andai al mare in Romagna con la Zia Iaia, lo Zio Vovó e mia cugina Chiara. Mi ricordo la partita con la Polonia (2 a 0 con doppietta di Rossi), piú dura del previsto (molto bella ed emozionante anche la semifinale tra Germania e Francia) e poi la finale con la Germania (3 a 1 con reti di Rossi, Tardelli, Altobelli e Breitner; che paura al rigore sbagliato da Cabrini, che gioia la galoppata di Conti sulla fascia). La notte passeggiamo a vedere la gente in auto a festeggiare con i clacson sfrenati. Il giorno dopo due tedeschi dell'hotel mi buttarono in acqua al mare e mi tennero sotto un po'.. avevo esultato troppo. Fu una tale ubriacatura di emozioni che da allora non mi sono piú staccato da queste competizioni.

In quegli anni, Paolo Rossi giocava nella Juve di Trapattoni, Scirea, Tardelli, Platini, Cabrini, Gentile, Boniek, Dino Zoff. Insomma una corazzata. Io non la sopportavo perché vinceva sempre e li trovavo arroganti. Tifavo Milan e preferivo al limite la Roma di Liedholm e Bruno Conti. Quella Juve perse una finale incredibile contro l'Amburgo di Magath nel 1983; si rifará nel 1984 vincendo la Coppa delle Coppe contro il Porto. Nel 1984, per gli europei di Francia, l'Italia arrivó solo quarta nel suo gruppo di qualificazione e restó a casa. Fu una grandissima delusione vedere Platini trionfare con la Francia mentre i campioni del mondo sembravano giá dimenticati.

Il 1984-85 fu l'ultimo di Rossi alla Juve. In campionato il Verona di Elkjaer, Garella, Di Gennaro, Fanna e Briegel sorprese tutti e vinse l'unico scudetto mai vinto da una vera provinciale da quando mi ricordo di seguire il calcio (Napoli, Sampdoria, Roma, Lazio sono tutte squadre di capoluoghi di regione, hanno anche vinto delle coppe). Rossi giocava poco. Vinse la Coppa Campioni nella tristissima finale 1985 dello stadio Heysel (ci sono stato in pellegrinaggio durante il mio interrail del 1990) contro il Liverpool, che l'anno prima aveva battuto la Roma ai rigori. All'epoca d'altra parte era molto piú dura vincere la Coppa Campioni dato che ci andavano solo i vincitori degli scudetti. 

Poi Rossi passó al Milan di Giussy Farina. Il mio Milan, quello di Hateley e Virdis, di Baresi e Di Bartolomei. Non fece tantissimo, mi ricordo una doppietta nel derby con addosso la maglia numero 10 di Rivera. L'anno dopo lo scambiarono con il Verona per Galderisi e fece la sua ultima stagione prima di ritirarsi, ancora giovane, peri troppi dolori alle ginocchia. 

Poi arrivarono i mondiali di Messico 1986, quelli di Maradona, gli ultimi di Bearzot. Io ho dei ricordi dolce-amari di quel periodo: amari per l'uscita poco onorevole degli azzurri, dolci perché li vissi accanto a mio padre, che mi lasció alzarmi di notte alle 2 o alle 3 per vedere le partite con lui e mangiare gelato. Fu stupendo.

Bearzot aveva tentato un rinnovamento della nazionale, portando nuova linfa come De Napoli, Galderisi o Vialli. Peró l'ossatura era ancora quella deil 1978/1982, con Galli al posto di Zoff, Bergomi al posto di Gentile, Bagni per Tardelli, Altobelli per Graziani e Vierchowod per Collovati. Rossi era convocato, con la sua maglia numero 20, peró non giocó mai. Eravamo in gruppo con Corea del Sud, Bulgaria ed Argentina. Pareggiammo 1 a 1 con  Bulgaria ed Argentina (il famoso goal di Maradona per molti gatta di Galli) e vincemmo 3 a 2 con la Corea. Altobelli accumuló 4 reti in tre partite (Spillo fece molto bene anche nel 1988 e penso che lui abbia segnato uno dei goal piú belli che ho mai visto di un giocatore azzurro, era giá l'Italia di Vicini).

Arrivammo secondi e agli ottavi ci trovammo contro la Francia di Platini, Tigana, Giresse e Fernandez, uno dei centrocampi piú forti della storia del calcio e una delle squadre favorite per la vittoria finale. Perdemmo 2 a 0 e tornammo a casa con molte critiche alla timidezza di Berzot e al suo troppo amore per i suoi veterani (Vialli poteva sicuramente giocare di piú, sputava fuoco all'epoca...). Cosí terminó la gloriosa storia dell'Italia di Bearzot e di Paolo Rossi. Nel frattempo Antonello Venditti dedicó una bella canzone a quei mondiali e a PaoloRossi (che da il titolo a questo post). Io la cantai spesso, anche per i mondiali del 1990, quelli della mia maturitá (e delle notti prima degli esami) e del mio interrail.

CIAO PAOLOROSSI




09 dicembre 2020

Champions: sesto turno dei gironi

 

Non vorrei dimenticare un'altra bellissima nota di ieri sera, ovvero la presenza della leggenda Gigi Buffon, quasi 43enne, al suo quarto decennio nelle coppe, ha sfoderato una prestazione sicura e attenta, soprattutto sui tiri di Messi. Molto bello lo scambio della maglia alla fine (sinp da Tuttosport.com)

Preparatevi, oggi sará una puntata un po' lunga, sono finiti i sei turni dei gruppi di qualificazione e c'é tanto di cui parlare, soprattutto considerando dalla situazione che ci siamo trovati a commentare una settimana fa, dopo il quinto turno.

Capitolo a parte: Barcelona - Juventus

Non si puó non parlare di questa partita per prima. Devo ammettere che c'eravamo arrivati senza troppi entusiasmi: l'impresa della Juve sembrava veramente impossibile e non ero neanche sicuro che ci avrebbe provato sul serio. Come dicevamo entrambe le squadre erano state tra le delusioni della scorsa stagione ed in questa stagione, dopo il cambio di allenatore, non erano partite benissimo. Nella partita di Torino, la Juve aveva perso male, anche se era assente Ronaldo.

Insomma, la grande attrattiva della partita era senza dubbio il re-incontro tra Messi e Ronaldo, alla loro 36ma sfida (la prima nel 2008, in un Barcelona-Manchester United). Era addirittura dal 2011 che non si incontravano in Champions, ovvero dal famigerato periodo dei 4 Clasicos tra Real e Barcelona in 18 giorni. 

Ronaldo veniva dato in uno stato di forma migliore anche se non si puó dimenticare la sua delusione per le brutte uscite in Champions con Ajax e Lione negli ultimi due anni che hanno portato a ad avere tre allenatori diversi nei suoi tre anni alla Juve per ora. Di Messi si sa che dallo scorso agosto sembra quasi un separato in casa.

Nonostante tutto la sfida manteneva un grande fascino, parliamo dei due dominatori del calcio degli ultimi 12 anni (11 palloni d'oro e 9 Champions in due), i migliori marcatori della storia della Champions (gli unici sopra ai 100 goal) e gli unici che vengono accostati a Pelé e Maradona e sopra ai vari Zidane, Van Basten e compagnia. In preparazione della sfida si potevano leggere articoli molto belli sulla Gazzetta,  e sul Corriere e ancora sul Corriere.

