02 luglio 2020

Barcelona e Juve, crisi di identitá di due grandi squadre

Snip dal sito 2k20.news

Questa volta partiamo dalla foto di copertina: qualche giorno fa' il Chelsea ha battuto il Manchester City al termine di una bella partita di Premier, molto aperta (il City ha dato spesso l'impressione di poter dilagare, quindi secondo me, dopo l'uscita del Liverpool contro l'Atletico Madrid lo scorso Marzo, rimane il favorito per la Champions, seguito poco distante dal Bayern). Grazie alla sconfitta della squadra di Guardiola, Il Liverpool si e' quindi laureato campione della Premier 2019-20, dopo un'attesa di circa 30 anni. La foto qui sopra mostra i festeggiamenti dei tifosi. E' interessante soprattutto per le polemiche che sono seguite ai festeggiamenti dei tifosi del Napoli dopo la conquista della Coppa Italia ai danni della Juve il mese scorso. Nel caso dei partenopei infatti, non erano stati risparmiati i soliti commenti pieni di pregiudizi anti-meridionali. Come si giustificheranno ora quelli che hanno considerato quella situazione (sicuramente poco educativa dal puro punto di vista di prevenzione del Covid) come uno specchio dell'indisciplina italiana (nel contesto europeo) o napoletana (nel contesto italiano)?

Comunque, la situazione si sta pian piano definendo: dopo il PSG in Ligue 1 e il Bayern in Bundesliga, anche la Premier ha designato il suo vincitore (con varie giornate di anticipo). Ora restano solo le retrocessioni e le qualificazioni per le Coppe Europee (il Chelsea e il Leicester dovranno difendere il quarto posto dal ritorno del Manchester United). La vedo dura per l'Arsenal (non si capisce quando uno guarda la rosa che ha a disposizione), il Tottenham di Mourinho (sempre piu' in basso) o l'Everton di Ancelotti (per quanto vincente quest'oggi).

Restano quindi Liga e Serie A. In Spagna, gli ultimi pareggi del Barcelona (anche condizionati dalla sfortuna) aprono la possibilita' di una fuga al Real, che potrebbe quindi ancora una volta portare Zidane ad un trofeo prestigioso. In Italia, la Juve mantiene i 4 punti di vantaggio sulla Lazio (in cui Immobile sembra ormai irragiungibile per Ronaldo come capocannoniere del torneo) dopo una convincente vittoria sul Genoa condita da tre goal molto belli, particolarmente dopo le prestazioni opache nelle scorse partite. Piu' dietro, vince largo anche l'Inter mentre l'Atalanta ha definitivamente ucciso i sogni di rimonta al quarto posto del Napoli di Gattuso (gli azzurri hanno fatto un primo tempo solido, replicando l'atteggiamento prudente e le ripartenze delle partite contro il Barcelona in Champions o l'Inter e la Juve in Coppa Italia; una volta sotto peró non sono riusciti a creare reali difficoltá ai bergamaschi, il che e' un segnale preoccupante in chiave Champions, dove dovranno cercare di segnare).

Oggi peró volevo parlare del parallelo tra Barcelona e Juve , e non solo perche' le due squadre hanno confermato lo scambio Arthur/Pjanic (che avra' come conseguenza il fatto che entrambi i giocatori potrebbero potenzialmente trovarsi di fronte in Champions ad Agosto, quando in teoria il loro cartellino apparterrá gia' all'altra squadra). Il Barcelona mi ricorda la Juve di qualche anno fa', quando si cercó di rimandare la rifondazione di una solida squadra di ultra-trentenni inserendo altri giocatori esperti come Mandzukic, Evra o Dani Alves.

Il Barcelona ha ancora Messi ovviamente (anche se 33enne oramai), pero' ha visto il ritiro di Xavi ed Iniesta, la partenza di Neymar ed ora il declino di Busquets, Pique' e Rakitic. Ha rinfoltito la squadra con marpioni come Vidal o Boateng, quasi seguendo il modello Juve. I risultati sono stati alterni e a pagare é stato Valverde, anche se ora con Setién non va molto meglio. La veritá é che De Jong potrá dare il meglio solo nel ruolo di Busquets (e con l'arrivo di Pjanic potrebbero formarsi degli ingorghi), mentre la vera grande delusione (tra l'altro seguito allo flop di Dembelé) é stato Griezman, inseguito dai catalani per due stagioni e mai decisivo quest'anno (anche l'infortunato Hazard ha fatto meglio di lui!). Non sono casi isolati, anche Maradona e Ronaldo il Fenomeno hanno inciso poco in Catalogna.

La Juve invece voleva un gioco collettivo piu' spettacolare per seguire le orme di Ajax, City o Barcelona, e per questo aveva sostituito Allegri per Sarri. Per ora non si sono viste prestazioni all'altezza e, nonostante i commenti entusiastici della Gazzetta dello Sport per la partita di ieri sera, la squadra prevale quasi sempre grazie a delle prodezze individuali (tanto come il Barcelona e' dipendente dalla forma di Messi). Parliamo comunque di due squadroni che possono ambire a vincere nel proprio campionato e alla vittoria finale in Champions. L'impressione pero' e' quella di due incompiute.


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