09 gennaio 2020

e' possibile resuscitare la Coppa Italia?



Stasera sono iniziati gli ottavi di finale della Coppa Italia 2019/20 e, come gia' da vari anni, sono pochi gli appassionati che sanno cosa e' successo nei turni precedenti (salvo nel caso in cui la loro squadra fosse coinvolta) o quali sono i prossimi turni. E' triste ma gia' da vari anni la Coppa Italia ha perso importanza e perfino il suo ruolo di premio di consolazione rispetto al campionato sta venendo a mancare. L'unica attrattiva rimane l'ingresso in Europa League e la possibilita' di giocare la partita di Supercoppa Italiana, che ovviamente qualche introito tra biglietti e pubblicita' probabilmente lo porta.

La Coppa Italia ha subito periodi di interruzione e vari cambiamenti di formula. Quella attuale prevede la partecipazione di 78 squadre: 20 di A, 20 di B, 29 di C e 9 di D. Il torneo funziona inizialmente per turni, al primo giocano solo le squadre di C e D. Quelle di B si uniscono dal secondo mentre quelle di A iniziano ad entrare dal terzo turno, salvo le prime otto del campionato precedente, le quali esordiscono solo a partire dagli ottavi. I primi 4 turni, gli ottavi ed i quarti si disputano in una partita secca, che si gioca in casa della squadra piu' debole (fino ai primi 4 turni) e poi in base ad un sorteggio. La semifinale si gioca su due partite, mentre la finale e' unica e si gioca a Roma.

Io penso che per attirare piu' attenzione per questa competizione (sia dalle squadre che dal pubblico) si potrebbero considerare cambi di formula oltre che al risultato in palio. Come formula ho in mente due opzioni (ci sono ovviamente tantissime varianti):

- un modello ispirato alla FA Cup Inglese: ovvero una coppa aperta a tutte le squadre che hanno le condizioni per ospitare partite con squadre professionistiche, dalla A alla D. Nessuna testa di serie e accoppiamenti per sorteggi. Tutte le partite, fino alla finale, si dovrebbero giocare sul campo della squadra piu' debole (in caso le due squadre giochino nella stessa serie, varrebbe la classifica del campionato in quel momento). Il vantaggio di questa soluzione sarebbe non solo dare un piccolo vantaggio alle squadre piu' deboli (che avrebbero piu' opportunita' di ora di creare un percorso da favola), ma anche avere piu' possibilita' di riempire lo stadio: i tifosi di una squadra di serie inferiore saranno sicuramente piu' stimolati ad andare a vedere la loro squadra affrontare sul suo campo una squadra piu' forte e magari ricca di giocatori piu' famosi.

- una formula ispirata alla Nations' League: in questo caso si cercherebbero obiettivi differenti, meno sorprese ma piu' scontri di alto livello. Vediamo come: si potrebbero creare 6 gironi differenti con tre gruppi da tre squadre ciascuno; si partirebbe con le prime nove squadre del campionato di A (che occuperebbero il girone A, con tre gruppi da tre squadre) e poi a sequire con le nove squadre successive (girone B) e via dicendo fino ad arrivare al girone F. Le squadre si affronterebbero in partite di andata e ritorno e le ultime di ogni gruppo di un girone scenderebbero al girone inferiore e verrebbero sostituite dalle prime di quel girone. Nel caso del girone A, le prime tre e la miglior seconda si affronterebbero in semifinale per poi passare all'assegnazione del titolo in finale.

Ovviamente entrambe le formule hanno i suoi pro e contro. Penso pero' che il cambiamento di maggior significato sarebbe la possibilita' per la vincitrice della Coppa Italia di giocarsi l'accesso alla Champions League (invece che all'Europa League) con la squadra arrivata al quarto posto in campionato (chi perde andrebbe in Europa League); lo spareggio non sarebbe necessario in caso che la vincitrice fosse gia' tra le prime quattro del campionato nel qual caso, la finalista perdente della Coppa Italia potrebbe invece accedere all'Europa League.



Nessun commento: