31 marzo 2022

NAZIONALE - Non andremo ai Mondiali - Giá finito il Sogno Azzurro

 
Marco Verratti é stato il migliore degli azzurri, generoso e lucido. Meritava la vetrina dei mondiali, é un giocatore di classe superiore ma ce ne accorgiamo solo quando gli fa i complimenti Guardiola (snip da infobae.com)

Ho aspettato il piú lungo possibile per scrivere questo Post perché il magone era troppo grande. Ho perfino lasciato passare l'inutile partita vinta in Turchia martedí scorso, quasi una diabolica punizione: giocare senza nulla di tangibile in palio mentre, nello stesso momento, la Macedonia veniva schiantata dal Portogallo in una partita che avremmo dovuto giocare noi. Italia - Svezia del 2017, la vidi a Gaza, in Palestina, con una connessione di fortuna. Italia - Macedonia l'ho vista a Divonne, in Francia, a casa mia, con i miei figli e mia moglie.

Mi costa molto dirlo, ma io un presentimento ce l'avevo. All'epoca dei sorteggi per questi spareggi, oltre a lamentarmi del fatto che Portogallo ed Italia (le uniche due squadre nei primi 10 posti del ranking FIFA tra quelle sorteggiate) fossero finite nello stesso percorso, avevo previsto che la partita piú dura sarebbe stata proprio quella contro la Macedonia. Ovviamente non ho nessun piacere a dire questo, peró anche i miei familiari hanno notato come fossi piú rassegnato che rosso di rabbia.

Preferirei mille volte essermi sbagliato e per questo sono contento di avere fatto, in tempi di vacche magre, un post di ringraziamenti alla Nazionale per tutto quello che Mancini ed i suoi ragazzi ci hanno dato in questi anni (molto bella la sua frase che ora vuole ancora piú bene ai suoi giocatori). Nel 2017 ero soprattutto affranto per Buffon, che perse l'occasione di partecipare al suo sesto mondiale e battere il record di presenze di un giocatore in nazionale. Questa volta, mi spiace soprattutto per Verratti, che ha fatto una partita mostruosa ed é un fuoriclasse ma in Italia non viene apprezzato come meriterebbe.

Inizio dalla fine per spazzare subito qualche dubbio. Secondo me la partita con la Macedonia l'abbiamo giocata bene e siamo stati puniti da sfortunta ed errori in attacco. Se Berardi non sbagliava l'occasione clamorosa con quel tiro da pallone sgonfio, sono sicuro che finiva come o meglio di come sia andata al Portogallo. Abbiamo pressato bene, difeso in avanti, mosso il pallone veloce. Ci é mancato solo piú pulizia sotto porta, ma questo purtroppo é un refrain di cui parliamo da tempi non sospetti. 

Ha ragione Ultimo Uomo: l'errore di Berardi (simbolico di vari altri durante la partita) fa parte di una serie di sliding doors con errori che ci hanno condannato a stare fuori da questo Mondiale: io penso particolarmente al goal preso con la Bulgaria, ai rigori di Jorginho e ai goal che dovevano entrare con la Svizzera, soprattutto durante la seconda partita. Peró, é anche vero che quando si continua ad invocare la sfortuna per ogni partita, allora vuol dire che qualcosa che non c'é esiste davvero.

Tanti aspetti li avevo giá menzionati qui, in occasione del pareggio casalingo con la Svizzera; uno dei principali é che facciamo fatica a creare occasioni da rete in attacco. Io penso che vi siano vari motivi, ai quali tra l'altro avevo accennato in varie occasioni:

- Strutturale e culturale: l'Italia deve investire di piú sui giovani, sui vivai e soprattutto sul coraggio di fare dei dribbling e sfidare l'uomo uno contro uno. Ne abbiamo parlato anche nel post sul declino del calcio italiano a livello di squadre di Club.

- Giocatori: con difese chiuse come Macedonia e Irlanda del Nord (quella si, la partita piú simile alle partite con la Svezia del 2017) occorrono giocatori che sappiamo far valere il fisico per fare sponde, come Scamacca o Kean, o di giocatori che cerchino di saltare l'uomo, come Zaniolo. Mancini ha insistito su giocatori che hanno bisogno di spazio per dare il meglio, come Immobile, oppure giocatori che hanno bisogno di compagni che gli liberino spazi, come Insigne e Berardi.

- Tattico: secondo me il calcio é molto piú semplice di come lo fanno sembrare. Nel gioco organizzato di oggi, occorre saper preparare le partite in base alle caratteristiche dell'avversarie (i guardiolisti dovranno ammettere che le squadre di Guardiola si sono trovate spesso in partite andate esattamente come Italia-Mancedonia). Secondo me occorre creare superioritá numerica in zone del campo x andare a saltare l'uomo e per questo occorrono esterni con queste caratteristiche (quanto ci sono mancati Spinazzola e Chiesa), ma anche il gioco per attivarli. Su questo non mi stancheró mai di insistere: il gioco di Conte, spesso frainteso come gioco di contropiede, favorisce esattamente la creazione di spazi nella metá-campo avversaria (basta vedere a come il Portogallo ha segnato il primo goal alla Macedonia attirando gli avversari nell propria metá-campo).

