03 agosto 2022

ANNO x ANNO - Mondiali 1982

 

Tra le tante foto dell nazionale azzurra vincitrice dei Mondiali 1982, la mia preferita é quella prima della partita con il Brasile (come il poster che ho a casa). Impossibile non volergli bene!

Questo é un progetto speciale, si chiama ANNO x ANNO. Per l'introduzione ed i link alle puntate precedenti, cliccate qui.

Come ho giá, é molto difficile scrivere in modo compiuto e soddisfacente di questo evento. Seguo il calcio da 40 anni e non credo vi sia stato niente di cosí avvincente per un italiano (certo altre cose, come i mondiali 1990 o 2006, le ho vissute con piú consapevolezza, poi ho avuto anche la fortuna di essere al massimo del mio amore milanista negli anni delle Champions di Sacchi). Vincere una competizione con vittorie cosí chiare contro avversari cosí forti e' stato irripetibile. Per capirci: l'Italia vinse il mondiale battendo in modo chiaro (sul campo, senza rigori o supplementari) tre giganti come Brasile, Germania ed Argentina. Pensate anche all'incredibile simmetria, sono le tre squadre vincitrici del mondiale PRIMA e DOPO l'Italia, nello stesso ordine.

Il percorso di qualificazione ai mondiali per l'Italia

La nazionale di Bearzot riparte dopo la sosta estiva 1980 con un amichevole vittoriosa sul Portogallo di Bento e Chalana e poi infila quattro vittorie consecutive nelle qualificazioni mondiali con il Lussemburgo, la Danimarca di Lerby e Elkjaer, la Jugoslavia di Zoran e Zlatko Vujovic, la Grecia di Mavros. Bearzot inizia ad inserire stabilmente Conti per Causio, Altobelli in copia con (o in alternativa a) Graziani. Hanno apparizioni anche Giuseppe Baresi e Marini. Nonostante le vittorie, Bearzot é bersagliato dalla stampa.

Nel 1981, l'Italia partecipa ad un torneo in Uruguay chiamato Copa de Oro (o Mundialito) tra le nazionali vincitrici di un mondiale. Gli azzurri perdono con l'Uruguay (poi vincitore davanti al Brasile) di Victorino e pareggia con l'Olanda dei gemelli Van de Kerkhof. L'Italia perse anche un'amichevole (a beneficio dei terremotati dell'irpinia) contro una selezione europea e poi continua la serie negativa quando riprende le qualificazioni mondiali, con un pareggio casalingo contro la Germania Est e una sconfitta in casa della Danimarca (le partite successive fanno gia' parte della stagione 1981-1982). In queste partite fanno apparizioni sporadiche anche Carletto Ancelotti, Salvatore Bagni, Giuseppe Dossena, Franco Selvaggi e Pietro Vierchowod. Bearzot sembra molto convinto sui suoi giocatori titolari. Pruzzo non si vede mai, nonostante i tanti goal con la Roma.

Bruno Conti al debutto da titolare in nazionale contro la Danimarca nel 1980 fará un'ottima figura e non uscirá piú fino al mondiale

 L'ossatura della squadra si basa sempre sul blocco Juve (Zoff, Gentile Cabrini, Scirea, Tardelli, Bettega) che aveva caratterizzato la squadra sia ai Mondiali d'Argentina che agli Europei 1980. Per il resto la squadra vede l'inserimento graduale di giocatori come  Collovati, Marini, Conti, Oriali ed Altobelli (alcuni di loro giá presenti nel 1980 a dire il vero), mentre fanno qualche apparizione anche Giuseppe Baresi, Salvatore Bagni, Giuseppe Dossena, Franco Selvaggi e Pietro Vierchowod,  mentre Carletto Ancelotti e Franco Baresi saranno penalizzati da pesanti infortuni.

Nella seconda parte del 1981, l'Italia pareggia con Jugoslavia e Grecia (reti di Bettega e Conti) e vince con il Lussemburgo di misura con una rete di Collovati. La qualificazione é conquistata ma la squadra non convince e Bearzot viene pesantemente attaccato dalla stampa. L'avvicinamento al mondiale attraverso le amichevoli va pure peggio, l'Italia perde con la Francia e la Germania Est, per poi pareggiare 1 a 1 con la Svizzera (rete di Cabrini). Pruzzo, capocannoniere del campionato come la stagione precedente, gioca da titolare solo con Lussemburgo e Francia, poi non si vede piú. Sembra proprio che Bearzot insista ad aspettare Paolo Rossi, che tornerá proprio con la Svizzera, alla vigilia del Mondiale. Le critiche per Bearzot arrivano da quasi tutti!

