17 febbraio 2021

CHAMPIONS - andata degli ottavi - prima settimana

Immagine molto abusata in questi giorni ma impossibile ignorarla: Piqué che si aggrappa disperato alla maglia di Mbappé é l'immagine di questo Barcelona in declino, surclassato dal PSG che sembra spingerlo ad un tragico finale di un ciclo irripetibile (snip da caughtoffside.com)
 
Eccoci quindi a commentare questa prima settimana delle partite di andata della Champions 2020/21. Come avevamo preannunciato, queste partite sarebbero state molto delicate per le squadre coinvolte anche per i possibili riflessi sulla situazione generale nelle rispettive competizioni nazionali.

Come é andata la Juve?

Male, molto male. La partita si é messo subito male a causa dell'incredibile errore di Bentancur. Peró i bianconeri sono sembrati molto poco reattivi come nella sconfitta dell'anno scorso con il Lione (altra similitudine é stato il rigore non dato a Ronaldo nel finale, un po' come l'anno scorso a Dybala, anche questa volta ció che fa arrabbiare di piú é che l'arbitro non sia nemmeno andato a rivedere l'azione). É la terza volta di fila che la Juve perde l'andata degli ottavi (con tre allenatori diversi) e ció dovrebbe fare riflettere. I bianconeri sono sembrati indimiditi sul piano fisico dall'irruenza (e fallositá troppo tollerata dall'arbitro) come lo furono nella sconfitta di due anni fá a Madrid contro l'Atletico di Simeone. 

Ci saremmo aspettati dei cambi di giocatori e soprattutto un'altra impostazione mentale ad inizio secondo tempo, ed invece é arrivato il 2 a 0 di Marega facilitato da una difesa che si é aperta come una scatola di tonno. Il Porto ha giocato in modo cinico, tipo Greci agli europei 2004, ma la Juve puó e deve fare di piú per evitare la situazione che portó all'esonero di Sarri. Alla fine l'aspetto piú positivo da salvare é il goal in trasferta di Chiesa che ha portato il risultato finale sul 2 a 1, completamente ribaltabile a patto di cambiare registro (occorre personalitá, rabbia agonistica e magari un Morata dall'inizio). Certo impossibile non mordersi le dita pensando alla vendita di Kean due anni fa'. 

La partita piú attesa

Barcelona - PSG non si incontravano in una delle fasi ad eliminazione diretta dalla famosa partita della remontada del 2017. Sembra un secolo, ma erano solo 4 anni fa'. All'epoca c'era ancora la MSN che aveva portato il Barcelona a vincere la sua ultima Champions nel 2015, guidata da Luis Enrique. Proprio in quella partita il protagonista era stato Neymar, che poi decise di lasciare i catalani per provare a brillare di vita propria. Questa volta Neymar non c'era (per questo avevano dato percentuali uguali ad entrambe le squadre) e quindi la sfida tra le stelle era soprattutto quella tra Messi e Mbappé, con Griezmann come possibile terzo incomodo.

Il PSG ha sbancato il Camp Nou per 4 a 1. E' la seconda sconfitta consecutiva dei catalani in casa in questa Champions (dopo lo 0 a 3 con la Juve che gli era costato il primo posto del girone), ma piú che altro é sembrata la resa degli ultimi componenti di una squadra leggendaria: Messi, Busquets e Piqué (significativa anche il suo scambio di grida ed insulti con Griezmann). Il Barcelona ha perso la partita prima di tutto sul piano fisico. I catalani si erano illusi per il vantaggio grazie al rigore di Messi, ma poi hanno quasi solamente subito la maggiore freschezza della squadra di Pochettino.

Il PSG é sembrata ottima in tutti i reparti: Florenzi é stato preciso e diligente in difesa aiutando l'ottimo Marquinhos. Kean ha fatto un'ottima figura come laterale (replicando alcune ottime prestazioni in nazionale), difendendo bene il pallone e segnando un bel goal. Verratti é stato uno dei migliori in campo, giocando quasi da rifinitore. Il palcoscenico peró se l'é preso peró Mbappé. Con una tripletta si é portato a casa il pallone oltre a fare grandissimi passi in avanti in varie graduatorie come goleador in Champions e nella storia del PSG. Sembra forse la volta buona in cui il calcio ha trovato  un possibile erede dopo il dominio Messi/CR7 dopo i falsi allarmi di Neymar, Griezmann o Kane?

Per il Barcelona non ci sono grandi speranze di recupero a Parigi. Sembra ormai un blocco psicologico per la squadra che dalla vittoria del 2015 é stata rimontata da Atletico Madrid, Roma e Liverpool, nettamente battuta dalla Juve di Allegri ed infine devastata la scorsa estate dal Bayern per 8 a 2. Sarebbe la prima volta che il Barcelona esce dalla Champions prima dei quarti in quattordici anni, proprio nell'ultimo anno di contratto di Messi (ma ora anche al PSG si domandano se vale la pena investire tutti i soldi che sarebbero necessari per portare l'argentino a Parigi).

Le altre partite

Anche qui due vittorie per le squadre ospiti, anche se arrivate in modo molto diverso. Il Liverpool ha espugnato il campo del Lipsia per 2 a 0 grazie alle reti di Salah e Mané, che hanno cinicamente sfruttato due ingenuitá della squadra tedesca. Non voglio dire che i rossi di Klopp abbiano rubato qualcosa, peró la partita é stata molto piú equilibrata di quel che dice il risultato ed il Lipsia ha avuto varie occasioni. Al ritorno sará durissima, per i tedeschi.

Molto diversa invece la vittoria del Borussia a Siviglia. Gli spagnoli, squadra molto ostica in coppa, era passata in vantaggio con Suso, ex del campionato italiano in campo oltre al Papu Gomez ed Emre Can. I tedeschi peró hanno ribaltato lo svantaggio portandosi sul 3 a 1 giá alla fine del primo tempo grazie ad un bellissimo tiro da fuori di Dahoud e alla doppietta del solito Haland, capocannoniere di Champions con 8 goal. Nel finale il Siviglia si é rifatto sotto con una rete di De Jon per il 2 a 3 finale che lascia qualche spiraglio per il ritorno.

E in Europa League?

Risultati alterni per le italiane: la Roma si e' imposta per 2 a 0 a Braga e dovrebbe quindi aver ipotecato la qualificazione. Il Milan e' stata raggiunta sul 2 a 2 a Belgrado dalla mitica Stella Rossa (quella della partita nella nebbia ai tempi della prima Champions di Sacchi) di Stankovic. Il Milan era senza molti titolari pero' deve ringraziare Donnarumma per le provvidenziali parate (vedremo come si presenteranno i rossoneri domenica nel derby con l'Inter). 

Infine il Napoli, uscito sconfitto per 2 a 0 a Granada, un risultato che rende molto difficile una rimonta al ritorno, soprattutto per il Napoli poco incisivo degli ultimi tempi. E' un peccato, perche' quando si guarda la partita, il Napoli e' molto bravo a far circolare il pallone, ma poi sbaglia cose semplicissime, come passaggi in attacco o chiusure in difesa. Ora e' dura anche per la panchina di Gattuso. Tra le altre partite, da notare le larghe vittorie di Manchester United e Tottenham, il pareggio tra Benfica ed Arsenal e la vittoria in rimonta dell'Ajax a Lilla.


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