Molto bello anche questo post del Barcelona con la provocazione su chi é il GOAT (snip da Twitter.com)

Alla fine la Juve ha preso la partita molto seriamente ed ha vinto 3 a 0, vendicando la sconfitta di Torino e, soprattutto, strappando il primo posto nel gruppo al Barcelona. Ronaldo ha segnato una doppietta su rigore (molto generoso il primo), mentre McKenny ha segnato un bel goal in sforbiciata dopo una bella azione corale. Adesso ci sono tanti che stanno celebrando Pirlo e parlano di partita perfetta dei bianconeri. Io non credo che sia cosí, il Barcelona ha creato occasioni ma stavolta non é stata fortunata come a Torino. 

Peró effettivamente, nei primi trenta minuti la Juve ha schiacciato il Barcelona e dominato (per una bella analisi tattica, vi rimando a Fabio Barcellona su Ultimo Uomo). Cuadrado ha fatto una bellissima prestazione, é il Marcelo della Juve, determinante in tantissimi assit. Anche Ramsey e Morata hanno fatto molto bene. Era da anni che il Barcelona non prendeva un 3 a 0 in casa in Champions (chiedere al Bayern di Jupp Heyneckes). Ora la Juve puó guardare con ottimismo alle prossime fasi. Nell'altra gara del Gruppo G, la Dinamo Kiev ha vinto per 1 a 0 contro il Ferencvaros.


E le altre italiane?

Beh intanto c'é da segnalare che anche la Lazio é passata agli ottavi, un'impresa storica per loro. Gli azzurri di Simone Inzaghi sono partiti molto bene con il Brugge e alla mezz'ora vincevano 2 a 1 con reti di Correa e del solito Immobile (anche qui, molto generoso il rigore per la Lazio). In quel momento il Dortmund perdeva 1 a 0 in casa dello Zenit e la Lazio era addirittura prima nel girone. Poi nel secondo tempo, il Brugge si é portata sul 2 a 2 nonostante l'uomo in meno ed ha addirittura sfiorato la vittoria in varie occasioni, mentre il Dortmund ha ribaltato lo Zenit e si é presa il primo posto del gruppo F. Insomma Lazio non impeccabile ma comunque passa da seconda con 10 punti, nessuna sconfitta e 5 reti di Immobile in 4 partite. Ottimo!

Nel Gruppo D, l'Atalanta di Gasperini ha giocato una partita di sofferenza e contropiede in casa dell'Ajax come le vecchie squadre italiane anni '80 nelle coppe europee. I bergamaschi hanno rintuzzato tutti gli attacchi ed hanno avuto anche loro varie occasione, soprattutto nella parte centrale del secondo tempo. Decisiva una parata di Gollini su un goal quasi certo degli olandesi e decisivo anche il neoentrato Muriel con un bellissimo goal in contropiede. A me piace da matti Zapata, si sacrifica, crea spazi, fa a sportellate. Insomma é il Lukaku dell'Atalanta. Nell'altra partita il  Liverpool , giá qualificato e sicuro del primo posto, ha pareggiato 1 a 1 fuori casa.

Finiamo in tristezza con l'Inter di Conte nel Gruppo B. Sinceramente pensavo fosse piú facile che le cose andassero male sul fronte Real-BMG, invece il Real ha vinto con una doppietta di Benzema e si é presa il primo posto del gruppo (i detrattori di Zidane dovranno zittirsi). L'Inter é partita forte prendendo una traversa con Lautaro e per tutto il primo tempo ha dato l'impressione di poter segnare da un momento all'altro. Nel secondo tempo é sembrata piu' spenta, quasi scoraggiata, mentre lo Shaktar ha controllato meglio il gioco, anche se si capiva che si sarebbero accontentati dell'Europa League o di un qualche episodio fortunato. L'Inter non ha avuto la fortuna di sbloccare il risultato come nella semifinale di Europa League dello scorso agosto, anzi la partita é assomigliata di piú alla finale con il Siviglia. Secondo me Conte doveva inserire prima Sanchez ed Eriksen, come altre volte in passato ha aspettato troppo. 

Poi nel finale l'Inter ha dovuto pagare il conto per gli episodi fortunati capitati alle altre tre italiane e c'é stato pure l'episodio comico di Lukaku che ha 'parato' un goal sicuro di Sanchez (un po' come gli episodi sfortunati che ebbe nella finale di Europa League con il Siviglia). Come l'anno scorso, l'Inter va fuori all'ultima giornata (avrei volentieri scambiato l'impresa della Juve per avere quattro italiane agli ottavi). Questa volta é pure peggio perché non giocherá nemmeno l'Europa League. Va avanti il BMG, sicuramente la sorpresa piú piacevole di questa fase della Champions. Adesso per la squadra di Conte, la pressione per vincere il campionato sará ancora maggiore. Dopo la questione della rosa corta, usata spesso da Conte lo scorso anno, non c'é piú neanche la scusa delle troppe partite da giocare in poco tempo. Sono curioso, secondo me l'Inter puó farcela alla grande; il campionato é la competizione dove Conte funziona meglio. Se non ce la facesse inizierebbe a perdere la sua fama di vincente.

E le altre partite?

L'altro gruppo pú intressante era quello H, con PSG, United e Lipsia. Come avevamo anticipato la settimana scorsa, la sconfitta del Manchester ad Old Trafford con il PSG ha complicato la vita degli inglesi di Bruno Fernandes. Il Lipsia li ha schiacciati nel primo tempo e si é portata sul 3 a 0 al 69mo. Poi lo United ha imbastito una rimonta e si é portato sul 2 a 3 ma non é bastato. Insieme all'Inter e all'Ajax sono gli esclusi eccellenti dagli ottavi di Champions. Gli inglesi, lo Shaktar e gli olandesi andranno a rinfoltire la nutrita truppa di Europa League. Episodio mai visto prima nella partita tra PSG ed Instanbul: il quarto uomo ha indicato un membro dello staff tecnico della squadra turca con l'espressione romena "negru". Le squadra, giustamente, se ne sono andate negli spogliatori e la partita é stata sospesa. Si é giocato stasera ed il PSG ha vinto facile con una doppietta di Mbappé e una tripletta di Neymar, salito a 6 reti con Morata, Haland e Rashford.

Nel Gruppo A, il Bayern, giá sicuro del primo posto, ha battuto 2 a 0 il Lokomotiv Mosca, mentre l'Atletico Madrid ha raccolto una vittoria decisiva in casa del Salisburgo, sotto gli occhi di uno scocciato Suarez. Nel Gruppo C, il City ed il Porto, entrambi gia' qualificati, hanno vinto rispettivamente contro il Marsiglia e l'Olympiacos. Nel Gruppo E i giochi erano giá fatti con il Chelsea primo ed il Siviglia secondo. Gli inglesi hanno pareggiato in casa con il Krasnodar mentre il Siviglia ha vinto in casa del Rennes.

