22 luglio 2023

ANNO x ANNO - Europei 1984

 Non sono riuscito a trovare molte foto della Nazionale Italiana durante la (per noi tristissima) fase di qualificazione agli Europei di Francia. Come sempre, il Blog 'Storie di Calcio' é la fonte migliore per questi anni. Questa foto é del Maggio 1983, l'Italia, in formazione Mundial, va in trasferta in Svezia (e purtroppo perderá la partita). Questa sará l'ultima partita del grandissimo Dino Zoff (che solo 4 giorni prima aveva perso con la Juve la finale di Coppa Campioni contro l'Amburgo) in azzurro. Ovvero la fine di un'epoca (interessante il parallelo con il Gigi Buffon di Italia-Svezia 2017). Dopo questa partita, Bearzot inizierá a fare nuovi esperimenti in vista dei Mondiali 1986 in Messico.

L'edizione degli Europei del 1984 vide la partecipazione di 8 squadre: la Francia come paese ospitante e altre 7 squadre provenienti da 7 gruppi di qualificazione per un totale di 32 squadre (partite di andata e ritorno, passava solo la prima del gruppo). Prima delle fasi finali del torneo dobbiamo infatti parlare dei gruppi di qualificazione perché l'Italia si fermó lí, purtroppo (un grazie particolare al sito italia1910.com perché lí si possono trovare i tabellini ed i video di tutte le partite azzurre). 

I Gruppi di Qualificazione (Maggio 1982 - Dicembre 1983)

L'Italia fu sorteggiata nel Gruppo 5, insieme a Romania, Svezia, Cecoslovacchia (nostra avversaria nella finalina del 1980) e Cipro. Dopo la vittoria ai Mondiali di Spagna, gli azzurri avevano giocato la loro prima amichevole a fine Ottobre 1982, perdendo per 1 a 0 all'Olimpico contro la Svizzera (questa partita, arbitrata da Coelho, come la finale Mundial, fu la prima sconfitta casalinga dell'Italia dopo 11 anni). Dopodiché, i ragazzi di Bearzot giocano la loro prima partita di qualificazione a Novembre 1982 contro la Cecoslovacchia a San Siro. Bearzot schiera la formazione classica del mondiale con Bergomi per Cabrini, Marini per Oriali ed Altobelli per Graziani. Finisce 2 a 2, con l'Italia che si riprendere per due volte dagli avversari (fa effetto rivedere San Siro con il terreno cosí pesante, non succede piú da anni oramai). 

A Dicembre 1982, l'Italia affronta la Romania di Boloni, allenata da Mircea Lucescu. Si gioca a Firenze e Bearzot schiera Franco Baresi tra i primi 11 al posto di Scirea. Finisce 0 - 0 nonostante i romeni siano in 10 dal 55mo. Conti sbaglia un'occasione clamorosa nel finale. L'Italia torna in campo a Febbraio 1983 in trasferta a Limassol, Cipro. Gli azzurri (tra i quali si vede Carletto Ancelotti nel secondo tempo) fanno una bruttissima figura e pareggiano 1 a 1 grazie ad un autogoal (bello il servizio di Galeazzi, morto da poco). Si capisce che la situazione é sempre piú disperata. Ad Aprile 1983, la trasferta di Bucarest contro la Romania é giá decisiva. L'Italia deve assolutamente vincere e Bearzot continua ad affidarsi ai suoi talismani: dopo aver schierato Causio a Cipro, richiama addirittura Bettega. Invece finisce 1 - 0 per i romeni. Come spesso nelle partite precedenti, Dossena sostituisce Antognoni nel secondo tempo. 

L'agonia italiana continua a Maggio 1983, quando l'Italia perde 2 - 0 a Goteborg contro la Svezia (segna anche Glenn Stromberg, futura bandiera dell'Atalanta dal 1984 al 1992). É uno spartiacque: Bearzot schiera per l'ultima volta la squadra di Italia - Brasile 1982: Zoff, Gentile, Cabrini, Oriali, Collovati, Scirea, Conti, Tardelli, Rossi, Antognoni, Graziani. Quella che noi che c'eravamo avevamo imparato a memoria come un mantra. Fu l'ultima partita di Dino Zoff, uno dei piú forti portieri di sempre e persona tutta d'un pezzo (per quanto non simpaticissimo quando lo incontravo al mare a Punta Ala). L'Italia é matematicamente fuori dalle fasi finali degli Europei, finisce prestissimo, troppo presto, l'epopea degli eroi di Spagna, e Bearzot inizia a fare esperimenti in vista dei Mondiali 1986: come altre volte in futuro, il troppo amore (tra Bearzot ed i suoi giocatori, tra la federazione ed il grande CT) non aiutó a fare scelte lucide. Tra le poche certezze vi sono Cabrini, spesso capitano, ed Altobelli, uno dei migliori marcatori azzurri di sempre.