I Mondiali



Su questo mondiale é stato scritto tantissimo, da tanti punti di vista (io ho amato tantissimo 'La Partita' di Piero Trellini, su Italia-Brasile). Io stesso ne ho parlato in modo molto personale quando ho ricordato Paolo Rossi lo scorso Dicembre. Nel contesto di questo post e questo progetto cercheró di parlare della competizione nel modo piú completo possibile, coprendo le varie fasi ed tutte le maggiori protagoniste  con le loro stelle, come sará per tutte le edizioni successive. Certo la Nazionale riceverá un'attenzione speciale, ma questo sarebbe successo anche se avesse perso. Ora partiamo. Un aspetto interessante fu che questo fu forse l'ultimo mondiale in cui la quasi totalitá dei giocatori in rosa giocavano nel proprio paese. Inizió a cambiare da allora.

Si intravedono pure Cesare Maldini e Azeglio Vicini, futuri CT, oltre a Franco Baresi, futuro capitano (1990)

Il Mondiale di Spagna 1982 si svolse dal 13 giugno all'11 luglio 1982 in diciassette stadi differenti (maggior numero di sempre). Rispetto alle edizioni precedenti, le partecipanti alla fase finale furono portate da 16 a 24. Le partecipanti furono divisie in 6 gironi da 4 squadre in cui solo le prime due di ogni gironi sarebbero passate. Dopo la prima fase a gruppi, invece di avere ottavi e quarti (come invece si fará dal 1986 in poi), il torneo prevedeva una seconda fase a gruppi con 4 gironi da 3 squadre che venivano assegnate in base al loro piazzamento nella prima fase a gruppi. Ogni gruppo avrebbe poi espresso una semifinalista.


I sei gruppi della prima fase sono visibili sopra. La prima squadra di ogni gruppo era la testa di serie al sorteggio, mentre le altre appartenevano alle fascie successive (sorprendono Francia e Belgio in Fascia 2). Sorprese anche l'assenza di Portogallo, Olanda, Danimarca e Romania tra le squadre europee e dell'Uruguay tra le sudamericane. Ora analizzeremo l'andamento di ogni gruppo, lasciando quello dell'Italia per ultimo per lasciare piú spazio.

Il Gruppo 2 vedeva come favorita la Germania, squadra campione d'Europa in carica e che poteva fregiarsi di una rosa di altissimo livello appoggiata per la gran parte su Bayern (Breiter, Dremmler, Rummenigge), Colonia (Schumacher, Littbarski, Fischer), Stoccarda (i due Forster e Hansi Muller) e Amburgo (Hrubesh, Magath e Kaltz), oltre che da altri nomi importanti come Briegel, Stielike, Allofs e Matthaus. Tra le avversarie, l'Algeria poteva contare con Lakhdar Belloumi e Rabah Madjer (futuro vincitore della Coppa Campioni con il Porto), l'Austria con Bruno Pezzey, Walter Schachner, e Herbert Prohaska ed il Cile con vari giocatori del Cobreloa, due volte finalista in Copa Libertadores nel 1981 e 1982. Nonostante l'attesa supremazia tedesca, la Germania terminó a 4 punti come Austria ed Algeria, passando per prima davanti all'Austria solo per la differenza reti. La squadra di Derwall infatti uscí sconfitta per 2 a 1 nella prima partita con l'Algeria (in cui si misero in luce proprio Belloumi e Madjer) e poi recuperó vincendo con Cile ed Austria (Rummenigge si mise in luce con 4 reti complessive, tre delle quali al Cile. L'Austria terminó al secondo posto e Schachner andó a rete sia con il Cile che con l'Algeria (che andó alla storia come la prima squadra africana a battere un'europea ai mondiali). La melina tra Germania e Austria nell'ultima partita fu talmente scandalosa che dai tornei successivi venne inserita la regola della contemporaneitá nelle ultime partite dei gironi.

