27 gennaio 2024

SUPERLEGA 2 - Il ritorno - Troppo rumore per nulla?

Fa un po' effetto vedere Florentino Perez esprimere il suo entusiasmo per la sentenza della CdG UE davanti alle varie coppe della Champions (la competizione UEFA piú famosa al mondo) vinte dal Real. Ci avrá pensato? Lui rimane il piú grande promotore del progetto (la Juve si é sfilata con l'addio di Agnelli, il Barcelona é molto debole e sta alla finestra). Peró non bisogna sottovalutarlo. Mai. (snip da Repubblica.it)

Lo scorso 21 Dicembre 2023, la Corte di Giustizia dell'Unione Europea si é espressa su un ricorso fatto da un Tribunale di Madrid, giudicando contrarie alle norme UE su concorrenza e mercato interno le minaccie di UEFA e FIFA di non permettere di iscriversi a campionati nazionali o coppe europee a club che decidano di iscriversi a competizioni esterne come quella della Super Lega. Questa sentenza ha creato moltissimo clamore con immediate dichiarazioni entusiastiche dei promotori della Super Lega (Florentino Perez in testa) e dichiarazioni a calmare le acque da parte di quelli contrari (UEFA, FIFA, ma anche FIGC, LIGA e altre federazioni).

A22, la societá che promuove la Super Lega si é subito buttata in avanti proponendo una struttura differente rispetto a quella del 2021: ovvero tre leghe (con nomi da credit cards o frequent traveller cards): Star (16 Club), Gold (16 Club), Blue (32 Club), equivalenti in pratica ad una Serie A, B e C a livello Europeo con 2 promozioni/retrocessioni tra un campionato e l'altro e la Serie C legata ai risultati dei campionati nazionali (per mantenere quel livello meritocratico che tanto mancava dal primo progetto). Insomma una specie di Nations League per club con molte partite in piú.

A distanza di giorni dalla sentenza, rimangono tantissime questioni aperte, a partire da come riuscirá A22 a diventare piú attrattiva della UEFA. A livello di club si parla piú soldi rispetto a quelli che la UEFA lascia. A livello di fans, si parla di piattaforma TV gratuita (é sostenibile?). Poi c'é che intravede la possibilitá di apertura ad altri club e campionati extra-europei (vedi paesi del Golfo e loro Club, ma anche USA, Giappone e Sudamerica?) in cambio di sponsorizzazioni lussuose. Per ora sono tutte ipotesi. 

Di certo c'é che la sentenza della Corte ha fortemente equiparato le attivitá di UEFA e FIFA ad attivitá puramente commerciali, senza riconoscere altre finalitá culturali o sportive separate dall'aspetto economico. Si puó argomentare se questo sia un riconoscimento della realtá piuttosto che l'ulteriore passo per spogliare il calcio di qualsiasi aspetto romantico e simbolico (come in parte fatto dalla sentenza Bosman negli anni '90 o da un'altra sentenza non molto discussa degli ultimi giorni che ha dichiarato contraria ai principi UE l'obbligo per i club di avere una certa quota dei propri giocatori di provenienza dai vivai).

Questa situazione avrá buttato UEFA e FIFA nello sconcerto. La UEFA aveva appena rinnovato il format ultra-ventennale della Champions per creare piú partirte e assicurare meno sorprese ai club piú forti (nel processo é stata addirittura cancellata la Conference League, dopo appena tre anni di vita). La FIFA si era gettata nell'organizzazione del primo Mondiale per Club (previsto per il 2025 negli USA), una manifestazione che mi lascia molto perplesso, come giá fa capire il mio scarso interessse per l'attuale format della coppa intercontinentale (il City l'ha appena vinta sul Fluminense di Marcelo e Ganso).

Insomma, per ora, piú interrogativi che chiarezza. Di certo c'é che il calcio sta prendendo una piega sempre meno interessante: ne avevamo parlato giá nel 2021 in occasione del tentativo di Golpe. Giá allora immaginavo sviluppi che sembrano essere partiti ora. Io non credo che le cose miglioreranno finché non si troveranno misure concrete sullo strapotere dei procuratori, i costi esagerati dei calciatori, i monopoli di alcuni club ricchi, la protezione dei vivai nazionali, il mercato dei giocatori adolescenti dai paesi in via di sviluppo. Non sono ottimista.

23 gennaio 2024

GIGI RIVA

Una foto iconica come quella di Parola poi finita sulle figurine. C'é tutto Gigi Riva qui.

Ci ha lasciato Gigi Riva.


É stato un lutto improvviso, proprio mentre Inter e Napoli stavano per scendere in campo per giocarsi la Super Coppa Italiana (a vinto l'Inter). Non mi aspettavo un altro necrologio a cosí poco tempo da Beckenbauer e Mario Zagallo (si aggiunge alla lista che contiene Maradona, Paolo Rossi, Gerd Muller, Pelé, Luca Vialli e Sinisa Mihajlovic). Anche in questo caso, prima di discutere delle mie impressioni su Riva, voglio celebrarlo attraverso alcune delle foto e degli articoli piú belli che sto vedendo in questi giorni (snips da gazzetta.it, ultimouomo.it, ilpost.it e skysports.it).