Solito aggiornamento per sull'Europa League: vittoria in trasfera per Milan, pareggio casalingo per il Napoli e sconfitta irrilevante per la Roma. Tutte e tre le italiane sono passate come prime del loro gruppo. Poche sorprese anche negli altri gruppi, nessuna delle squadre piu' forti e' rimasta fuori. La settimana prossima, al momento di discutere i sorteggi, faremo un bilancio dei gironi per entrambe le coppe, inclusa una comparazione con lo scorso anno.





08 dicembre 2020

Nazionale: I sorteggi dei gruppi di qualificazione per i mondiali del Qatar


Ecco i risultati dei sorteggi per i gruppi europei delle qualificazioni (snip dal sito restodelcalcio.com)

Lo só e una serata in cui siamo concentratissimi sulla champions e sul ritrovo tra Ronaldo e Messi, peró volevo fare solo una piccola parentesi per dare un paio di notizie di rilevanza per la nazionale:

- dopo la bella qualificazione per le fasi finali della Nations League, nei sorteggi per le semifinali, che si giocheranno in Italia, gli azzurri si troveranno ad affrontare la Spagna di Luis Enrique il prossimo 6 Ottobre 2021 a Milano, mentre il giorno dopo il Belgio affronterá la Francia a Torino. Gli azzurri ritrovano le furie rosse dopo la sconfitta ai rigori negli Europei del 2008 (allenatore Donadoni), il pareggio nei gruppi di qualificazione dell'Europeo 2012, la sconffitta in finale nello stesso Europeo (allenatore Prandelli), la vittoria negli Europei 2016 (allenatore Conte), il pareggio e la sconfitta nelle mancate qualificazioni per i mondiali 2018 (allenatore Ventura). Sará molto dura, gli spagnoli sono in fase di rinnovamento e presentano dei giocatori di grandissimo talento, peró di facili non ce n'era nessuna. Comunque questo avverrá dopo le partite di qualificazione per i mondiali e gli Europei 2021 (Covid permettendo!).

- la FIFA ha messo in moto i sorteggi per i gruppi di qualificazione per i mondiali del Qatar del 2022 (i primi a giocarsi in medio oriente ed a tenersi in inverno). Parliamo dei gruppi europei in quanto quelli sudamericani sono giá in corso (penso che anche quelli africani siano stati sorteggiati recentemente). Grazie ad i buoni risultati della gestione Mancini, l'Italia ha risalito il ranking FIFA a tappe forzate ed ha ottenuto un ruolo da testa di serie che le ha permesso di evitare le avversarie piú difficili (como purtroppo non avvenne proprio quando ci trovammo contro la Spagna nel 2017). I gruppi sono tutti abbastanza equilibrati e rifletto i valori espressi dall'ultima Nations League. Per l'Italia sará interessante affrontare la Svizzera che é giá nel suo gruppo agli Europei del prossimo anno.


07 dicembre 2020

Un punto sui maggiori campionati europei - seconda puntata


 Eccoci di nuovo a fare il punto sui maggiori campionati europei ad un mese circa dalla prima puntata.

E' successo tantissimo nell'ultimo mese, scosso dalla morte di Diego Armando Maradona (e a tanti di noi questo a fatto pensare a come fosse effettivamente il piú grande). Cercheró di andare passo per passo, lasciando per ultima la Serie A, visto che ne abbiamo parlato recentemente.

In Premier League il Liverpool é stato affiancato in testa alla classifica dal Tottenham di Mourinho. La squadra di Londra é la grande sorpresa di inizio stagione per me. Nell'ultimo mese é riuscito a vincere con l'Arsenal e con il City (ne abbiamo parlato in un post speciale sullo scontro vintage Mourinho-Guardiola) e a pareggiare a casa del Chelsea. Il Liverpool sembra aver riacquistato la sua grande soliditá e, oltre a battere le non facili Woverhampton e Leicester, aveva imposto il pareggio al City di Guardiola in quello che negli ultimi anni poteva essere considerato il 'derby d'Inghilterra'. Dietro di loro sta andando molto bene il Chelsea di Lampard, forse la squadra con piú giovani talenti della Premier. Inseguono Leicester, United, City ed Everton, mentre sorprende la poca consistenza dell'Arsenal.

In Liga, l'Atletico di Simeone sta approfittando del periodo difficile di Barcelona e Real Madrid per prendere la guida della classifica, nonostante le due partite in meno. É impressionante vedere il Barcelona a 12 punti dalla vetta (per quanto i catalani sono anche loro con due partite in meno), mentre il Real non va malissimo (a 20 punti, dietro Real Sociedad e Villareal ma con una partita in meno rispetto a loro), peró negli ultimi tempi, dopo alcune brutte sconfitte in campionato ed in Champions, si parlava addirittura di possibile esonero di Zidane (scongiurato sembra dalla vittoria in trasferta in casa del difficile Siviglia due giorni fa'; a me sembra assurdo che si possa solo pensare di esonerare l'uomo delle tre Champions di fila e di due vittorie in Liga, l'ultima delle quali con una squadra in chiaro declino rispetto a quella dei tempi di CR7). Il Siviglia continua ad essere meno incisivio in campionato rispetto alle coppe. Ció che sorprende dell'Atletico é che ancora non si é visto un grande contributo di Suarez. In un post di qualche tempo fa' abbiamo parlato del mancato scontro tra il Pistolero e Messi in un'Atletico-Barcelona vinta dai padroni di casa. Comunque una Liga sottotono, come mostra anche la poco brillante classifica cannonieri.

In Bundesliga, la classifica sembra piú rispettare le attese, con il Bayern del mio pallone d'oro Lewandowski naturalmente in testa e le altre dietro. Sorprende non vedere piú in alto il BMG, squadra rivelazione di questa fase di Champions. Ad inizo Novembre si é giocato il derby di Germania degli ultimi anni, ovvero Dortmund contro Bayern, mentre lo scorso week-end, il Bayern ha vinto anche contro il Lipsia che ormai si conferma una delle squadre piú forti in Bundesliga. Mi fa piacere vedere l'ex milanista Andre Silva tra i migliori marcatori del campionato. In Francia, il PSG del capocannoniere Mbappé (oltre che dei nostri Kean, Verratti e Florenzi) é in testa alla classifica, seguito dal forte Lilla (mi ha impressionato a San Siro contro il Milan) e dal Lione di Rudi Garcia con gli ex De Sciglio e Paqueta, oltre al fortissimo Aouar.

In Serie A, continua a guidare il Milan di Pioli (nonostante le assenze di Ibrahimovic per COVID o infortunio), mentre dietro stanno stabilizzando le proprie prestazioni anche Inter, Napoli e Juve (con Sassuolo, Roma e Lazio piú dietro e l'Atalanta a fasi alterne per ora). Impressionante vedere anche in classifica cannonieri come Ibrahimovic, Ronaldo e Lukaku siano cosí importanti per le loro squadre. Ora aspettiamo i verdetti delle Coppe. Dopo il quinto turno, c'é ancora la possibilitá che si qualifichino tutte e sette le nostre italiane (per ora sicure solo Juve, Roma e Milan), nel prossimo turno ci aspettano partite molto emozionanti per Atalanta ed Inter, mentre vedremo se assisteremo al re-incontro tra CR7 e Messi in Barcelona Juve. A presto!