Il Gruppo 3 metteva di fronte il Belgio, finalista degli Europei 1980 e l'Argentina, Campione del Mondo in carica. I biancocelesti potevano schierare una lista i nomi rimasti nella memoria del calcio, come Ardiles, Bertoni, Diaz, Fillol, Kempes, Passarella, Tarantini e Valdano, oltre ovviamente alla nuova stella attessisima in Spagna, Diego Armando Maradona. Sorpende leggere ora come tutti i giocatori argentini (con l'eccezione di tre che giocavano in Europa) giocassero ancora in Argentina, per la gran parte nel Boca Juniors o nel River Plate. Anche il Belgio aveva la sua dose di facce note: Pfaff, Gerets, Millecamps, Vandereycken, Coeck, Ceulemans, Van Der Elst. Ungheria ed El Salvador sembravano semplici comprimari anche se l'Ungheria riuscí a battere l'El Salvador per 10 a 1, con trippletta di un certo Kiss. L'Argentina invece fu sorpresa dal Belgio nella partita di esordio dei Mondiali e perse per 1 a 0. La squadra allenata da Cesar Luis Menotti, si riprese vincendo le altre due partite (Maradona e Bertoni misero a segno due reti a testa), peró al Belgio bastó pareggiare con l'Ungheria per guadagnare il primo posto. I segni del destino?

Il Gruppo 4 appariva come molto equilibrato, mettendo in campo Inghilterra (padrona nelle coppe europee per club), la Francia (che stava per diventare di nuovo protagonista del calcio mondiale) e la Cecoslovacchia (terza agli Europei 1980 e vincitrice nel 1976). L'Inghilterra schierava nomi ormai noti come il portiere Shilton, Keegan, Francis, Hoddle, Bryan Robson, Wilkins e Withe. I nomi della squadra francese divennero particolarmente famosi da questo mondiale in poi: Amoros, Battiston, Bossis, Tresor, Platini, Giresse, Tigana, Lacombe, Rocheteau. La Cecoslovacchia poteva ancora contare sul mitico Antonin Panenka, quello del rigore a cucchiaio contro Sepp Maier agli Europei 1976. L'Inghilterra si qualificó per prima con tre vittorie, incluso un secco 3 a 1 alla Francia con doppietta di RobsonI francesi si accontentarono del secondo posto, dopo aver battuto il Kuwait (un goal di Giresse mentre gli avversari erano fermi a causa di un fischio attribuito all'arbitro scatenó l'invasione del campo dello sceicco presidente della federazione calcistica del Kuwait) e aver pareggiato con la Cecoslovacchia (Panenka salutó il mondiale segnando su rigore!).

Il Gruppo 5 vedeva come squadre favorite la Spagna padrona di casa e la Jugoslavia. Gli spagnoli potevano contare su una rosa ben rodata che includeva Arconada, Camacho, Gordillo, Juanito, Zamora, Gallego, Santillana e Quini. La Jugoslavia poteva schierare i gemelli Vujovic, Zivkovic e SurjakLa sorpresa peró fu l'Irlanda del Nord di Pat Jennings e Gerry Armstrong, che vinse il girone battendo la Spagna per 1 a 0 nell'ultima partita (tuttora record di reti di una squadra in una partita del mondiale), dopo aver pareggiato le precedenti due. Alla Spagna non bastó battere la Jugoslavia e, nonostante il trattamento favorevole al sorteggio, dovette accontentarsi del secondo posto.



Il Gruppo 6 era quello della squadra piú attesa del mondiale, ovvero il Brasile allenato da Tele Santana, una delle nazionali piú forti e spettacolari di sempre. I verdeoro potevano schierare campioni come Valdir Peres (si era un campione, a dispetto delle critiche che ricevette dopo), Leandro, Oscar, Cerezo, Junior, Paulo Isidoro, Socrates, Serginho (guardatevi le statistiche sui suoi goal in Brasile), Zico, Eder, Falcao, Edinho, Renato, Dinamite e Dirceu (unico a giocare in Europa con Falcao, fu la prima volta che giocatori che non giocavano in Brasile furono convocati in nazionale). A cercare di contrastare i brasiliani erano soprattutto l'URSS di Dasayev e Blokhin la Scozia di Souness, Strachan, Dalglish, Jordan e Archibald (fu allora che mi innamorai della loro maglietta scura). Come previsto il Brasile vinse il girone a punteggio pieno dando tantissimo spettacolo e segnando 10 goal in tre partite (inclusi tre di Zico, due di Falcao ed Eder), tra cui alcuni rimasero particolarmente famosi, come una bellissima semi-rovesciata di Zico ed un tiro da fuori di Eder (aveva un sinistro potentissimo). Io rimasi veramente impressionato a vederli, sembravano di un altro pianeta e sapevano giocare di prima, quasi danzando. L'URSS strappó il secondo posto alla Scozia razie alla differenza reti (segnarono meno ma presero meno reti dal Brasile).


