28 marzo 2021

Il calcio italiano é in declino? Una breve riflessione


 Approfittiamo di questa sosta del campionato per le partite della nazionale (parleremo degli azzurri in un prossimo post) per affrontare un discorso che é tornato nuovamente quest'anno dopo i deludenti risultati delle squadre italiane nelle Coppe Europee. Ne hanno parlato molto sia sulla Gazzetta che altri media, come Ultimo Uomo. Vorrei dire anch'io la mia.

Per farlo, ho deciso di utilizzare due tavole statistiche. La prima mostra l'andamento delle squadre italiane nelle Coppe Europee dagli anni '50 in poi:

- Non ho incluso la Coppa delle Coppe e, per motivi analistici, ho considerato l'Europa League come un'erede della Coppa UEFA (per quanto i realtá ha assorbito entrambe le coppe, dato che le squadre vincitrici delle coppe nazionali hanno accesso all'Europa League).

- Il decennio 50-59 e 60-69 coprono solo la Coppa de Campioni perché la Coppa Uefa e iniziata dopo. Il decennio 20-29 é appean iniziato percui non ha molta utilitá hai fini statistici.

Se guardiamo quindi ai cinque decenni (dal 1970 al 2019) di intera rilevanza dei dati (per quando si puó discutere sul fatto che, dalla fine degli anni '90, l'accesso alla Champions é stata ampliata al di lá delle squadre vincitrici del proprio campionato, il che ha reso piú possibile per certe squadre di vertice trovare una presenza piú costante in Champions)  possiamo vedere che le nostre squadre di club hanno avuto una fase di crescita negli anni '70 ed '80 per raggiungere il culmine negli anni '90 (basta vedere le squadre finaliste oltre alle vincitrici in Champions).

Dopo di che é iniziato un lento ma inesorabile declino (ricordiamo tutti che gli unici casi di squadre italiane nelle prime quattro nell'ultimo decennio sono state l'Inter di Mourinho (campione), la Juve di Allegri (2 volte finalista) e la Roma di Di Francesco (semifinalista con il Liverpool). Basta. Molto indicativo come questo declino sia stato ancora piú marcato in Europa League, dove il nostro dominio 'bulgaro' degli anni '90 é diventato poi una sempre piú timida presenza.


Passiamo alla seconda tabella. Qui ho voluto limitarmi alla Champions, a partire dalla formula in cui l'accesso é stata consentito (nel caso dell'Italia) alle prime 2, poi tre poi 4 (oscillante in base al ranking UEFA ed ai vari preliminari) classificate nel precedente campionato di Serie A. Ho mostrato il numero di squadre italiane che, in ogni edizione, sono arrivate ad ogni fase della competizione (gli ottavi sono subentrati piú avanti, inizialmente c'erano due gironi di qualificazione prima dei quarti). 

In questo caso quindi, gli unici due decenni di rilevanza sono gli anni 2000 e gli anni '10. Ho diviso la sezione per quinquenni per facilitare il confronto. A guardare la differenza non é cosí netta (anche se molti diranno che la vittoria dell'Inter nel 2010 sia piú una vittoria del calcio e dei calciatori del decennio precedente). Sembra anzi che, grazie alla Juve di Allegri, ci sia stata una leggera risalita di posizioni rispetto ai primi 5 anni dello scorso decennio (in questo decennio, per'ora non siamo messi benissimo). 

Sarebbe utile aggiungere a queste statistiche anche i risultati della Nazionale Italiana ai vari Europei e Mondiali a cui ha partecipato e magari lo faremo quando parleremo della nazionale prima dei prossimi Europei. Peró ora lasciamo qualche commento di sostanza sui motivi su questo declino del nostro calcio (negli anni '90 eravamo quello che sono state le squadre spagnole nell'ultimo decennio, pure con piú varietá di squadre vincenti nelle coppe).

Si parla sempre di due aspetti, su cui io concordo molto: uno é quello tecnico, nei nostri settori giovanili, si allena troppo la tattica, o come evitare errori e rischi, invece di allenare di piu' la tecnica: il controllo del pallone, i fondamentali dello stop, il tocco di prima o i passaggi filtranti, il coraggio di un dribbling. Occorre incoraggiare di piu' i giovani a prendersi rischi, soprattutto in fase offensiva per poter fare la differenza. Nel calcio attuale é sempre piú essenziale avere giocatori che riescano a penetrare le difese piú chiuse.

