27 maggio 2020

Ripartenza o falso allarme?

Snip dal sito Gazzetta.it

E cosi' e' passato anche Maggio 2020. Doveva essere il mese delle finali delle Coppe Europee e nazionali, delle ultime giornate di campionato e dell'inizio dei ritiri per gli Europei di Giugno. Invece nulla di tutto questo. Da un paio di settimane sono iniziate le misure di allentamento dell'isolamento, in modi e fasi diverse nei vari paesi europei. Anche il calcio sta cercando di seguire questo flusso, anche se con molti, motivati, tentennamenti. Cerchiamo di fare un breve sommario per chi si fosse scordato dove eravamo rimasti.

La foto copertina va alla Bundesliga, dove in effetti si e' ripreso a giocare. Ieri il Borussia Dortmund di Haaland ha sfidato il Bayern di Lewandowski. Hanno vinto i bavaresi, che si sono portati decisamente al commando con 64 punti in 28 giornate e 7 punti di vantaggio sul Dortmund e  9 sul Lipsia di Werner, 2ndo in classifica cannonieri dietro a Lewandowski.

In Inghilterra, le societá spingono per riprendere, ma intanto continuano ad apparire casi di giocatori che risultano positivi ai tamponi. Il Liverpool rischia di vedere sporcata una splendida cavalcata che l'ha portato a 25 punti di vantaggio sul Manchester City di Guardiola (City che, ricordiamo, potrebbe essere escluso dalla Coppe Europee per 2 anni). In classifica cannonieri, James Vardy, precede Salah e Aubameyang.

In Francia, il campionato e' stato chiuso in anticipo, quindi il PSG é risultato campione davanti a Marsiglia e Rennes con 67 punti in 27 giornate. Il Lione, rimasto fuori dalle Coppe Europee, ha fatto ricorso nei tribunali, mentre nelle squadre si litiga sul taglio stipendi e a Parigi devono decidere se puntare su Icardi per il futuro. Kylian Mbappé ha vinto la classifica cannonieri ex-aequo con Ben Yedder del Monaco e davanti a Dembelé del Lione.

In Spagna sono ripresi gli allenamenti e ci sono speranze di poter riprendere. Il Barcelona e' in testa alla Liga con 58 punti in 27 giornate davanti ai 56 del Real (che peró ha fatto meglio negli scontri diretti) e ai 47 dei Siviglia. Messi guida la classifica cannonieri davanti all'intramontabile Benzema.

In Italia, come al solito si litiga e non si capisce chi decide e quando. Circolano varie proposte per riprendere dopo il 13 giugno, peró il fatto che i giornali sportivi siano concentrati sul possibile trasferimento di Lautaro al Barcelona o alle differenti pettinature di CR7 sa' molto di estate e fasi stanche di calciomercato. Stiamo a vedere. La Juve é in testa con 63 punti in 26 giornate, seguono la Lazio a 62, l'Inter a 54 e l'Atalanta a 48 (le due nerazzurre hanno una partita in meno). Ciro Immobile domina la classifica marcatori davanti a Ronaldo e Lukaku.

In Champions League, la situazione era precipitata durante gli ottavi di finale. Peccato perché si erano verificate varie sorprese: il Lipsia aveva buttato fuori il Tottenham finalista dello scorso anno, allenato dallo specialista Mourinho; l'Atalanta aveva sorprendentemente (ancor piu' considerando che si era qualificata agli ottavi dopo aver perso le prime tre partite del girone autunnale) guadagnato i quarti di finale battendo il Valencia in modo spettacolare con un punteggio aggregato di 8 reti a 4; il PSG aveva battuto i fantasmi degli ultimi anni (che lo volevano fuori agli ottavi) ribaltando il Borussia rinforzato da Haaland e mostrando un Neymar motivatissimo; infine la sorpresa piu' grande: Simeone aveva stregato il Liverpool di Klopp andando a vincere addirittura ad Anfield Road ai supplementari in una partita in cui tutto sembrava indicare il contrario. Gli altri scontri erano rimasti fermi dopo la partita di andata (Bayern praticamente gia' qualificato contro il Chelsea, Barcelona favorito sul Napoli, City in grosso vantaggio sul Real Madrid per la vittoria in trasferta e Juventus a dover rincorrere il Lione).

In generale sara' molto dura fare previsioni. Conterá molto la stabilitá mentale dei giocatori. Molti avranno perso l'abitudine alla competizione o saranno distratti dalla paura del contatto fisico. Potrebbero esserci grosse sorprese, sia nei campionati che nelle coppe. Io non vedo l'ora, sono stufo di video di ricordi!