Il ricordo del Cagliari


Una bella foto con Nicoló Barella, altro ex del Cagliari


Il saluto di Totti


Il saluto della Nazionale


La Gazzetta 


Il saluto di un grande sardo, Gianfranco Zola


Il saluto di Marco Tardelli 

La storia di Luigi (Gigi) Riva (nato in provincia di Varese) é indissolubilmente legata a Cagliari, la cittá dove ha giocato per 13 anni (dal 1963 al 1977, 207 reti in 377 presenze) e presso cui viveva dopo il ritiro (era ricoverato al reparto di cardiologia dell'ospedale locale, é morto per un arresto cardiaco). Fu il giocatore piú decisivo nel Cagliari campione d'Italia del 1970 (primo ed unico scudetto, se ci pensate é qualcosa di enorme per una realtá cosí... un po' come il Verona nel 1985). La sua maglia numero 11 é stata ritirata dal Cagliari nel 2005 e dal 2019 era il Presidente Onorario della squadra. Il Cagliari userá una maglia speciale per ricordarlo contro il Torino in campionato.


Il suo altro grande amore fu la nazionale: segnó 35 goal in 42 partite (tuttora il primo marcatore della nazionale, tra l'altro in tempi in cui bastava una deviazione per considerare un goal un autogoal, regola cambiata nel 1998). Ha vinto l'Europeo 1968 (unica vittoria nella competizione prima del 2021) da protagonista (sua una delle reti in finale) ed ha sfiorato il Mondiale di Mexico 1970 affrontando il Brasile di Pelé nella famosa finale dell'Azteca. Sua la rete del momentaneo 3 a 2 nella semifinale con la Germania, la partita del secolo. É stato un mito per tantissimi azzurri, anche perché é stato dirigente azzurro per tantissimi anni, inclusi i Mondiali 1994 e 2006 o gli Europei 2000 e 2012. Molto bello il saluto di Roberto Baggio e tantissima partecipazione anche ai funerali.


Era famoso per la sua forza fisica (nonostante un grave infortunio al perone), la potenza del mancino, le doti acrobatiche (aiutato anche dai cross di Angelo Domenghini, fedele compagno nel Cagliari ed in nazionale) Nel 1969 arrivó secondo al Pallone D'Oro dietro a Gianni Rivera, primo italiano a vincerlo. Nel 1970 arrivó terzo dietro a Gerd Muller e Bobby Moore (ai tempi era ancora limitato ai giocatori europei). Ha segnato 156 reti in 289 partite di Serie A (tre volte capocannoniere), molto famosa quella contro il Vicenza in rovesciata.

Riva nella finale di Messico 1970, contro il Brasile

Anche nel caso di Riva, valgono molte considerazioni che avevo fatto nel caso dei post su Muller, Pelé o Beckenbaurer: non l'ho mai visto giocare dal vivo (ho peró rivisto molte sue partite in registrata) quindi faccio fatica a piazzarlo in relazione a tanti campioni degli anni successivi. La mia impressione é che, fino alla fine del secolo scorso fosse considerato tra i piú forti attaccanti di sempre, ma che poi questa percezione si fosse affievolita con il sopraggiungere di altri giocatori, tra l'altro in un contesto in cui il forte atletismo di Riva era sempre meno un'eccezione, anzi piuttosto una regola o requisito del calcio moderno.

La rete con la Germania nella partita del secolo

Avendo giá speso tanto spazio in occasione dell'addio a Beckenbauer sul solito dibattito riguardo al posto di un importante giocatore che ci lascia nel pantheon dei giocatori piú grandi sempre, come fatto anche con Maradona e Pelé, vorrei piuttosto concentrarmi sullo spazio che ha nel calcio italiano. Intanto, la risposta sui media é molto simile a quella che abbiamo osservato lo scorso anno con Vialli, morto poco tempo dopo Pelé: anche in questo caso l'emozione sentita in Italia é (e ci mancherebbe) molto piú forte e sentita di quella percepita per la morte di Beckenbauer

Riva con Buffon e Cannavaro, protagonisti del Mondiale 2006

Poi mi sembra quasi che Riva, abbia in un certo senso raggiunto un livello per certi aspetti ancora piú alto di quello di Paolo Rossi nell'amore degli italiani: forse la lealtá al Cagliari (nonostante tante offerte, come una famosa della Juve), forse i tanti goal in nazionale, forse il lungo periodo da dirigente della nazionale (anche durante i Mondiali 2006). In questo senso piú vicino a Luca Vialli (dirigente dopo di lui e prima di Buffon). Ma poi penso che centrasse anche un certo giornalismo molto romantico degli anni '60/'70, che ci raccontava avventure epiche come in un romanzo. Non per niente in questi giorni ci ricordiamo tutti di Gianni Brera e del soprannome da super eroe (Rombo di Tuono) che appunto diede a Gigi Riva.


Ha condiviso la platea del tifo italiano di quegli anni con due giganti come Sandro Mazzola e Gianni Rivera, indissolubilmente legati a Inter e Milan, quindi piú vincenti a livello di titoli, anche se Riva ha forse lasciato impressioni piú forti in nazionale. Ha creato un modello di centravanti che poi hanno cercato di imitare anche giocatori come Chinaglia, Boninsegna, Anastasi o Pierino Prati (a me sembra che Vieri sia quello che vi sia avvicinato di piú). A me piaceva molto questa sua aria virile da maschio anni '70, che faceva i fatti senza bisogno di parlare tanto.

Il murale per Riva a Cagliari

19 gennaio 2024

SERIE A - il punto dopo 20 giornate - il Milan si é svegliato troppo tardi?

Non só se l'ho giá messo in copertina peró ormai non si puó negare che Theo Hernandez é di diritto nella storia del Milan, non solo per lo scudetto 2022. Ho spesso perplessitá sulle sue capacitá difensive... ma quando parte in transizione é una locomotiva (snip da pianetamilan.it)

Rieccoci a parlare di Serie A, ad un mese dall'ultima volta, poco dopo i quarti di Coppa Italia e mentre quattro squadre italiane si giocano la SuperCoppa in Arabia (che tristezza).  Si stanno affievolendo le grandi emozioni dell'addio di Beckenbauer, mentre si giocano le Coppe d'Asia e d'Africa e ci prepariamo al ritorno delle coppe europeeLo scorso anno, a questo punto della stagione, parlavamo della crisi di risultati del Milan. Due anni fa, discutevamo dell'addio di Insigne al Napoli e dell'Inter di Inzaghi Campione d'Inverno. L'anno precedente, notavamo il Milan di Pioli in testa alla classifica davanti all'Inter di Conte. Quattro anni fa, dopo 21 giornate, commentammo la sconfitta della Juve di Sarri, prima in classifica, al San Paolo contro il Napoli di Gattuso (che aveva da poco sostituito di Ancelotti).


Io continuo a non vedere la Juve cosí vicina all'Inter come forza e qualitá (basta guardare alla differenza reti)... ma tant'é. Poi si nota l'assenza di Roma e Napoli da questa foto. (snip da Gazzetta.it)

Partiamo come sempre dai primi in classifica: l'Inter di Simone Inzaghi. Dopo il titolo di Campioni di Inverno, i nerazzurri hanno ricominciato il girone di ritorno con una larga vittoria in casa del Monza per 5 a 1. Barella e compagni sembrano aver dimenticato la delusione per l'eliminazione dalla Coppa Italia e, nelle ultime 4 giornate hanno colto 3 vittorie ed un pareggio. Occore peró ammettere che nelle ultime due partite con Verona e Monza l'Inter é stata abbastanza favorita dalla generositá arbitrale (con il Verona il 2 a 1 ha creato molte polemiche) e da altri episodi favorevoli. Occorre ricordarsene ora che si va verso la parte decisiva della stagione. Non si possono fare sconti.

Al secondo posto continua a rimanere al passo la Juventus di Allegri. I bianconeri hanno infilato 4 vittorie consecutive dopo il pareggio in casa del Genoa (curioso come la squadra di Gilardino abbia fermato sull'1 a 1 anche l'Inter due giornate dopo) e, come mostrato anche dall'impressionante sequenza di reti in Coppa Italia (10 tra ottavi e quarti), sembrano in grandissima forma. Ora, non hanno piú bisogno di sperare nel colpaccio di Rabiot o Gatti o nella sorpresa di Yildiz, Miling o Iling-Junior. Infatti sembra che si sia svegliato Dusan Vlahovic (bella doppietta contro il Sassuolo dopo la stupenda incornata a tempo scaduto in casa della Salernitana). Se le cose continuano cosí, il prossimo Derby d'Italia potrebbe essere uno dei piú intensi degli ultimi anni.

Passiamo quindi al Milan di Pioli, in netta ripresa con 3 vittorie ed 1 pareggio nelle ultime 4 partite. I rossoneri si sono stabilmente assestati come terza forza del campionato con 8 punti di vantaggio sulla quarta. La distanza dalla testa non é incolmabile, ma l'Inter e la Juve di quest'anno sembano molto piú solide e regolari di questo Milan. Nell'ultima partita contro la Roma, i rossoneri hanno messo in mostra alcune delle qualitá che li avevano contraddistinti negli scorsi anni: transizioni devastanti sulla fascia sinistra, capacitá di ribaltare il campo in velocitá e tante opzioni per arrivare a rete. Certo il problema é che serve sempre un Giroud al massimo dato che su Leao (e Pulisic?) fai fatica a contare in ogni partita.

Nel giro di 2 punti troviamo 4 squadre a lottare per il quarto posto (tre delle quali sono in semifinale di Coppa Italia): la Fiorentina di Italiano (2 vittorie, 1 pareggio, 1 sconfitta nelle ultime partite), l'Atalanta di Gasperini (2 vittorie, 1 pareggio con la Roma e 1 sconfitta con il Bologna nelle ultime 4 partite), la Lazio di Sarri (4 vittorie su 4, in grande rimonta!), il Bologna di Motta (in calo: 1 vittoria, 1 pareggio e 2 sconfitte in 4 partite). Sono tutte squadre meritevoli anche se nessuna mi sembra abbia la rosa da Champions (anche l'Atalanta come rosa non é piú quella di qualche anno fa'). Sarebbe bello fornissero qualche bel nome anche per la nazionale.

