27 agosto 2020

MESSI


 Questa immagine viene dal film sulla vita di Messi (bellissima l'idea di raccogliere famigliari, amici, ex-compagni o allenatori ed altre figure del calcio in un ristorante per passare una serata a parlare di Messi) e ritrae Jorge Valdano e Joan Cruijff a guardare un'immagine di Leo Messi sul campo da gioco e gustarsi una chiacchierata davanti ad un bicchiere di vino. Mi sembrava appropriata per un post speciale su Messi. (Snip dal sito giocopulito.it)

Mentre stavamo qui a rimuginare sulle lacrime di Neymar per la sconfitta in finale di Champions con il Bayern, sull'ennesimo capitolo dell'ormai tragicomico polpettone tra Conte e l'Inter (con Allegri in attesa delusa) o sulla prima conferenza stampa di Pirlo da nuovo allenatore della Juve, e' arrivata una bomba che ha spazzato via qualsiasi altra discussione calcistica, una di quelle cose che quando succedono c'e' un prima ed un dopo.

DUE SERE FA' MESSI HA SCRITTO AL BARCELONA DICENDO DI VOLERSENE ANDARE

E' da ieri che non riesco a fare a meno di seguire le breaking news della gazzetta o di Marca, il quotidiano calcistico catalano (disponibile anche in inglese per chi volesse). La vicenda ha ricevuto un'attenzione spasmodica da tantissimi punti di vista: le reazioni di compagni ed altre bandiere blaugrana, l'impatto sulla Liga e sulla crisi all'interno della dirigenza della societa', la possibile battaglia legale sull'applicazione della clausola che permette a Messi di andarsene ad indennizzo zero (invece che per l'impossibile cifra di 700 milioni), ed ovviamente il possibile approdo futuro di Messi in termini di campionato e squadra.

C'e' chi imputa la decisione al declino europeo degli ultimi anni, con le dure sconfitte contro Juve, Roma, Liverpool e l'ultimo umiliante 2 a 8 contro il Bayern in Champions. C'e' chi parla del fastidio crescente di Messi verso la societa', da una parte per l'esonero di Valverde o le dichiarazioni di Abidal, dall'altra per come Suarez, caro amico di Messi e sicuramente l'artefice della capacita' del Barcelona di rimanere comunque ad alti livelli per questi ultimi anni, sia stato informato che non era piu' nei piani della societa' dopo l'arrivo di Koeman come nuovo allenatore. C'e' anche chi giustamente fa notare come Messi avra' riflettuto sul fatto che lo svecchiamento della squadra e la crescita di nuovi campioni avra' bisogno di tempo e lui ormai ha 33 anni e poco tempo per aspettare. 

E' ancora tutto per aria e c'e' chi ipotizza che se Bartomeu, attuale presidente del Barcelona, si dimettesse, Messi potrebbe tornare sui suoi passi. Sembra pero' che i rapporti siano compromessi ed e' dura immaginare a questo punto come Messi potrebbe rimanere con il Barcelona o, in alternativa, che tipo di ambiente si verrebbe a creare in una situazione in cui Messi tornasse sui suoi passi. Pero' la situazione e' ancora aperta e sembra addirittura che Messi si unira' agli allenamenti della squadra mentre le cose vengono chiarite. La prudenza suggerirebbe quindi di aspettare. Pero' non si puo'. 

Siamo davanti alla fine di una storia che ci accompagnato per anni e anni. Messi, arrivato al Barcelona 13enne 20 anni fa' e poi diventato il nuovo numero 10 dopo l'addio di Ronaldinho, con cui ha giocato insieme, per poi diventare l'arma segreta dell'irripetibile Barcelona di Guardiola, la squadra piu' citata nella storia del calcio insieme al Milan di Sacchi e l'Ajax degli anni '70; il fulcro di un gruppo di giocatori di classe superiore con Xavi Hernandez, Iniesta e Dani Alves; l'unico giocatore che ha incrinato il primato di Maradona come piu' forte della storia; il fuoriclasse che con Cristiano Ronaldo ha dato vita al piu' lungo ed iconico duello tra i migliori goleador della storia della Champions, tra l'altro incarnando al suo massimo il classico calcistico piu' seguito al mondo, quello tra Real Madrid e Barcelona; il leader e capitano che ha mantenuto l'aurea del Barcelona imbattibile e l'ha rinnovata con l'arrivo di Neymar e Suarez, dando vita ad uno dei trii di attaccanti piu' forte di sempre; l'uomo dei goal impossibili, dei dribbling comprensibili solo al rallentatore, degli assist cosi' naturali da sembrare semplici.