L'altro é quello fisico/atletico. Anche qui credo che siamo indietro: le nostre squadre vengono spesso superate sul piano atletico. Occorre re-investire come fecero a suo tempo il Milan di Sacchi o la Juve del primo Lippi. Se sei forte atleticamente é difficile superarti, come dimostra anche l'Atalanta, l'unica squadra che fa del piano atletico un punto di forza (anche l'Islanda degli europei 2016 lo dimostra). La forma atletica non é tutto, ma senza, puoi avere tutti gli schemi e campioni che vuoi ma difficilmente prevarrai.

Poi c'é un altro aspetto di cui si parla poco in Italia ma che secondo me é molto importante: l'aspetto psicologico, per alcuni la mentalitá/personalitá. Molti giocatori di squadre italiane entrano in campo troppo impauriti. Occorre mostrare di non avere paura e lavorare su questo aspetto, come sta facendo Mancini, dopo i livelli bassissimi toccati con Ventura. Quando lo facciamo, diventiamo molto temibili (vedi l'Italia di Conte, o la Juve di Allegri). Insomma ci vorrebbe un Julio Velasco del calcio.



24 marzo 2021

La Serie A dopo 28 giornate

 
Snip da Gazzetta.it

Rieccoci a parlare di Serie A a quasi un mese dall'ultima volta. Ci troviamo in un fase particolare, tra le delusioni delle Coppe e le speranze per la Nazionale, che inizia domani le partite di qualificazione per i prossimi mondiali (nel frattempo sta giocando l'Under 21).

Se confrontiamo la classifica attuale con quella di quattro giornate fa', non é cambiato molto in testa alla classifica: l'Inter ha aumentato il vantaggio sul Milan ed ha mantenuto 10 punti di vantaggio su Juve ed Atalanta (Roma, Napoli e Lazio continuano ad arrancare piú indietro). La grande differenza é che l'Inter si trova in questa situazione avendo giocato tre partite (vincendole tutte) rispetto alle quattro delle altre avversarie, e quindi le cose sono cambiate eccome. A questo punto, Inter e Juve si troveranno a recuperare la loro partita (rispettivamente contro Sassuolo e Napoli), il 7 Aprile (una coincidenza triste visto che in quella serata si giocheranno anche i quarti di Champions).

Nelle ultime quattro giornate, le partite di livello piú alto sono state la vittoria della Juve sulla Lazio, quella dell'Inter sull'Atalanta (abbiamo parlato di entrambe qui), oltre alla recente vittoria del Napoli all'Olimpico (grazie ad una doppietta del rientrante Mertens) su una Roma ancora in festa per la qualificazione in Europa League. Tra le altre notizie, da rilevare la sfortuna del mio caro Parma, a cui sono sfuggiti punti che avrebbe meritato in varie occasioni nelle ultime partite. Vi é anche tristezza per le dimissioni di Cesare Prandelli dalla Fiorentina. Prandelli é stato l'allenatore di uno degli ultimi grandi Parma, oltre che di una nazionale che fece vedere grandi cose agli Euro 2012

Ma se vogliamo dirla tutta, la partita piú importante di tutta é stata la sconfitta casalinga della Juve contro il Benevento di Inzaghi, lo scorso week-end. Doveva essere l'occasione per i bianconeri per dimostrare che avevano superato la delusione Champions e che potevano rendere la vita difficile all'Inter, invece sono completamente collassati (mi ha sorpreso invece la vitalitá del Milan, che ha colto importanti vittorie in trasferta, riuscendo a rimanere in scia, nonostante la sconfitta con il Manchester United in Europa League). Ora, nonostante le rassicurazioni di vari dirigenti, é tutto in discussione anche nella societá bianconera.

