27 gennaio 2024

SUPERLEGA 2 - Il ritorno - Troppo rumore per nulla?

Fa un po' effetto vedere Florentino Perez esprimere il suo entusiasmo per la sentenza della CdG UE davanti alle varie coppe della Champions (la competizione UEFA piú famosa al mondo) vinte dal Real. Ci avrá pensato? Lui rimane il piú grande promotore del progetto (la Juve si é sfilata con l'addio di Agnelli, il Barcelona é molto debole e sta alla finestra). Peró non bisogna sottovalutarlo. Mai. (snip da Repubblica.it)

Lo scorso 21 Dicembre 2023, la Corte di Giustizia dell'Unione Europea si é espressa su un ricorso fatto da un Tribunale di Madrid, giudicando contrarie alle norme UE su concorrenza e mercato interno le minaccie di UEFA e FIFA di non permettere di iscriversi a campionati nazionali o coppe europee a club che decidano di iscriversi a competizioni esterne come quella della Super Lega. Questa sentenza ha creato moltissimo clamore con immediate dichiarazioni entusiastiche dei promotori della Super Lega (Florentino Perez in testa) e dichiarazioni a calmare le acque da parte di quelli contrari (UEFA, FIFA, ma anche FIGC, LIGA e altre federazioni).

A22, la societá che promuove la Super Lega si é subito buttata in avanti proponendo una struttura differente rispetto a quella del 2021: ovvero tre leghe (con nomi da credit cards o frequent traveller cards): Star (16 Club), Gold (16 Club), Blue (32 Club), equivalenti in pratica ad una Serie A, B e C a livello Europeo con 2 promozioni/retrocessioni tra un campionato e l'altro e la Serie C legata ai risultati dei campionati nazionali (per mantenere quel livello meritocratico che tanto mancava dal primo progetto). Insomma una specie di Nations League per club con molte partite in piú.

A distanza di giorni dalla sentenza, rimangono tantissime questioni aperte, a partire da come riuscirá A22 a diventare piú attrattiva della UEFA. A livello di club si parla piú soldi rispetto a quelli che la UEFA lascia. A livello di fans, si parla di piattaforma TV gratuita (é sostenibile?). Poi c'é che intravede la possibilitá di apertura ad altri club e campionati extra-europei (vedi paesi del Golfo e loro Club, ma anche USA, Giappone e Sudamerica?) in cambio di sponsorizzazioni lussuose. Per ora sono tutte ipotesi. 

Di certo c'é che la sentenza della Corte ha fortemente equiparato le attivitá di UEFA e FIFA ad attivitá puramente commerciali, senza riconoscere altre finalitá culturali o sportive separate dall'aspetto economico. Si puó argomentare se questo sia un riconoscimento della realtá piuttosto che l'ulteriore passo per spogliare il calcio di qualsiasi aspetto romantico e simbolico (come in parte fatto dalla sentenza Bosman negli anni '90 o da un'altra sentenza non molto discussa degli ultimi giorni che ha dichiarato contraria ai principi UE l'obbligo per i club di avere una certa quota dei propri giocatori di provenienza dai vivai).

Questa situazione avrá buttato UEFA e FIFA nello sconcerto. La UEFA aveva appena rinnovato il format ultra-ventennale della Champions per creare piú partirte e assicurare meno sorprese ai club piú forti (nel processo é stata addirittura cancellata la Conference League, dopo appena tre anni di vita). La FIFA si era gettata nell'organizzazione del primo Mondiale per Club (previsto per il 2025 negli USA), una manifestazione che mi lascia molto perplesso, come giá fa capire il mio scarso interessse per l'attuale format della coppa intercontinentale (il City l'ha appena vinta sul Fluminense di Marcelo e Ganso).

Insomma, per ora, piú interrogativi che chiarezza. Di certo c'é che il calcio sta prendendo una piega sempre meno interessante: ne avevamo parlato giá nel 2021 in occasione del tentativo di Golpe. Giá allora immaginavo sviluppi che sembrano essere partiti ora. Io non credo che le cose miglioreranno finché non si troveranno misure concrete sullo strapotere dei procuratori, i costi esagerati dei calciatori, i monopoli di alcuni club ricchi, la protezione dei vivai nazionali, il mercato dei giocatori adolescenti dai paesi in via di sviluppo. Non sono ottimista.

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