Una delle ultime parate della grandissima carriera di Dino Zoff, Campione d'Europa e del Mondo in maglia azzurra.

L'Italia torna in campo solo ad Ottobre 1983, vincendo un amichevole a Bari contro la Grecia per 3 a 0. Bearzot prova Ivano Bordon e Giovanni Galli in porta, Pietro Vierchowod e Franco Baresi in difesa, Salvatore Bagni, Ancelotti e Dossena a centrocampo, Bruno Giordano in attacco. I timidi entusiasmi per una vittoria che non arrivava dalla finale del Mondiale 1982, vengono spenti 10 giorni dopo quando l'Italia, che schiera le stesse novitá di 10 giorni prima, perde 3 a 0 in casa a Napoli contro la Svezia (doppietta di Stromberg). Dev'essere questa la partita in cui Bearzot si convince che Franco Baresi non puó essere il sostituto di Scirea, perché a Novembre 1983, in trasferta a Praga contro la Cecoslovacchia, il CT schiera Ubaldo Righetti, difensore della Roma. Va male anche questa volta e l'Italia perde 2 a 0. La bruttissima campagna degli azzurri si conclude a Perugia con una vittoria (l'unica di questi gironi, troppo poco per dei campioni del mondo) per 3 a 1 su Cipro (reti di Altobelli, Cabrini e Rossi). In quell'occasione Bearzot schiera Franco Baresi come mediano

Tra qui e gli europei, l'Italia giocherá solo amichevoli (5 a 0 casalingo al Messico con tripletta di Rossi; 2 a 1 alla Turchia in trasferta; 1-1 casalingo con la Cecoslovacchia; sconfitta 1-0 a Zurigo contro la Germania Ovest in una partita per celebrare gli 80 anni della FIFA; 2-0 in trasferta in Canada, 0-0 negli USA). In questa fase ormai si notano cambiamenti quasi stabili come Bergomi per Gentile, Vierchowod per Collovati, Bagni per Tardelli, Dossena per Antognoni ed Altobelli per Graziani, mentre continua la staffetta Bordon-Galli e l'esperimento di Baresi mediano; a volte si vedono in campo anche Daniele Massaro, Sebastiano Nela, Sergio Battistini, Antonio Sabato e Pietro Fanna. Tornando ai gruppi di qualificazione, l'Italia finirá il girone di qualificazione con soli 5 punti, penultima davanti a Cipro. La Romania vince il girone con 12 punti davanti a Svezia (11 punti ) e Cecoslovacchia (10 punti). Vediamo ora le vincitrici negli altri gironi.

Le altre escluse eccellenti sono Inghilterra ed Olanda (dove un certo Ruud Gullit si mette in mostra con 5 reti). La Spagna passa davanti agli olandesi con una sospetta vittoria per 12 a 1 su Malta. Capocannoniere di questa fase é il vecchio Kalle Rummenigge, davanti allo spagnolo Santillana.

Le Fasi Finali

I due gironi all'Italiana da 4 squadre ciascuno vedono, da una parte, i padroni di casa della Francia trovarsi contro Belgio, finalista 4 anni prima, Danimarca e Jugoslavia, mentre dall'altra parte i campioni in carica della Germania Ovest devono affrontare Spagna, Portogallo e Romania. Questa volta, a differenza dell'edizione 1980, invece di passare direttamente dai gruppi alle finali, si giocano anche delle semifinali, incrociando la prima di un gruppo con la seconda dell'altro. Qui tutta la presentazione del torneo sul sito UEFA. Vediamo un po' chi sono i nomi principali delle varie squadre in campo.

- Francia: i francesi, semifinalisti a Spagna 1982, sono i favoriti. Il bianconero Michel Platini, Pallone D'Oro 1983, é la stella di un centrocampo formato anche da Tigana, Giresse e Fernandez.
- Danimarca: i danesi hanno una squadra molto competitiva e possono mettere in mostra campioni (alcuni sono o saranno protagonisti in Serie A) come Olsen, Lerby, Elkjaer e Berggreen, oltre al giovane Michael Laudrup.
- Belgio: Il Belgio é una delle squadre favorite (nonostande abbia fuori vari campioni dello Standard Liegi per illecito sportivo), potendo schierare una generazione di campioni affermati come Pfaff, Vandereycken, Coeck, Ceulemans e giovani promettenti come Grun, Claesen ed Enzo Scifo (anche qui, ne vedremo alcuni in Italia).
- Jugoslavia: Non é ancora il dream team di fine anni '80, ma comunque puó schierare gente come Katanec, Vujovic e Stojkovic.