Ora tutti incensano l'Inter, peró molti sono gli stessi che tiravano fango su Conte lo scorso autunno. Secondo me l'Inter, oltre a godere della stabilitá assicurata dalla presenza di Marotta in societá (quanto manca alla Juve, pensateci!), é riuscita anche riprendere il cammino di gioco dello scorso anno, ovvero, Conte ha messo da parte i vari esperimenti che ha provato questo autunno per tornare alle antiche certezze. E questo ha anche risolto vari dualismi interni e rilanciato giocatori di classe come Eriksenn. Saró arrogante, ma io lo sempre detto che Conte sarebbe stata la grande novitá della Serie A: pensate solo che potrebbe essere il primo scudetto non bianconero in 10 anni! O che il rendimento di Lukaku ha spinto molte societá in tutta Europa a cercare dei possibili cloni.

Nella Juve, sono partiti interessanti dibattiti sulla necessitá di tenere Pirlo (noi ne avevamo parlato qui e qui), anche se secondo me il punto di partenza é Ronaldo: ha un altro anno di contratto e questo sará necessariamente un altro anno di transizione (se rimane, io credo di sí).  Tra l'altro, come una coincidenza diabolica, questa sconfitta casalinga, probabilmente decisiva per lo scudetto é coincisa con la prima lunga intervista di Max Allegri dopo due anni di lungo silenzio. Allegri é rimasto nel cuore dei bianconeri come simbolo di efficienza e risultati sicuri, ed hanno ragione. Gli ultimi due anni hanno dimostrato che la Juve si sbagliava. Lo hanno avvicinato a varie panchine negli ultimi anni, certamente sarebbe bello rivederlo contro Conte. Di chiaro c'é che non é solo Allegri che non c'é piú nella Juve... possibile che nessuno faccia un bilancio di quanto manchi la famosa BBC?

20 marzo 2021

CHAMPIONS - I sorteggi dei Quarti di finale

 
Le semifinali sono giá accoppiate ai risultati dei quarti, preferivo il sorteggio. (snip da sport.sky.it)

Sono passati pochi giorni dalle partite di ritorno di Champions e siamo ancora qui a leccarci le ferite per le uscite di Juventus, Lazio e Atalanta (e aggiungiamo pure il Milan in Europa League). Prossimamente faró un post con dati statistici su questa crisi del calcio italiano. Ma ora ci occupiamo di sorteggi, perché comunque poi dovremo tornare a seguire la serie A, gli altri campionati e pure la Nazionale.

Come sono andati i sorteggi?

La cosa bella é che si vedranno giá degli scontri ad altissimo livello: Bayern/PSG e Real/Liverpool potrebbero essere tranquillamente una finale, ed in effetti lo sono state rispettivamente 1 anno e 3 anni fá (con il famoso fallo diabolico di Sergio Ramos su Salah e le due papere di Karius). Andiamo un po' in ordine (molto bella anche l'analisi della Gazzetta).

Manchester City - Borussia Dortmund

Gli inglesi di Guardiola sono nettamente favoriti. Stanno vincendo la Premier in gran carriera e sono lanciati verso la vittoria anche nelle coppe nazionali. Non possiamo peró scordarci come andó lo scorso anno con il Lione o, in anni passati, con Tottenham o Liverpool. In effetti, il risultato piú alto del City in Champions é stata una semifinale, l'anno prima di Guardiola (che invece aveva raggiunto regolarmente almeno la semifinale con il Bayern). Il Borussia non mi convince, avrá anche i numeri incredibili di Haaland in Coppa, peró é stato fortunato a passare il turno e poi a trovare un Sivilia dimesso. Vediamo se verró smentito.

Porto - Chelsea

La partita dei due underdogs. Il Porto ha eliminato la Juve giocando in modo cinico e sfruttando al massimo gli episodi favorevoli. Il Chelsea ha mostrato un ottimo calcio con Tuchel e sta mettendo in luce le sue giovani stelle. Gli inglesi sono favoriti, anche se credo che il Porto cercherá di emulare il Lione dello scorso anno. Ovviamente tifo Porto perché é portoghese, anche se in Portogallo non mi sono mai stati molto simpatici (e non amo il colore della loro maglia).

