30 agosto 2020

30 Agosto 2020 - un anno di Marazico

Snip dal primo post di questo blog, esattamente un anno fa' (https://ilmarazico.blogspot.com/2019/08/molliamo-gli-ormeggi.html)

Oggi é il 30 Agosto 2020 ed é il primo anniversario del mio blog 'Marazico'.

Direi che la parole spese un anno fa' per introdurre questo progetto sono ancora validissime. Questo passatempo é prima di tutto un diario personale che voglio tenere per poter registrare le mie impressioni su questa mia grande passione che é il calcio. Questo non vuol dire che non avrei voluto piú spazi per scambiare idee ed opinioni  con altri peró, per varie ragioni, non é avvenuto. Ad un certo punto avevo perfino creato una pagina Facebook con il nome del Blog per poter ampliare la condivisione dei post, soprattutto con altri blog di altri appasionati, peró il progetto non ha funzionato. Puó darsi che quest'anno ci riprovi utilizzando la mia pagina personale di Facebook, peró vediamo non sono sicuro che voglia passare il tempo su questo, dato che ne ho giá poco per scrivere tanto come vorrei e quando vorrei. Comunque non c'e' fretta, l'importante é che la componente del diario continui, il resto é un di piú.

In questo primo anno sono riuscito a scrivere ben 68 post sui diversi temi che ruotano intorno al mondo del calcio: la Serie A e gli altri campionati, il mercato e le coppe Europee, il Pallone d'Oro e la Nazionale. Quando ho potuto, ho dato rilievo ad eventi importanti occorsi durante l'anno, come gli scontri tra Inter e Juve o Real e Barcelona, l'esonero di Sarri o la crisi del Barcelona con il recente tentativo di Messi di andarsene (ahimé, sempre piú simile ad una telenovela). Ho anche curato dei progetti speciali come un post sulle partite piú iconiche del decennio appena concluso e una ricerca approfondita sugli allenatori piú vincenti dal dopo-guerra in poi.

In questa stagione che é appena partita (ieri l'Arsenal ha vinto il Community Shield, l'equivalente di una Supercoppa Italiana o Spagnola, contro il Liverpool ai rigori), penso che forse diminuiró la frequenza dei post sulla Serie A (la scorsa stagione era un post ogni tre giornate), in modo da poter avere piú tempo e spazio per parlare di argomenti piú in profonditá: una partita speciale, un giocatore che fa un gesto da ricordare, una bella ricorrenza. Vediamo, penso che facendo un post ogni 4 partite di Serie A, potró comunque tenere un riepilogo aggiornato perché potró intervallare quel tempo con un post piú generale su quello che succede nei vari campionati europei (dove le statistiche della Serie A verrebbero comunque incluse come quest'anno). Penso invece di continuare a seguire la Champions ad ogni passaggio (sorteggi e singoli turni di gironi o partite ad eliminazione) e dare spazio alla Nazionale ogni volta che gioca (a partire dalla settimana prossima con la Nations League!).

Quando ripenso all'inizio della scorsa stagione, mi rendo conto che tante cose erano diverse rispetto ad ora. In Italia c'era molta attesa per l'arrivo di Sarri alla Juve e di Conte all'Inter (che proprio in quel periodo aveva dato via Icardi e Perisic in prestito dopo aver comprato Lukaku). Si parlava ancora della possibile incidenza di giocatori come Piatek e Suso. In Spagna, c'era grande attesa per gli acquisti di Griezmann, De Jong, Hazard e Joao Felix per rilanciare una lega orfana di Cristiano Ronaldo. Sulla panchina del Barcelona c'era Valverde, poi sostituito da Setien, a sua volta sostituito da Koeman qualche settimana fa' (un po' com'era successo al Real l'anno prima). In Inghilterra ci si chiedeva quanto potessero crescere il Tottenham di Pochettino e l'Arsenal di Emery (nessuno dei due riuscí a mangiare il panettone) e come sarebbe andato Lampard al Chelsea.

Quest'anno ci presentiamo con tante nuove facce (anche Hansi Flick ha preso in mano il Bayern in corso d'opera), a partire da Pirlo alla Juve. Ne parleremo nei prossimi giorni, dove affronteremo discussioni sul mercato, sulla nazionale (ci troveremo in una situazione inedita in cui europei e mondiali saranno giocati a poco piú di un anno di distanza) e sull'inizio dei vari campionati. Vedremo se ci sará una squadra che eccellerá sulle altre (come il Liverpool per buona parte della stagione ed il Bayern dopo la sosta COVID) o che giocatori cercheranno di inserirsi nell'eterno duopolio tra CR7 e Messi. 

Il tentativo sará sempre di parlare in modo appasionato ma sereno di questo bellissimo gioco cercando di tenere presente il fatto che il mio interesse é prevalentemente a livello europeo, di Champions (certo la Serie A la seguo, ma in questi anni mi appassiona meno). Se ci sará tempo, cercheró anche di inserire un altro progetto, magari una rivisitazione di tutte le stagioni calcistiche dal 1980 ad oggi, una alla volta, cercando di farne almeno 5 all'anno (per ora é solo un'idea!).

Chiudo con una piccola lista dei miei post preferiti della scorsa stagione, ovviamente molto personale:

- partite singole e memorabili;

- discussioni sulla Champions: qui, qui, qui e qui

- discussioni su campioni e allenatori: qui, qui, qui, qui e qui +, ovviamente, qui

- la nazionale ed i bilanci di stagione: qui, qui, qui e qui


29 agosto 2020

Gli Oscar della Stagione 2019-20

Hansi Flick, Allenatore del Bayern (Snip dal sito bundesliga.com)
 

E' il momento dei bilanci di questa stagione irripetibile a causa dell'emergenza COVID. Non dimentichiamo infatti che oltre alla sospensione di campionati e coppe europee per tre mesi, sono saltati gli Europei di calcio e le Olimpiadi. Nel frattempo stavamo ancora parlando dell'esonero di Sarri, di come é finita la Champions o del possibile addio di Messi al Barcelona mentre la nuova stagione é giá alle porte ed il mercato continuerá per varie settimane (ne parleremo nei prossimi giorni).

A fine 2019 avevamo fatto un bilancio dei primi quattro mesi della stagione e qualche settimana fa' avevamo commentato gli aspetti principali al termine delle varie leghe nazionali. Per il post di oggi proveró ad utilizzare una formula differente che cerchi di assegnare gli oscar positivi e negativi alle squadre, gli allenatori ed i giocatori protagonisti di questa stagione nei maggiori campionati europei.

SQUADRE

- Le migliori della stagione

In testa non puó che esserci il Bayern che, contro ogni aspettativa iniziale, ha conquistato uno storico triplete caratterizzato da una grande rimonta in campionato (quest'anno reso piú difficile da un Dortmund molto forte e dalla crescita del Lipsia, giunto fino alla semifinale di Champions) e da una Champions in cui ha vinto tutte le partite e segnato una barca di gol. 

Dietro il Bayern metterei l'Atalanta di Gasperini, arrivata terza in campionato (e quindi riqualificatasi per la Champions per il secondo anno consecutivo) ed arrivata fino ai quarti in Champions (dopo essersi qualificata in un girone in cui aveva perso le prime tre partite ed aver letteralmente distrutto il Valencia agli ottavi), uscendo solo al 90mo minuto contro il PSG (che poi avrebbe raggiunto la finale contro il Bayern).

Non si puó non menzionare il Liverpool di Klopp che ha sbaragliato i suoi avversari (incluso il City di Guardiola) in Premier, il campionato piú competitivo di tutti (sono convinto che rigiocasse con l'Atletico altre venti volte gli ottavi di Champions, le passerebbe tutte) e ha messo in luce giocatori fortissimi, a partire da Sadio Mané, che secondo me meritava il Pallone D'Oro 2019 piú di Messi.

- Le delusioni delle stagione

Il primo posto va sicuramente al Barcelona che, nonostante i tanti acquisti dello scorso mercato, ha regalato il campionato al Real Madrid e si é fatta umiliare dal Bayern in Champions, creando un regolamento di conti interni che ha portato all'arrivo di Koeman sulla panchina, la possibile partenza di Suarez e, soprattutto, il traumatico di divorzio di Messi.

Sembra difficile parlare di delusione in un anno in cui hanno vinto il loro nono campionato consecutivo, peró la Juve di quest'anno non ha quasi mai entusiasmato, ha vinto il campionato solo grazie ai passi falsi altrui ed é uscita in Champions con un Lione sicuramente aiutato dagli arbitri e bravo a difendersi e ripartire anche con Manchester City e Bayern, ma sicuramente abbordabile per bianconeri. Adesso tutte le attese sono per il 'predestinato' Pirlo.

