14 settembre 2023

NAZIONALE - É iniziata l'era di Luciano Spalletti - tra dubbi e speranze

Volevo mettere in copertina il bellissimo abbraccio di Vicario a Donnarumma a fine partita, oppure rimettere Frattesi o Zaniolo per segnalare le loro prestazioni. Alla fine mi sembrava giusto dare spazio alle prime panchine di Luciano Spalletti. La giacca sembra molto seria, ma é sicuramente meglio dell'orribile divisa dell'Adidas (le maglie di allenamento blu scure sono molto piú belle, le ho prese ai miei ragazzi quando ho visitato Coverciano). Questa é una classica posa Spallettiana, con quello sguardo spiritato, quasi travolto dagli eventi. Per favore Mister, non ci deluda! (snip da sport.quotidiano.net)

É passato circa un mese dal sorprendente addio agostano di Roberto Mancini alla Nazionale Italiana, ma sembra giá un'eternitá. Ormai, sembrano esserci pochi dubbi che il motivo principale dell'addio di Mancini sia stata l'offerta milionaria dell'Arabia Saudita. Mancini infatti non ha nemmeno replicato alle parole di Gravina, che aveva spiegato come la moglie di Mancini avesse richiesto di rimuovere una clausola nel contratto di Mancini con la FIGC che permetteva a quest'ultima di esonerarlo in caso di mancata qualificazione agli Europei (si vede che Mancini temeva effettivamente questa possibilitá). Questo non fa che aumentare la delusione per come si é comportato l'allenatore di Euro 2021, che pure avevamo difeso dopo i primi attacchi, abbastanza inusitati, da parte della Gazzetta. Ora possiamo solo consolarci con le prime sconfitte dei Sauditi.

Nel frattempo la Nazionale é dovuta correre rapidamente ai ripari e lo ha fatto chiamando Luciano Spalletti, l'allenatore del terzo scudetto del Napoli, vinto tra l'altro mostrando un gioco di una bellezza ammaliante. Si sapeva da subito che Spalletti non avrebbe avuto tanto tempo per fare intravedere le sue idee, data la fretta di preparare le due partite impegnative di qualificazione per Euro 2024 (con l'incubo di un altro possibile spareggio, il che comunque non fa che riportarci a pensare a quanto strano sia che le due finaliste dell'ultima edizione siano nello stesso gruppo a giocarsi la qualificazione). Ed in effetti, nelle convocazioni non vi sono viste tantissime novitá, a parte il ritorno di Biraghi e Zaccagni o le assenze di Verratti, Berardi o Scamacca.

La prima partita é stata la trasferta di Skopie contro la Macedonia (1 a 1). L'Italia, pur penalizzata dalle imbarazzanti condizioni del terreno di gioco (indecente che la UEFA non costringa a giocare su un altro campo), ha iniziato molto bene, pressando alto e sfiorando il goal in varie occasioni (troppe, giá stavamo avendo incubi da Svizzera o Irlanda del Nord). I problemi sono venuti nel secondo tempo, dopo il goal del vantaggio di Immobile. Invece di continuare a dominare e attaccare, gli azzurri hanno abbassato ritmo e posizione in campo, lasciando sempre piú spazio ai padroni di casa. Il pareggio su punizione all'80mo mi ha fatto venire sensazioni da Marzo 2022, con gli azzurri poi impegnati in uno sterile e disperato tentativo di riportarsi in vantaggio. Ho trovato ingiusti gli attacchi verso Donnarumma, come se dovesse fare miracoli in ogni partita.

La seconda partita, a San Siro, contro l'Ucraina (con cui ci contendiamo il secondo posto dietro l'Inghilterra) mi é sembrata giá diversa (2 a 1 per noi con doppietta di Frattesi). Intanto per gli interpreti: Raspadori al posto di Immobile é sembrato facilitare di molto gli inserimenti delle mezzali. Frattesi, al posto di Tonali, mi é sembrato tonico e voglioso di incidere, simile al Barella delle origini. Locatelli, per Cristante, ha portato piú palleggio a centrocampo. Mi hanno sorpreso anche le scelte di Zaniolo e Zaccagni (forse i peggiori in campo con la Macedonia). Zaccagni ha ancora deluso (avrei messo Gnonto da prima), mentre Zaniolo ha fatto un'ottima partita. Certo anche il terreno di campo ha aiutato negli scambi (peccato i fischi indegni a Donnarumma, San Siro sarebbe lo stadio talismano della nazionale, ma cosí rischia di perderla).

Anche sul piano del gioco si sono giá visti alcuni aspetti che rendono cosí interessante il gioco di Spalletti: i triangoli a liberare le mezzali, cercare di liberare giocatori forti in dribbling (come Zaniolo o Gnonto) sul lato debole, gli scambi di posizione per disorientare l'avversario. Alcuni hanno fatto giustamente notare che molti dei nostri centrali difensivi sono abituati a difendere a tre (come con l'Inter di Conte) e questo potrebbe essere una difficoltá. Questa partita peró ha dato ottime speranze (c'é ancora il problema di quanto poco raccogliamo per quello che seminiamo, troppe occasioni sprecate). Ad ottobre ci aspetta Malta e poi la durissima trasferta in Inghilterra, anche se le partite decisive del Gruppo C saranno probabilmente quelle di Novembre, con Macedonia (per favore, massacriamoli) e in casa dell'Ucraina (che ha giocato una partita in piú di noi ma ha un calendario piú facile).

Negli altri gruppi, continua il dominio della Scozia (5 vittorie su 5) nel gruppo di Spagna (seconda e con un Morata che sta scalando la classifica marcatori della nazoinale) e Norvegia. Nel Gruppo B, la Francia é in testa ha punteggio pieno, inseguita da Olanda e Grecia. Nel Gruppo D, Croazia e Turchia sono appaiate in testa, seguite a poca distanza da Galles e la sorprendente Armenia. Nel Gruppo E, l'Albania é prima davanti a Repubblica Ceca e Moldavia, mentre la Polonia é solo quarta. Nel Gruppo F, il Belgio del capocannoniere Lukaku e l'Austria sono in testa davanti alla Svezia. Nel Gruppo G, Ungheria e Serbia (secondo me una squadra che potrebbe aprire un ciclo) sono appaiate in testa davanti al Montenegro. Nel Gruppo H, la competizione tra Slovenia, Danimarca, Finlandia e la sorpresa Kazakistan é molto serrata. Nel Gruppo I, la Svizzera guida la classifica, seguita da Romania e Israele. Nel Gruppo J, il Portogallo ha vinto sei partite su sei, segnando 24 goal senza subirne neanche uno. Segue, lontana, la Slovacchia, davanti al Lussemburgo (non so se avete notato la differenza di livello con il gruppo di Italia e Francia).

Negli altri paesi, l'Argentina di Scaloni é tornata in campo per una partita ufficiale dopo la vittoria ai Mondiali. Naturalmente ha vinto sull'Ecuador grazie ad una punizione di Messi. Il Brasile (in attesa di Ancelotti) invece, ha visto Neymar segnare una doppietta contro la Bolivia e diventare il migliore marcatore della storia della nazionale davanti a Pelé. Chiudiamo con la notizia dell'esonero di Hansi Flick dopo la sconfitta casalinga della Germania con il Giappone.

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