Bayern - PSG

Come dicevamo, una riedizione della scorsa finale, anche se molte cose sono cambiate: il Bayern non ha piú giocatori come Thiago Alcantara, Perisic o Coutinho, tanto decisivi nei famosi quarti con il Barcelona, mentre il PSG ha cambiato allenatore e al posto di Tuchel, avrá Pochettino, finalista di Champions l'anno precedente con il Tottenham (perdente contro il Liverpool di Klopp). Io vedo un PSG piú solido anche se il Bayern rimane favorito. Penso che dipenderá molto dalla forma dei singoli giocatori.  Chi vince se la vedrá probabilmente con il City, questo e' quindi il percorso sicuramente piú duro (ed avvincente) per la finale.

Real Madrid - Liverpool

Il quarto piú prestigioso, come storia e titoli delle squadre in campo. Tra l'altro si affrontano gli allenatori piú presenti in finale di Champions degli ultimi dieci anni: tre a testa: tre vittorie per Zidane, una per Klopp. Qui é difficile fare un pronostico. Entrambe le squadre sono in risalita dopo un inverno pieno di problemi (soprattutto gli inglesi, percui la Champions rimane l'ultimo trofeo raggiungibile, mentre il Real puó ancora dire la sua in Liga). Io credo che se il Liverpool é in forma dal punto di vista atletico, allora é favorito, sennó il Real é piú equilibrato e se la puó sempre cavare. Chi vince, avrá ottime possibilitá di arrivare in finale, dato che affronta la vincente tra Chelsea e Porto.

Qualche parola sull'Europa League

Qui c'é la Roma di Fonseca, l'ultima nostra superstite. Gli é toccato l'Ajax di Tadic, un osso durissimo. E' vero che anche le altre rimanevano un incognita: buone possibilitá per l'Arsenal contro lo Slavia Praga e del Manchester United contro il Granada, piú equilibrato Dinamo Zagabria-Villareal (ovvero i killer del Tottenham di Mourinho contro la squadra del mago di Europa League: Unai Emery. Non sono ottimista per la Roma peró penso che dipenderá molto da come ci arrivano, sono capaci di grandi partite come di grandi disastri.

17 marzo 2021

CHAMPIONS - Ritorno degli Ottavi - seconda settimana

Ho messo questa foto per rendere onore all'Atalanta. É anche uno spunto per parlare di due cose: Zapata é il Lukaku dell'Atalanta, secondo me dovrebbe giocare sempre. Modric e Kroos sono due centrocampisti incredibile, soprattutto quando giocano insieme. Per anni abbiamo parlato di Ramos e Pepe/Varane, di Marcelo e Isco, di CR7 e Benzema, ma a me sembra che la costante di questo intramontabile Real siano loro due (snip da Eurosport.it)

Rieccoci agli ottavi di Champions dopo l'ultima puntata sull'uscita della Juve (che ha alimentato molte chiacchiere su una possibile uscita di Ronaldo) e a due settimane dalle partite di andata. Il responso iniziale, pesantissimo, é che tutte le italiane sono uscite (ed in questo senso é andata pure peggio degli ultimi anni, dove un'italiana era arrivata almeno ai quarti). Non mi fermo molto su questo perché voglio scriverne un post a parte, con tanto di dati statistici. Intanto facciamo la liste delle qualificate ai quarti (venerdí ci sono i sorteggi), ovvero la crema del calcio europeo (stona l'assenza dell'Inter diciamolo):

Porto, Liverpool, PSG, Borussia Dortmund, Real Madrid, Manchester City, Bayern, Chelsea

L'Atalanta é uscita con onore

I bergamaschi sono la grande speranza del calcio italiano: giocano un calcio coraggioso ed aperto. Soprattutto, non rifiutano il confronto sul piano fisico ed atletico, fondamentale in Europa. Ieri sera sono partiti molto bene, schiacciando il Real durante i primi 20 minuti e sfiorando il goal con Gosens. Poi il Real ha preso le misure e grazie alla migliore tecnica individuale dei suoi giocatori é riuscita a risalire il campo piú facilmente ed a creare occasioni con meno dispendio di energie. Alla fine é finita 3 a 1 per il Real Madrid.