Detto questo, vorrei indicare il mio disaccordo su un paio di punti che sono venuti fuori spesso in questi giorni, soprattutto dalla Gazzetta dello Sport. Da un lato il paragone con l'Italia 2017 di Ventura: quella era una squadra di qualitá molto inferiore e la cui soliditá, acquisita grazie a Conte, era stata minata da un allenatore incompetente. D'altra parte si poteva immaginare che in un girone con la Spagna dove passava solo la prima, gli spareggi fossero un'ipotesi molto concreta, ma sembrava che la squadra non ci avesse mai pensato.

Poi non sono neanche d'accordo che la vittoria agli Europei sia stata un'eccezione in una fase di declino continua. Intanto perché la Nazionale di Mancini é stata imbattuta per tre anni (37 partite), si é qualificata agli Europei a punteggio pieno, é arrivata alle finali di Nations League vincendo con squadre come l'Olanda e la Polonia. Insomma una squadra che ci ha dato tante soddisfazioni. 

Sicuramente é vero che, se si guarda alle partecipazioni ai Mondiali, non affrontiamo una partita ad eliminazione diretta dal 2006. Nel 2010 e nel 2014 siamo usciti nella fase a gruppi (per motivi diversi secondo me, ne parleremo), nel 2018 e nel 2022 non ci saremo. Insomma sicuramente il trend é molto negativo, soprattutto per uno come me che l'Italia ai mondiali l'aveva vista vincere due volte, arrivare altre tre volte nelle prime quattro, uscire una volta ai quarti e due agli ottavi.

Peró, sarebbe una lettura parziale se consideriamo che negli Europei 2012 siamo arrivati in finale contro la Spagna campione del mondo e negli Europei 2016 siamo usciti ai quarti solo ai rigori contro i campioni del mondo della Germania. Insomma, questo ci fa capire quanto queste competzioni siano molto influenzate da combinazinoni di eventi unici e difficilmente replicabili. Per questo motivo io continuo ad avere speranza in Mancini e nei talenti che abbiamo. Ho letto molte critiche sprezzanti sugli azzurri, peró io considero Donnarumma, Verratti e Chiesa come fuoriclasse di livello mondiale, mentre giocatori come Bastoni, Tonali e Zaniolo sono promesse per il futuro e Barella e Pellegrini sono a livello degli azzurri delle nazionali piú vincenti.

E quindi? Beh sicuramente Mancini ha varie cose su cui fare autocritica. Sono d'accordo con chi dice che, mentre nella fase pre-Europei, Mancini sperimentava tantissimi giocatori, anche in partite ufficiali ed importanti, dopo gli Europei si é legato a quel gruppo di giocatori insistendo su scelte che forse non avevano senso (soprattutto considerando la forma attuale di giocatori come Insigne, Immobile o Barella). Ho giá detto anche questo, ma secondo me Mancini ha perso luciditá nelle scelte dei primi 11 e anche dei cambi, quando invece doveva sperimentare giocatori piú in forma o con le caratteristiche giuste per affrontare difese chiuse. Per esempio, non sono riuscito a capire l'insistenza per un giocatore decisamente poco incisivo come Emerson o la scarso coraggio nel fare i cambi prima del 70mo.

Cosí ci ritroviamo fuori dal mondiale per un periodo di almeno 12 anni (una generazione intera a livello calcistico). Il tutto in un periodo in cui le squadre di club annaspano nelle coppe europee. Il movimento ne esce sicuramente ridimensionato e la cosa piú triste é che ora é stata definitivamente sporcata la gioia che ricevemmo dai bellissimi Europei 2021 e niente potrá cambiare questa cosa. Il rischio é anche che i prossimi Europei vegano presi sottogamba perché comunque sará quasi impossibile ripetere l'exploit dell'anno scorso, mentre i Mondiali 2026 sono troppo lontani per pensarci. Insomma, secondo me l'unica via di uscita é di tornare vincenti con i club per gettare le basi del futuro. Per il resto, dovremo volare basso per un bel pezzo.

Un cenno alle altre squadre

Il Portogallo ce l'ha fatta (almeno questa soddisfazione per la mia famiglia), cosí CR7 raggiunge Messi per il 5 mondiale. I portoghesi saranno teste di serie con Brasile, Belgio, Francia, Argentina, Inghilterra e Spagna. Piú sotto, Olanda, Germania, Danimarca (bellissimo il rirono al calcio di Eriksen con due reti in due partite), Croazia, Svizzera (!!), Uruguay, Messico e USA. Tra le altre partecipanti, da segnalare l'Iran, Corea e Giappone, Arabia Saudita, Canada, Senegal, Marocco. Sono rimaste a casa la Colombia di Muriel e Zapata, il Cile di Vidal e Sanchez, l'Egitto di Salah, la Svezia di Ibrahimovic e Forsberg, la Nigeria di Osimeh, l'Algeria di Mahrez e Bennacer. Presto i sorteggi dei gruppi.

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