Non si puó menzionare anche la Premier, verrebbe da parlare del Manchester City per il fatto che sorprende che una squadra di Guardiola possa rimanere senza titoli in una stagione. Si potrebbe parlare dell'Arsenal, che peró si é rifatto con una FA cup a fine stagione. No, io credo che il titolo vada al Tottenham, finalista di Champions lo scorso anno e quest'anno fuori dai posti Champions in Premier ed eliminata in modo imbarazzante dal Lipsia negli ottavi. 

- Le novitá/sorprese della stagione

Penso che il Leicester sia stato la grande sorpresa della stagione almeno fino alla sosta COVID, dopo la quale ha ceduto il quarto posto valido per la Champions al Manchester United (che tra l'altro avrebbe meritato la finale di Europa League al posto del Siviglia). Altre squadre hanno avuto risultati buoni come il Siviglia (Europa League), il Napoli (Coppa Italia) o il Chelsea (terzo nonostante la fase di rinnovamento), peró non si tratta di vere e proprie sorprese. 

Se dovessi peró fare un nome non potrei non parlare dell'Inter di Antonio Conte. I nerazzurri venivano da anni di delusioni e quest'anno hanno lottato a lungo per il titolo al pari con la Juve, sono usciti per pochissimo dalla Champions ai gironi e poi hanno perso l'Europa League in finale per non aver saputo gestire i momenti piú importanti della partita. Isomma penso saranno grandi protagonisti anche la prossima stagione (se Conte controlla i suoi sfoghi infantili davanti alle telecamere).

GLI ALLENATORI

- I migliori

Non si puó non partire da Hansi Flick, allenatore che ha raccolto un Bayern in crisi ad inizio Novembre e lo ha poi portato a vincere un triplete con grandissima personalitá, rilanciando giocatori che sembravano a fine ciclo come Muller, Boateng, Alaba, Neuer o in crisi come Alcantara o Kimmich e lanciando grandi novitá come Gnabry e Alphonso Davies. Penso faremo i conti con loro per molto tempo.

Dietro di lui penso vengano Gasperini e Klopp (abbiamo parlato delle loro squadre piú sopra), ma una menzione va anche a Garcia e Nagelsmann per quello che Lione e Lipsia hanno mostrato in Champions e Lopetegui per come si é rilanciato con il Siviglia dopo i disastri al Real Madrid. Parlando del Real, non si puó non rimarcare come Zidane abbia riportato grande personalitá e risultati a Madrid. Troppo presto invece per dare encomi a Pioli per la brillante fase finale di campionato del Milan.

- Le delusioni

Penso che in testa vada Mourinho, per i motivi che dicevamo sopra. Sono convinto che stia vivacchiando in attesa che si liberi il posto di allenatore della nazionale Portoghese. Temo che potrebbe saltare durante la prossima stagione se non ritorna l'antipatico vincente di 15 anni fá. Potremmo aggiungere alle delusioni anche Valverde, Setien e Sarri, peró credo che in questi casi le societá siano ugualmente responsabili.

I GIOCATORI

- I migliori

Impossibile non premiare Lewandowski, caponcannoniere in Bundesliga ed in Champions League (in cui é arrivato vicino al record i 17 goal in un'edizione di CR7 ). A me il centravanti polacco sta antipatico, peró quest'anno se il pallone d'oro non fosse stato cancellato lo vinceva lui sicuramente.

Tra gli altri penso sia doveroso menzionare il Papu Gomez (anche per rappresentare le grandi stagioni di Ilicic, Zapata, Muriel e tanti altri dell'Atalanta), che in Italia ha dovuto competere con le grandi stagioni di Ciro Immobile (Scarpa D'Oro), Luiz Alberto (uno dei miei giocatori preferiti), Dybala e Lukaku (irresistibile in certi momenti ma troppo impreciso in altri, ahime' decisivi). L'argentino sembra migliorare ad ogni stagione, peccato il calo di forma contro il PSG ai quarti.

Finisco con una menzione a tre altri giocatori: il grande Karim Benzema, dopo aver fatto da spalla a CR7 per anni, si é caricato il Real in spalla e lo ha portato a vincere la Liga; Neymar, dopo un inizio di stagione negativo da prima donna, si é messo zitto ed umile a lavorare ed e' stato determinante per l'arrivo del PSG in finale; James Vardy si é riconfermato capocannoniere nella difficile Premier.

- I piú deludenti

Non si puó non partire da Griezmann, acquisto carissimo del Barcelona, é stato praticamente ininfluente ed e' riuscito a far dimenticare le stagioni poco brillanti di Hazard e Joao Felix. Tra gli altri dietro di lui, metterei Harry Kane, Diego Costa e Cavani, quest'ultimo ha aggiunto anche il disonore di non completare la stagione con il PSG per motivi di soldi (situazione simile anche per Timo Werner al Lipsia, che peró, contrariamente alle mie previsioni, non ha fatto sentire la sua mancanza).

LE PARTITE PIÚ BELLE

- Inter-Juve dell'andata, bellissima, aperta e combattuta.

- Barcelona-Inter in Champions, sempre in equilibrio.

- Liverpool-Tottenham in Premier, avvincente.

- Il Clasico tra Barcelona e Real Madrid, a Dicembre.

- L'andata di Champions tra Real e Manchester City, di altissimo livello tecnico.

- Juve-Atalanta 3 a 3 in campionato, una grossissima dimostrazione di personalitá dei bergamaschi.

27 agosto 2020

MESSI


 Questa immagine viene dal film sulla vita di Messi (bellissima l'idea di raccogliere famigliari, amici, ex-compagni o allenatori ed altre figure del calcio in un ristorante per passare una serata a parlare di Messi) e ritrae Jorge Valdano e Joan Cruijff a guardare un'immagine di Leo Messi sul campo da gioco e gustarsi una chiacchierata davanti ad un bicchiere di vino. Mi sembrava appropriata per un post speciale su Messi. (Snip dal sito giocopulito.it)

Mentre stavamo qui a rimuginare sulle lacrime di Neymar per la sconfitta in finale di Champions con il Bayern, sull'ennesimo capitolo dell'ormai tragicomico polpettone tra Conte e l'Inter (con Allegri in attesa delusa) o sulla prima conferenza stampa di Pirlo da nuovo allenatore della Juve, e' arrivata una bomba che ha spazzato via qualsiasi altra discussione calcistica, una di quelle cose che quando succedono c'e' un prima ed un dopo.

DUE SERE FA' MESSI HA SCRITTO AL BARCELONA DICENDO DI VOLERSENE ANDARE

E' da ieri che non riesco a fare a meno di seguire le breaking news della gazzetta o di Marca, il quotidiano calcistico catalano (disponibile anche in inglese per chi volesse). La vicenda ha ricevuto un'attenzione spasmodica da tantissimi punti di vista: le reazioni di compagni ed altre bandiere blaugrana, l'impatto sulla Liga e sulla crisi all'interno della dirigenza della societa', la possibile battaglia legale sull'applicazione della clausola che permette a Messi di andarsene ad indennizzo zero (invece che per l'impossibile cifra di 700 milioni), ed ovviamente il possibile approdo futuro di Messi in termini di campionato e squadra.

C'e' chi imputa la decisione al declino europeo degli ultimi anni, con le dure sconfitte contro Juve, Roma, Liverpool e l'ultimo umiliante 2 a 8 contro il Bayern in Champions. C'e' chi parla del fastidio crescente di Messi verso la societa', da una parte per l'esonero di Valverde o le dichiarazioni di Abidal, dall'altra per come Suarez, caro amico di Messi e sicuramente l'artefice della capacita' del Barcelona di rimanere comunque ad alti livelli per questi ultimi anni, sia stato informato che non era piu' nei piani della societa' dopo l'arrivo di Koeman come nuovo allenatore. C'e' anche chi giustamente fa notare come Messi avra' riflettuto sul fatto che lo svecchiamento della squadra e la crescita di nuovi campioni avra' bisogno di tempo e lui ormai ha 33 anni e poco tempo per aspettare. 

E' ancora tutto per aria e c'e' chi ipotizza che se Bartomeu, attuale presidente del Barcelona, si dimettesse, Messi potrebbe tornare sui suoi passi. Sembra pero' che i rapporti siano compromessi ed e' dura immaginare a questo punto come Messi potrebbe rimanere con il Barcelona o, in alternativa, che tipo di ambiente si verrebbe a creare in una situazione in cui Messi tornasse sui suoi passi. Pero' la situazione e' ancora aperta e sembra addirittura che Messi si unira' agli allenamenti della squadra mentre le cose vengono chiarite. La prudenza suggerirebbe quindi di aspettare. Pero' non si puo'. 