03 dicembre 2020

Champions: quinto turno dei gironi

 

Impossibile non dargli la copertina. Sbaglia molti goal, ma quando l'Inter vince, lui é sempre determinante (snip dal sito nerazzurrisiamonoi.it)

Terza copertina di fila per l'Inter nelle puntate sulla fase dei gruppi di Champions. Finalmente una foto positiva dopo quelle del quarto (espulsione di Vidal) e del terzo turno (rete di Sergio Ramos). Non che le altre italiane non meritassero la stessa attenzione, ma sicuramente il gruppo dell'Inter é il piú combattuto (é l'unico dove tutte le 4 squadre si possono ancora qualificare, una cosa rarissima) e anche il piú affascinante per tanti aspetti. Andiamo per ordine.

Come sono andate le italiane

Partiamo proprio dall'Inter. I neroazzurri hanno espugnato il difficilissimo campo del BMG, squadra rivelazione di questa fase della Champions. E' stata una partita dura e piena di colpi di scena. La squadra di Conte poteva chiuderla anche prima ma come al solito ha sbagliato varie occasioni. Questa volta é stata peró assistita dalla fortuna (penso anche al goal del 3 - 3 del BMG, discutibile la decisione di annullarlo), che invece le era mancata in altre partite. Lukaku ha segnato una doppietta e trascinato la squadra insieme ad un grande Bastoni e un ottimo Brozovic. Il belga ha dimostrato una volta di piú perché Conte lo volesse cosí tanto e perché l'ho messo sul podio della mia personale classifica del pallone d'oro. E' in formissima e segna tanto in coppa, campionato e pure con la nazionale.

La classifica del Gruppo B é strettissima grazie all'inaspettata vittoria dello Shakthar sul Real Madrid. Ora abbiamo BMG primo con 8 punti. Real e Shakhtar con 7 punti e Inter con 5. I neroazzurri devono battere lo Shakhtar nell'ultima partita e sperare che Real e BMG non pareggino (il biscotto é possibile peró sarebbe un rischio per il Real perché lo Shakhtar potrebbe fargli la sorpresa). Comunque una bella dimostrazione di carattere. Peccato che l'Inter abbia gestito cosí male le gare con il Real.

Per l'Atalanta parlerei di mezza delusione. I danesi del Midtjylland erano inferiori ma la squadra di Gasperini é riuscita a cogliere solo un pareggio, in rimonta tra l'altro. Peccato perché nel turno precedente sembravano essere usciti dal periodo di crisi andando a vincere ad Anfield Road. Nell'altra partita del Gruppo D, il Liverpool le ha fatto un favore battendod i misura l'Ajax. Ora l'Atalanta deve tirare fuori la grinta mostrata nella gara di andata con gli olandesi e magari essere un po' piú attenta in difesa. Le basta un pareggio, ma i bergamaschi danno il meglio quando giocano per vincere.

La Juve di Pirlo ha vinto facile per 3 a 0 sulla Dinamo Kiev con reti di Chiesa, Ronaldo e Morata. Chiesa ha disputato un'ottima partita (anche due assist negli altri goal per lui), riuscirá a smentire il mio giudizio negativo su di lui (come aveva giá fatto Morata)? Anche il Barcelona ha vinto facile fuori casa (ancora una volta senza Messi) ed entrambe le squadre sono gia' qualificate nel Gruppo G. Resta una partita di lusso da giocare al Camp Nou che potrebbe vedere finalmente CR7 contro Messi (il portoghese era assente a Torino)

Chiudiamo con la Lazio, che ha pareggiato 1 a 1 in casa del Borussia Dortmund (privo di Haland) con una gara di carattere. Gli azzurri hanno ricevuto un generoso rigore (che Immobile ha trasformato ripetendo il goal dell'ex dell'andata), peró hanno anche avuto varie occasioni nel finale. Il pareggio é sostanzialmente giusto. Ora, per passare nel gruppo F, la Lazio dev vincere o pareggiare con il Brugge (vincente di netto sullo Zenit nell'altro scontro di questo gruppo) nell'ultima partita, che si giocherá a Roma. Vale il discorso fatto per l'Atalanta, anche se forse gli azzurri sono piú bravi a difendersi e poi ripartire, mentre l'Atalanta deve sempre giocare a cento all'ora per prevalere.

Le altre partite

Nel Gruppo A, l'Atletico si é fatto rimontare sull'1 a 1 dal Bayern (con molte seconde linee visto che era giá qualificato e primo del girone) a causa di fallo ingenuo che ha portato al goal su rigore di Mueller. Ora gli spagnoli devono stare attenti perché l'ultima partita la giocheranno in casa del Salisburgo, vincente sul Lokomotiv Mosca in questo turno e a soli due punti dietro la squadra di Simeone. 

Nel Gruppo C, pareggio senza reti in Portogallo tra Porto e Manchester City, entrambe gia' qualificate per gli ottavi. Vittoria grazie a due rigori di Payet del Marsiglia sull'Olympiacos. Nel Gruppo E, il Chelsea ha colto una bellissima vittoria a Siviglia con QUATTRO reti di Giroud (giocatore poco considerato ma di grandissima affidabilita', non é un caso che Deschamps continui a convocarlo pur nell'abbondanza di attaccanti della nazionale francese). Ora gli inglesi si sono presi il primo posto in classifica, mentre anche il Siviglia é gia' qualificato (vittoria del Krasnodar sul Rennes nell'altra gara).

Infine, nel Gruppo H, sicuramente il piú interessante dopo quello dell'Inter, abbiamo tre squadre appaiate a 9 punti: PSG, Man. United, Lipsia (i tedeschi potrebbero portare quattro squadre alla prossima fase, un segno del periodo di grande talento del loro movimento calcistico). Il Lipsia é riuscito a vincere ad Instanbul con un rocambolesco 4 a 3 (tre reti di Kahveci per i turchi, resterá nei ricordi il bel terzo goal su punizione, con una strana smorfia prima di calciare) colto a tempo ormai scaduto. Il PSG invece ha sbancato all'Old Trafford grazie a due reti di Neymar (favoloso in certi momenti, ora che gioca piú lentamente si nota ancora meglio la sua classe). Sará rimasto molto deluso Cavani che probabilmente sperava di vendicarsi (strana storia la sua al PSG, é stato per anni nell'ombra di Ibrahimovic per poi doversi sorbire anche quella di Neymar e Mbappé). Ora gli inglesi devon affrontare la partita decisiva a Lipsia, non sará facile!

Un piccolo aggiornamento dopo il turno di Europa League. Milan e Roma hanno vinto in rimonta contro Celtic e Young Boys, guadagnandonsi cosí l'accesso ai sedicesimi di finale (la Roma come prima del suo gruppo). Il Napoli si é fatto raggiungere sull'1 a 1 dall'Alkmaar. ed ora si giocherá la qualificazione nell'ultima partita al San Paolo contro il Real Sociedad (ai partenopei basta il pareggio o che l'Alkmaar non vinca) Tra le altre gia' qualificate si possono notare: Arsenal, Leverkusen, Benfica, Rangers, Slavia Praga, Granada, PSV, Leicester, Braga, Lilla, Villareal, Anversa, Tottenham, Dinamo Zagabria, Hoffenheim, Stella Rossa. Insomma la coppa sta prendendo forma!


