01 settembre 2019

I sorteggi di Champions







Un po' di storia

La Champions League e' forse la competizione sportiva piu' seguita al mondo. Se e' vero che la sua formula si continua ad evolvere tutti gli anni, i cambiamenti principali si sono avuti negli anni '90: fino ad allora si chiamava Coppa dei Campioni e prevedeva la partecipazione delle squadre europee che la stagione precedente avevano vinto i rispettivi campionati nazionali. Le squadre si affrontavano in scontri di andata e ritorno ad eliminazione diretta. Un primo cambiamento e' stata l'introduzione dei gironi di qualificazione, che ha fortemente ridotto l'aspetto di casualita' secondo il quale una squadra forte potesse essere eliminata a causa di una sola brutta partita. Il secondo grande cambiamento, quasi nella direzione di un campionato europeo per club, e' stata la graduale introduzione, verso la fine degli anni '90, della possibilita' di avere fino a quattro squadre di club provenienti dai piu' importanti campionati europei (in generale, Inghilterra, Spagna, Italia e Germania, seguite da Francia, Portogallo e Russia).

Questi cambiamenti hanno avuto effetti positivi o negativi a seconda dei punti di vista. La Champions e' diventata piu' spettacolare, con piu' partite tra squadre forti e titolate. Personalmente penso che gli ottavi e i quarti di Champions siano il culmine annuale della qualita' e spettacolo che il calcio possa raggiungere. D'altra parte e' anche vero che si e' perso un po' di effetto sorpresa e che lentamente e' calata anche la mistica di campioni nazionali di campionati inferiori, come l'Anderlecht, il Celtic o il Glasgow Rangers, la Stella Rossa e via dicendo. A sua volta, la concentrazione di attenzione, diritti TV e soldi su certe squadre e campionati ha portato ad un calo di competitivita' ulteriore dei campionati inferiori e alla fuga delle sue stelle (penso che sia anche per questo che il ritorno dell'Ajax sulla prima scena europea durante la scorsa Champions abbia ottenuto tante simpatie).

Un altro effetto negativo e' stato il crollo d'importanza e interesse della Coppa UEFA (un tempo sicuramente la competizione piu' equilibrata delle tre) e della Coppa delle Coppe. Piu' che di trasformazione della prima e abolizione della seconda pero', sarebbe piu' corretto parlare di una loro fusione nell'Europa League, a cui partecipano infatti anche le squadre vincitrici delle coppe nazionali (faremo un discorso separato anche sulla Coppa Italia, in un altro post). L'Europa League e' diventato lo spazio per le squadre sorpresa o i giocatori bizzarri ed inaspettati, almeno fino alle semifinali, in cui gli effetti concreti di una possibile vittoria ne richiamano giustamente l'attenzione.

A livello di storia, l'Italia e' stata dominante in Champions tra 1989 e 1998, quando le sue squadre sono state in finale nove volte su dieci, vincendo pero' solo quattro volte. Una cosa simile e' successa alla Spagna dal 2009 al 2018, in cui pero' le sue squadre hanno disputato sette finali su dieci (di cui due nella forma di un derby di Madrid) e ha sempre vinto una squadra spagnola. Infatti, mentre l'Italia ha solo una finale in meno della Spagna (28 a 29), la Spagna ha 18 vittorie (di cui 13 del Real Madrid) contro le 12 dell'Italia, terza dietro le 13 dell'Inghilterra, grazie alla recente vittoria del Liverpool, che con sei Champions si e' avvicinato al secondo posto del Milan (sette vittorie) dietro al gia' citato Real Madrid. Insomma, per dare un po' di prospettiva, prima del recente dominio di Real e Barcelona, l'Italia era davanti sia come finali che come vittorie, un dato che ci deve far riflettere, anche in relazione alle delusioni che la nazionale ci ha dato negli ultimi anni.

Ma non dovevamo arrivare ai sorteggi?

Esatto, ecco che ci arriviamo. La mia opinione e' che e' andata meglio dello scorso anno. Nel 2018/19, infatti, ci erano toccati almeno due gironi di ferro, in cui l'Inter si era dovuta trovare contro Barcelona e Tottenham mentre il Napoli aveva affrontato Liverpool e PSG (per intenderci, tre delle quattro semifinaliste). Tra l'altro, se non avessero buttato via alcune partite per errori stupidi, se la sarebbero potuta giocare. Quest'anno, i gironi sono sicuramente impegnativi, quello dell'Inter in particolare, con Barcelona e Borussia DTM, pero' nessuno e' impossibile in partenza, neppure quello dell'Atalanta di Gasperini.

Tutto dipendera' molto da come ci arriveremo. Spesso le squadre italiane arrivano a questi appuntamenti meno brillanti delle avversarie dal punto di vista atletico e questo le mette in difficolta' anche, se non soprattutto (basta guardare la Juve lo scorso anno), contro gli avversari sulla carta piu' abbordabili. Io spero di farmi sorprendere dall'Atalanta e dal fattore Conte (ne parleremo in un post sul campionato), anche se penso che entrambe, l'Inter soprattutto, daranno priorita' al campionato.

Cos'altro si puo' dire?

Due cose almeno. Ogni anno i gironi di qualificazione regalano qualche scontro spettacolare. Mi ricordo, per restare agli ultimi anni, il Chelsea di Conte che sbanco' a Madrid contro l'Atletico di Simeone, o una bellissima vittoria dell'allora poco conosciuto Tottenham di Kane e Dele Alli contro il Real Madrid di Zidane, o ancora le due bellissime partite tra il Barcelona e il primo Manchester City di Guardiola qualche anno fa'. Vedremo quale sara' lo scontro da ricordare di quest'anno. Io sono molto intrigato da Real Madrid - PSG e Barcelona - Inter. La seconda cosa e' che ogni anno in Champions spunta una squadra che spariglia le carte e fa vedere un calcio intrigante, quasi cannibale. E' successo con il Borussia DTM, ai tempi di Klopp e pure ora, al Monaco di Jardim, al Napoli di Sarri, il primo Tottenham o all'Ajax dell'ultimo anno. Chi sara' la sorpresa quest'anno? Potrebbe essere il Lipsia. Io ovviamente sogno l'Atalanta.