Siamo davanti alla fine di una storia che ci accompagnato per anni e anni. Messi, arrivato al Barcelona 13enne 20 anni fa' e poi diventato il nuovo numero 10 dopo l'addio di Ronaldinho, con cui ha giocato insieme, per poi diventare l'arma segreta dell'irripetibile Barcelona di Guardiola, la squadra piu' citata nella storia del calcio insieme al Milan di Sacchi e l'Ajax degli anni '70; il fulcro di un gruppo di giocatori di classe superiore con Xavi Hernandez, Iniesta e Dani Alves; l'unico giocatore che ha incrinato il primato di Maradona come piu' forte della storia; il fuoriclasse che con Cristiano Ronaldo ha dato vita al piu' lungo ed iconico duello tra i migliori goleador della storia della Champions, tra l'altro incarnando al suo massimo il classico calcistico piu' seguito al mondo, quello tra Real Madrid e Barcelona; il leader e capitano che ha mantenuto l'aurea del Barcelona imbattibile e l'ha rinnovata con l'arrivo di Neymar e Suarez, dando vita ad uno dei trii di attaccanti piu' forte di sempre; l'uomo dei goal impossibili, dei dribbling comprensibili solo al rallentatore, degli assist cosi' naturali da sembrare semplici.

Sarebbe lunghissimo parlare di tutti i record di Messi nella storia della Liga, del Barcelona, delle competizioni per club e della Champions. Per chi vuole gustarseli, Marca offre un bellissimo riassunto pieno di curiosita' (a me ha fatto pensare il fatto che il miglior assist man per i goal di Messi sia stato Suarez, davanti a Dani Alves ed Iniesta, con piu' del doppio di assist rispetto a Jordi Alba, a cui spesso accostiamo il classico schema di Messi che apre sulla fascia sinistra e Alba che gli ritorna la palla rasoterra verso il centro area). Messi é anche entrato in molte delle partite piú inconiche dello scorso decennio di cui ho scritto lo scorso gennaio. Lo scorso anno ho espresso la mia perplessita' sul sesto pallone d'oro ricevuto da Messi ed in quell'occasione ho anche dato un giudizio personale su Messi e sulla rivalita' con Cristiano Ronaldo, tema molto spinoso. La ripropongo qui sotto perche', al netto di qualche dato statistico, lo ritengo ancora valido:

A questo punto pero' il Pallone D'Oro e' stato assegnato e la storia e' fatta. Messi e' tornato in vantaggio per la terza volta su CR7 (si, eravamo passati da 1 pallone d'oro a 0 per Ronaldo al 4 a 1 per Messi, poi 4 a 3, poi 5 a 3 per Messi ed infine 5 a 5).  A questo punto sara' molto dura per Ronaldo (salvo sorprese in questa Champions e/o nell'Europeo) riportarsi in parita', anche considerando che ha oltre due anni in piu' dell'argentino. Occorre quindi prendere il toro per le corna e discutere apertamente di chi e' il piu' grande tra questi due. Io non ho certezze e voglio seminare il dubbio con qualche punto, qui sotto:

- Quando parliamo della grandezza di un calciatore, ci riferiamo al talento? Se e' cosi' secondo me non ci sono molti dubbi. Messi e' il piu' grande tra i due. Le sue giocate, le sue intuizioni sono talento puro. Il fatto che un giocatore della sua altezza riesca a segnare la quantita' di reti che segna lui o fare gli assist che fa lui contro difese chiusissime che non hanno altro scopo che quello di fermarlo e' una chiara indicazione. Certo, se poi aggiungiamo a questo la capacita' di esibire questo talento e farlo fruttare per piu' tempo possibile, allora Messi e' sicuramente il piu' grande di sempre o almeno al pari di Pele' (lo dico perche' se questo aspetto non fosse rilevante, allora io continuo a ritenere Maradona (per certi versi perfino Ronaldinho) superiore a livello di talento puro, spettacolo, creativita' e versatilita' rispetto a Messi).

- Se invece consideriamo, oltre al talento, quanto un giocatore si sia migliorato grazie al lavoro e all'applicazione, allora io penso che, pur riconoscendo che anche Messi sia addirittura riuscito a migliorarsi nel corso degli anni, Ronaldo sia superiore e lo abbia fortemente dimostrato negli anni, soprattutto quando, dopo i 4 palloni d'oro di fila di Messi, nessuno si aspettava che lo potesse piu' raggiungere. Certo questo lavoro di miglioramento individuale non puo' non avere il suo lato oscuro, a livello di simpatia dei due giocatori: infatti, mentre Messi e' un giocatore relativamente umile che si ricorda sempre dei compagni al momento di ricevere premi individuali, CR7 e' talmente ossessionato con i propri risultati e traguardi da fare addirittura fatica ad esultare quando e' un compagno a segnare invece di lui.

- C'e' poi l'aspetto statistico della sfida e questo ha a che fare con goal e titoli. Messi ha disputato circa 700 gare con il Barcelona (in tutte le competizioni), segnando piu' di 600 reti, una media strepitosa, mentre Ronaldo ha disputato piu' di 800 gare (con Sporting Lisboa, Manchester, Real Madrid e Juve), segnando piu' o meno lo stesso numero di reti (quindi con una media inferiore). Nel frattempo, Messi ha vinto 4 Champions League, 10 scudetti nella Liga e 6 Coppe di Spagna (tutto nel Barcelona), mentre Ronaldo ha vinto 5 Champions (una a Manchester, il resto a Madrid), 6 scudetti (3 in Premier, 2 in Spagna ed 1 in Italia), 5 Coppe nazionali tra Inghilterra e Spagna (come sempre lascio fuori supercoppe e coppe intercontinentali perche' non credo molto nel valore di queste partite secche).

- Chiudo lasciando qualche argomento a favore della mia crescente stima per Ronaldo negli anni (e qui devo confessare anche un certo conflitto di interessi dato che una parte di me e' ormai portoghese):
1. il fatto di essersi messo alla prova, andando a giocare, e vincere, nei tre campionati principali del calcio europeo/mondiale (la perdita di interesse della Liga negli ultimi due anni e' la prova di quanto la sua partenza abbia pesato);
2. il fatto che, guardando la competizione principe, la Champions, Ronaldo ha vinto piu' titoli e segnato piu' goal (oltre ad una serie di record incredibili, particolarmente dagli ottavi in su);
3. il fatto che, il teoricamente piu' debole Portogallo di Ronaldo ha vinto un Europeo ed una Nations League, oltre a raggiungere un'altra finale di Europeo (io c'ero e quel Portogallo del 2004 era molto piu' forte di quello del 2016), mentre l'Argentina di Messi ha vinto "solo" un'Olimpiade, oltre a raggiungere una finale del Mondiale e di tre Coppe America;
4. il fatto che, rimanendo sul tema nazionale, Messi ha segnato 70 reti in 138 presenze, contro le 99 reti in 164 presenze di Ronaldo (a 10 reti dal record assoluto di reti in nazionale, detenuto da uno sconosciuto giocatore iraniano).

Non dimentichiamo che Messi e' piu' giovane di due anni e quindi ha tempo per raggiungere o distanziare il rivale in termini di reti e titoli, percui questo discorso andra' rifatto quando entrambi si saranno ritirati. Pero' ci andava di giocare un po'.

A questo punto finiamo con un accenno ai possibili approdi suggeriti per Messi. Prendo i tre menzionati piu' frequentemente perche', a modo loro, molto interessanti: Inter, PSG e Manchester City. All'Inter, Messi potrebbe ripetere un nuovo classico, stavolta contro la Juve della sua nemesi CR7. Troverebbe tanti amici ed ammiratori nel campionato italiano, ma anche difese strette ed un allenatore dalle idee molto rigide. Al PSG, Messi ritroverebbe Neymar, che proprio da Messi e dal Barcelona era fuggito anni fa' per dimostrare che poteva sfidare Messi e CR7 come migliore giocatore del mondo, magari portando la Champions a Parigi per la prima volta. Neymar ci ha provato e, nonostante i cambi di allenatore e la presenza di Mbappe' e Di Maria (altro amico di Messi), non ce l'ha fatta. Dubito pero' che Messi si accontenterebbe di competere solo in Europa (la Ligue 1 conta poco e niente come prestigio), troppo rischioso. 

Al City, Messi troverebbe Guardiola (e qui vengono utili le belle foto qui sotto, molto significative secondo me), il suo mentore, l'uomo che lo ha valorizzato come falso nove e che non ha mai smesso di parlare bene di lui (e anche quello che senza Messi non ha piú vinto la Champions!). Poi la Premier, per quanto durissima per un 33enne in cerca di nuove esperienze, e' la competizione piu' spettacolare, piu' seguita, piu' combattuta. Mi sbagliero', ma credo che se Messi molla Barcelona (e ancora faccio fatica a crederci), il City sara' la sua destinazione.