Certo, c'é voluta l'ennesima papera difensiva (dopo quelle di Lazio e Juve nelle loro partite di andata) per consentire al Real di sbloccare il risultato. Dopo di che, la squadra di Gasperini si é dovuta sbilanciare ancora di piú e si é naturalmente esposta alle ripartenze merengue (clamorose alcune occasioni mancate da Vinicius e Benzema). Sicuramente ci sarebbero voluti un Muriel ed un Ilicic al top della forma per una partita cosí, mentre invece il colombiano ha fatto un sacco di errori. Io avrei messo Zapata dall'inizio, é troppo importante per aiutare la squadra a risalire.

Comunque, al contrario di quel che ha detto Zidane, l'Atalanta ha costruito le sue occasioni e ha spesso tenuto il pallino del gioco, mostrando coraggio e personalitá. Penso che sia giusto ammirare questa squadra che é arrivata agli ottavi di Champions per due anni di fila (quest'anno si é qualificata ai gironi in un gruppo con Liverpool e Ajax), che é arrivata in finale di Coppa Italia due volte su tre, che l'anno scorso é uscita solo a tempo scaduto ai quarti contro il PSG. Ora deve cercare di terminare il campionato nei primi quattro e concentrarsi sulla finale di Coppa con la Juve.

Tutto come previsto per la Lazio

Per la Lazio c'erano pochissime speranze giá al momento dei sorteggi e alla vigilia degli ottavi. D'altra parte giocava con i campioni in carica del Bayern, squadra favorita anche quest'anno insieme al Manchester City (con tentativi di sorprese da Real, Liverpool e PSG). La partita era quasi una formalitá dopo il 4 a 1 in trasferta per i tedeschi all'andata. La Lazio ha giocato con dignita, pur se priva di Immobile, ed ha anche creato trame apprezzabili. Peró al Bayern é bastato un rigore e una ripartenza di Chipo-Mouting (che giá aveva segnato con il PSG contro l'Atalanta lo scorso agosto) per prevalere per2 a 1. Non credo si potesse fare molto di piú. Bello il goal della bandiera di Parolo.

Le altre?

Manchester City - BMG é finita nuovamente 2 a 0 per gli inglesi. I tedeschi non hanno mostrato la stessa brillantezza della fase a gironi (che tanto cara era costata all'Inter) e il City ha avuto vita forse ancora piú facile rispetto all'andata. Io li vedo come favoriti, peró sospendo il giudizio visto quello che successe lo scorso anno con il Lione.

Il Chelsea (insieme all'eliminazione della Juve) é sicuramente la grande sorpresa di questi ottavi. A me Tuchel non sta simpatico e penso che a Parigi non lo rimpiangano, peró devo dire che in poco tempo al Chelsea é riuscito a valorizzare quei giovani talenti che Lampard non riusciva a mettere in luce. Certo, mi spiace che Jorginho trovi meno spazio (spero che se non gioca riesca ad andarsene, é importante anche per la nazionale), ma per il resot é un piacere giocare insieme gente come Werner, Ziyech, Havertz o Pulisic. Potrebbero essere la mina vagante dei quarti. L'Atletico perde nuovamente, questa volta 2 a 0, molto belli entrambi i goal. Ora gli resta solo la Liga anche se il vantaggio si é molto assottigliato.

L'Europa League

Ci rimane solo la Roma di Fonseca. I giallorossi hanno replicato la vittoria dell'andata, questa volta per 2 a 1 sul campo dello Shakhtar con doppietta di Mayoral. La grande delusione e' sicuramente il Milan. I rossoneri erano rimaneggiati per gli infortuni pero' si sono fatti battere 1 a 0 da un gollonzo di Pogba. Lo United non ha fatto granche', mentre i rossoneri hanno sprecato troppe occasioni nel primo tempo e troppo spesso hanno avuto fretta di liberarsi del pallone, invece di rallentare il ritmo. Un gran peccato, poteva essere una piccola compensazione, ed invece niente, sono tempi scuri per il nostro calcio.
 



10 marzo 2021

CHAMPIONS - ritorno degli ottavi - prima settimana

 
Speravamo tutti in una prestazione come quella contro l'Atletico Madrid di due anni fa'. Ieri sera Ronaldo si é visto poco e alla fine la foto di copertina é molto simile a quella dello scorso Agosto (snip da Tuttosport.it)

Rieccoci a parlare di Champions per il ritorno degli ottavi e dopo varie novitá anche nei campionati nazionali piú importanti.