Piú indietro troviamo le grandi delusioni della stagione: il Napoli (ex Garcia ora Mazzarri): 1 vittoria (per il rotto della cuffia), 1 pareggio e 2 sconfitte (una con la Roma) nelle ultime 4 partite; la Roma di Mourinho (esonerato da poco e sostituito da Daniele de Rossi, per me un azzardo alla Pirlo o Seedorf, lo ripeto), che peró ha anche avuto un calendario complicato nelle ultime 4 partite: 1 vittoria con il Napoli, 1 pareggio con l'Atalanta e 2 sconfitte con Juventus e Milan. Non sono troppo distanti dal quarto posto e possono ancora recuperare terreno se cambiano rotta, anche se per il momento sono piú vicine a Torino e Monza, almeno come traiettoria. Dipenderá anche da come si metteranno le cose in Europa (sono fuori dalla Coppa Italia, il Napoli ha la SuperCoppa).

In zona retrocessione, Salernitana ed Empoli sembrano irrecuperabili, mentre il Verona se la gioca con Cagliari, Udinese, Frosinone e Sassuolo. In B, il mio Parma resta primo con 4 punti su Venezia e Como. Non si puó abbassare la guardia!

16 gennaio 2024

COPPA ITALIA - I Quarti 2023-24 - Roma ancora fuori. Mourinho ai saluti

Ho dovuto cambiare il titolo di questo post (mi chiedevo se aveva senso per la Roma continuare con Mourinho, insomma sono stato profetico anche se non era cosí difficile da immaginarselo) in corsa perché, mentre stavo per buttarlo fuori, Mourinho é stato esonerato (dopo la Coppa Italia, ma anche dopo l'ultima sconfitta in casa del Milan, vedi post separato su Serie A; é stato chiamato De Rossi, un salto nel buio secondo me). In effetti, quest'anno eravamo tutti molto curiosi della coppia Lukaku-Dybala. Invece, come giá lo scorso anno, lo scenario abituale é stato quello di Mourinho che litiga con gli arbitri e che, alla fine di ogni partita fa la vittima di chissá quale complotto. Era tollerabile durante il primo anno forse, quando la rosa era tutta da sviluppare... ma ora ha stufato (snip da fanpage.it)

Eccoci a tornare a parlare di Coppa Italia per i Quarti di Finale mentre siamo ancora parlando dell'ereditá lasciata da Franz Beckenbauer e Mario Zagallo. Lo scorso anno, ai quarti la protagonista fu la Cremonese, che, dopo il Napoli, fece fuori anche la Roma. fece  Due anni fa, la Fiorentina conquistó la Semifinale eliminando l'Atalanta, mentre Juve, Milan ed Inter ebbero la meglio di Sassuolo, Lazio e Roma. Tre anni fa, i quarti furono caratterizzati dalle scintille tra Ibrahimovic e Lukaku nel derby tra Inter e Milan, vinta dai nerazzurri, mentre l'Atalanta aveva eliminato la Lazio di Inzaghi.

Snip da Sport.sky.it

Se agli ottavi avevamo assistito alle uscite clamorose di Inter (contro il Bologna) e Napoli (contro il Frosinone), in questo turno si sono fatte segnalare le uscite di Roma e Milan, anche se in questo caso si trattava di scontri molto piú equilibrati. La Roma di Mourinho, ad esempio, affrontava un difficile derby contro la Lazio di Sarri. Come per il derby di campionato, anche in questo caso si é trattata di una partita molto tesa, fallosa (due espulsioni ed inizi di risse) e poco spettacolare. Questa volta non é finita 0-0 ed ha prevalso la Lazio per 1-0 grazie ad un rigore di Zaccagni (gli azzurri hanno sfiorato piú volte il raddoppio). 

Per la Roma un'altra eliminazione che brucia, soprattutto dopo gli investimenti sul mercato. Io credo che occorra guardarsi in faccia ed ammettere che Mourinho se é vero che la sua gestione resterá nella memoria per le due finali europee consecutive (poi magari poteva smentirci e quest'anno arrivava la terza), la squadra non ha progredito granché sul piano di gioco e risultati e forse varrebbe piú la pena di investire su giovani e vivaio invece che vecchi legionari (e parlo contro il mio interesse perché io adoro le squadre tipo Galatasaray). Alla fine ne ha preso atto anche la societá e lo ha esonerato.