29 novembre 2020

Il mio Pallone D'Oro 2019-20

 

Un articolo di Ultimo Uomo, propone un vincitore differente ma non mi convince, quest'anno vi sono meno dubbi dello scorso anno o di quello prima secondo me (snip dal sito goal.com)

Quest'anno France Football ha deciso di non assegnare il Pallone D'Oro spiegando che la stagione é stata resa ingiudicabile dalla chiusura dovuto al Coronavirus (che nel caso francese ha voluto dire che il campionato é stato chiuso in anticipo). Io penso che, per quanto anomala, la stagione scorsa é ampiamente giudicabile e quindi ho deciso di assegnare un mio giudizio su chi avrebbe meritato il pallone d'oro (anche se la copertina é uno spoiler mostruoso).

Per chi avrebbe bisogno di una rinfrescata, lo scorso anno ha vinto Messi (e abbiamo parlato ampiamente di quando non ci trovassimo d'accordo). Io ho spiegato perché secondo me avrebbe dovuto vincere Sadio Mané (si, non Van Dijk). Abbiamo anche parlato dei vari premi individuali che esistono nel mondo del calcio e della storia del Pallone D'Oro.

Per creare la mia classifica, mi sono basato sui risultati della stagione 2019-20 (ho usato la modalitá di punteggi utilizzata per la mia speciale classifica sugli allenatori). Si parla quindi dei soli risultati delle squadre di club, visto che gli Europei 2020 non si sono disputati e le qualificazioni non sono un metro sufficiente credo per influenzare i giudizi. Devo ammettere che nella classifica qui sotto non ho incluso i risultati delle squadre di club in Brasile o Argentina perché non andando a competere in Champions non avrebbero comunque abbastanza visibilitá. 

Ho cercato di essere inclusivo e di non farmi influenzare troppo da questo inizio di stagione (il prossimo anno cerchero' di dare questo mio personale premio ad Agosto per evitare questo aspetto). Ne é venuta fuori una selezione di 35 giocatori. Vi sono solo due italiani, Immobile e Barella. Vi é solo un portiere, Keylor Navas (non che i vari Ted Stengen, Oblak, Courtois, Allison o Szecesny siano di meno, peró secondo me se il PSG é arrivato per la prima volta in finale di Champions, é anche grazie a lui). 

Ovviamente, vi sono assenze eccellenti, a partire da Mbappé, Suarez, Sergio Ramos, Aguero, Koman, Mueller e altri. Peró penso che sia una selezione equilibrata, forse con qualche sorpresa dettata dalla maggiore attenzione per la Serie A, come Mertens, Luiz Alberto o Gosens. D'altra parte mi sembra giustificatissima l'attenzione per la stagione eccezionale dell'Atalanta o del Lipsia, la Scarpa D'Oro di Immobile ed i punteggi piú alti di Inter e Juve rispetto a Real Madrid o Liverpool. Ho voluto anche menzionare le stagioni individuali impressionanti di Haland, Vardi e Aouar (fortissimo secondo me).

Veniamo ora finalmente alla selezione finale. Come dicevo sotto la foto di copertina, penso che la vittoria di Lewandowski quest'anno sia molto piú chiara di quella di Messi lo scorso anno o di Modric l'anno prima. Il polacco mi é antipatico ma é effettivamente un centravanti eccezionale che lo scorso anno ha vinto un triplete risultando capocannoniere in tutte e tre le competizioni vinte dal Bayer (sfiorando il record di CR7 di reti in una singola edizione di Champions). Molto difficile fare meglio. 

Come giá detto altrove, Lewandowski é l'unico in questo momento che puó sperare di sfondare le 100 reti in Champions come hanno fatto Ronaldo e Messi. Se dovessi indicare un secondo ed un terzo posto penso che indicherei Neymar e Lukaku per come sono stati determinanti per la proprio squadra sia nei respettivi campionati sia in Europa.








26 novembre 2020

Champions League: quarto turno dei gironi


Handanovic accompagna Vidal fuori dal campo perché il cileno non accetta l'espulsione (incredibile che nessuno dei compagni lo abbia allontanato dopo il primo giallo), peró sembra che stia accompagnando l'Inter fuori dalla Champions (snip dal sito corriere.it)

É ancora difficile parlare di Champions. Il pensiero di Diego Armando Maradona é sempre molto vivo e lo resterá per molto tempo. Cercheremo comunque di spendere un po' di tempo su questa Champions, dopo che nelle settimane precedenti ci eravamo soffermati sulla Nazionale, su alcune partite dalla bella importanza simbolica e sulla Serie A. Rispetto al terzo turno dei gironi di Champions, vi sono giá stati dei verdetti chiari. Cerchiamo di fare il punto.

Come sono andate le italiane

Partiamo dalle partite di Martedí. La Juve ha battuto in extremis gli ungheresi del Ferencvaros. I bianconeri hanno sofferto troppo contro una squadra nettamente piú debole. Come possono sperare di impensierire le grandi d'Europa se non stravincono partite cosí? L'unica buona notizia é che Ronaldo e Morata sembrano trovarsi bene e continuano a segnare (devo ammettere che ad inizio stagione ero molto perplesso sul ritorno dello spagnolo o sulla sua capacitá di integrarsi con CR7, forse mi sbagliavo, lo spero; intanto Morata ha giá raggiunto 5 goal in Champions). Nell'altra partita del girone, il Barcelona, privo di Messi, ha vinto comodamente 4 a 0 contro la Dinamo Kiev e ora guida il Gruppo G con 3 punti di vantaggio sui bianconeri. Entrambe sono giá qualificate per gli ottavi, anche se la Juve ha pochissime speranze di togliere il primo posto del gruppo ai catalani.

La Lazio ha colto invece un solido successo per 3 a 1 sullo Zenit Pietroburgo, condito da una bella doppietta di Immobile. E' un bel segnale. Nell'altra partita il Borussia ha vinto nettamente per 3 a 0 sul Brugge con doppietta del gigante Haland e ora guida la classifica del Gruppo F con 9 punti, mentre la Lazio ne ha 8 e le basta non fare sciocchezze nelle partite successive per riuscire a qualificarsi.

La grande delusione peró é stata l'Inter. I nerazzurri erano arrivati giá molto in difficoltá alla super sfida con il Real Madrid di Zidane, ed infatti Conte ha parlato di una finale. Purtroppo credo che i giocatori siano entrati in campo fin troppo tesi per l'importanza della posta in palio, come testimoniato dall'ingenuitá di Barella nel fallo che ha portato il Real al rigore dell'uno a zero ad inizio partita o dal crollo di nervi di Vidal che ha provocato la sua espulsione e le fine delle speranze di recuperare per i nerazzurri. Nei turni passati mi ero lamentato di arbitraggi sfavorevoli all'Inter che l'avevano penalizzata, peró stavolta non mi sembra ci sia granché da dire. 