Sarebbe lunghissimo parlare di tutti i record di Messi nella storia della Liga, del Barcelona, delle competizioni per club e della Champions. Per chi vuole gustarseli, Marca offre un bellissimo riassunto pieno di curiosita' (a me ha fatto pensare il fatto che il miglior assist man per i goal di Messi sia stato Suarez, davanti a Dani Alves ed Iniesta, con piu' del doppio di assist rispetto a Jordi Alba, a cui spesso accostiamo il classico schema di Messi che apre sulla fascia sinistra e Alba che gli ritorna la palla rasoterra verso il centro area). Messi é anche entrato in molte delle partite piú inconiche dello scorso decennio di cui ho scritto lo scorso gennaio. Lo scorso anno ho espresso la mia perplessita' sul sesto pallone d'oro ricevuto da Messi ed in quell'occasione ho anche dato un giudizio personale su Messi e sulla rivalita' con Cristiano Ronaldo, tema molto spinoso. La ripropongo qui sotto perche', al netto di qualche dato statistico, lo ritengo ancora valido:

A questo punto pero' il Pallone D'Oro e' stato assegnato e la storia e' fatta. Messi e' tornato in vantaggio per la terza volta su CR7 (si, eravamo passati da 1 pallone d'oro a 0 per Ronaldo al 4 a 1 per Messi, poi 4 a 3, poi 5 a 3 per Messi ed infine 5 a 5).  A questo punto sara' molto dura per Ronaldo (salvo sorprese in questa Champions e/o nell'Europeo) riportarsi in parita', anche considerando che ha oltre due anni in piu' dell'argentino. Occorre quindi prendere il toro per le corna e discutere apertamente di chi e' il piu' grande tra questi due. Io non ho certezze e voglio seminare il dubbio con qualche punto, qui sotto:

- Quando parliamo della grandezza di un calciatore, ci riferiamo al talento? Se e' cosi' secondo me non ci sono molti dubbi. Messi e' il piu' grande tra i due. Le sue giocate, le sue intuizioni sono talento puro. Il fatto che un giocatore della sua altezza riesca a segnare la quantita' di reti che segna lui o fare gli assist che fa lui contro difese chiusissime che non hanno altro scopo che quello di fermarlo e' una chiara indicazione. Certo, se poi aggiungiamo a questo la capacita' di esibire questo talento e farlo fruttare per piu' tempo possibile, allora Messi e' sicuramente il piu' grande di sempre o almeno al pari di Pele' (lo dico perche' se questo aspetto non fosse rilevante, allora io continuo a ritenere Maradona (per certi versi perfino Ronaldinho) superiore a livello di talento puro, spettacolo, creativita' e versatilita' rispetto a Messi).

- Se invece consideriamo, oltre al talento, quanto un giocatore si sia migliorato grazie al lavoro e all'applicazione, allora io penso che, pur riconoscendo che anche Messi sia addirittura riuscito a migliorarsi nel corso degli anni, Ronaldo sia superiore e lo abbia fortemente dimostrato negli anni, soprattutto quando, dopo i 4 palloni d'oro di fila di Messi, nessuno si aspettava che lo potesse piu' raggiungere. Certo questo lavoro di miglioramento individuale non puo' non avere il suo lato oscuro, a livello di simpatia dei due giocatori: infatti, mentre Messi e' un giocatore relativamente umile che si ricorda sempre dei compagni al momento di ricevere premi individuali, CR7 e' talmente ossessionato con i propri risultati e traguardi da fare addirittura fatica ad esultare quando e' un compagno a segnare invece di lui.

- C'e' poi l'aspetto statistico della sfida e questo ha a che fare con goal e titoli. Messi ha disputato circa 700 gare con il Barcelona (in tutte le competizioni), segnando piu' di 600 reti, una media strepitosa, mentre Ronaldo ha disputato piu' di 800 gare (con Sporting Lisboa, Manchester, Real Madrid e Juve), segnando piu' o meno lo stesso numero di reti (quindi con una media inferiore). Nel frattempo, Messi ha vinto 4 Champions League, 10 scudetti nella Liga e 6 Coppe di Spagna (tutto nel Barcelona), mentre Ronaldo ha vinto 5 Champions (una a Manchester, il resto a Madrid), 6 scudetti (3 in Premier, 2 in Spagna ed 1 in Italia), 5 Coppe nazionali tra Inghilterra e Spagna (come sempre lascio fuori supercoppe e coppe intercontinentali perche' non credo molto nel valore di queste partite secche).