Ritorniamo quindi al Gruppo 1, dove l'Italia si trovava un gruppo all'apparenza abbordabile e composto anche da Polonia, Perú e Camerun. I convocati dell'Italia sono indicati qui sopra. Rispetto agli Europei di due anni prima erano stati inseriti Bergomi, Vierchowod, Dossena, Marini, Conti, Massaro, Rossi e Selvaggi al posto di Giuseppe Baresi, Bellugi, Maldera, Benetti, Buriani, Zaccarelli, Bettega e Pruzzo (quest'ultimo sicuramente il grande assente). Nel Perú diventerá conosciuto Uribe, futuro giocatore del Cagliari, mentre la Polonia poteva schierare Zmuda, Smolarek, Lato (gia' presente al mondiale 1974) e il grande Zibigniew Boniek, futura stella di Juventus e Roma. Nel Cameroon poi si metteranno in mostra il portiere Thomas N'Kono (poi idolo di Buffon), M'Bida e Roger Milla, futuro membro del mio pantheon.


L'Italia inizió con un pareggio per 0 a 0 con la Polonia. La formazione di partenza era Zoff, Gentile, Cabrini, Marini, Collovati, Scirea, Conti, Tardelli, Rossi, Antognoni, Graziani. La squadra non fece una gran figura e la stampa inveí ancora piú forte contro Bearzot (si arrivó ad offese pesantissime). Nella seconda partita l'Italia pareggió 1 a 1 con il Perú. L'Italia, con la stessa formazione di quattro giorni prima, partí bene con un gran goal di Conti ma poi non riuscí a chiudere e nel finale, dopo che Causio ebbe sostituito Rossi, si fece recuperare dai peruviani. Nell'ultima partita la Polonia vinse largamente con il Perú e l'Italia arrivó praticamente a pari punti con il Camerun. Bearzot schieró Oriali al posto di Marini e il Camerun passato in svantaggio per un rocambolesco goal di Graziani, recuperó un minuto dopo per un altrettanto rocambolesco goal di M'bida. Finí 1 a 1 e l'Italia passó per seconda dietro alla Polonia solo per aver segnato due goal nelle tre partite contro il goal del Cameron. Vi fu persino un'inchiesta su un possible pagamento del Camerun da parte azzurra. La sfiducia verso la nazionale era al punto massimo, si rimarcava soprattutto la cocciutaggine di Bearzot nel continuare a schierare Paolo Rossi, un fantasma rispetto al Pablito di Argentina 1978.


I risultati sorprendenti dei gruppi di Italia, Argentina e Spagna crea una situazione in cui, gli accoppiamenti per la seconda fase a gironi sono sorprendenti. Italia e Spagna in particolare pagano il loro secondo posto nella prima fase andando a finire in gironi incredibilmente duri nella seconda: Italia con Brasile e Argentina e Spagna con Germania ed InghilterraLa Francia e l'URSS, invece, nonostante il loro secondo posto nella prima fase, finiscono in gironi molto abbordabili. La Francia con Irlanda del Nord e Austria, l'URSS con il Belgio e la Polonia. Come per la prima fase a gironi, partiremo prima dai gironi che non contengono l'Italia. Sono rimaste in campo dieci squadre europee e due sudamericane.

Nel Gruppo A, la grande sorpresa é la disfatta del Belgio che perde nettamente con la Polonia e poi ancora con l'URSSLa Polonia si guardagna la semifinale grazie alla tripletta di Boniek con i diavoli rossi, poi le basta pareggiare con l'URSS.