- Germania Ovest: É ancora la corazzata del 1980 o 1982, la lista dei nomi é lunghissima. Tra i nuovi innesti si possono notare Rudi Voeller, Lothar Matthaus e Andreas Brehme, futuri protagonisti del nostro campionato e della nazionale tedesca.
- Portogallo: i lusitani sono capitanati dal vecchio portiere Bento. In campo possono schierare anche Chalana, Fernando Gomes, e Jaime Pacheco.
- Romania: i romeni di Mircea Lucescu schierano le certezze Boloni ed Ungureanu, mentre fa la sua apparizione il giovane Gheorghe Hagi, poi divenuto famoso come il Maradona dei Carpazi.
- Spagna: le furie rosse sono allenate dal mito Miguel Munoz, uno degli allenatori piú vincenti della storia. Tra i convocati, tantissime facce note di Real Madrid ed Athletic Bilbao: Gokoetxea, Santillana, Gallego, Zubizarreta, oltre al capitano Arconada, Rafael Gordillo ed il giovane Emilio Butragueno.


Nel Gruppo A la Francia ed il Belgio partono forte battendo rispettivamente la Danimarca e la Jugoslavia alla prima partita. Nel secondo turno, si affrontano nello scontro diretto e la Francia schianta i cugini del Belgio per 5 a 0 con una tripletta di Platini, mentre la Danimarca si libera facilmente della Jugoslavia. Nel terzo turno, Platini segna un'altra tripletta contro la Jugoslavia, mentre la Danimarca si guadagna il secondo posto battendo il Belgio per 3 a 2 al termine di un'emozionante rimonta. Il Belgio é fuori, ricordo che io rimasi molto sorpreso perché avevo visto in campo un ottimo Scifo.


Il Gruppo B si riveló molto equilibrato. Nel primo turno la Germania pareggió 0-0 con il Portogallo, mentre la Spagna veniva bloccata sull'1-1 dalla Romania. Nel secondo turno, la Germania prevalse 2a1 sulla Romania grazie ad una doppietta di Voeller, mentre la Spagna pareggiava 1a1 in rimonta con il Portogallo. Nell'ultimo turno, la Spagna fece il colpaccio battendo 1 a 0 la Germania al 90mo minuto, mentre il Portogallo batté 1 a 0 l Romania. La Germania fu cosí sorprendentemente elminata, mentre Spagna e Portogallo arrivarono a pari punti, con la Spagna prima del girone per aver segnato un goal in piú.

Anche le semifinali furono molto combattute. La Spagna si guadagnó la finale battendo la Danimarca solo ai rigori (1 a 1 nei tempi regolamentari), mentre la Francia batté il Portogallo per 3 a 2 solo grazie ad una rete del solito Platini al 119mo minuto dei supplementari (anche qui 1 a 1 nei 90 minuti). La finale del Parco dei Principi rispettó le previsioni della vigilia con una netta vittoria per 2 a 0 dei francesi sugli spagnoli, che vide l'ennesima rete del capitano  Michel Platini (anche se la papera di Arconada fu determinante), capocannoniere del torneo con ben 9 reti (il secondo ne fece solo 3). Alcune delle reti furono stupende e le Roy Michel é considerato il miglior giocatore del mondo. Fu la prima grande affermazione dei Bleus e rimase la squadra piú forte della sua storia almeno fino a quella del periodo 1998-2006 o 2018-... Bellisima anche la sua seconda maglia. Qui tutti i goal della competizione. Ora qualche foto.

La formazione francese


La fatidica punizione di Platini, su cui Arconada fece un errore che si riveló decisivo.


Platini alza la Coppa alla fine di una cavalcata senza ombre. Si avvia al suo secondo di tre palloni d'oro consecutivi

Chiudiamo ricordando che nel 1984 si giocó anche la Coppa d'Africa (vinse il Camerun sulla Nigeria) mentre nel 1983, l'Uruguay di Francescoli ed Aguilera (presenze note nel nostro campionato negli anni successivi) vinse la Copa America sul Brasile di Roberto Dinamite (Paraguay e Peru eliminate in semifinale).





Fonti Utilizzate (per informazioni e snip):

- ilpallonenellarete.wordpress.com

- calciopro.com

- Wikipedia

- Transfermarkt.it

- storiedicalcio.altervista.org

- uefa.com

- passionemaglie.it

- Pinterest.it

- ilnobilecalcio.it

- Italia1910.com

- Solocalcio.com

- Fifa.com

- storiefuorigioco.altervista.org

- gameofgoals.it

- panorama.it

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