La Juventus é ancora una volta fuori

É incredibile perché volendo, potrei replicare quasi per intero le considerazioni che feci nel post dello scorso agosto, quello successivo all'eliminazione della Juve di Sarri contro il Lione negli ottavi 2019-20: gli errori arbitrarli, le occasioni mancate, Dybala infortunato e, piú di tutto, i problemi di gioco. Cercheró di andare per ordine perché vi sono comunque anche delle differenze. Ha vinto la Juve per 3 a 2 peró é passato il Porto per il peso dei goal in trasferta.

Partiamo dall'arbitraggio. Premetto che il Porto ha meritato la qualificazione e non sto cercando di riscrivere la storia di questi ottavi. Peró anche in questa occasione, come all'andata, vi sono state occasioni in cui l'arbitro DOVEVA avere l'umiltá di rivedere certe azioni al VAR prima di prendere decisioni cosí pesanti: parlo del rigore dato per il fallo di Demiral ad inizio partita o i rigori non dati per l'uscita del portiere su CR7 o il fallo su De Ligt (non ho visto la moviola, mangari non c'erano ma sicuramente andavano riguardati, cosí come il fallo su Ronaldo all'andata - ANDATE  A VEDERVI L'ARBITRO DI PSG - BARCELONA). Chiudo qua, peró la regolaritá impressionante con cui questi errori vengono a danneggiare la Juve sta iniziando a farmi domandare se il ruolo di Agnelli in ECA (le cui proposte non condivido chiaramoci) non abbia qualche rilevanza.

Passiamo a Pirlo. Se dovessimo stare alle ultime due esperienze di Allegri e Sarri, Pirlo verrebbe licenziato. La Juve é uscita agli ottavi con una squadra piú debole, a meno 11 punti dello scorso anno in campionato ed é a meno 10 dalla vetta (anche se con una partita in meno). Perfino una rimonta (al momento molto improbabile) sorprendente sull'Inter non farebbe che replicare i risultati di Sarri dello scorso anno (con qualcosa in piú se vincesse anche la Coppa Italia in finale con l'Atalanta). Al di lá di questo penso che l'aspetto principale di questa eliminazione é che Pirlo ha ormai perso quella luce da predestinato che quando la partita é decisiva (vedi l'ultima partita dei gironi contro il Barcelona o la semifinale di Coppa Italia con l'Inter) riesce a fare risultato.

Io credo che Pirlo debba rimanere perché le cose non cambierebbero molto con un nuovo allenatore (come si é visto negli ultimi tre anni). La Juve é sembrata in difficoltá a creare occasioni che non fossero cross da fuori. Le uniche scintille sono venute dagli sprint di Chiesa (sicuramente la nota piú positiva della stagione, e una sorpresa per me che ero perplesso) e dal solito Cuadrado. Ancora una volta mi domando cosa pensavano quando hanno venduto Kean. Pirlo poi é sembrato cambiare idea molto spesso (e non solo per l'alto numero di infortunati ricorrenti), come se non fosse mai sicuro della formula migliore. Certo, come all'andata, anche ieri sera gli episodi hanno contato molto: l'incredibile occasione mancata da Morata ad inizio partita, l'irruenza di Demiral sul fallo del rigore, l'amatoriale barriera sul secondo goal del Porto (come fai a non mettere un uomo sdraiato per terra al 115mo?). 

Peró qui dobbiamo tornare a quello che secondo me é il sale della questione, ovvero il dilemma CR7: i suoi goal e la sua grandezza compensano quello che toglie alla squadra in termini di compattezza e gioco? Mi costa molto affrontare questo tema, perché io sono un grande estimatore di Ronaldo e penso che la sua venuta alla Juve abbia ridato slancio al nostro campionato e al nostro calcio. Peró é un dato di fatto che la Juve di Allegri é andata due volte in finale ed é uscita una volta ai quarti (contro il Real di CR7) ed una agli ottavi (contro il Bayern di Guardiola). Da quando c'é Ronaldo é uscita ai quarti con la sorpresa Ajax (e li ho spiegato come la vedo) e due volte agli ottavi con le non impossibili Lione e Porto. Io penso che la Juve ci ha provato per tre anni a raggiungere il vertice con CR7: non é andata. Ora é tempo di investire nei piú giovani, in una squadra che sfrutti meglio il talento di Morata e di Chiesa, la tecnica di Bernardeschi e il fisico di Kulushevski.