I ragazzi di Conte hanno mostrato alcune buone cose, ma non abbastanza da impensierire un Real pure rimaneggiato. L'impressione che ho avuto é che l'Inter arriva alla porta avversaria molto piú lentamente rispetto allo scorso anno. Il 2 a 0 condanna l'Inter all'ultimo posto e mette a rischio perfino il suo passaggio all'Europa League, una bella delusione per una squadra che l'anno scorso é uscita immeritatamente dalla Champions, ha lottato per lo scudetto e l'Europa League fino alla fine. Per togliere lo scudetto alla Juve servirá molto di piú.  Nell'altra partita di questo Gruppo B, il Borussia M'Gladbach (chiamiamolo BMG e facciamola finita) ha vinto facile con lo Shaktar per 4 a 0 ed ora guida il gruppo con un punto sul Real. I tedeschi sono sicuramente la sorpresa piú interessante di questo inizio di Champions e la squadra che piú mi ha impressionato, non solo per Thuram.

Ci consoliamo con l'Atalanta, vittoriosa per 2 a 0 ad Anfiedl Road (in realtá la copertina doveva andare a loro!). I bergamaschi veniva di un periodo di netta flessione sia in campionato che in coppa e la loro qualificazione sembrava in pericolo di fronte al ritorno di un Ajax in grande spolvero. I bergamaschi hanno peró offerto una prestazione maiuscola, pressando il Liverpool e non permettendogli di organizzare il suo gioco. Una bellissima prestazione di squadra che da speranza per le prossime partite. Ora l'Atalanta ha 7 punti com l'Ajax, che peró deve ancora incontrare il Liverpool, primo nel Gruppo D con 9 punti.

Come sono andate le altre partite?

Nel Gruppo A, il Bayern ha vinto la sua quarta partita di fila (una rete del solito Lewandowski) con un 3 a 1 sul Salisburgo ed é quindi giá qualificato, anche grazie al pareggio a reti inviolate tra Atletico Madrid e Lokomotiv Mosca. Nel Gruppo C, Manchester City e Porto sono praticamente qualificati grazie alle rispettive vittorie su Olympiacos e Olimpique Marsiglia. Nel Gruppo E, anche Chelsea e Siviglia sono giá qualificate grazie alle vittorie su Rennes e Krasnodar. Nel Gruppo H infine, il Manchester United continua a guidare la classifica grazie ad una comoda vittoria per 4 a 1 sull'Instanbul (con doppietta di Bruno Fernandes), menre il PSG vince di misura per 1 a 0 sul Lipsia e lo raggiunge al secondo posto con 7 punti. Rimane il girone piú aperto insieme a quello dell'Atalanta.

Prima di chiudere, una rapida occhiata all'Europa League. Il Milan ha pareggiato a Lilla, rimediando cosi' in parte la brutta sconfitta dell' andata. Peccato perche' era passato in vantaggio e prima del pareggio dei francesi avevano pure sfiorato il raddoppio.  Ora i rossoneri sono secondi dietro il Lilla ma devono tenere dietro lo Sparta Praga, vincente sul Celtics. Roma e Napoli hanno vinto facile in casa su Cluj e Rijeka. La Roma e' prima davanti allo Young Boys e praticamente qualificata, mentre il Napoli e primo ma il vantaggio su Real Sociedad e AZ e' sottile e gli azzurri dovranno tenere alta la guardia per qualificarsi (sono d' accordo che giochino meglio, pero' lo scorso anno il Napoli si qualifico' in un gruppo di Champions che includeva il Liverpool e Salzburg).

25 novembre 2020

DIEGO

 

Snip dal sito gazzetta.it

Oggi é serata di Champions e si doveva parlare di questo (sta per partire Inter - Real Madrid, la partita forse piú importante di questo autunno calcistico). Peró si fa sicuramente a tempo, perché oggi, 25 Novembre 2020, ci ha lasciato Diego Armando Maradona, el Diez, el Pibe de Oro, la mano di Dio, Maradó, il DAM, per me semplicemente Diego.

E' uno di quei momenti in cui occorre marcare dei riferimenti per potersi ricordare piú tardi. Sono a casa mia a Genthod. Ho ricevuto la notizia mentre stavo finendo una giornata di teleworking causa il lockdown del COVID. Mia moglie Adriana era anche lei in mansarda con me a lavorare. Mio figlio Zaka fa 15 anni la settimana prossima e mia figlia Bruna ne fa 12 il prossimo Febbraio. In questo periodo sono molto occupato e preoccupato con il trasloco di mia sorella anche se il lavoro peso lo fanno soprattutto i miei fratelli. Certo é un 2020 densissimo come entite di perdite, penso soprattutto al mio amato Ennio Morricone.

Torniamo a Diego. Saró sicuramente ripetitivo rispetto alla quantitá gigantesca di omaggi che Diego sta ricevendo in questo momento e riceverá nei prossimi giorni da giornali sportivi, celebritá e social media, per non parlare dei suoi due popoli di appartenenza: l'Argentina e Napoli.

Nei prossimi giorni vedremo sicuramente un sacco di bei ricordi da parte di campioni dello sport, artisti e altre figure. D'altra parte Diego era uno dei pochi calciatori che era fuoriuscito dal mondo del calcio per toccare il cuore di politici (come Fidel Castro) o aristi (cantanti o registi, come Sorrentino o Kusturica). Forse solo Pelé aveva fatto altrettanto. É curioso che entrambi abbiano raggiunto il loro momento piú iconico nello stadio Azteca di Cittá del Messico. Uno ai mondiali del 1970, quando si giocó la partita del secolo (Italia-Germania 4-3), l'altro ai mondiali del 1986, quando lui stesso segnó il goal del secolo nella famosa vittoria contro l'Inghilterra (e rivincita per la guerra delle Falklands). 

Negli anni '80 i filmati delle partite non arrivavano facilmente come oggi. Vedevi un giocatore se giocava in Serie A o quando la sua squadra giocava contro una squadra italiana in coppa (non tutte e non sempre) o la sua nazionale giocava contro quella italiana. Penso di avere visto Maradona la prima volta durante i mondiali del 1982, quando l'Italia vinse per 2 a 1 sull'Argentina con reti di Tardelli e Cabrini (Passarella per gli argentini). Maradona sembrava un essere uscito dalla selva con quella capigliatura cosí nera e fitta. Aveva un'aria serissima, sembrava inviperito. Gentile gli fece la vita durissima e forse oggi sarebbe stato espulso per somma di ammonizioni (sotto uno snip dal blog di Fabrizio Bocca su Repubblica.it). Poi contro l'odiato Brasile (per gli argentini é lo scontro per eccellenza), Diego si fece espellere per un'entrata da rosso su un avversario e il suo mondiale 1982 finí lí. Peró lí fu dove lo vidi per la prima volta.

Una cosa che mi é venuta in mente in questi giorni é che l'Italia ha incontrato tre volte Diego ai mondiali, non ci avevo mai pensato: 1982, 1986 e 1990. Penso che l'unico azzurro presente (ma non in campo nel 1982) tutte e tre le volte sia stato Beppe Bergomi (Franco Baresi fu convocato, senza giocare, nel 1982, ma non convocato nel 1986). Ovviamente la gioia piú grande fu nel 1982 e la tristezza piú grande nel 1990 (dovrei farci un post a parte perché penso che a tutt'oggi sia la tristezza piú grande che ho avuto dalla nazionale, piú delle finali perse negli Europei 2000 e 2012 e della non qualificazione per il 2018). Forse perché la considero la nazionale piú forte che ho visto finora e anche per questo non mi sono ritrovato molto nella descrizione di quella semifinale fatta recentemente da UltimoUomo. L'Italia fece un grande mondiale, usci da imbattuta sul campo e subí solo il goal con gli argentini.

