08 agosto 2020

Juve e Sarri: lo avevamo detto...

 

Snip dal sito Twitter.com

Ho iniziato questo post Sabato pomeriggio, appena dopo la notizia dell'esonero di Maurizio Sarri. Doveva essere un post sul completamento degli ottavi di Champions ed Europa League, ma, come la copertina qui sopra lascia intuire, é inevitabile che molto dello spazio venga preso dall'eliminazione della Juve e dal mini-terremoto che questo ha creato nella societá bianconera. Andiamo per ordine.

L'inutile vittoria della Juve per 2 a 1 sul Lione di Rudi Garcia si puó analizzare dal punto di vista degli episodi e da quello del gioco complessivo. Gli episodi non sono indifferenti (come dimostrato anche dalla sconfitta per 2 a 1 del Real Madrid contro il City di Guardiola, in cui gli errori di Varane sono stati decisivi). La Juve ha subito un rigore ingiusto ad inizio partita (c'era pure un fallo su Higuain) e da lí ha dovuto fare sforzi enormi per ribaltare un piano molto inclinato a favore dei francesi (giá avanti per la vittoria maturata all'andata, frutto della brutta prestazione dei bianconeri e di altre decisioni arbitrali sbagliate). Incredibile che un arbitro non si prenda la briga di rivedere le riprese del VAR in un caso del genere.

E' vero che l'errore si é ripetuto con il rigore a favore della Juve, ma non bisogna dimenticarsi che il goal del Lione valeva doppio perché in trasferta ed infatti alla fine é stato decisivo (senza i due rigori, si sarebbe andati almeno ai supplementari). Suona da incapaci di perdere, peró da tempo penso che se é vero che il calcio italiano é in declino, é anche vero che sono anni che le squadre italiane sono svantaggiate dagli arbitri nelle coppe europee (particolarmente se gli avversari sono spagnoli, ma non solo). Io l'ho notato per il Napoli, la Roma, il Milan, la Juve, e pure l'Inter (ultimo esempio, il doppio scontro dei nerazzuri di Conte con il Barcelona nei gironi). 

C'é poi il fatto che, se la Juve avesse messo a segno quelle poche occasioni che ha avuto, adesso faremmo discorsi diversi (vedi il colpo di testa di Ronaldo, per esempio). Il mancato recupero di Dybala é pesato tantissimo, anche sul piano psicologico. Certo, é in momenti come questo che ci si dovrebbe chiedere quanto poteva fare comodo avere un Mandzukic o un Kean da mandare in campo per l'assalto finale, o se non poteva servire l'inventiva di Cancelo sulla fascia destra, tra l'altro con la possibilitá di usare Cuadrado nel suo ruolo naturale di esterno avanzato che arriva sul fondo con i suoi dribbling.

Poi, c'é l'altro piano, quello del gioco. Per un'analisi tattica approfondita, consiglio il solito, bravissimo, Fabio Barcellona di Ultimo Uomo. Qui c'é ben poco da dire, la squadra ha continuato a deludere come aveva fatto all'andata, o in Finale di Coppa Italia con il Napoli, di Supercoppa con la Lazio o come nell'ultima parte del Campionato. Una squadra che (soprattutto quando non ci sono Dybala o Douglas Costa) pratica un palleggio sterile e si affida a decine di cross come unica soluzione (paradossalmente molto simile all'ultima Juve di Allegri in questo). Le uniche occasioni pericolose sono venute dalle giocate individuali di Bernardeschi e Ronaldo (il suo secondo goal, 131mo in Champions, é l'ennesima dimostrazione della voglia di vincere di questo campione). Alcuni dicono che la Juve piú bella di quest'anno sia stata quella della vittoria sull'Inter di Conte lo scorso Marzo, io dico quella dell'andata a San Siro, in cui sembrava promettere molto di piú.

