09 gennaio 2024

FRANZ BECKENBAUER

Ho scelto questa foto perché quando é morto Cruyff (2016), questo blog ancora non c'era e mi é dispiaciuto non celebrare anche lui. Per me sono due giocatori che vanno insieme, non solo per via dell'iconica finale 1974, ma anche per tutto quello che hanno rappresentato per il calcio degli anni '70, come filosofia ed eleganza, con le loro nazionali ma anche con Bayern e Ajax (snip da eurosport.fr)

É morto Franz Beckenbauer.

Ad inizio gennaio 2023 ci aveva lasciato Pelé, "O'Rey". Era stato un addio quasi annunciato dato il malessere crescente ed il ricovero in ospedale. Nel caso di Beckenbauer, "Kaiser Franz" é stato inaspettato, improvviso, soprattutto considerando l'etá e l'impressione di una persona che conduceva una vita salutare. Anche in questo caso, prima di discutere delle mie impressioni su Beckenbauer, voglio celebrarlo attraverso alcune delle foto e degli articoli piú belli che sto vedendo in questi giorni (snips da gazzetta.it e skysports.it).

Il ricordo del Bayern

Una foto con Matthaus e Brehme dopo la vittoria ai Mondiali 1990

Il ricordo di Philipp Lahm, Capitano della Germania Campione del Mondo 2014

La Gazzetta (mentre solleva la Coppa del Mondo 1974, la prima dal ritiro della Rimet, da capitano)

Un quotidiano sportivo tedesco 

Dal quotidiano spagnolo Marca

Il calcio tedesco gli sta rendendo un grande tributo. Moltissimi articoli, video e foto a ricordare la vita, la sua eleganza e visione sul terreno e l'incredibile carriera: 
  • vincitore di tre Coppe dei Campioni (ricordiamoci che fino al 1998 era molto piú difficile, ci andavano solo i campioni nazionali), quattro campionati, una Coppa delle Coppe e quattro Coppe di Germania nei suoi 13 anni con il Bayern Monaco di cui fui uno dei giocatori piú simbolici.
  • capitano della Germania Campione d'Europa 1972 e Campione del Mondo 1974 (lui di Mondiali ne ha fatti tre, incluso quello del 1970 e della famosa partita del secolo contro l'Italia in semifinale). 
  • Unico difensore a vincere due Palloni D'Oro (anche se ha iniziato la carriera da ala e poi a centrocampo).
  • Precursore del calcio americano con Pelé e Chinaglia nei Cosmos a New York (fece anche a tempo a tornare in Germania e vincere un'altra Bundesliga con l'Amburgo).
  • Allenatore della Germania finalista al Mondiale 1986 e poi campione nel 1990 (anche se doveva essere il Mondiale dell'Italia, siamo onesti). 
  • Dirigente del Bayern in tanti anni di vittorie, di fianco a Karl Heinz Rummenigge e organizzatore dei Mondiali 2006 (dove l'Italia ha dato alla Germania un altro dispiacere dopo quelli del 1970 e del 1982). Non fu esente da ombre nel suo ruolo di VicePresidente della FIFA sotto Blatter.
Nel 2020 ci avevano lasciato Diego Armando Maradona e Paolo Rossi, ovvero i protagonisti assoluti dei Mondiali anni '80 (certo, se poi ci aggiungiamo gli Europei di quel decennio, non possiamo scordare Rummenigge, Platini e Van Basten). Nel caso di Beckenbauer possiamo certamente dire che se ne é andato il maggiore protagonista e simbolo degli anni '70 (insieme a Cruyff), anche se per il Mondiale 1974 (che li vide in finale uno contro l'altro), abbiamo giá detto che la stella fu Gerd Muller, altro campionaissimo del Bayern e della Germania di Helmut Schon che ci ha lasciato da poco.

Negli ultimi anni abbiamo parlato della perdita di altri campioni meno fortunati sulle ribalte dei Mondiali, come Luca Vialli o Sinisa Mihajilovic. Sono sicuro che in questi anni mi sono perso altri addii importanti nel mondo del calcio, a partire da quelli di Bobby Charlton (protagonista nell'Inghilterra Campione del Mondo 1966) o Mario Zagallo, la "formichina" brasiliana che riuscí a vincere due Mondiali da giocatore (1958 e 1962) e due da allenatore (1970 e 1994 contro l'Italia, oltre ad una finale contro la Francia nel 1998), unico a vincere da giocatore e allenatore oltre a Beckenbauer e Deschamps.

Anche nel caso di Beckenbauer, valgono molte considerazioni che avevo fatto nel caso del post di Pelé: il fatto che non l'ho mai visto giocare dal vivo (ho peró rivisto molte sue partite in registrata), la maggiore facilitá di emergere per chi gioca in una squadra forte, la questione di quanto incida la nazionalitá di un giocatore,  o la sua durata negli anni per potersi imporre tra i migliori di sempre. Vi rimando a quel post per non ripetere quegli argomenti. C'é anche da dire che nel caso dei giocatori degli ultimi 10/15 anni é molto difficile avere la giusta distanza per fare paragoni o posizionarli tra i migliori di sempre.

Certamente la mia impressione, rimane che Beckenbauer é solidamente parte di quella scia di fuoriclasse che hanno fatto la storia del calcio: Di Stefano, Eusebio, Beckenbauer, Cruyff, Platini, Van Basten, Zidane, Cristiano Ronaldo, Iniesta (poi in molti chiederanno conto di giocatori come Puskas, Schiaffino, Mazzola, Garrincha, Sivori, Best, Rivera, Gerd Muller, Zico, Baggio, Ronaldo il fenomeno, Ronaldinho, Xavi, Ibrahimovic, senza menzionare gli altri italiani Del Piero, Totti o Pirlo, o portieri e difensori come Zoff, Buffon, Casillas, Baresi, Maldini, Ramos,...).  

Nel caso di CR7, come giá detto, dopo il Mondiale 2022, penso che competa in questo gruppo e non piú contro Messi, che invece si trova in una cerchia ristretta con Pelé e Maradona. 

Molti articoli, anche molto belli, si sono contentrati su quanto Beckenbauer abbia creato un nuovo modo di interpretare il libero, non come quello che spazza quando gl ialtri difensori non ce la fanno, ma come il primo ad impostare l'azione offensiva, usando le sue doti da centrocampista. Chiudo peró con un pensiero a Franco Baresi, il mio mito, spesso accostato a Kaiser Franz per il nome ed il ruolo, oltre che per l'autorevole falcata palla al piede in mezzo al campo, con la testa sempre alta. Ovviamente per me Franco é stato superiore, ma come dicevamo, l'attaccamento emotivo centra tantissimo.


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