Anche questo post probabilmente verrá aggiornato nei prossimi giorni con foto o altri ricordi. Mentre scrivo a Napoli é in atto una veglia funebre dei tifosi mentre in Argentina le telecamere indugiano sul luogo in cui aveva passato gli ultimi giorni Maradona dopo un'operazione al cervello. Nel frattempo, pur non volendo fare il torto a nessuno, penso che stasera la cosa piú corretta sia di mettere il link di un editoriale del Clarin, il giornale Argentino che per primo ha annunciato la morte di Diego. Voglio anche aggiungere un bellissimo articolo di qualche tempo fa su Ultimo Uomo, con bellissimi aneddoti, inclusa il famoso riscaldamento sulle note di Life is Life.

Per anni e anni si é parlato di chi fosse piú forte tra Pelé e Maradona (i vari Di Stefano, Cruyff, Platini, Bekenbauer, Van Basten, Baggio, Zidane rimanevano sempre nelle retrovie a seconda dei gusti). La FIFA li elesse entrambi migliori giocatori del ventesimo secolo. Poi la discussione é passata su chi fosse piú grande tra Maradona e Messi (quasi dando ragione a chi riteneva Maradona piú forte di Pelé). Lo scorso anno, in occasione del sesto pallone d'oro a Messi mi sono espresso sulla sfida tra Messi e Cristiano Ronaldo e, in quell'occasione, non ho potuto fare a meno di accennare a Maradona. Parlando di Messi e CR 7 dicevo infatti:

Quando parliamo della grandezza di un calciatore, ci riferiamo al talento? Se e' cosi' secondo me non ci sono molti dubbi. Messi e' il piu' grande tra i due. Le sue giocate, le sue intuizioni sono talento puro. Il fatto che un giocatore della sua altezza riesca a segnare la quantita' di reti che segna lui o fare gli assist che fa lui contro difese chiusissime che non hanno altro scopo che quello di fermarlo e' una chiara indicazione. Certo, se poi aggiungiamo a questo la capacita' di esibire questo talento e farlo fruttare per piu' tempo possibile, allora Messi e' sicuramente il piu' grande di sempre o almeno al pari di Pele' (lo dico perche' se questo aspetto non fosse rilevante, allora io continuo a ritenere Maradona superiore a livello di talento puro, spettacolo, creativita' e versatilita' rispetto a Messi).

Ecco, secondo me Maradona era superiore a tutti a livello di tecnica pura, di capacitá di mostrare i gesti calcistici piú belli. Messi fa cose incredibili a velocitá pazzesca. Maradona peró sembrava un vero e proprio artista sul campo e, nonostante questo, riusciva ad essere anche maledettamente concreto, portando l'Argentina a due finali mondiali vicendone una con una selezione non eccelsa (quella fortissima era nel 1994, rimase scioccata dalla sua sospensione per doping e non si risollevó) o il Napoli a vincere due scudetti nel periodo di massima competitivitá della Serie A. Ecco in questo senso sono d'accordissimo con l'articolo di Mario Sconcerti sul Corriere.

Ma insomma ognuno ovviamente ha le sue idee e preferenze, come si volesse parlare di preferenze tra Leonardo e Michelangelo o Verdi e Puccini. Vorrei ricordare perché Diego é cosí importante per ME, perche' é vicino al pantheon dei miei calciatori preferiti con Bruno Conti, Franco Baresi, Roberto Mancini, Gabriel Batistuta, Roberto Baggio, Rui Costa, Clarence Seedorf e Andrea Pirlo (devo dire che ormai ci sta entrando anche Ciro Mertens) e perché secondo me é il piú forte di tutti i tempi:

- Diego mi ha accompagnato nei momenti piú intensi della mia vita quando da bambino diventavo adolescente, poi giovane adulto. E' apparso nella mia vita ai mondiali del 1982 quando avevo 11 anni e poi l'ho seguito fin dopo i 20, nel frattempo sono andato alle superiori e poi all'universitá. Ho avuto i miei primi amori e i primi dolori, le grandi amicizie e tantissime avventure indimenticabili.

- Diego ha rappresentato il filo di unione sul calcio che piú ha marcato la mia vita: dalla nazionale campione del mondo del 1982 attraverso gli anni piú ricchi di campioni della Serie A (non c'era bisogno di seguire altre competizioni) ma anche piú vari (basta pensare agli scudetti di Roma, Verona, Napoli e Sampdoria), fino al Milan di Sacchi, forse la squadra italiana di club piú forte e dominante di sempre, e fino alla nazionale dei mondiali del 1990, forse la piú forte nazionale azzurra che io ho mai visto e che proprio davanti a Maradona, al San Paolo, ha interrotto il suo sogno.

- Diego ha rappresentato l'apice dell'epoca dei grandi numeri 10: con lui c'erano Zico e Platini, poi Matthaus, Gullit, Mancini, Baggio, Hagi. Da allora, tantissimi hanno cercato quella maglia proprio pensando a quei tempi, come Savicevic, Totti, Rui Costa, Del Piero, Ronaldinho o lo stesso Messi, mentre altri hanno perfino modificato il loro numero di maglia originario per averla, come Zidane o Figo.

Bellissimo questo re-incontro con il grande Arthur Coimbra Antunes, detto Zico. Oggi non se ne parla molto, ma all'epoca Zico era considerato sullo stesso livello di Maradona e Platini, per alcuni pure piú forte. In Italia meraviglió al suo primo anno all'Udinese con 19 goal e delle bellissime punizioni (snip da sport.sky.it)

Vorrei indicare qui alcuni dei miei goal preferiti di Maradona, che sicuramente sono ulteriore testamento della sua grandezza (per non parlare degli assist, come quello a Caniggia contro il Brasile nel 1990). Con l'Argentina vi sorprendo perché per me il suo goal piú bello non é quello del secolo, contro l'Inghilterra nel 1986, ma il secondo contro il Belgio nello stesso torneo.

I goal piú belli peró li ha fatti con il Napoli ed é difficile scegliere (ce n'e' veramente tantissimi), ne metto alcuni:

- quello con l'Inter a San Siro: stop di petto e sinistro al volo prima che la palla tocchi per terra;

- quello con la Lazio al San Paolo, senza guardare la porta e mentre cadeva, pallonetto all'incrocio;

- quello con il Verona al San Paolo, di controbalzo da 40 metri;

- quello contro il Milan di Sacchi al San Paolo, controllo di sinistro, ancora sinistro al volo a spostare il pallone dal portiere e ultimo sinistro a segnare da un angolo molto difficile mentre cade;

- per ultimo metto uno dei goal piú famosi della storia della Serie A e forse mai eguagliati, ovvero la famosa punizione dentro l'area contro la Juve.

Chiudo con due foto dal mio ultimo viaggio a Napoli, lo scorso anno. Diego, x sempre.