14 maggio 2020

I piu' forti allenatori dal dopoguerra ad oggi - i sudamericani


Snip dal sito Gazzetta.it

Vi scrivo mentre l'Italia e' entrata nella 'fase 2' di questo 2020 con il corona virus. E' ancora presto per dire se le misure di riapertura aiuteranno la ripresa economica o riporteranno in alto il numero di infetti. Anche in Europa il processo di rilassamento delle restrizioni e' iniziato, sebbene con differenze e peculiarita' in base alla situazione di ogni paese. Anche il calcio si sta mettendo in movimento, sembra che presto ripartira' la Bundesliga, mentre per Premier, Serie A e Liga non c'e' ancora chiarezza. Stessa cosa per le coppe.

In questa lunga fase senza calcio, ravvivato solo dalle interessanti conversazioni su Instagram di cui abbiamo parlato le scorse settimane, vari siti si sono dovuto affidare a momenti di revival del passato. Ultimo Uomo ha fatto uscire una bella serie di articoli sui migliori giocatori per categorie (calciatori di punizioni, assist man, difensori nell'uno contro uno, lanciatori, incontristi,...) dell'ultimo ventennio (il che fa sentire quelli come me un po' vecchi). Sul Corriere della Sera, ogni giorno Tommaso Pellizzari ha raccontato una bella storia di un protagonista del calcio degli ultimi 50 anni. La Gazzetta ha pubblicato video di goal da ricordare ed una serie sui migliori allenatori che hanno lavorato in Italia, ancora in corso.

La rosa inoltre ha condotto un sondaggio tra i lettori tra i migliori azzurri in nazionale (da cui ho postato la copertina di oggi). Ha vinto Gigi Riva (nostro cannoniere in nazionale) davanti a Roberto Baggio (forse il nostro talento piu' puro di sempre). E' interessante che abbiano vinto giocatori che il mondiale lo hanno perso in finale, entrambi contro il Brasile, uno contro Pele' e l'altro sbagliando uno dei rigori piu' famosi della storia del calcio. Pero' e' anche un'indicazione che chi ama la maglia azzurra, come loro due hanno fatto, non viene facilmente dimenticato. Il peccato di questo bel gioco e' che i risultati sono stati determinati da scontri diretti tra vari campioni azzurri, quando forse sarebbe stato piu' interessante fare votare in base ad una lista di campioni (che tra l'altro non includeva Paolo Maldini, il giocatore con il piu' alto numero di minuti giocati nelle fasi finali dei mondiali) che partissero tutti alla pari.


Ma continuiamo con le valutazioni sugli allenatori piú forti dal dopoguerra ad oggi. Negli ultimi due mesi abbiamo parlato dei migliori allenatori in attivita', dei migliori allenatori ITALIANI dal dopoguerra ad oggi (20 su 126 nella classifica completa e siamo i piú numerosi anche tra quelli in attivitá!), dei migliori allenatori in termini di titoli con la nazionale, dei miglori allenatori in Champions e poi degli allenatori piú vincenti nei principali campionati nazionali europei (Premier, Liga, Serie A, Bundesliga, Ligue 1), nelle coppe nazionali ed in quelle minori europee; infine abbiamo discusso degli allenatori vincenti su piu' competizioni o con piu' squadre. Oggi parliamo degli allenatori sudamericani da due punti di vista, ovvero gli allenatori con piu' vittorie in Copa Libertadores (la Champions sudamericana) e gli allenatori sudamericani meglio piazzati nella classifica completa.

Eccovi la lista e piú sotto qualche considerazione (potete trovare una spiegazione dei criteri utilizzati per questa ricerca qui, delle considerazioni sulle scelte che inevitabilmente sono state fatte qui e la lista completa dei migliori 126 allenatori dal dopoguerra ad oggi qui).

Copa Libertadores



Piazzamento allenatori sudamericani nella classifica completa



Ed ora qualche considerazione:

- L'allenatore recordman in Copa Libertadores e' l'argentino Carlos Bianchi. Qualcuno lo ricordera' per una breve e sfortunata parentesi alla Roma. Bianchi pero' e' l'allenatore del fortissimo Boca Juniors di Juan Roman Riquelme, quello che vinse tre Libertadores in 4 anni e che vinse due Intercontinentali, una contro il Real Madrid dei galacticos. Insomma un gigante.