Nel Gruppo B, la Germania pareggia 0 a 0 con l'Inghilterra e poi batte la Spagna per 2 a 1 con reti di Littbarski, Fischer e Zamora. Nell'ultima partita l'Inghilterra deve vincere per sperare di passare, ma viene bloccata sullo 0 a 0 dalla Spagna e torna a casa.

Nel Gruppo D, la Francia va in semifinale vincendo sia con l'Austria (rete di Genghini) che con l'Irlanda del Nord (doppiette di Giresse e di Rocheteau).


Veniamo quindi al Gruppo C, quello di Italia, Brasile ed Argentina, allo stadio Sarriá di Barcellona, ovvero un gruppo quasi ingiocabile per noi che avevamo faticato con Polonia, Camerun e Perú. La squadra di Bearzot é in silenzio stampa a causa dei rapporti tesissimi con i giornalisti. La prima partita é Italia - Argentina il pomeriggio del 29 giugno 1982 (abbiamo giocato contro l'Argentina al mondiale per quattro volte di fila dal 1978 al 1990, tre di queste contro Maradona). L'Italia gioca con la sua formazione tipo, Oriali é ormai titolare al posto di Marini (che peró lo sostituirá nel secondo tempo). La partita é molto tesa e nel primo tempo volano i cartellini gialli. Gentile si attacca a Maradona come un francobollo. Nel secondo tempo, l'Italia sblocca con Tardelli, dopo un bel triangolo con Antognoni e poi raddoppia con Cabrini, dopo una bellissima azione di Conti sul portiere Fillol. Poi l'Italia tiene il campo finche Passarella accorcia le distanze. Alla fine si fará espellere Gallego. 

Nella seconda partita, il 2 Luglio 1982, l'Argentina deve assolutamente vincere per sperare di passare, peró di fronte ha il Brasile degli dei. I verdeoro passano in vantaggio nel primo tempo con Zico dopo che una violentissima punizione di Eder era stata deviata sulla traversa da Fillol. Entrambe le squadre hanno buone occasioni per segnare e ad inizio secondo tempo l'arbitro non fischia un rigore chiaro su Maradona. Proprio mentre l'Argentina meriterebbe il pareggio, il Brasile raddoppia con Serginho e poi segna ancora con Junior (bellissimo assist di Zico). Maradona perde la testa e si fa buttare fuori per una brutta entrata. Alla fine l'Argentina saluta mestamente il mondiale con la rete della bandiera di Ramon Diaz.


La partita del 5 Luglio 1982 tra Italia e Brasile sará decisiva. Al Brasile basta anche il pareggio e loro arrivano alla partita molto gasati e convinti di buttarci fuori facilmente (hanno perfino prenotato l'albergo per la finale di Madrid). Invece passiamo subito in vantaggio con Rossi (che aveva ciccato un'ottima occasione poco prima) su un bel cross di Cabrini. Il Brasile non ci sta e, dopo un'occasione clamorosa di Serginho, pareggia subito con Socrates che infila Zoff sul primo palo dopo un bell'assist di Zico, marcato dal solito mastino Gentile. L'Italia non ci sta e al 25mo ritorna in vantaggio con Rossi, ancora lui, che ruba il pallone ai difensori su un disimpegno difensivo sbagliato di Cerezo, che poi piangerá per le critiche di Zico. Andiamo all'intervallo in vantaggio, ma il Brasile ci tiene sotto e poi Collovati si fa male e deve entrare il giovanissimo Bergomi. Nel secondo tempo il Brasile preme molto e Zoff ci salva su due occasioni di Cerezo e Serginho. Poi peró crolliamo su un tiro di Falcao leggermente deviato da Bergomi. Sembra finita, ma Rossi segna il goal della tripletta che lo proietterá nella storia del calcio. Mancano 14 minuti alla fine e mi ricordo che furono infiniti. Segnammo anche il quarto goal con Antognoni ma fu annullato per un fuorigioco che non c'era. Nel finale di partita Zoff salva un colpo di testa molto teso di Oscar sulla linea. Al fischio finale ci sembra di aver vinto una finale. Abbiamo battuto una delle nazionali piú forti della storia del calcio. In Brasile questa é ricordata come la tragedia del Sarriá.


