20 agosto 2020

Le semifinali di Champions ed Europa League

 

Snip dal sito goal.com

E cosi' dopo i sorprendenti quarti di finale della settimana scorsa, abbiamo avuto anche le semifinali, in questo caso molto piu' vicine alle previsioni di partenza. Le finali saranno infatti Inter-Siviglia in Europa League e Bayern-PSG in Champions League. Chi mi conosce sa' che normalmente non presto tantissima attenzione all'Europa League dato che le squadre participanti, soprattutto quelle che vengono dall'eliminazione nei gironi di Champions, la vivono come un torneo di consolazione. Pero' e' impossibile non farlo quest'anno: e' la prima volta che una squadra italiana va in finale da quando l'Europa League ha sostituito la Coppa UEFA; inoltre, anche considerando quest'ultima, le squadre italiane non vanno in finale da oltre 20 anni (ultima squadra, il mio Parma, che vinse la Coppa nel 1999).

Partiamo proprio dall'Europa League. Il Siviglia si e' guadagnato la finale vincendo per 2 a 1 in modo cinico e secondo me un po' immeritato contro un ottimo Manchester United, che pero' ha sbagliato molti, troppi goal in modo clamoroso. Peccato perche' sarebbe stata una finale molto piu' 'gloriosa' quella tra Inter e Diavoli Rossi, piena di fascino e storia (oltre ai vari ex in campo). Penso anche che il tipo di gioco del Siviglia sara' anche piu' impegnativo per l'Inter, soprattutto per l'abile palleggio a terra e la pressione a centrocampo.

L'Inter ha vinto alla grande con lo Shakthar per 5 a 0 con doppiette di Lukaku e Lautaro e grandi prestazioni individuali di Barella, Bastoni e D'Ambrosio (ottimo anche per la nazionale, oltre ad un graduale rientro di Sensi, uno dei miei giocatori azzurri preferiti). La partita e' stata molto piu' in bilico di quel che dica il risultato, e l'Inter ha dilagato solo dopo il raddoppio al 64mo, anche se gli ucraini non hanno creato molti pericoli grazie alla sistemazione in campo dell'Inter. Inutile dire che sono felicissimo per questa affermazione (sulla finale non dico altro perche' sono superstizioso). Sono un grande ammiratore del gioco di Conte e di come faccia dare il meglio a molti dei suoi giocatori (chiedete allo scomparso Pelle'). Comunque vada, l'Inter sara' protagonista della prossima stagione, sia in campionato che in Champions, ne sono sicuro.

Proprio la vittoria dell'Inter mi permette di fare qualche riflessione sui vari commenti che sono circolati sull'ennesima sconfitta di Guardiola con il City in Champions (un tema che e' quasi riuscito a rubare il primo piano alle discussioni sui malumori di Messi al Barcelona e sull'arrivo di Ronald Koeman come nuovo allenatore dei blaugrana). Nello specifico, l'Ultimo Uomo (sicuramente il mio sito preferito di calcio) si e' arrampicato sugli specchi per difendere la scelta di Guardiola di stravolgere schemi e formazione contro il Lione nei quarti ricordando altre celebri occasioni in cui queste iniziative avevano funzionato. 

Gli autori di questa testata, tutti appassionati intenditori di calcio e in qualche caso pure dotati di patentino UEFA come allenatore, alle volte peccano secondo me nell'analizzare troppo le partite dal punto di vista del posizionamento dei giocatori in campo, delle istruzioni strategiche o tattiche degli allenatori e dei vari parametri statistici ora molto in voga per analizzare le partite. Per carita' sono tutti aspetti importanti pero' riducono una partita ad un gioco di scacchi in cui i giocatori sono ingranaggi di una specie di gioco strategico. L'Inter di Conte dimostra quanto siano importanti l'aspetto fisico/atletico (ne abbiamo parlato in relazione alla sconfitta della Juve contro l'Ajax lo scorso anno o dell'Atalanta contro il PSG quest'anno) e quello psicologico nel vincere una partita. 

Il City era fisicamente piu' spento del Lione e molto piu' insicuro di potercela fare. Non si puo' non notare che nelle sconfitte degli ultimi anni di Guardiola (forse gia' al tempo del Bayern) ci sia anche il fatto che probabilmente i suoi giocatori sentano e soffrano tantissimo la sua ansia e il suo nervosismo per queste occasioni (il contrario di cio' che trasmette Zidane per capirsi). Senza questi due aspetti, non si potra' mai capire l' 8 a 2 del Bayern sul Barcelona. Certo poi dovremmo anche parlare della formula specifica di questa edizione, piu' simile ad un mondiale o ad un europeo con le sue partite secche che hanno aumentato l'importanza degli episodi (credo che il City e l'Atletico avrebbero ribaltato il Lione e il Lipsia, non so' cosa poteva fare l'Atalanta in un ritorno con il PSG, pero' se la giocava).

Questa divagazione ci porta alla Champions, dove le semifinali franco-tedesche (come dicevamo, le prime dal 2007 senza squadre spagnole, ma anche le prime da 15 anni senza Ronaldo o Messi, un segnale?), hanno prodotto il risultato piu' prevedibile, anche se in modo diverso. Il PSG ha prevalso per 3 a 0 sul Lipsia in una partita in cui i francesi hanno dominato producendo molte occasioni grazie all'ottimo rientro di Di Maria, che ha ricostruito un trio fortissimo con Neymar e Mbappe' (questi due sicuramente i giocatori piu' forti al mondo dopo il declino di CR7 e la pulce).

Nell'altra semifinale, il nostro uomo di copertina Gnabry e' stato decisivo per la vittoria per 3 a 0 (terzo goal del solito Lewandowski) del Bayern sul Lione. I francesi si sono confermati un osso duro e, dopo le l eliminazioni di Juve e City hanno creato molte occasioni sullo 0 a 0. Poi si sono dovuti arrendere alla freschezza atletica dei tedeschi. Hanno creato altri pericoli anche nel secondo tempo prima di arrendersi definitivamente. Sara' una finale tra due belle squadre. Se non avessero cancellato il pallone d'oro, quest'anno sarebbe stato un affare tra Lewandowski e Neymar/Mbappe' secondo me (con Lukaku nei primi 5 direi!). Io, nonostante l'influsso di soldi dai petrolieri del golfo, ho una leggera preferenza per il PSG per via di Verratti e perche' il Bayern ha gia' vinto abbastanza.





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