- Tra le curiosita' di questa prima classifica, dominata dagli allenatori argentini, vi e' la presenza di Bela Guttmann, unico europeo, che in Europa divento' famoso guidando il Benfica di Eusebio. Unico brasiliano ai piani alti e' invece Felipe Scolari, anche lui un gigante nel piazzarsi bene con i club in Sudamerica ed in Europa, oltre che ha riuscire a farlo in nazionale: dopo la vittoria al mondiale 2002 con il Brasile, Scolari porto' il Portogallo alla finale dell'Europeo 2004 (quello della mia luna di miele!). Peccato davvero che il ritorno di Scolari in nazionale con il Brasile si concluse con il famoso Mineirazo contro la Germania di Low.

- Passando al classifica assoluta dei migliori allenatori sudamericani (anche se basata su criteri piuttosto 'eurocentrici' come ho gia' spiegato), ho deciso di includere tutti i 25 allenatori sudamericani presenti sul totale di 126 allenatori che hanno superato i 50 punti nella classifica completa. E' curioso che il primo in questa classifica sia il mago Helenio Herrera (unico sopra i 250 punti), mentre l'ultimo (per modo di dire) sia Heriberto Herrera (unico dal Paraguay), spesso avversario del primo dalla panchina della Juve.

- La classifica e' dominata dall'Argentina, seguita dal Brasile (14 a 6) e dall'Uruguay (3). Per trovare un allenatore uruguayano bisogna scendere all'undicesimo posto (il maestro Tabarez e' solo tredicesimo). Primo dei brasiliani e' appunto Felipe Scolari, al secondo posto dietro Herrera. Terzo e' Diego Simeone, sicuramente l'allenatore con piu' possibilita' di fare punti tra quelli in attivita'. Manuel Pellegrini e' l'unico cileno in classifica.

02 maggio 2020

I piu' forti allenatori dal dopoguerra ad oggi - altre curiosita'

Snip di un video dal sito youtube.com

E cosí, dopo il 25 Aprile é passato anche il 1 Maggio. In questo caso non si sono viste le stesse belle celebrazioni a distanza, forse perche' il primo maggio e' il giorno del concertone in Piazza del Popolo a Roma. Ma forse ancor di piu' perche' quest'anno il lavoro e' stato particolarmente colpito da questa crisi e la preoccupazione per il dopo é fortissima. Insomma c'e' poco da stare allegri e tutti guardiamo con apprensione alle prossime misure di rilassamento delle restrizioni decise dai governi, anche loro titubanti a causa del timore che le infezioni ed i decessi ritornino a crescere.

Anche nel calcio si iniziano a prendere delle decisioni perché i tempi stringono. In Francia ad esempio il campionato e' stato assegnato al PSG, che sara' accompagnato in Champions da Rennes e Marsiglia. Clamorosamente fuori dalle coppe invece il Lione, attuale avversario della Juve in Champions (chissa' se riusciranno mai a fare il ritorno degli ottavi). In Olanda il titolo non e' stato assegnato. Non so' cosa significhera' in termini di selezione delle squadre per le Coppe della prossima edizione. Io dovendo scegliere preferirei che si terminasse la stagione a giugno, usando lo spazio lasciato vuoto dagli Europei. Pero' se il tempo non bastasse, piuttosto di assegnarlo sulla base della classifica attuale penso sarebbe meglio un finale piu' spettacolare con dei play-off a porte chiuse. Staremo a vedere.

Continuano a furoreggiare le dirette Instagram. Il grande mattatore rimane Bobo Vieri che ha fatto bellissimi incontri  con tanti protagonisti degli ultimi 25 anni di calcio, incluso l'allenatore della nazionale Roberto Mancini. Per la copertina di questo blog ho scelto Ronaldo il Fenomeno e Fabio Cannavaro: vederli insieme richiama tantissimi incroci interessanti; ai loro tempi sono stati sicuramente l'attaccante ed il difensore piu' forte del mondo (bellissimo il filmato di questa partita tra Brasile ed Italia, una sfida nella sfida). Ronaldo fu il primo giocatore, prima di Messi, a scomodare il paragone con Pelé e Maradona sul piano del talento puro; Cannavaro cresciuto in nazionale all'ombra dell'eterno Maldini, finí per scavalcarlo come presenze e concluse da capitano campione del mondo e pallone d'oro (un po' come Paolo Rossi nell'1982). Cosi' come Ronaldo segno' i mondiali del 2002 in Corea, Cannavaro lo fece in Germania. Ultimo Uomo ha recentemente dedicato un bell'articolo a Ronaldo ed ha inserito Cannavaro tra i migliori difensori degli ultimi 20 anni .

