04 gennaio 2023

CRISTIANO RONALDO getta la spugna e lascia il calcio che conta

Aveva detto che lui non sarebbe mai andato a competere in campionati da pensionati d'oro come i paesi del golfo o la Cina. D'altra parte anche Mourinho aveva detto che per lui contava solo la Champions (snip da Gazzett.it)
 

E cosí, dopo il mondiale che ha visto il trionfo finale di Messi quasi fosse un film della Marvel, CR7 ha preso atto che a 38 anni era meglio raccogliere quanti piú soldi possibili prima di appendere le scarpe al chiodo. Certo poteva finire in modo piú dignitoso

Come ha detto  molto bene qualcuno su FB, Cristiano Ronaldo lascia il calcio che conta mettendosi in una foto con un pacioccone sceicco arabo mentre mostra un'anomia maglia che potrebbe essere quella del Chievo. Il tutto per la modica cifra di un miliardo di Euro per 2,5 anni da "giocatore" (si puó chiamare cosí?) con l'Al-Nassr e poi un ruolo di uomo immagine per la candidatura dell'Arabia Saudita ad ospitare i Mondiali 2030 insieme ad Egitto e Grecia.

D'altra parte, il 2022 di CR7 é stata una vera Via Crucis, ripercorriamola:

  • Nell'Agosto 2021, lascia la Juventus e la Serie A per tornare al primo amore, il Manchester United, convinto che il palcoscenico della Premier gli ridará lo spazio che merita. Il Man. United cambierá due allenatori ma nella primavera 2022 non riuscirá nemmeno a qualificarsi per la Champions dell'anno dopo. Ronaldo dovrá sorbirsi la vittoria degli ex-compagni del Real in Champions (li aveva lasciati pensando avessero dato tutto), che porterá pure al Pallone d'Oro per l'ex-delfino Benzema.
  • In estate 2022, Ronaldo fará di tutto per cambiare squadra e trovare un posto in Champions. Peró chiede troppi soldi e nessuno se la sente. A Settembre 2022, per la prima volta nella sua carriera, Ronaldo debutta in Europa con una musica diversa da quella della Champions. Si vedono le prime incomprensioni con il nuovo allenatore Ten Hag.
  • I risultanti altalenanti della squadra spingono Ten Hag a metter CR7 in panchina. Cerca conforto in nazionale, ma il Portogallo manca le finali di Nations League a causa di un goal della Spagna all'ultimo minuto nell'incontro decisivo. Lui sbrocca. Prima lascia la panchina prima della fine della partita e viene messo fuori rosa per una partita, poi, alla vigilia del Mondiale, rilascia un'intervista sferzante contro la societá e l'allenatore. É la goccia che fa traboccare il vaso e il Man United taglia il contratto. Ronaldo partecipa al mondiale da free agent.
  • L'intervista di Ronaldo sembra avere avuto effetti anche nei rapporti con i compagni in nazionale; nonostante le smentite di entrambe le parti, le riprese video mostrano un ambiente gelido verso il recordman portoghese. CR7 peró parte bene segnando un goal al suo 5 mondiale di fila mentre Messi perde con l'Arabia Saudita.
  • Le prestazioni di Ronaldo non migliorano e sembrano imbrigliare la squadra portoghese (che diversamente sembra avere una delle piú grosse concentrazioni di talento di sempre). CR7 viene sbeffeggiato dall'Adidas per essersi voluto appropriare di un goal di Bruno Fernandes. 
  • Con la Corea del Sud, Ronaldo viene sostituito ed apostrofa il suo allenatore Fernando Santos, che coglie la scusa per lasciarlo fouri contro la Svizzera agli ottavi. CR7 guarderá dalla panchina il suo sostituto Goncalo Ramos segnare una tripletta e portarsi via il pallone, mentre la squadra demolisce gli svizzeri.
  • Con il Marocco, il Portogallo le prova tutte ma viene eliminato. Ronaldo esce dal campo in lacrime prima di tutti e sembra dimenticarsi che é il capitano. Come sempre, ogni suo gesto viene studiato al microscopio ed é giudicato per tutto. Peró ci mette del suo con il suo ego narcisistico.
  • Passerá il resto del mondiale a guardare Messi ergersi sempre piú in alto a suon di record e goal e cercherá di consolarsi con il regalo della compagna Georgina. Sembra giá un ex giocatore.
Sembra una serie netflix ma é andata cosí. É incredibile perché fino ad un anno fa, palloni d'oro a parte, si parlava del posto di Ronaldo nella storia, del suo dualismo con Messi e di come si ponevano questi due extraterrestri nei confronti di giocatori come Pelé e Maradona. Oggi, dopo questo anno terribile, Ronaldo esce fortemente ridimensionato. Le sue dichiarazioni alla presentazione di ieri suonano quasi ridicole.

Chissá, avrebbe potuto scegliere una soluzione piú romantica? Difficile. Forse rimpiange di aver lasciato la Juve. Fatto sta che ora diventa difficile pensare perfino in una partita di addio con tutti i ponti che ha bruciato. Anche se si sa che nel calcio con i soldi i ponti si ricostruiscono alla svelta, the show must go on. Resta a vedere cosa sará del suo rapporto con la nazionale portoghese, ne abbiamo parlato anche nel bilancio dei mondiali.

Di certo quello che rimane é che, in questa stagione si é chiusa definitivamente quella transizione che erá iniziata con il passaggio di Ronaldo alla Juve, ovvero la fine del fortissimo dualismo con Messi che tanto aveva caratterizzato un periodo di scontri tra Real Madrid e Barcelona (per quanto giá non fosse il centro del calcio come ai tempi di Mourinho e Guardiola). Penso che ci mancherá e che per quanto si parli giá di Mbappé e Haaland come il prossimo grande dualismo, non ci siano paragoni a livello iconografico.

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