Ho voluto inserire qui qualche immagine tra le tante esistenti che secondo me spiegano il legame speciale tra Messi e Guardiola: Guardiola che fa conoscere Roberto Baggio a Messi, al tempo stella emergente del suo Barcelona; Guardiola che consiglia e rassicura Messi nello spogliatoio prima della partita in cui il Barcelona schianterá il Real Madrid 6 a 2 dopo aver schierato Messi a sorpresa come falso nove; l'espressione incredula di Guardiola dopo aver visto Messi fare un tunnel ad un avversario in un Barcelona - Manchester City del 2015 
(Snip da video e foto sui siti di Youtube.com, youmedia.fanpage.it, marca.com).


23 agosto 2020

Coppe Europee: le finali

Snip dal sito laregione.ch 

Purtroppo la copertina di questa settimana va a Lukaku, l'eroe delle partite precedenti. Il Siviglia ha vinto l'Europa League per la sesta volta negli ultimi 14 anni al termine di una partita rimasta in bilico e decisa da Lukaku, prima per un errore davanti al portiere spagnolo sul 2 a 2 (avevo parlato di questo problema dei vari errori sotto porta del belga in un post precedente) e poi per l'autorete per il 3 a 2 finale. La partita ha avuto molte chiavi di lettura. Ultimo Uomo ha fatto un'interessante analisi di come il Siviglia sia riuscita a bloccare le uscite dell'Inter dalla difesa (anche di questa capacitá avevo parlato in un post la settimana scorsa) e ad essere piú flessibile ad adattare il suo gioco alle differenti fasi della partita.

Devo dire che sono d'accordo sul fatto che l'Inter di Conte ha un gioco molto efficace ma quando le bloccano i meccanismi di uscita su Brozovic o Lukaku, la squadra fa molta fatica a costruire. Penso anche che l'Inter fosse piú stanca, mentalmente e fisicamente, rispetto agli avversari. De Jong ha fatto due goal stupendi di testa, ma fa pensare come l'Inter abbia potuto prendere tre goal su cross in area, soprattutto pensando ai suoi tre fortissimi centrali. Poi ci sono stati gli errori in attacco, la sfortuna nelle occasioni nerazzurre finali sul tre a due per gli spagnoli e quella sull'autogol di Lukaku. Peccato perché io penso che l'Inter sia piú forte del Siviglia e ha mostrato un calcio piú bello nel complesso.

Io credo che proprio per questa stanchezza e difficoltá a sviluppare il gioco, Conte avrebbe dovuto fare prima dei cambi; penso soprattutto ad Eriksen, cosí brillante nelle ultime partite, al posto di Lautaro, o a Candreva per D'Ambrosio e Sensi per Gagliardini (Sensi ed Eriksen potevano aiutare a servire Lukaku e le fasce di prima e ad alleggerire Brozovic nel palleggio in uscita). Peró é facile fare questi commenti a boccie ferme (forse Conte non voleva sbilanciare la squadra o pensava ai supplementari).  Questa sconfitta ha ben rappresentato la stagione dell'Inter: seconda in campionato per un punto con tanti rimpianti, sconfitta in finale di Europa League per un autogoal, uscita dalla Champions per aver subito delle rimonte durante momenti di stanchezza e cali di concentrazione. Un ultimo commento per fare i complimenti a Bastoni, secondo me autore di una prestazione di grande personalitá.

L'aspetto piú triste di questa storia é stato lo sfogo di Conte a fine partita. La conferenza stampa dopo l'ultima partita di campionato aveva lasciato molti di noi interdetti. Poi con i buoni risultati in Europa League e il colloquio con il presidente Zhang, pensavamo che il peggio fosse passato. Ci sbagliavamo. Conte ha nuovamente colto l'occasione della conferenza stampa post-partita per uno sfogo surreale in cui, da una parte ha detto addio all'inter mischiando dissapori con la societá e motivi famigliari,  e dall'altra ha rinviato ogni decisione ad una riunione con i dirigenti. Adesso si parla nuovamente di altri scenari, tra un possibile arrivo di Allegri e il problema di non potersi permettere di pagare lo stipendio di Conte (l'Inter sta ancora pagando Spalletti).

Sembra quasi che Conte voglia costringerli a licenziarlo cosí da potersi tenere il suo ricco ingaggio senza lo stress del lavoro o le delusioni delle sconfitte. Non ha senso. Quest'anno l'Inter ha avuto tra i giocatori nuovi Barella, Bastoni, Sensi, Lukaku, Moses, Sanchez e Young. Non mi sembra poco ed infatti l'Inter, anche grazie all'organizzazione e alla grinta di Conte, ha raggiunto risultati che non raggiungeva da tempo (consideriamo che, per fare un paragone, quest'anno due squadroni pure molto attivi sul mercato come Barcelona e Manchester City non hanno vinto nulla e ci puó stare). Mi sembrava che la stagione dell'Inter fosse un'ottima base per fare ancora meglio l'anno prossimo, peró Conte non deve pensarla cosí. Io credo che i tifosi e la societá abbiano ragione ad essere stanchi e a questo punto Conte dovrebbe avere un po' di coerenza e dimettersi se le cose vanno male come dice lui.

Mentre scrivo queste righe, si sta avviando alla conclusione anche la finale di Champions tra Bayern e PSG. E' stata una bella partita, molto combattuta e a tratti anche cattiva (l'arbitro italiano e' stato troppo permissivo con il Bayern, molto falloso su Neymar, Mbappé e Di Maria). Vi sono state occasioni da entrambe le parti, una clamorosa di Mbappé, che stasera non é stato brillante come con l'Atalanta ed il Lipsia. I tedeschi sono sembrati piú solidi sul piano fisico e nel dominio del centrocampo. Alla fine ha deciso la partita Koman, l'ex partito sorprendentemente titolare al posto di Perisic. 

Tra i parigini sará deluso Icardi, che forse sperava di sbeffeggiare gli interisti ed invece non é neanche sceso in campo. Stavolta Neymar era arrivato vicinissimo a dimostrare di poter vincere la Champions lontano dal Barcelona e da Messi ma anche questa volta non é successo. Mi spiace molto per Verratti e perché non sopporto il ghigno di Muller quando esulta. Ora il Bayern, autore di un altro triplete (tra l'altro con un allenatore all'esordio e subentrato durante la stagione) raggiunge il Liverpool al terzo posto con sei vittorie complessive e si avvicina al Milan, secondo con 7 vittorie complessive. Si chiude cosí la stagione 2019-2020, la piú inusuale a cui io abbia assistito. Nei prossimi giorni faremo un bilancio complessivo.






20 agosto 2020

Le semifinali di Champions ed Europa League

 

Snip dal sito goal.com

E cosi' dopo i sorprendenti quarti di finale della settimana scorsa, abbiamo avuto anche le semifinali, in questo caso molto piu' vicine alle previsioni di partenza. Le finali saranno infatti Inter-Siviglia in Europa League e Bayern-PSG in Champions League. Chi mi conosce sa' che normalmente non presto tantissima attenzione all'Europa League dato che le squadre participanti, soprattutto quelle che vengono dall'eliminazione nei gironi di Champions, la vivono come un torneo di consolazione. Pero' e' impossibile non farlo quest'anno: e' la prima volta che una squadra italiana va in finale da quando l'Europa League ha sostituito la Coppa UEFA; inoltre, anche considerando quest'ultima, le squadre italiane non vanno in finale da oltre 20 anni (ultima squadra, il mio Parma, che vinse la Coppa nel 1999).

Partiamo proprio dall'Europa League. Il Siviglia si e' guadagnato la finale vincendo per 2 a 1 in modo cinico e secondo me un po' immeritato contro un ottimo Manchester United, che pero' ha sbagliato molti, troppi goal in modo clamoroso. Peccato perche' sarebbe stata una finale molto piu' 'gloriosa' quella tra Inter e Diavoli Rossi, piena di fascino e storia (oltre ai vari ex in campo). Penso anche che il tipo di gioco del Siviglia sara' anche piu' impegnativo per l'Inter, soprattutto per l'abile palleggio a terra e la pressione a centrocampo.

L'Inter ha vinto alla grande con lo Shakthar per 5 a 0 con doppiette di Lukaku e Lautaro e grandi prestazioni individuali di Barella, Bastoni e D'Ambrosio (ottimo anche per la nazionale, oltre ad un graduale rientro di Sensi, uno dei miei giocatori azzurri preferiti). La partita e' stata molto piu' in bilico di quel che dica il risultato, e l'Inter ha dilagato solo dopo il raddoppio al 64mo, anche se gli ucraini non hanno creato molti pericoli grazie alla sistemazione in campo dell'Inter. Inutile dire che sono felicissimo per questa affermazione (sulla finale non dico altro perche' sono superstizioso). Sono un grande ammiratore del gioco di Conte e di come faccia dare il meglio a molti dei suoi giocatori (chiedete allo scomparso Pelle'). Comunque vada, l'Inter sara' protagonista della prossima stagione, sia in campionato che in Champions, ne sono sicuro.