- Chiudo lasciando qualche argomento a favore della mia crescente stima per Ronaldo negli anni (e qui devo confessare anche un certo conflitto di interessi dato che una parte di me e' ormai portoghese):
1. il fatto di essersi messo alla prova, andando a giocare, e vincere, nei tre campionati principali del calcio europeo/mondiale (la perdita di interesse della Liga negli ultimi due anni e' la prova di quanto la sua partenza abbia pesato);
2. il fatto che, guardando la competizione principe, la Champions, Ronaldo ha vinto piu' titoli e segnato piu' goal (oltre ad una serie di record incredibili, particolarmente dagli ottavi in su);
3. il fatto che, il teoricamente piu' debole Portogallo di Ronaldo ha vinto un Europeo ed una Nations League, oltre a raggiungere un'altra finale di Europeo (io c'ero e quel Portogallo del 2004 era molto piu' forte di quello del 2016), mentre l'Argentina di Messi ha vinto "solo" un'Olimpiade, oltre a raggiungere una finale del Mondiale e di tre Coppe America;
4. il fatto che, rimanendo sul tema nazionale, Messi ha segnato 70 reti in 138 presenze, contro le 99 reti in 164 presenze di Ronaldo (a 10 reti dal record assoluto di reti in nazionale, detenuto da uno sconosciuto giocatore iraniano).

Non dimentichiamo che Messi e' piu' giovane di due anni e quindi ha tempo per raggiungere o distanziare il rivale in termini di reti e titoli, percui questo discorso andra' rifatto quando entrambi si saranno ritirati. Pero' ci andava di giocare un po'.

A questo punto finiamo con un accenno ai possibili approdi suggeriti per Messi. Prendo i tre menzionati piu' frequentemente perche', a modo loro, molto interessanti: Inter, PSG e Manchester City. All'Inter, Messi potrebbe ripetere un nuovo classico, stavolta contro la Juve della sua nemesi CR7. Troverebbe tanti amici ed ammiratori nel campionato italiano, ma anche difese strette ed un allenatore dalle idee molto rigide. Al PSG, Messi ritroverebbe Neymar, che proprio da Messi e dal Barcelona era fuggito anni fa' per dimostrare che poteva sfidare Messi e CR7 come migliore giocatore del mondo, magari portando la Champions a Parigi per la prima volta. Neymar ci ha provato e, nonostante i cambi di allenatore e la presenza di Mbappe' e Di Maria (altro amico di Messi), non ce l'ha fatta. Dubito pero' che Messi si accontenterebbe di competere solo in Europa (la Ligue 1 conta poco e niente come prestigio), troppo rischioso. 

Al City, Messi troverebbe Guardiola (e qui vengono utili le belle foto qui sotto, molto significative secondo me), il suo mentore, l'uomo che lo ha valorizzato come falso nove e che non ha mai smesso di parlare bene di lui (e anche quello che senza Messi non ha piú vinto la Champions!). Poi la Premier, per quanto durissima per un 33enne in cerca di nuove esperienze, e' la competizione piu' spettacolare, piu' seguita, piu' combattuta. Mi sbagliero', ma credo che se Messi molla Barcelona (e ancora faccio fatica a crederci), il City sara' la sua destinazione.





Ho voluto inserire qui qualche immagine tra le tante esistenti che secondo me spiegano il legame speciale tra Messi e Guardiola: Guardiola che fa conoscere Roberto Baggio a Messi, al tempo stella emergente del suo Barcelona; Guardiola che consiglia e rassicura Messi nello spogliatoio prima della partita in cui il Barcelona schianterá il Real Madrid 6 a 2 dopo aver schierato Messi a sorpresa come falso nove; l'espressione incredula di Guardiola dopo aver visto Messi fare un tunnel ad un avversario in un Barcelona - Manchester City del 2015 
(Snip da video e foto sui siti di Youtube.com, youmedia.fanpage.it, marca.com).


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