Il Milan invece affrontava a San Siro l'Atalanta di Gasperini. Entrambe le squadre arrivavano a questo appuntamento in un buon stato di forma e dopo un periodo di buoni risultati in campionato. Come per la Champions, il Milan ha vari rimpianti. I rossoneri sono passati in vantaggio con Leao alla fine del primo tempo, dando l'impressione di poter sfondare facilmente e allargare il vantaggio. Invece l'Atalanta ha recuperato velocemente e poi é passata in vantaggio con due goal molto belli di Koopmeiners. Il Milan ha avuto qualche occasione, ma Scalvini e compagni non hanno rubato nulla. Anche qui, per i rossoneri vi saranno riflessioni da fare su Pioli ed il futuro.

Nelle altre due partite, la Fiorentina é prevalsa sul Bologna ai rigori ai termini di una partita molto equilibrata in cui entrambe avrebbero meritato di passare (quest'anno tifavo di piú per i rossoblu per la bellissima stagione che stanno facendo, peró occorre anche riconoscere la costanza della viola, arrivata alla terza semifinale consecutiva). La Juve invece ha schiantato il Frosinone per 4 a 0 (tripletta del redivivo Milik e bel goal della nuova stella Yildiz). I bianconeri sembrano in formissima (10 goal tra ottavi e quarti). Ad aprile, per le semifinali, vedremo Juve-Lazio (Allegri contro Sarri che lo sostituí sulla panchina bianconera anni fa, sempre interessante) e Atalanta-Fiorentina.

Diamo ora una breve occhiata alle coppe nazionali degli altri principali campionati europei: nell'inglese FA CUP si sono giocate alcune partite del terzo turno (come sappiamo in Inghilterra vi é una concezione molto piú bella e partecipativa di questa coppa, con le squadre deboli che giocano in casa, lo suggerisco da tempo per l'Italia). Hanno vinto le forti come Tottenham, Newcastle, Brighton, Chelsea, Aston Villa, City e United. Da notare la bella vittoria con cui il Liverpool ha fatto fuori niente meno dell'Arsenal. Nella tedesca DFP-Pokal non vi sono state partite, mentre nella francese Coppa di Francia, si sono giocati i 32mi di finale ed il PSG ha asfaltato un'avversaria sconosciuta per 9 a 0 con varie reti di Mbappé.

Nella spagnola Copa del Rey, si sono giocati i sedicesimi di finale. Sono passate tutte le forti, tranne che per il Villareal. Real e Atletico Madrid si sfideranno agli ottavi. Si sono sfidati da poco in semifinale di SuperCoppa di Spagna, in Arabia Saudita, e hanno vinto i ragazzi di Ancelotti per 5 a 3. Poi il Real ha trovato in finale il Barcelona (i catalani hanno battuto l'Osasuna per 2-0) e ha schiantato la squadra di Xavi per 4 a 1. Odio questa formula della supercoppa con le semifinali ma purtroppo l'abbiamo adottata pure noi in Italia, sempre giocata in Arabia Saudita, per non guastare. 

12 gennaio 2024

5 TOP Campionati Europei - Quarta Puntata - il Girona é campione d'inverno!

 

Stavo per dare la copertina alla fantastica stagione dell'Aston Villa (prima o poi lo faró), poi pensavo a Salah per la sua grande impresa che ha dato il primo posto al Liverpool in Premier. Peró non potevo non celebrare il successo dell'altra grande rivelazione della stagione (con il Leverkusen), ovvero il Girona, una squadra di semisconosciuti che gioca un bellissimo calcio (snip da guardian.com)

Torniamo al nostro appuntamento mensile con i principali campionati europei a poche settimane dall'ultima puntata (la pausa natalizia non ha influito sui calendari). L'anno scorso di questi tempi parlavamo di Pelé e Vialli, quest'anno siamo rimasti sorpresi dall'addio di Kaiser Franz Beckenbauer (la commemorazione allo stadio del Bayern sará il 19 gennaio) e Mario Zagallo.

Per chi fosse interessato alla situazione a questo punto della stagione negli ultimi quattro anni, nel 2022-23 demmo il titolo ai primi risultati negativi per il Real di Ancelotti (poi decisivi per la corsa al titolo); nel 2021-22, parlammo di una possibile fuga del Manchester City in Premier e dell'Inter Campione d'Inverno in Serie A. Nel 2020-21, parlammo degli inaspettati primi posti di Leicester e Atletico Madrid in Premier e Liga. Nel 2019-20, commentammo un bel Clasico tra Barcelona di Valverde e Real Madrid di Zidane, il bel momento di Lipsia e Lazio nei rispettivi campionati ed indicammo che era il momento di parlare dell'inizio del declino di Ronaldo!

Occorre tenere presente che, con la segmentazione dei campionati, non siamo quasi mai in una situazione in cui tutte le squadre abbiano giocato lo stesso numero di partite in un dato momento (soprattutto in Inghilterra ma non solo).

Premier League

Stavo preparando una copertina per la fantastica cavalcata dell'Aston Villa di Emery che, quasi a volermi smentire, ha giá tolto il ruolo di sorpresa della stagione al Tottenham ed é seconda in classifica (ha avuto una piccola flessione dopo le sorprendenti vittorie su City e Arsenal). La novitá peró é che in testa alla classifica é tornato il Liverpool di Klopp. É forse dalla stagione del COVID che non lo vedevamo tanto in alto. A me non sembra piú la squadra dominante che intimidiva gli avversari come un branco di predatori. La vedo piú protettiva della difesa (probabilmente a causa delle figuraccie dello scorso anno) e a cercare di sfruttare le grandi doti di Salah (in un momento di grazia, lo avete visto contro il Newcastle? Ha anche riacciuffato Haaland in testa alla classifica cannonieri) e Nunez in transizione. 