Proprio la vittoria dell'Inter mi permette di fare qualche riflessione sui vari commenti che sono circolati sull'ennesima sconfitta di Guardiola con il City in Champions (un tema che e' quasi riuscito a rubare il primo piano alle discussioni sui malumori di Messi al Barcelona e sull'arrivo di Ronald Koeman come nuovo allenatore dei blaugrana). Nello specifico, l'Ultimo Uomo (sicuramente il mio sito preferito di calcio) si e' arrampicato sugli specchi per difendere la scelta di Guardiola di stravolgere schemi e formazione contro il Lione nei quarti ricordando altre celebri occasioni in cui queste iniziative avevano funzionato. 

Gli autori di questa testata, tutti appassionati intenditori di calcio e in qualche caso pure dotati di patentino UEFA come allenatore, alle volte peccano secondo me nell'analizzare troppo le partite dal punto di vista del posizionamento dei giocatori in campo, delle istruzioni strategiche o tattiche degli allenatori e dei vari parametri statistici ora molto in voga per analizzare le partite. Per carita' sono tutti aspetti importanti pero' riducono una partita ad un gioco di scacchi in cui i giocatori sono ingranaggi di una specie di gioco strategico. L'Inter di Conte dimostra quanto siano importanti l'aspetto fisico/atletico (ne abbiamo parlato in relazione alla sconfitta della Juve contro l'Ajax lo scorso anno o dell'Atalanta contro il PSG quest'anno) e quello psicologico nel vincere una partita. 

Il City era fisicamente piu' spento del Lione e molto piu' insicuro di potercela fare. Non si puo' non notare che nelle sconfitte degli ultimi anni di Guardiola (forse gia' al tempo del Bayern) ci sia anche il fatto che probabilmente i suoi giocatori sentano e soffrano tantissimo la sua ansia e il suo nervosismo per queste occasioni (il contrario di cio' che trasmette Zidane per capirsi). Senza questi due aspetti, non si potra' mai capire l' 8 a 2 del Bayern sul Barcelona. Certo poi dovremmo anche parlare della formula specifica di questa edizione, piu' simile ad un mondiale o ad un europeo con le sue partite secche che hanno aumentato l'importanza degli episodi (credo che il City e l'Atletico avrebbero ribaltato il Lione e il Lipsia, non so' cosa poteva fare l'Atalanta in un ritorno con il PSG, pero' se la giocava).

Questa divagazione ci porta alla Champions, dove le semifinali franco-tedesche (come dicevamo, le prime dal 2007 senza squadre spagnole, ma anche le prime da 15 anni senza Ronaldo o Messi, un segnale?), hanno prodotto il risultato piu' prevedibile, anche se in modo diverso. Il PSG ha prevalso per 3 a 0 sul Lipsia in una partita in cui i francesi hanno dominato producendo molte occasioni grazie all'ottimo rientro di Di Maria, che ha ricostruito un trio fortissimo con Neymar e Mbappe' (questi due sicuramente i giocatori piu' forti al mondo dopo il declino di CR7 e la pulce).

Nell'altra semifinale, il nostro uomo di copertina Gnabry e' stato decisivo per la vittoria per 3 a 0 (terzo goal del solito Lewandowski) del Bayern sul Lione. I francesi si sono confermati un osso duro e, dopo le l eliminazioni di Juve e City hanno creato molte occasioni sullo 0 a 0. Poi si sono dovuti arrendere alla freschezza atletica dei tedeschi. Hanno creato altri pericoli anche nel secondo tempo prima di arrendersi definitivamente. Sara' una finale tra due belle squadre. Se non avessero cancellato il pallone d'oro, quest'anno sarebbe stato un affare tra Lewandowski e Neymar/Mbappe' secondo me (con Lukaku nei primi 5 direi!). Io, nonostante l'influsso di soldi dai petrolieri del golfo, ho una leggera preferenza per il PSG per via di Verratti e perche' il Bayern ha gia' vinto abbastanza.





16 agosto 2020

Grazie comunque Atalanta

 

Snip dal sito Goal.com

Troppe volte nel calcio mettiamo in copertina e celebriamo i vincitori. Questa volta peró vorrei parlare dell'Atalanta, uscita sconfitta nella partita secca dei quarti di finale con il PSG. I bergamaschi erano vittoriosi per uno a zero fino all'89mo e c'é voluta tutta la classe di Mbappé e Neymar (é come se i goal li avessero fatti loro) per ribaltare la partita. Tanto onore ai bergamaschi, terzi in Serie A e ultima squadra italiana ad uscire in Champions, dove si é piazzata tra le prime 8 squadre di Europa. Insomma, dopo le emozioni della settimana scorsa (incluso l'esonero di Sarri e l'arrivo di Andrea Pirlo sulla panchina della Juve), un'altra settimana di grandi verdetti. Ma andiamo con ordine, la settimana era iniziata con l'Europa League.

L'Inter ha superato anche l'ostacolo Leverkusen per 2 a 1 e si é quindi guadagnata la seminfinale (contro il temibile Shakhtar), rimanendo cosí l'ultima squadra italiana in corsa nelle coppe europee. La squadra di Conte ha meritato la vittoria mostrando ancora momenti di bel gioco, peró secondo me ha fatto molta piú fatica del previsto. I tedeschi erano molto meno veloci ed aggressivi del Getafe. Lukaku ha fatto una gran prestazione, ma ancora una volta ha sbagliato occasioni clamorose (non solo lui a dire il vero). Eriksen lascia sempre il segno quando entra, creando varie occasioni. Speriamo si ripeta lunedí. 

Io spero tanto che i neroazzurri ci diano qualche gioia in questi tempi, ormail lunghi, di vacche magre. Nell'altra semifinale, si trovano Manchester United e Siviglia (si sono qualificati entrambi con piú difficoltá di quel che si potesse prevedere) in quella che potrebbe essere una finale anticipata. Da notare che Inter e Shaktar arrivano dalla Champions, mentre Manchester e Siviglia non si erano qualificati per la Champions la scorsa stagione. Un piccolo commento arbitrale: l'arbitro di Inter-Leverkusen aveva decretato, sicurissimo di sé, due rigori per l'Inter, ma poi, guardando il video a bordo campo, si é giustamente rimangiato la decisione. É quello che avrebbero dovuto fare gli arbitri di Juve-Lione e Barcelona-Napoli. L'UEFA dovrebbe metterci mano.

Passiamo alla Champions. Anche quest'anno niente squadre italiane in semifinale. La cosa preoccupante é che negli ultimi dieci anni, se mi ricordo bene, le nostre squadre hanno raggiunto le semifinali solo tre volte : due con la Juve di Allegri (poi sconfitta in finale entrambe le volte) ed una con la Roma di Di Francesco (uscita contro il Liverpool). Saranno semifinali strane: due squadre francesi e due tedesche (e tre allenatori tedeschi!), ovvero niente squadre inglesi e soprattutto, per la prima volta dal 2006/07 (!!!), niente squadre spagnole. Sembra proprio l'anno della caduta degli dei.

Dicevamo dell'Atalanta. I bergamaschi hanno giocato a viso aperto contro la corazzata francese del PSG (per quanto i parigini fossero, per motivi diversi, senza Verratti, Di Maria e Cavani). L'Atalanta ha tenuto molto bene il primo tempo in cui poteva pure segnare ancora (peró anche  Neymar ha sbagliato un goal incredibile). Nel secondo tempo la fatica si é fatta sentire, e i bergamaschi sono rimasti sempre piú chiusi nella loro metá campo. Le uscite di Duvan Zapata (io lo avrei tenuto su anche da fermo per difendere palloni in attacco, magari affiancandogli Muriel un po' prima) e del Papu Gomez hanno tolto sicurezza alla squadra e qui l'assenza di un giocatore come Josip Ilicic si é fatta sentire piú di tutte le assenze del PSG messe insieme. Allo stesso tempo dall'altra parte é entrato Mbappé e l'ultima mezz'ora é stato un vero assedio. Non credo che i francesi abbiano rubato nulla. É il calcio che puó essere crudele, peró quando vedi Neymar fare un assist come quello che ha fatto a Mbappé sul secondo goal o i due tunnel che ha fatto ai giocatori dell'Atalanta, puoi solo rimanere ad occhi aperti ad ammirarlo.

Snip dal sito Bundesitalia.com

Poi sono arrivate le altre tre partite dei quarti, tutte sorprendenti per motivi diversi. Nella prima l'Atletico Madrid si é fatto sorprendentemente battere da un Lipsia molto piú fresco e brillante. Sorprende come Simeone, specialista in queste partite, sia rimasto spiazzato dai tedeschi. Joao Felix é forse entrato troppo tardi, ieri sera ha fatto vedere ottimi spunti. Quando gli spagnoli hanno pareggiato su rigore, pensavo che i tedeschi crollassero, invece sono rimasto smentito. Penso daranno filo da torcere anche al PSG.