Non só se questa societá, orfana di Marotta e che prende decisioni impulsive, come nel caso di Allegri e Sarri, sia in grado di tornare ai fondamentali. Vorrebbe anche dire l'importanza di rendersi conto che il periodo d'oro dello scorso decennio era fondato su una difesa con Buffon, Chiellin, Barzagli e Bonucci nel pieno del vigore, e questa difesa ora non c'é piú e non si puó improvvisare. Stiamo vedere.

E le altre

Una breve menzione a Borussia Dortmund - Siviglia. Il 2 a 2 (con doppietta del solito Haaland) ha qualificato i tedeschi dopo la vittoria in trasferta dell'andata. Gli spagnoli hanno giocato con onore (meglio che contro l'Inter nella finale di Europa League dello scorso agosto, questo é sicuro) e penso, per una volta, siano stati penalizzati dall'arbitro. Il rigore dato al Borussia (due minuti dopo che un'azione era continuata) l'ho trovato dubbioso, ancor piú che l'arbitro lo facesse ritirare dopo che Haaland lo aveva spedito sul palo. Mah.

Il Liverpool ha ribadito la supremazia sul Lipsia con un altro 2 a 0 con reti dei soliti Mané e Salah. La partita non é stata bellissima e mi é sembrato che il Lipsia giocasse ad un ritmo molto piú basso del solito. A questo punto é lecito pensare che il Liverpool puntera' quasi tutto sulla Champions, dove comunque ha sempre qualcosa da dire.

Chiudiamo con PSG-Barcelona. I catalani hanno voluto chiudere con onore dopo la brutta botta presa all'andata (avevamo parlato del brutto ciclo di sconfitte in Champions di questa squadra). Nel primo tempo, il Barcelona ha avuto un sacco di occasioni ma Dembelé le ha fallite tute. Poi il PSG é passato, immeritatamente, in vantaggio grazie ad un rigore di Mbappé per fallo su Icardi. Messi ha pareggiato con un bellissimo tiro da fuori. Penso che peró il Barcelona si sia spento dopo che Messi si é fatto parare un rigore da Keylor Navas alla fine del primo tempo (ancora piú discutibile dare un rigore in questo caso). Il secondo tempo é stato controllato molto meglio dai parigini di Pochettino e si sono viste meno occasioni da entrambe le parti. É finita 1 a 1. 

Certo é triste pensare che anche quest'anno Ronaldo e Messi (che tra l'altro potrebbe essere all'ultima apparizione in Champions in blaugrana), dominatori degli ultimi quindici anni (era dalla stagione 2004-05 che almeno uno dei due era presente ai quarti della Champions), sono fuori dalla competizione di cui sono gli unici cannonieri sopra i 100 goal. Ora sono subissati di critiche (esageratissime secondo me, il vecchio vizio di accanirsi sui forti quando si indeboliscono), ma chissa' quando rivedremo un dualismo di questo livello...

E l'Europa League?

Molto bene, almeno quella. Il Milan ha pareggiato 1 a 1 a Manchester contro i rossi di Bruno Fernandes al termine di una prestazione di grande personalita' e in cui gli sono stati annullati due goal (molto dubbio quello di Kessie). La sfida rimane apertissima, ma la prestazione di stasera (dopo la vittoria in trasferta a Verona) lascia ben sperare che sia tornato il Milan 2020. Nelle altre partite importanti, vittorie nette di Ajax, Villareal, Arsenal e Tottenham. Si preannunciano quarti molto interessanti.

Molto brava anche la Roma che ha ipotecato la qualificazione con un netto 3 a 0 al sempre difficile Shakhtar, squadra non per niente fuoriuscita dai giorni di Champions (come il Manchester United). Molto bello anche vedere come i giocatori della squadra ucraina hanno salutato con grande affetto il loro ex allenatore Fonseca, dice molto di lui anche come persona. 