AGGIORNAMENTO 26 NOVEMBRE 2020

Continua la veglia per Diego a Napoli e a Buenos Aires, dove una lunghissima fila di persone si sta recando alla Casa Rosada per un ultimo saluto alla salma del Diez. Volevo approfittare per aggiungere a questo diario personale gli snip o i link di altri contenuti che mi sono particolarmente piaciuti. Tra gli snip, metto qui sotto la prima pagina della Gazzetta di oggi ed un nuovo Tweet del Napoli, a ricordare il famoso coro dei tifosi partenopei quando Diego calcava il terreno del San Paolo. M

Metto anche gli snip di alcuni dei saluti che mi sono piaciuti di piú da parte di altri calciatori: quello di Batistuta, quello di Buffon, quello di Mancini, quello di Mertens e quello della Juve. A livello di Link vorrei mettere qui un bell'articolo del Post.it sui murales di Napoli su Diego e un lungo commento di Ultimo Uomo uscito oggi.

Un ultimo appunto. Chi legge avrá notato che non faccio nessun riferimento alle letture contrastanti classiche che si hanno quando una persona molto nota (e controversa) muore: ovvero la diatriba tra chi vede Diego come un 'eroe' rivoluzionario sempre a battersi per gli ultimi e chi lo vede come un cocainomane viziato, obeso, donnaiolo ed evasore di tasse. Io parlo di quello che era Maradona in campo, di quello che ispirava in campo, il resto é solo fumo.











AGGIORNAMENTO 29 NOVEMBRE 2020

Un altro aggiornamento per parlare, attraverso qualche snip, di altre celebrazioni di Diego in questo week-end di partite.

Messi segna il bel goal del 4 a 0 del Barcelona sull'Osasuna e poi scopre la maglia del Newell's, sua squadra del cuore in Argentina e dove aveva giocato brevemente anche Diego (snip da gazzetta.it)

Stasera si gioca Napoli-Roma. Bruno Conti, l'eroe di Spagna 1982 che ha dato il titolo a questo Blog, é sceso ai quartieri spagnoli per rendere omaggio alla memoria di Diego (snip dal messaggero.it)


Il Napoli é sceso in campo con la Roma indossando una maglietta speciale che replica i colori dell'Argentina, veramente una bellissima idea. Peccato solo non avere il San Paolo pieno di gente (snip da ilriformista.it)


AGGIORNAMENTI DOPO 2 DICEMBRE 2020

I ricordi romantici di Diego hanno lasciato sempre piú spazio alle polemiche su mille aspetti per me poco importanti: la dinamica della sua morte, i suoi eredi, il suo lato oscuro, se Bruno Conti abbia fatto bene o male ad inginocchiarsi, e via dicendo... Voglio segnalare invece un altro bel ricordo su Ultimo Uomo, che tra l'altro mi ha fatto pensare alla grandezza di Maradona (e anche di quanto contava la Serie A all'epoca):

- Proprio negli anni di Diego, arrivó la rivoluzione del Milan di Sacchi. Io penso che proprio il Milan di Sacchi fece schizzare in alto la mistica della Champions (allora Coppa dei Campioni), basti pensare alla doppia semifinale con il Real Madrid o al 4 a 0 nella finale del Camp Nou. Proprio da allora e poi sempre di piú negli agli '90, la Champions é diventata La Competizione. Per non parlare poi degli ultimi 20 anni, con Ferguson, Mourinho, Guardiola, Ancelotti, Klopp, Zidane, ma anche il Milan, il Real dei Galacticos, quello della Decima, il Bayern, il Barcelona, il Liverpool, Kaká, Inzaghi, Raul, CR7, Messi, Sergio Ramos, Neymar e potrei andare avanti all'infinito. Quindi, secondo me il fatto che Maradona sia ancora considerato il piú grande anche se la sua impronta sulla Champions é praticamente zero la dice veramente lunga su che impronta generale abbia lasciato...

- Come dice Ultimo Uomo, il Napoli di Diego fu l'unica squadra che riuscí a rivincere lo scudetto tra quelle fuori dal gruppetto Juve/Milan/Inter: "Fiorentina nel ’69, Cagliari nel ’70, Lazio nel ’74, Torino nel ’76, Roma ’83, Hellas Verona nel ’85, Sampdoria nel ’91, Lazio nel 2000 e Roma nel 2001". Infatti in quegli anni il Napoli arrivó due volte primo e due volte secondo. Non credo sia un caso. E parliamo degli anni dell'ultimo Platini e del primo Baggio, del Milan di Sacchi e dell'Inter dei record di Trapattoni e dei tedeschi...

Anche Carlito Tevez ha voluto omaggiare Diego: dopo aver segnato in Copa Libertadores con il Boca, l'ex Juventino ha indossato la maglia numero 10 del Boca 1981, quella che usava Diego... (snip dal sito itasportpress.it)

Altre belle notizie in pillole, le mando come vengono:

- Un bell'articolo di Ultimo Uomo sulle pettinature di Diego
- Insigne si é fatto tatuare il volto di Diego sul braccio, mentre Napoli ha confermato che lo Stadio San Paolo verrá rinominato a Maradona
- Paolo Sorrentino, ultimo regista italiano premiato agli Oscar (durante la cerimonia aveva ringraziato anche Maradona come fonte di ispirazione), ha scritto un bell'articolo sulla sua gioventú a Napoli ai tempi di Diego (dallo scorso luglio sta girando un film su Diego, mentre lo aveva citato anche in The Best of Youth).
- il canale ARTE ha riproposto un bellissimo documentario sulla vita di Diego.
- Finalmente su Youtube si possono trovare gli episodi completi del programma TV Argentino, la Noche del 10 (programma di e su Diego con bellissimi incontri con altri calciatori, incluso Pelé).
- Nello stesso programma, in apertura del primo episodio, si puó sentire la canzone "La Mano de Dios", cantata da Rodrigo Bueno per Maradona. Questa versione é particolarmente emozionante.
- Un riassunto di 10 minuti della semifinale del Belgio del 1986, considerata da alcuni come la piú bella partita di sempre di Diego... vedendo il video non é difficile rimanerne convinti.

AGGIORNAMENTO 25 NOVEMBRE 2021
É passato giá un anno, ma Diego lo ricordiamo ancora tanto. É uscito il film di Sorrentino "La Mano di Dio". Spero di vederlo presto, mentre mi interessa meno la nuova serie su di lui su Amazon Prime. Il Napoli ha inaugurato una statua di Diego fuori dallo Stadio che porta il suo nome. Metto qui in ordine sparso altri ricordi di questi giorni:
- un podcast della Gazzetta con ricordi di difensori che l'hanno marcato;
- un video dall'Argentina e un altro dal Napoli;
- un omaggio di Ultimo Uomo, che ha anche dedicato una pagina con tutti gli articoli su Diego (molto bello per un gruppo di giornalisti che alle volte sembrano concentrarsi sui concetti all'opposto di quello che era Maradona nel calcio);
- Altri articoli su Repubblica .
- Un bell'articolo di Ultimo Uomo sulla stupenda doppietta di Ciro Mertens alla Lazio nel giorno in cui si ricordava Diego con l'inaugurazione di una statua nello stadio.