Ieri sera si é giocata Barcelona - Bayern ed é stata una partita di quelle che rimarrá nella storia come la semifinale di Germania - Brasile del 2014. I bavaresi hanno vinto per 8 a 2 !!!! La peggior sconfitta della storia del Barcelona (e forse anche di Messi come giocatore). Io lo avevo detto la settimana scorsa che questo Barcelona era fragile in difesa e che, senza Messi (e l'aiuto dell'arbitro), il Napoli avrebbe potuto farcela. Certo non mi immaginavo niente del genere (credo nessuno). I tedeschi sono partiti subito forti ed aggressivi, sono passati in vantaggio e hanno sbagliato altre occasioni mentre i catalani hanno pareggiato su un autogoal fortunoso. Poi peró il Bayen ha fatto tre goal in dieci minuti ed il primo tempo é finito sul 4 a 1. 

Nella ripresa il Barcelona ha cercato di tirare fuori l'orgoglio e si é riportata sotto con un gran bel goal dell'intramontabile Suarez. Poi peró Alphonso Davies, il giovane canadese nato in Ghana in un campo rifugiati, ha letteralmente inventato il goal di Kimmich del 5 a 2 e lí i catalani sono crollati, subendo perfino la beffa di una doppietta del troppo-alla-svelta-scartato Coutinho (indicativa la foto sopra dove si vede la testa bassa del suo tanto sbandierato sostituto Griezmann, sicuramente la piú grossa delusione calcistica di questa stagione ormai al termine). Perfino Mueller, che sembrava ormai finito, ha segnato due goal (lui era stato protagonista pure in Brasile sei anni fa'). I tedeschi sono ora i favoriti d'obbligo, mentre il Barcelona dovrá affrontare un grosso terremoto (penso usciranno vari giocatori, giá si sta facendo il totoallenatore, forse Xavi).

Stasera c'é stata l'ultima sorpresa (la settimana scorsa pronosticavo una vittoria facile per il City): il City di Guardiola affrontava il Lione, e gli inglesi erano probabilmente contenti di aver schivato la Juve di CR7, il re indiscusso di questa competizione (anche stavolta Messi non potrá insidiare il suo primato di goal o vittorie). Era la grande occasione per Guardiola per raggiungere Mourinho nel record di 8 semifinali in Champions e pure di arrivare a tre vittorie come Ancelotti, Paisley e Zidane. C'era giá chi parlava di possibile finale dei petrolieri del golfo tra City e PSG. Ci si é messo in mezzo il Lione di Rudi Garcia. I francesi hanno letteralmente impedito agli inglesi di ragionare. E quando non ci riuscivano, il loro fantastico portiere portoghese Anthony Lopes gli ha tolto le castagne dal fuoco. 

E' finita tre a uno per il Lione, che hanno segnato goal rocamboleschi facilitati da una difesa inglese super distratta, mentre Sterling ha fallito un goal incredibile sull'uno a due, una vera e propria sliding door (ve n'erano giá state altre lo scorso anno con il Tottenham). Insomma un'altra grande delusione per il City (Guardiola per il quarto anno di fila non va oltre ai quarti, mentre con Barcelona e Bayern non era mai sceso sotto la semifinale), mentre il Lione sorprende tutti dato che quest'anno non si era neppure qualificato per la Champions nel campionato francese chiuso in anticipo causa COVID (si consolerá un po' la Juve, che per lo meno aveva vinto la partita di ritorno della settimana scorsa.). A questo punto io vedo una finale Bayern - PSG (comunque due allenatori tedeschi), ma il Lipsia potrebbe sorprenderci.




10 agosto 2020

Ritorno alla realtá

 

Snip dal sito corrieredellosport.it


Eravamo arrivati a queste partite di coppe europee con l'Atalanta giá qualificata e altre quattro squadre italiane a giocarsela, due in Europa League (Inter e Roma) e due in Champions (Juve e Napoli). Alla fine é rimasta solo l'Inter di Conte. Le altre tre sono fuori. Insomma l'ennesimo ridimensionamento per il nostro movimento calcistico e la nostra serie A. Certo, in realtá per il Napoli era quasi prevedibile e per la Roma ci poteva stare. La grande sorpresa negativa é stata la Juve. Ne abbiamo parlato ieri. Ma andiamo con ordine.

L'Inter ha vinto 2 a 0 con il Getafe. Come previsto da Conte é stata una partita spigolosa, con occasioni per entrambe le parti (ed un rigore fallito dagli spagnoli sullo zero a uno che poteva cambiare il corso degli eventi). Alla fine ha prevalso la squadra piú forte. Non sono sorpreso, l'Inter potrebbe lottare con le otto che vanno a Lisbona per la Champions secondo me. Le manca solo la continuitá e piú cattiveria sotto porta (Lukaku ha fatto un gran goal ma ne anche sbagliati di enormi). Domani sera affronterá il Bayer Leverkusen. Io penso l'Inter possa farcela, la sua peggior nemica é sé stessa.

La Roma invece ha subito un secco 2 a 0 dal Siviglia. Credo che il primo goal subito a difesa schierata abbia dato una dura botta sul piano psicologico e, nonostante Dzeko e l'impegno dei centrocampisti, gli spagnoli sono stati superiori: compatti e piú in forma sui contrasti e nei passaggi. Ora gli andalusi sono tra i favoriti con Inter e Manchester United, peró il Wolverhampton sará una bestia dura anche per loro. Ne riparleremo tra qualche giorno, quando vedremo chi é passato alle semifinali.

Ora passiamo alla Champions. Lascio la Juve per ultima perché ci sono stati ulteriori sviluppi da ieri che meritano un approfondimento a parte. Il City ha prevalso sul Real Madrid ed ora si propone come assoluta favorita insieme al Bayern Monaco. Gli inglesi di Guardiola hanno preparato molto bene la partita di ritorno e hanno pressato alto gli spagnoli togliendogli il respiro. Il Real mi é sembrato meno in forma che nella partita di andata (una delle piu belle della stagione secondo me), peró, anche grazie a varie paratone di Courtois, al 60mo era ancora sull'uno a uno con possibilita' concrete di segnare e portarsi ai supplementari. Gli errori di Varane sono stati determinanti per il 2 a 1 finale a favore del City. Zidane si consola con la Liga strappata al Barcelona, mentre il City é praticamente giá in semifinale visto che ai quarti troverá il Lyon di Garcia, certamente non una squadra alla sua altezza.

Ora voglio parlare del Napoli. Ho dedicato la copertina a Gattuso perché il mio rispetto per lui cresce sempre di piú. Mi aveva profondamente colpito il suo gesto di rinunciare al suo stipendio al tempo della separazione dal Milan affinché i suoi collaboratori fossero regolarmente pagati. Al Napoli ha saputo rilanciare una squadra che con Ancelotti aveva perso la sua grinta e l'ha portata a vincere la Coppa Italia. Ora diró una cosa che potrá scandalizzare molti, peró io ieri ho visto un grande Napoli contro il Barcelona di Messi. Gli azzurri hanno replicato la prestazione dell'andata e sono riusciti a giocare a viso aperto contro i fortissimi palleggiatori catalani (poche squadre, italiane e non, sono riusciti a farlo prima di loro). 

Sinceramente non capisco le critiche. Il primo goal era viziato da un fallo evidente e andava annullato (l'arbitro Cakir é per me uno dei migliori al mondo, peró questo incidente conferma le preoccupazioni che esprimevo ieri sulla ormai decennale sudditanza verso Real e Barcelona in Champions). Il resto lo ha inventato Messi. Il Napoli ha secondo me giocato molto meglio della Juve contro il Lione. Ha giocato a palla bassa, cercando gli uomini tra le linee e con triangoli stretti. Le sono mancati solo gli ultimi passaggi. Secondo me, senza Messi, il Napoli poteva passare contro questo Barcelona. Non capisco le critiche cattive, forse ho visto un'altra partita. Insigne e Fabian Ruiz sembravano dei veterani e gestivano la pressione con grandissima calma. 

Ora i catalani se la vedranno con il Bayern (un'altra finale anticipata dopo City-Real). I tedeschi ieri sera hanno ribadito la loro superioritá sul Chelsea con un rotondo 4 a 1 che ha visto Lewandowski segnare una doppietta e confermarsi come rivale di Benzema nella corsa al terzo posto dei cannonieri nella storia della Champions dietro gli alieni Ronaldo e Messi. Mercoledí inizia la final 8 a Lisbona. Io vedo City e Bayern favoriti su Lione e Barcelona (con sfumature differenti ovviamente), Atletico Madrid favorito sul Lipsia (anche se la forma atletica potrebbe dare sorprese) e PSG favorito sull'Ataltanta (anche se spero tanto di essere smentito!!).

snip dal sito Tuttosport.it

Chiudiamo questo post con un commento sulla Juve. Dell'uscita dalla Champions e dell'esonero di Sarri ne abbiamo parlato abbondantemente ieri. Ieri sera la Juve ha annunciato (contrariamente alle previsioni della stampa che puntavano su Simone Inzaghi o Pochettino) che il suo prossimo allenatore sarebbe stato Andrea Pirlo (solo dieci giorni prima era stato annunciato come allenatore della Juve B, la squadra under 23 che gioca in Serie C, ad imitare le squadre B di Real e Barcelona).