Nelle ultime partite i reds sono stati fermati sul pareggio solo da Manchester United e Arsenal (hanno invece schiantato il Newcastle). Piú indietro troviamo il City (con una partita in meno causa la trasferta per la Coppa Intercontinentale vinta sul Fluminense) e l'Arsenal (4 punti nelle ultime 5 giornate). Li segue da vicino il Tottenham, mentre piú indietro troviamo le delusioni Chelsea, United e Newcastle, in compagnia di Brighton e West Ham. Ora la Premier giocherá molto poco, io penso che vi saranno comunque conseguenze per le assenze dovute a Coppa d'Africa e Coppa d'Asia (ha partire da Salah e Son)

La Liga

In Liga non si puó non parlare di questo Girona che, dopo il 4 a 2 al Barcelona al Camp Nou, é riuscito a battere l'Atletico Madrid con uno spettacolare 4 a 3 (bella tripletta di Morata per i Colchoneros). Ora i catalani guidano la classifica con il Real Madrid di Ancelotti, che sorprendendo tutti (soprattutto chi come me lo avrebbe visto volentieri sulla panchina del Brasile), ha allungato il contratto con il Real fino al 2026. Il Barcelona resta piú indietro ad inseguire, davanti ad Atletico Madrid e Atletico Bilbao. Secondo me i destini del campionato si decideranno nei prossimi due mesi (spesso un periodo di crisi per le squadre di Ancelotti, vedremo se sará cosí).

Bundesliga

In Bundesliga, continua la bellissima marcia del Leverkusen, ancora in testa alla classifica. La squadra di Xabi Alonso ha pareggiato con Dortmund e Stoccarda per poi battere Eintracht e Bochum. Il Bayern continua ad inseguire a 4 punti di distanza (ma una partita in meno) con Kane (doppietta anche nella recente vittoria contro lo Stoccarda) che sembra proprio voler battere il record di goal in una stagione di Lewandowski. Seguono lo Stoccarda di Guirassy e il Lipsia di Openda, mentre il Borussia é lontano dalle prime quattro.

Ligue 1

In Ligue 1 non si é praticamente giocato durante le feste. Il PSG continua a veleggiare in testa con il suo capocannoniere Mbappé (da qualche giorno libero di accordarsi con qualsiasi squadra), mentre inseguono Nizza, Monaco e Brest. Piú indietro Lilla, Marsiglia e Lens, mentre il Lione stenta a liberarsi dall'area retrocessione. Ora i parigini possono concentrarsi sugli ottavi di Champions, per una volta non drammatici. Vediamo come ci arriverá.

Serie A

Sembra ormai chiaro che la lotta scudetto sará una sfida limitata all'Inter di Inzaghi e la Juve di Allegri. I nerazzurri marciano spediti (nonostante un pareggio con il Genoa di Gilardino nell'ultima partita), trascinati dal suo capitano e cannoniere Lautaro Martinez. La Juventus é una squadra operaia, che continua ad aspettare Vlahovic o Chiesa ma poi prevale grazie a Gatti, Bremer, Rabiot (vedi l'ultima vittoria con la Roma) o qualche nuova entrata come Yildiz. Io penso che l'Inter sia nettamente superiore, peró la Juve quest'anno difende molto bene. Piú indietro, il Milan sembra in ricrescita, mentre il Napoli sprofonda nonostante il cambio allenatore. Al quarto posto si alternano di volta in volta candidate come Fiorentina, Bologna, Atalanta, Roma o Lazio.

09 gennaio 2024

FRANZ BECKENBAUER

Ho scelto questa foto perché quando é morto Cruyff (2016), questo blog ancora non c'era e mi é dispiaciuto non celebrare anche lui. Per me sono due giocatori che vanno insieme, non solo per via dell'iconica finale 1974, ma anche per tutto quello che hanno rappresentato per il calcio degli anni '70, come filosofia ed eleganza, con le loro nazionali ma anche con Bayern e Ajax (snip da eurosport.fr)

É morto Franz Beckenbauer.

Ad inizio gennaio 2023 ci aveva lasciato Pelé, "O'Rey". Era stato un addio quasi annunciato dato il malessere crescente ed il ricovero in ospedale. Nel caso di Beckenbauer, "Kaiser Franz" é stato inaspettato, improvviso, soprattutto considerando l'etá e l'impressione di una persona che conduceva una vita salutare. Anche in questo caso, prima di discutere delle mie impressioni su Beckenbauer, voglio celebrarlo attraverso alcune delle foto e degli articoli piú belli che sto vedendo in questi giorni (snips da gazzetta.it e skysports.it).