Ma continuiamo con le valutazioni sugli allenatori piú forti dal dopoguerra ad oggi. Negli ultimi due mesi abbiamo parlato dei migliori allenatori in attivita', dei migliori allenatori ITALIANI dal dopoguerra ad oggi (20 su 126 nella classifica completa e siamo i piú numerosi anche tra quelli in attivitá!), dei migliori allenatori in termini di titoli con la nazionale, dei miglori allenatori in Champions e poi degli allenatori piú vincenti nei principali campionati nazionali europei (Premier, Liga, Serie A, Bundesliga, Ligue 1), nelle coppe nazionali ed in quelle minori europee. Oggi parliamo degli allenatori vincenti su piu' competizioni o con piu' squadre

Eccovi la lista e piú sotto qualche considerazione (potete trovare una spiegazione dei criteri utilizzati per questa ricerca qui, delle considerazioni sulle scelte che inevitabilmente sono state fatte qui e la lista completa dei migliori 126 allenatori dal dopoguerra ad oggi qui).

Bonus
Ricordo qui i criteri che avevo usato. Ho assegnato dei bonus agli allenatori in tabella secondo la modalita' seguente:
  • 5 punti per un allenatore che raggiunge un piazzamento sia con una squadra nazionale che con una di club;
  • 4 punti per un allenatore che raggiunge un piazzamento con una squadra diversa (4 punti ogni volta dopo la prima squadra);
  • 3 punti per un allenatore che raggiunge un piazzamento in piu' di una competizione (3 punti ogni volta dopo la prima competizione);
  • Esempio: un allenatore che vince lo scudetto con la Juve e la Coppa Italia con il Milan (o si piazza in entrambe le competizioni) prende 4 punti di bonus per via del piazzamento con una squadra diversa e tre punti di bonus per il piazzamento in una competizione diversa. L'idea e'di premiare gli allenatori che si sono confermati in competizioni e squadre diverse.


Altre Competizioni
Ricordo qui i criteri che avevo usato. Per i 126 allenatori che hanno sorpassato i 50 punti nella classifica generale, ho svolto un'ulteriore ricerca per verificare se avessero avuto altre vittorie in altri campionati europei o sudamericani (dando 5 punti per ogni vittoria) o altre coppe nazionali in Europa o Sudamerica (ho dato 2 punti per ogni vittoria).


Ed ora qualche considerazione:

- Nella classifica dei bonus, trionfo italiano con Ancelotti, Ranieri e Trapattoni, davanti a due olandesi e due spagnoli. Mourinho buon terzo per il Portogallo. Questa classifica premia la capacita' di alcuni allenatori di vincere con squadre diverse e in competizioni diverse (tra campionati e coppe) delle cinque maggiori leghe europee.

- Per entrambe le graduatorie ho incluso solo gli allenatori che hanno raccolto almeno 30 punti. Nella classifica dei bonus c'e' una maggioranza di allenatori ancora in attivita'. Il risultato di Ranieri e' impressionante perché é l'unico di questa graduatoria che non ha mai vinto la Champions. Gli altri sono tutti mostri sacri di questa competizione. Pero' Ranieri ha fatto il miracolo con il Leicester, ancora piu' incredibile se si considera l'albo d'oro di quel torneo.

- Per la graduatoria nelle altre competizioni, l'idea era soprattutto quella di riequilibrare le cose per gli allenatori sudamericani che avessero vinto molto anche nel loro continente (come Louis Cubilla o Carlos Bianchi), anche se alla fine questo colonna di punteggi aggiuntivi ha premiato soprattutto allenatori vincenti anche in campionati minori come in Scozia, Olanda, Portogallo o Europa dell' Est.

- In prima linea vediamo infatti Valeriy Lobanovskyi, grande allenatore di URSS, Ucraina e Dinamo Kiev, davanti a John Stein, che ha vinto molto in Scozia. Come sempre gli olandesi sono ben rappresentati con Guus Hiddink e Rinus Michles, pero' sono da notare anche due Ungheresi: "l'italiano" Lajos Czeizler e il famoso Bela Guttman. Altro nome in classifica e' l'austriaco Ernst Happel. Praticamente nessun allenatore in attivitá in questa classifica, segnale che i migliori allenatori ormai si spostano frequentemente nelle leghe principali gia' all'inizio della carriera.