Faccio una premessa. Pirlo é uno dei mie giocatori preferiti di sempre (nonché praticamente vicino di casa quando vivevo a Torino). É nel mio pantheon personale con Bruno Conti, Diego Armando Maradona, Franco Baresi, Manuel Rui Costa, Roberto Mancini, Clarence Seedorf, Gabriel Batistuta, Gigi Buffon e Juan Roman Riquelme. L'ho inserito come il protagonista di una delle partite per me piú significative dell'ultimo decennio. Penso che il Milan di Ancelotti sia state una delle squadre piú forti e dal centrocampo piú elegante degli ultimi vent'anni di calcio.

Qui peró parliamo di allenare la squadra piú forte d'Italia degli ultimi nove anni e una delle prime otto d'Europa. La squadra che include uno dei giocatori piú forti (ma anche delle personalitá piú difficili) della storia del calcio. Una squadra che ha spaziato dal pragmatismo di Allegri all'idealismo di Sarri, che sta terminando con gli ultimi componenti della BBC, che si separa da Pijanic e dovrá separarsi da Higuain e altri ancora. Io credo che in questo caso l'esperienza nel gestire personalitá diverse e tensioni sia ancora piú importante delle idee tattiche (in questo Allegri era molto bravo devo dire).

C'é chi parla di una via italiana all'esperienza di Guardiola e Zidane (che peró avevano avuto importanti esperienze con le squadre B e/o come secondi allenatori). Il rischio peró é di bruciare un'indiscussa risorsa del nostro calcio come é successo con Seedorf e stava succedendo con Filippo Inzaghi (e tanti altri prima di loro). Spero ovviamente di sbagliarmi, per la Juve e per il calcio italiano.


08 agosto 2020

Juve e Sarri: lo avevamo detto...

 

Snip dal sito Twitter.com

Ho iniziato questo post Sabato pomeriggio, appena dopo la notizia dell'esonero di Maurizio Sarri. Doveva essere un post sul completamento degli ottavi di Champions ed Europa League, ma, come la copertina qui sopra lascia intuire, é inevitabile che molto dello spazio venga preso dall'eliminazione della Juve e dal mini-terremoto che questo ha creato nella societá bianconera. Andiamo per ordine.

L'inutile vittoria della Juve per 2 a 1 sul Lione di Rudi Garcia si puó analizzare dal punto di vista degli episodi e da quello del gioco complessivo. Gli episodi non sono indifferenti (come dimostrato anche dalla sconfitta per 2 a 1 del Real Madrid contro il City di Guardiola, in cui gli errori di Varane sono stati decisivi). La Juve ha subito un rigore ingiusto ad inizio partita (c'era pure un fallo su Higuain) e da lí ha dovuto fare sforzi enormi per ribaltare un piano molto inclinato a favore dei francesi (giá avanti per la vittoria maturata all'andata, frutto della brutta prestazione dei bianconeri e di altre decisioni arbitrali sbagliate). Incredibile che un arbitro non si prenda la briga di rivedere le riprese del VAR in un caso del genere.

E' vero che l'errore si é ripetuto con il rigore a favore della Juve, ma non bisogna dimenticarsi che il goal del Lione valeva doppio perché in trasferta ed infatti alla fine é stato decisivo (senza i due rigori, si sarebbe andati almeno ai supplementari). Suona da incapaci di perdere, peró da tempo penso che se é vero che il calcio italiano é in declino, é anche vero che sono anni che le squadre italiane sono svantaggiate dagli arbitri nelle coppe europee (particolarmente se gli avversari sono spagnoli, ma non solo). Io l'ho notato per il Napoli, la Roma, il Milan, la Juve, e pure l'Inter (ultimo esempio, il doppio scontro dei nerazzuri di Conte con il Barcelona nei gironi). 

C'é poi il fatto che, se la Juve avesse messo a segno quelle poche occasioni che ha avuto, adesso faremmo discorsi diversi (vedi il colpo di testa di Ronaldo, per esempio). Il mancato recupero di Dybala é pesato tantissimo, anche sul piano psicologico. Certo, é in momenti come questo che ci si dovrebbe chiedere quanto poteva fare comodo avere un Mandzukic o un Kean da mandare in campo per l'assalto finale, o se non poteva servire l'inventiva di Cancelo sulla fascia destra, tra l'altro con la possibilitá di usare Cuadrado nel suo ruolo naturale di esterno avanzato che arriva sul fondo con i suoi dribbling.

Poi, c'é l'altro piano, quello del gioco. Per un'analisi tattica approfondita, consiglio il solito, bravissimo, Fabio Barcellona di Ultimo Uomo. Qui c'é ben poco da dire, la squadra ha continuato a deludere come aveva fatto all'andata, o in Finale di Coppa Italia con il Napoli, di Supercoppa con la Lazio o come nell'ultima parte del Campionato. Una squadra che (soprattutto quando non ci sono Dybala o Douglas Costa) pratica un palleggio sterile e si affida a decine di cross come unica soluzione (paradossalmente molto simile all'ultima Juve di Allegri in questo). Le uniche occasioni pericolose sono venute dalle giocate individuali di Bernardeschi e Ronaldo (il suo secondo goal, 131mo in Champions, é l'ennesima dimostrazione della voglia di vincere di questo campione). Alcuni dicono che la Juve piú bella di quest'anno sia stata quella della vittoria sull'Inter di Conte lo scorso Marzo, io dico quella dell'andata a San Siro, in cui sembrava promettere molto di piú.

Questa fase dell'anno (solitamente a Maggio, quest'anno ad Agosto) é molto interessante perché si arriva ai momenti decisivi, si vincono o perdono titoli, si resta od esce dalle coppe. Insomma finiscono le ipotesi ed i voli pindarici. E' questo che é successo ieri sera: la Juve é uscita agli ottavi contro una squadra sulla carta piú debole. L'ultima volta che era uscita prima dei quarti era stato nel Marzo 2016, contro il fortissimo Bayern di Guardiola e al termine di uno scontro equilibratissimo. Non ci sono scuse, non possono esserci. Le responsabilitá di Sarri sono state spiegate bene anche da Massimo Mauro su Repubblica. Ieri sera Andrea Agnelli ha dichiarato che la societá si sarebbe presa qualche giorno per riflettere. La riflessione é durata molto meno ed oggi, all'ora di pranzo, é stato annunciato l'esonero di Sarri.

Varie testate si sono arrovellate a fare la lista degli errori dell'allenatore toscano o quanto fosse incompatibile con la Juve. Io (sicuramente in compagnia di altri), avevo espresso le mie perplessitá lo scorso settembre, al momento di iniziare la stagione. Cerchiamo qua di mettere qualche puntino sulle i:

- L'anno scorso Allegri venne esonerato dopo la sconfitta ai quarti di Champions con l'Ajax. Gran parte della critica l'attribuí alla differenza del modulo di gioco, piú spregiudicato quello olandese, troppo prudente quello italiano; per me fu soprattutto una questione di forma atletica, come dimostrato dall'uscita dell'Ajax con il Tottenham. Fatto sta che questa sconfitta portó all'uscita dell'allenatore dei 5 scudetti consecutivi e delle 2 finali di Champions. La Juve voleva ANCHE il bel gioco.

- Per questo venne preso Sarri, l'allenatore che con il Napoli era riuscito a mostrare un calcio tra i piú belli dell'ultimo decennio (in compagnia, anche se con stili diversi, del Monaco di Jardim, del Borussia di Klopp o, lo dico con orgoglio, dell'Atalanta di Gasperini). Se prendi un allenatore come Sarri peró devi dargli i tempi per sviluppare ed insegnare il suo gioco, oltre ad impostare il mercato di conseguenza. Questo non é stato fatto alla Juve (si é continuato con gli acquisti di grossi nomi svincolati e l'unico acquisto di spessore sembrava De Ligt). Guardiola ha avuto lo spazio per impostare Bayern e Manchester City secondo il suo credo. Certo Sarri non é Guardiola, peró l'esperienza dell'allenatore toscano al Chelsea doveva far concludere che se vuoi il gioco del Napoli ti occorrono i giocatori giusti (un'ultima cosa su Sarri: il suo Napoli avrebbe vinto lo scudetto contro la Juve di quest'anno).