Il ricordo del Bayern

Una foto con Matthaus e Brehme dopo la vittoria ai Mondiali 1990

Il ricordo di Philipp Lahm, Capitano della Germania Campione del Mondo 2014

La Gazzetta (mentre solleva la Coppa del Mondo 1974, la prima dal ritiro della Rimet, da capitano)

Un quotidiano sportivo tedesco 

Dal quotidiano spagnolo Marca

Il calcio tedesco gli sta rendendo un grande tributo. Moltissimi articoli, video e foto a ricordare la vita, la sua eleganza e visione sul terreno e l'incredibile carriera: 
  • vincitore di tre Coppe dei Campioni (ricordiamoci che fino al 1998 era molto piú difficile, ci andavano solo i campioni nazionali), quattro campionati, una Coppa delle Coppe e quattro Coppe di Germania nei suoi 13 anni con il Bayern Monaco di cui fui uno dei giocatori piú simbolici.
  • capitano della Germania Campione d'Europa 1972 e Campione del Mondo 1974 (lui di Mondiali ne ha fatti tre, incluso quello del 1970 e della famosa partita del secolo contro l'Italia in semifinale). 
  • Unico difensore a vincere due Palloni D'Oro (anche se ha iniziato la carriera da ala e poi a centrocampo).
  • Precursore del calcio americano con Pelé e Chinaglia nei Cosmos a New York (fece anche a tempo a tornare in Germania e vincere un'altra Bundesliga con l'Amburgo).
  • Allenatore della Germania finalista al Mondiale 1986 e poi campione nel 1990 (anche se doveva essere il Mondiale dell'Italia, siamo onesti). 
  • Dirigente del Bayern in tanti anni di vittorie, di fianco a Karl Heinz Rummenigge e organizzatore dei Mondiali 2006 (dove l'Italia ha dato alla Germania un altro dispiacere dopo quelli del 1970 e del 1982). Non fu esente da ombre nel suo ruolo di VicePresidente della FIFA sotto Blatter.
Nel 2020 ci avevano lasciato Diego Armando Maradona e Paolo Rossi, ovvero i protagonisti assoluti dei Mondiali anni '80 (certo, se poi ci aggiungiamo gli Europei di quel decennio, non possiamo scordare Rummenigge, Platini e Van Basten). Nel caso di Beckenbauer possiamo certamente dire che se ne é andato il maggiore protagonista e simbolo degli anni '70 (insieme a Cruyff), anche se per il Mondiale 1974 (che li vide in finale uno contro l'altro), abbiamo giá detto che la stella fu Gerd Muller, altro campionaissimo del Bayern e della Germania di Helmut Schon che ci ha lasciato da poco.

Negli ultimi anni abbiamo parlato della perdita di altri campioni meno fortunati sulle ribalte dei Mondiali, come Luca Vialli o Sinisa Mihajilovic. Sono sicuro che in questi anni mi sono perso altri addii importanti nel mondo del calcio, a partire da quelli di Bobby Charlton (protagonista nell'Inghilterra Campione del Mondo 1966) o Mario Zagallo, la "formichina" brasiliana che riuscí a vincere due Mondiali da giocatore (1958 e 1962) e due da allenatore (1970 e 1994 contro l'Italia, oltre ad una finale contro la Francia nel 1998), unico a vincere da giocatore e allenatore oltre a Beckenbauer e Deschamps.

Anche nel caso di Beckenbauer, valgono molte considerazioni che avevo fatto nel caso del post di Pelé: il fatto che non l'ho mai visto giocare dal vivo (ho peró rivisto molte sue partite in registrata), la maggiore facilitá di emergere per chi gioca in una squadra forte, la questione di quanto incida la nazionalitá di un giocatore,  o la sua durata negli anni per potersi imporre tra i migliori di sempre. Vi rimando a quel post per non ripetere quegli argomenti. C'é anche da dire che nel caso dei giocatori degli ultimi 10/15 anni é molto difficile avere la giusta distanza per fare paragoni o posizionarli tra i migliori di sempre.

Certamente la mia impressione, rimane che Beckenbauer é solidamente parte di quella scia di fuoriclasse che hanno fatto la storia del calcio: Di Stefano, Eusebio, Beckenbauer, Cruyff, Platini, Van Basten, Zidane, Cristiano Ronaldo, Iniesta (poi in molti chiederanno conto di giocatori come Puskas, Schiaffino, Mazzola, Garrincha, Sivori, Best, Rivera, Gerd Muller, Zico, Baggio, Ronaldo il fenomeno, Ronaldinho, Xavi, Ibrahimovic, senza menzionare gli altri italiani Del Piero, Totti o Pirlo, o portieri e difensori come Zoff, Buffon, Casillas, Baresi, Maldini, Ramos,...).  

Nel caso di CR7, come giá detto, dopo il Mondiale 2022, penso che competa in questo gruppo e non piú contro Messi, che invece si trova in una cerchia ristretta con Pelé e Maradona. 