Questa fase dell'anno (solitamente a Maggio, quest'anno ad Agosto) é molto interessante perché si arriva ai momenti decisivi, si vincono o perdono titoli, si resta od esce dalle coppe. Insomma finiscono le ipotesi ed i voli pindarici. E' questo che é successo ieri sera: la Juve é uscita agli ottavi contro una squadra sulla carta piú debole. L'ultima volta che era uscita prima dei quarti era stato nel Marzo 2016, contro il fortissimo Bayern di Guardiola e al termine di uno scontro equilibratissimo. Non ci sono scuse, non possono esserci. Le responsabilitá di Sarri sono state spiegate bene anche da Massimo Mauro su Repubblica. Ieri sera Andrea Agnelli ha dichiarato che la societá si sarebbe presa qualche giorno per riflettere. La riflessione é durata molto meno ed oggi, all'ora di pranzo, é stato annunciato l'esonero di Sarri.

Varie testate si sono arrovellate a fare la lista degli errori dell'allenatore toscano o quanto fosse incompatibile con la Juve. Io (sicuramente in compagnia di altri), avevo espresso le mie perplessitá lo scorso settembre, al momento di iniziare la stagione. Cerchiamo qua di mettere qualche puntino sulle i:

- L'anno scorso Allegri venne esonerato dopo la sconfitta ai quarti di Champions con l'Ajax. Gran parte della critica l'attribuí alla differenza del modulo di gioco, piú spregiudicato quello olandese, troppo prudente quello italiano; per me fu soprattutto una questione di forma atletica, come dimostrato dall'uscita dell'Ajax con il Tottenham. Fatto sta che questa sconfitta portó all'uscita dell'allenatore dei 5 scudetti consecutivi e delle 2 finali di Champions. La Juve voleva ANCHE il bel gioco.

- Per questo venne preso Sarri, l'allenatore che con il Napoli era riuscito a mostrare un calcio tra i piú belli dell'ultimo decennio (in compagnia, anche se con stili diversi, del Monaco di Jardim, del Borussia di Klopp o, lo dico con orgoglio, dell'Atalanta di Gasperini). Se prendi un allenatore come Sarri peró devi dargli i tempi per sviluppare ed insegnare il suo gioco, oltre ad impostare il mercato di conseguenza. Questo non é stato fatto alla Juve (si é continuato con gli acquisti di grossi nomi svincolati e l'unico acquisto di spessore sembrava De Ligt). Guardiola ha avuto lo spazio per impostare Bayern e Manchester City secondo il suo credo. Certo Sarri non é Guardiola, peró l'esperienza dell'allenatore toscano al Chelsea doveva far concludere che se vuoi il gioco del Napoli ti occorrono i giocatori giusti (un'ultima cosa su Sarri: il suo Napoli avrebbe vinto lo scudetto contro la Juve di quest'anno).

- La Juve peró aveva giá impostato il suo salto di qualitá sull'arrivo di Ronaldo due anni fa'. Non aveva pensato a come metterlo nelle condizioni di rendere al massimo. Prendere Sarri un anno fa' era un tuffo nell'ignoto che non puoi permetterti se vuoi risultati immediati, soprattutto se il tuo campione ha 35 anni e non accetta facilmente panchine e sostituzioni; la stessa Juve di Allegri con Ronaldo giocava meno bene: non vuol dire che non lo devi prendere ma se lo prendi devi essere consapevole che la squadra va costruita intorno a lui, e questo non si concilia con un gioco come quello di Sarri. L'esonero di Sarri sembra un riconoscimento di questo errore madornale e questo dovrebbe far riflettere sul fatto che, forse, in veritá chi non é stato all'altezza sono i dirigenti che hanno fatto queste scelte.

- Insomma, come dice giustamente anche Fabrizio Bocca nel suo blog, la Juve sta sbandando come non si vedeva dai tempi dei vari Ranieri, Delneri, Zaccheroni e Ferrara, quando continuava ad oscillare tra allenatori e stili diversi, senza pace e senza risultati. Sará un caso che lo sbandamento sia iniziato dopo l'addio di Beppe Marotta? Ora inizia la caccia al nuovo allenatore (si parla molto di Pochettino ed Inzaghi). Io credo che la societá debba prima riflettere su quello che vuole: una squadra pronta a vincere che metta CR7 come sua prioritá o un nuovo progetto con una chiara idea di gioco (io credo sia la prima opzione, senno' non avrebbe senso mandare via Sarri...)?

Per oggi é tutto, domani parliamo delle altre italiane in Coppa...


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