Si arriva cosí alle semifinali, sono solo squadre europee . La Francia affronta la Germania in quella che sará per me la partita piú emozionante del mondiale (senza contare quelle dell'Italia). Alla rete del vantaggio di Littbarski, risponde Platini su rigore. Nel secondo tempo Battiston deve uscire a causa di un'uscita assassina di Schumacher (al giorno d'oggi sarebbe rigore e/o espulsione) e la Francia coglie un'incredibile traversa a tempo quasi scaduto. Ai supplementari la Francia va in vantaggio con Tresor e poi sul 3 a 1 con un gran goal Giresse. Sembra finita, ma la Germania non molla mai e prima accorcia le distanze con il solito Rummenigge, per poi pareggiare con un bel goal di Fischer. Si deve andare ai rigori (prima volta nella storia dei mondiali): Bossis commette l'errore decisivo ed i tedeschi vanno in finale.



L'Italia ritrova la Polonia di Boniek e Lato, con cui avevamo pareggiato all'esordio. Questa volta l'Italia peró ha molta piú fiducia in sé stessa e tra l'altro Boniek é assente per squalifica. L'Italia, con Bergomi al posto dello squalificato Gentile, vince la partita del Camp Nou di Barcellona con un goal per tempo di Rossi che sembra ormai avere trovato il fuoco del goal. L'Italia é in finale, dove l'aspetta l'ultima fatica: la corazzata tedesca (questa tra l'altro sará la prima di tre finali mondiali consecutive per la Germania). Li avevamo sconfitti nella semifinale dei mondiali 1970 e poi li ritrovammo agli Europei 1988 (e poi 2012 e 2016), ma soprattutto alle semifinali dei Mondiali 2006. La Polonia si consolerá vincendo la finale per il terzo posto contro la Francia.


Eccoci quindi alla finale dell'11 Luglio 1982 (11 Luglio come la finale degli Europei 2021). L'Italia é priva dell'infortunato Antognoni e schiera Bergomi, ormai portafortuna, al suo posto. Nel primo tempo abbiamo l'occasione di andare in vantaggio su rigore dopo un'entrata scomposta di Briegel su ContiCabrini peró sbaglia

Non avevo mai colto questo dettaglio di Tardelli girato al rigore di Cabrini, come Vialli con Jorginho nel 2021

Sembra un brutto segno, peró l'Italia non si abbatte e nel secondo tempo passa in vantaggio con il solito goal di rapina di Rossi (bisogna vederlo al rallentatore per capire chi segna), poi raddoppia con Tardelli (il goal del famoso urlo), servito da Scirea (era andato in area tedesca!) e segna ancora con spillo Altobelli, che era subentrato a Graziani, dopo una bellissima sgroppata di Conti. I tedeschi si devono accontentare del goal della bandiera di Breitner, poi, dopo una passerella per il Barone Causio, l'arbitro basiliano Coelho fischia la fine e siamo Campioni del Mondo (tre volte, come disse Nando Martellini!).




Fu un'emozione stupenda che mi marchió per sempre. Tutto il paese sembrava trasformato. Il Presidente Pertini esultava in tribuna come un ragazzino e al ritorno in aereo con gli azzurri furono registrate le famose immagini della partita a carte con Bearzot, Zoff (il suo gesto di esultanza con la coppa in mano allo stadio divenne un quadro di Renato Guttuso e poi un francobollo) e CausioIl Vecio Bearzot aveva avuto ragione su Rossi, capocannoniere della competizione (davanti a Rummenigge), ma non solo su di lui. Ho ancora il poster di quella nazionale a casa mia. Mi innamorai instantaneamente di Conti, chiamato "MaraZico" per come aveva surclassato Maradona e Zico, le due stelle della competizione. Pelé disse che era stato il miglior giocatore del mondiale, sono d'accordo!

Per me questa é la coppa piú bella che c'é, l'ha disegnata e creata un italiano, Silvio Gazzaniga.



Giusto una Nota Finale per ricordare che nel 1982 si giocó anche la Coppa d'Africa (vinse il Ghana sulla Libia). 

Fonti per informazioni e snip:

- Wikipedia

- Transfermarkt.it

- storiedicalcio.altervista.org

- uefa.com

- passionemaglie.it

- Pinterest.it

- ilnobilecalcio.it

- Italia1910.com

- Solocalcio.com

- Fifa.com

- storiefuorigioco.altervista.org

- gameofgoals.it


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