Molti articoli, anche molto belli, si sono contentrati su quanto Beckenbauer abbia creato un nuovo modo di interpretare il libero, non come quello che spazza quando gl ialtri difensori non ce la fanno, ma come il primo ad impostare l'azione offensiva, usando le sue doti da centrocampista. Chiudo peró con un pensiero a Franco Baresi, il mio mito, spesso accostato a Kaiser Franz per il nome ed il ruolo, oltre che per l'autorevole falcata palla al piede in mezzo al campo, con la testa sempre alta. Ovviamente per me Franco é stato superiore, ma come dicevamo, l'attaccamento emotivo centra tantissimo.


05 gennaio 2024

COPPA ITALIA - Gli Ottavi 2023-24 - I campioni in carica dell'Inter fuori a sorpresa

In realtá dovrei celebrare il grande momento di forma di Yildiz. Peró l'uscita dell'Inter é la sorpresa piú grossa. In poche settimane i nerazzurri, di gran lunga la squadra piú forte d'Italia e tra le versioni piú forti di sempre, si é complicata la vita in Champions ed é uscita dal torneo di consolazione (snip da Eurosport.it)

A contrario dello scorso anno, quest'anno la Coppa Italia non é dovuta arrivare dopo una manifestazioni gigantesca come i Mondiali. Quest'anno poi, gli ottavi si sono giocati in vari spezzoni tra Dicembre e Gennaio, il che da ancora piú l'idea di come questa competizione sia sempre piú vista come ridondante. Abbiamo giá detto in passato di quanto questa competizione dovrebbe essere riformata (continuo a trovare ridicolo che le squadre piú forti giochino in casa)

Ormai l'attenzione principale é per la finale (gli ultimi due anni ha vinto l'Inter di Inzaghi, quello prima la Juve di Pirlo e quello prima ancora il Napoli di Gattuso). Se vediamo a come erano andati gli ottavi negli anni precedenti, nel 2022/23 sottolineammo le elimazioni di Napoli e Milan; nel 2021/22 parlammo dell'eliminazione del Napoli contro la Fiorentina; nel 2020/21, dell'uscita di Sassuolo e Roma contro SPAL e La Spezia. 


Questa volta non ho trovato tabelloni all'altezza (Snip da Fanpage.it)

Il percorso di arrivo agli Ottavi aveva visto le eliminazioni di Empoli, Monza, Bari e Venezia al primo turno e poi di Sampdoria, Verona, Lecce, Udinese, Spezia e Torino al secondo turno. Agli ottavi poi é uscito il mio Parma ai rigori, dopo uno spettacolare 2 a 2 in casa della Fiorentina (rimonta dei viola nel finale).

Nelle altre partite, dovremmo sottolineare il crollo interno del Napoli (0 a 4 contro il Frosinone di Eusebio Di Francesco), ma é anche vero che i partenopei escono agli ottavi ormai da tre anni, il che fa sospettare che sia quasi una scelta su ordine di De Laurentis (ha sempre detto che la Coppa Italia andrebbe cancellata). 

La vera sorpresa é stata l'uscita dei campioni in carica dell'Inter, sconfitti a San Siro ai supplementari dal Bologna di Thiago Motta, ormai sempre piú sorpresa della stagione. L'unico dato positivo é che ora l'Inter ha meno partite da giocare nei periodi cruciali per Campionato e Champions.

Nelle altre partite, vittorie nette del Milan (4 a 1 al Cagliari con doppietta di Jovic) e Atalanta (3 a 1 al Sassuolo con doppietta di De Ketelaere) mentre hanno fatto piú fatica Lazio e Roma a prevalere su Genoa (1 a 0 con rete di Guendouzi) e Cremonese (2 a 1 con reti dei soliti Dybala e Lukaku). Per i giallorossi é una vendetta dopo l'eliminazione dello scorso anno. 

A chiudere la serie di partite c'é stata la vittoria di schianto della Juventus sulla Salernitana per 6 a 1! Nei bianconeri hanno fatto un figurone Cambiaso ed i neoentrati Yildiz (sempre piú una minaccia per la maglia titolare di Chiesa) e Weah. Insomma un grido bianconero anche sulla lotta scudetto. Ora ai quarti i bianconeri hanno lo scontro piú facile (con il Frosinone) e chi vince troverá la vincente tra Roma e Lazio, mentre la vincente di Milan-Atalanta sfiderá in semifinale la vincente di Fiorentina-Bologna.

Chiudiamo con una breve panoramica delle coppe nazionali negli altri paesi: nell'inglese FA Cup, si gioca in questi giorni il terzo turno (c'é anche un Arsenal-Liverpool!); nella spagnola Copa del Rey si giocheranno i sedicesimi di finale (niente grosse sorprese nei turni precedenti, a parte il ruolo sempre piú marginale del deportivo la coruna); nella tedesca DFB-Pokal la grossa sorpresa é stata l'eliminazione del Bayern al secondo turno contro il Saarbrucken (che poi ha eliminato anche l'Eintracht!) e del Lipsia contro il Wofsburg (poi eliminato dal Borussia MGD), mentre agli ottavi lo Stoccarda ha buttato fuori il Dortmund; nella francese coppa di Francia, si giocano i trentaduesimi.