01 gennaio 2023

PELÉ

Tra le tante foto in circolazione, ho deciso di scegliere questa perché si vede Pelé con la Coppa Rimet, che fu poi ritirata dopo la terza vittoria del Brasile nel 1970. Fu dopo di allora che venne scolpita da Gazzaniga la bellissima Coppa in uso oggi (snip da (storiedicalcio.altervist.org)

E cosí, dopo le molte paure con in ricoveri degli ultimi mesi, soprattutto durante i Mondiali, ci ha lasciato Edson Arantes do Nascimento, in arte Pelé, da molti considerato il giocatore piú grande della storia del calcio. Prima di discutere di questo aspetto e della sua storia, voglio celebrarlo attraverso alcune delle foto e degli articoli piú belli che ho visto in questi giorni.

  • La Gazzetta ed il sito della FIFA hanno un articolo che raccoglie tante dediche di tanti calciatori e altri personaggi famosi, ne ho messi alcuni qui sotto.

Il saluto del Santos, squadra dove Pelé giocó gran parte della sua carriera.

Il Saluto di Ronaldo il Fenomeno

Arthur Coimbra Antunes, detto Zico (O Galinho)


La foto messa dal Milan per salutare Pelé. Mostra anche Trapattoni, che provó a marcarlo in un paio di occasioni, incluso in quella finale di un'intercontinentale del 1963.

Il saluto di Ronaldo, che lo chiama Re.

Quello di Neymar, che negli ultimi Mondiale ha eguagliato Pelé come numero di reti in nazionale 



Quello di Mbappé, il giocatore che piú di tutti sembrava vicino a poter ambire a vincere piú Mondiali come Pelé

La federazione brasiliana di calcio. Una foto veramente stupenda.

Quello di Cafu, capace di partecipare in tre finali  del Mondiale consecutive, vincendone due.

Il saluto di Kaká, ultimo Pallone D'Oro brasiliano

Tra i tanti di giocatori italiani, mi piace molto questa foto messa da Antognoni.

Metto anche quello di Falcao per mostrare che tutte le generazioni di brasiliani lo hanno acclamato come il piú grande

  • Molti articoli a ricordare i trofei vinti (incluso le prime Cope Libertadores e Intercontinentali per una squadra brasiliana) e le reti segnate con il Santos e la Nazionale Brasiliana. Altri perfino a celebrare la bellissima rovesciata del film "Fuga per la Vittoria".
  • Si é parlato anche delle offerte che ebbe dall'Italia con discussioni su come sarebbe andato nel calcio Europeo. Molte le interviste di quelli che giocarono contro di lui, come Rivera nel 1963.
  • Una bellissima foto di Pelé in trionfo allo stadio Azteca nel 1970, come Maradona 16 anni dopo (snip da Gazzetta.it). E poi anche il riconoscimento del suo ruolo iconografico (come Elvis, Marylin o Mohamad Ali).
  • Ovviamente anche tante analisi sulla sua ereditá e sui suoi numeri oltre che confronti con gli altri grandi della storia. Si é parlato anche del suo difficile rapporto con Maradona e della loro riappacificazione negli anni successivi con immagini dalla trasmissione di Diego, El Diez.
  • Ci sono tantissimi video che raccolgono le sue reti e gesta piú belle, molto belli davvero. C'é il goal 1000, nel 1969. Ci sono tanti racconti sulle sue vittorie ai mondiali, dall'esordio del 1958 in Svezia (vittoria in finale contro il GRE-NO-LI, unica mondiale vinto da una sudamericana in Europa), alla consacrazione nel 1970 (nel 1962 e 1966 fu afflitto dagli infortuni), in cui rimase famoso il suo stacco di testa nella finale contro l'Italia.
  • C'é una bellissima intervista di Eduardo Galeano a Pelé e al suo agente. Anche articoli molto belli su come Pelé sia entrato nel nostro immaginario per quello che ci raccontavano i nostri genitori, o video che mostrano come cose fatte tanti fuoriclasse erano giá state fatte da Pelé.
  • Questo articolo di Ultimo Uomo é molto completo é mostra come Pelé abbia portato il Brasile in cima al mondo (da 0 mondiali a 3, Coppa Rimet ritirata), costruendo anche l'immagine iconica di una nazionale di classe irraggiungibile e di club come il Santos che erano perfettamente competitivi anche contro le squadre europee. Si parla anche dei 7 palloni d'oro che gli avrebbe teoricamente dato France Football.
Bene, dopo questa compilazione di bei ricordi di PELE' (a cui ne aggiungeró probabilmente altri nei prossimi giorni/mesi/anni, come feci con Diego nel 2020), dovrei dire cosa rappresenta Pelé per me. Sicuramente tante delle cose che si sono dette qui sopra: sui tantissimi goal, i tre titoli mondiali, il rimpianto per non averlo visto in diretta ed in Europa...

Sono molto pronto a discutere se Maradona sia piú forte di Messi, perché li ho visti entrambi. Peró non posso fare la stessa cosa con Pelé. Non l'ho mai visto giocare. Ho visto solo partite registrate e mi sembrava un calcio diverso (come a chi guarda l'Italia del 1982 ora forse). Mio padre disse che era il giocatore piú completo che abbia mai visto quindi piú forte di Maradona. 

Oltre a Pelé non ho mai visto giocare gente come Eusebio, Garrincha, Rivera, Schiaffino, Mazzola (padre e figlio), Garrincha, Best, Piola, Beckenbauer, Meazza, Cruyff, Gerd Muller o Parola. Per quello cerco sempre di fare riferimento al calcio che conosco, quello degli ultimi 40 anni. Sono d'accordo con Guardiola che c'é anche un fatto emotivo e per questo considero Maradona il piú grande forse. 

Chiudo la questione con alcuni punti finali, alcuni dei quali avevo sollevato al momento di fare un bilancio dei Mondiali appena conclusi:
  • Non dobbiamo scordarci che la nazionalitá del giocatore incide tantissimo su quanto possa incidere in campo internazionale (guarda caso i migliori hanno tutti vinto un mondiale o ci sono andati vicino). Al di lá delle opinioni di ognuno, giocatori come Haaland, Ibrahimovic, Weah, Drogba, Eto'o e via dicendo non riuscirebbero mai a essere considerati per i gradini piú alti del podio.
  • Oggi i giocatori giocano piú a lungo e hanno piú partite per mettersi in mostra e vincere trofei. Dalle SuperCoppe, alle Nations League, alla Champions dove giochi tutti gli anni. Insomma il confronto sul piano unico dei trofei secondo me é ingannevole (Mondiali a parate forse).
  • Un altro aspetto che non si puó lasciare da parte é la questione della durata nel tempo. Giocatori come Buffon, Maldini, Messi, Sergio Ramos o Ronaldo sono durati tantissimo e anche questo (unito al punto sopra per Messi e Ronaldo) gli ha permesso di raggiungere livelli mai visti prima. Un aspetto di questo dibattito rimarrá sempre la questione di quanto il vincere nel lungo periodo conti di piú di fiammate intense ma brevi (Ronaldinho, Romario, Van Basten...).

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