- La Juve peró aveva giá impostato il suo salto di qualitá sull'arrivo di Ronaldo due anni fa'. Non aveva pensato a come metterlo nelle condizioni di rendere al massimo. Prendere Sarri un anno fa' era un tuffo nell'ignoto che non puoi permetterti se vuoi risultati immediati, soprattutto se il tuo campione ha 35 anni e non accetta facilmente panchine e sostituzioni; la stessa Juve di Allegri con Ronaldo giocava meno bene: non vuol dire che non lo devi prendere ma se lo prendi devi essere consapevole che la squadra va costruita intorno a lui, e questo non si concilia con un gioco come quello di Sarri. L'esonero di Sarri sembra un riconoscimento di questo errore madornale e questo dovrebbe far riflettere sul fatto che, forse, in veritá chi non é stato all'altezza sono i dirigenti che hanno fatto queste scelte.

- Insomma, come dice giustamente anche Fabrizio Bocca nel suo blog, la Juve sta sbandando come non si vedeva dai tempi dei vari Ranieri, Delneri, Zaccheroni e Ferrara, quando continuava ad oscillare tra allenatori e stili diversi, senza pace e senza risultati. Sará un caso che lo sbandamento sia iniziato dopo l'addio di Beppe Marotta? Ora inizia la caccia al nuovo allenatore (si parla molto di Pochettino ed Inzaghi). Io credo che la societá debba prima riflettere su quello che vuole: una squadra pronta a vincere che metta CR7 come sua prioritá o un nuovo progetto con una chiara idea di gioco (io credo sia la prima opzione, senno' non avrebbe senso mandare via Sarri...)?

Per oggi é tutto, domani parliamo delle altre italiane in Coppa...


02 agosto 2020

Bilancio di fine Campionato


E' finita anche la fase della Coppa dei Bar. Siamo quindi arrivati alla fine dei campionati e delle coppe nazionali (con l'eccezione della Copa del Rey, ancora con data da definirsi). Possiamo quindi fare un bilancio (in evidenza le 28 giornate del campionato francese, non concluso a causa dell'emergenza Covid 19), per quanto parziale dato che ancora mancano le coppe europee. 

Le ultime giornate hanno mostrato un calcio differente, non solo per la mancanza di pubblico - che sicuramente ha pesato moltissimo - ma anche per la condizione atletica alterna delle squadre in campo. Ha figurato bene chi ci é arrivato piú fresco, come succede  alle squadre che fanno una preparazione estiva meno pesante ed iniziano il campionato con tre o quattro partite in cui vanno il doppio degli altri.

Partiamo dalla Serie A. Come previsto, la Juve ha vinto lo scudetto, eppure le sue prestazioni cosí scarse della fase post-covid, hanno fatto sí che l'Inter le arrivasse seconda ad un solo punto di distanza. Ai bianconeri servira' molto di piu' contro il Lione (perdenti in finale di Coppa con il PSG, ma arricchiti dal ritorno di Depay) per ribaltare il risultato dell'andata in Champions. Questo non fa altro che acuire i rimpianti dei nerazzurri di Antonio Conte, come dicevamo la settimana scorsa. 

Proprio Conte, nonostante la bella vittoria sull'Atalanta di Gasperini (probabilmente giá con la testa al PSG e alle prese con la misteriosa assenza di Ilicic, un grosso handicap in chiave Champions), si é lanciato in uno sfogo durissimo contro la societá. Non só bene cosa ci sia sotto, ma almeno nei tempi (vigilia di Europa League) mi sembra che l'uscita sia stata pessima e controproducente, vedremo se vi saranno ricuciture o assisteremo ad una replica dell'improvvisa uscita di Conte dalla Juve con il successivo arrivo di Allegri (credo che il binomio con Marotta potrebbe dare un ulteriore salto di qualitá, peró spero che il progetto Conte continui, sarebbe un peccato).

Piú indietro, la Lazio, dopo essere stata l'anti-Juve per qualche mese, ha terminato al quarto posto e quindi dovra' fare i preliminari per la prossima Champions. Si consola con il grande risultato di Ciro Immobile: capocannoniere davanti a CR7 (talmente scoraggiato da non farsi nemmeno schierare con la Roma nell'ultima giornata) e Lukaku, terzo italiano dopo Toni e Totti a vincere laScarpa D'Oro 2020 (davanti a Messi, Lewandowski e gli altri che vedete qui sopra) ed infine capace di eguagliare il record di 36 reti in Serie A, stabilito da Higuain qualche anno fá con il Napoli. 

Il Milan di Pioli ha finito con un'altra vittoria (con un altro goal di Ibrahimovic), terminando al sesto posto dietro la Roma di Fonseca. Il Napoli si consola invece con la vittoria in Coppa Italia, sperando che Insigne si riprenda per la Champions con il Barcelona. Per il resto, buone prestazioni complessive per Parma, Verona e Sassuolo, mentre Fiorentina, Bologna e Torino sono andate un po' al di sotto delle aspettative. Retrocedono Lecce, Brescia e SPAL; verranno sostituite da Benevento, Crotone ed un'altra squadra da definire ai playoff.

Passiamo alla Premier League: del Liverpool abbiamo giá parlato a lungo; erano e sono la squadra piú forte del mondo ed erano di gran lunga i favoriti per la Champions. E' comprensibile che con la loro uscita di scena ora vi siano molti pretendenti. Uno di questi é il City, che infatti nelle ultime settimane ha comprensibilmente mollato la presa sulla Premier League per risparmiare le forze (non smette di sorprendere come abbiamo mollato anche sulla FA Cup). Dietro di loro, il Manchester United ha fatto una gran rimonta (e si ripresentano come favoriti in Europa League, insieme a Siviglia e Inter), riuscendo a strappare il terzo posto al Chelsea (per i Blues, stesso posto raggiunto l'anno scorso con Sarri, impreziosito peró dalla vittoria in Europa League) e relegando la sorpresa Leicester fuori da un piazzamento Champions. Il Tottenham ha strappato con le unghie un posto in Europa League al Wolverhampton, tuttavia non si puó negare come la squadra di Mourinho sia la grande delusione della stagione, soprattutto considerando quanto aveva fatto lo scorso anno con  Pochettino. L'Arsenal, per lo meno, salva una stagione deludente in Premier grazie alla vittoria sul Chelsea in FA Cup.

Nella Liga, Zidane ha mostrato il suo tocco magico restituendo personalitá e sicurezza al Real, guidato da un grandissimo Benzema, finalmente liberato dal lavoro sporco che svolgeva per aprire spazi a Ronaldo. Zidane é riuscito a dare piú soliditá a centrocampo e difesa, a rilanciare Isco e far rifiatare Kroos e Modric. La vittoria in campionato ha gettato il Barcelona in uno stato di ansia e nervosismo, aprendo tensioni tra giocatori, allenatore e la societá. Solo la Champions puó salvare questa stagione, peró non sará facile. Come dicevamo, se il City supera il Real (dovrebbe), sará il favorito (seguito dal Bayern), mentre l'Atletico Madrid di Simeone (senza infamia e senza lode in campionato) non va mai sottovalutato. Un aspetto curioso della Liga é che  le maggiori delusioni di questa stagione calcistica in tutta Europa sono le tre stelle arrivate o spostatesi in Spagna la scorsa estate: Griezmann, Joao Felix e Hazard (quest'ultimo puó accampare la scusa parziale degli infortuni). Interessante anche come quest'anno sia la Liga che la Premier League siano state piú avare della Serie A e della Bundesliga in termini di bomber (Messi ha fatto "solo" 25 goal).

Poche sorprese in Germania e Francia: vincono le solite Bayern e PSG. In Germania il Dortmund rimane l'eterna seconda, inseguita dal Lipsia (ai quarti di Champions ma orfana di Werner, giá passato al Chelsea). In Francia, il Marsiglia si é presa il ruolo di sfidante dei Parigini a scapito del Lione, per la prima volta in tanti anni fuori dalle coppe europee e arrabbiatissimo per la fine anticipata del campionato (un motivo in piú perche la Juve faccia attenzione). Il PSG affronterá l'Atalanta senza Mbappé (infortunato) e Cavani (senza contratto, non ha voluto restare per la Champions, che tristezza). In Portogallo, il Porto ha vinto campionato (e coppa nazionale) davanti al Benfica, mentre in Olanda l'Ajax ha vinto un campionato interrotto dopo sole 25 partite.

Un'ultima occhiata veloce alle Coppe Europee (quest'anno l'Europa League sará piú interessante per noi italiani perché Inter e Roma hanno possibilitá concrete di farcela se non fanno sciocchezze). Si inizia fra qualche giorno con le partite degli ottavi ancora da finire, poi la Champions andrá a Lisbona per quarti, semifinale e finale. Sará una situazione inedita, piú simile alle fasi finali di un Europeo e di un Mondiale (campi neutri e partite secche) che alla solita Champions. Non si escludono sorprese dovute alla situazione fisica e psicologica (stadi vuoti, effetto Covid, mercato permanente, ...). Speriamo di vedere del bel calcio!