08 marzo 2021

Un punto sui maggiori campionati europei - sesta puntata

 

Eccoci di nuovo a fare il punto sui principali campionati europei a meno di un mese dall'ultima puntata. Lo facciamo tra l'altro al termine di un week-end in cui si sono giocate partite decisive o di grande caratura in quasi tutti i campionati. E domani ritorna la Champions...

Partiamo come sempre dalla Premier League. La prima novitá é l'interruzione della lunga striscia di vittorie del City, ieri perdente per 0 a 2 nel derby di Manchester con lo United, secondo in classifica. I Red Devils hanno sfruttato meglio le loro occasioni e hanno rafforzato il loro secondo posto (sará sicuramente molto dura per il Milan in Europa League). Gli azzurri di Guardiola hanno gestito male le loro occasioni, anche se non sono mai sembrati veramente in difficoltá e sembrano comunque lanciati a vincere il titolo. Bravo il Leicester ha mantenere il terzo posto.

Se guardiamo le altre, il dato piú impressionante é la quantitá di sconfitte del Liverpool, sempre piú in crisi  (parentesi gli articoli di Sandro Modeo sul Corriere sono sempre molto belli anche se lasciano sempre un che di stucchevole) ed in questo momento fuori da un piazzamento per l'Europa League. Sembra incredibile pensando che stiamo parlando della squadra considerata la piú forte d'Europa fino a qualche mese fa' (e vedremo se dará rinnovato coraggio al Lipsia per la Champions). Da notare invece l'ottimo periodo del Chelsea, che ha confermato quanto giá fatto vedere negli ottavi di Champions, e il ritorno alla rete di Gareth Bale nel Tottenham, che sembra aver formato una bella coppia di Kane.

Nella Liga, é confermato il momento di flessione dell'Atletico. Ieri si é giocato il derby di Madrid ed i colchoneros hanno tenuto il vantaggio della rete di Luis Suarez fino a pochi minuti dalla fine, quando il solito Karim Benzema ha raddrizzato le cose portando il Real sull'1 a 1. La squadra di Simeone ha quindi perso un'occasione per distanziare la squadra di Zidane, e cosí ne ha approfittato il Barcelona per rosicchiare altri punti e portarsi al secondo posto. Dalla brutta sconfitta casalinga con il PSG in Champions, Messi e compagni hanno infilato una serie di convincenti vittorie, inclusa una bella rimonta sul Siviglia in Copa del Rey.

In Bundesliga, questo week-end si é giocato un bellissimo Bayern-Borussia Dortmund, che hanno replicato la bella prova offerta all'andata. Anche questa volta ha prevalso il Bayern, per 4 a 2. Cinque delle sei reti totali sono state segnate da Lewandowski e Haaland. Impressionanti, soprattutto il primo che viaggia a 31 reti. A questo punto tra il Bayern ed il titolo c'é solo il Lipsia, mentre le altre lottano solo per il terzo posto. In Francia, il Lilla continua la sua fantastica stagione, inseguito dal PSG del capocannoniere Mbappé e dal Lione degli 'italiani' Garcia e Paquetá.

Terminiamo come sempre con la Serie A. L'Inter stasera ha vinto una di quelle partite che, dovesse poi vincere lo scudetto, potrebbe giustamente considerare come una tappa fondamentale. Il successo per uno a zero sull'Atalanta (siamo sicuramente di fronte alla migliore espressione del calcio italiano degli ultimi due anni, un po' come la Juve di Allegri e il Napoli di Sarri lo furono anni prima) infatti, é stata una vittoria del sacrificio e della concentrazione contro una squadra che meritava di piú e ha giocato sicuramente meglio (speriamo si ripeta, almeno come prestazione, con il Real Madrid!). La squadra di Conte é cosí riuscita a tenere la Juve a 10 punti di distanza. I bianconeri hanno vinto una gara piú difficile di quel che dica il risultato con la Lazio, anche se ancora non convincono. Mi ha sorpreso invece il Milan che, nonostante Ibrahimovic tutto concentrato su Sanremo, ha colto una vittoria per nulla scontata a Verona e sembra non voler mollare.