18 giugno 2020

La versione di Gattuso

snip dal sito fanpage.it

Alla fine ha prevalso Rino, il guerriero rossonero e nazionale di meta' anni 2000. Un bel premio dopo i momenti sicuramente durissimi della perdita della sorella. La Coppa Italia e' finita ai rigori tra Juve e Napoli, dopo uno sterile 0 a 0 sul campo (e due legni del Napoli). La partita dell'Olimpico non e' stata spettacolare e i due grandi attesi, Mertens e Dybala si sono visti poco (soprattutto il primo, fresco di rinnovo).

Alla fine dei tempi regolamentari, si e' andati dritti ai rigori e li' Meret ha fatto una grande parata su Dybala, creando subito un freno psicologico sui bianconeri, che infatti hanno ri-sbagliato subito con un tiraccio di Danilo. Il paradosso e' stato che Ronaldo, probabilmente lasciato come ultimo rigorista per rassicurare i compagni, non c'e' neanche arrivato a tirare il rigore.

Ma torniamo a Gattuso. Aveva preso il Napoli da Ancelotti dopo la fine dei gironi di Champions. Alcuni di noi avevano sollevato perplessita'. Lui pero' ha trovato una squadra piu' motivata a seguirlo del Milan (lui era anche riuscito a portare i rossoneri in finale di Coppa Italia nel 2017, per poi perdere con la Juve di Allegri). Insigne sembra un altro con lui, molto piu' maturo e continuo, mentre Koulibaly e' tornato in forma e anche quelli che entrano dalla panchina danno tutto.

Il Napoli e' rimasto lontano dalla zona Champions (e sara' molto dura che riesca a riacciuffarla), pero' in Champions la squadra ha fatto un' ottima impressione negli ottavi di andata con il Barcelona, finiti 1 a 1. In Coppa Italia, per vincere, Gattuso ha dovuto battere le prime tre di Serie A: la Lazio di Inzaghi, l'Inter di Conte e la Juve di Sarri. Ieri sera la partita e' stata molto simile a quella giocata contro il Barcelona: partenopei compatti, con la mediana vicino alla difesa, il baricentro basso a costringere l'avversario sulle fasce e gli ottimi movimenti di Insigne a innescare i compagni.

Insomma, Gattuso ha dato una dimostrazione di grande sapienza tattica ed e' questo l' aspetto piu' interessante. Spesso ci si ferma sulla grande umilta' (ricordiamo come rinuncio allo stipendio che gli doveva il Milan per far si che i suoi collaboratori fossero pagati) e sulla sua carica emotiva (e comunque, come mostra la foto sopra, ne ha dato prova anche ieri sera con una bellissima arringa alla squadra alla fine della partita). Adesso stiamo conoscendo anche questo suo lato che richiede studio e dedizione.

Certo, l'impresa del Napoli e' stata resa possibile da una delle Juve piu' brutte della stagione (alla pari di quella uscita sconfitta dal Lione in Champions forse). I bianconeri sono stati quasi totalmente incapaci di creare occasioni e mettere qualcuno in condizione di segnare. E questo e' incredibile per una squadra che schiera CR7, Dybala, Douglas Costa e Cuadrado tutti insieme. Purtroppo sono aspetti di cui abbiamo gia' parlato in passato, esprimendo perplessita' su quanto Sarri fosse in grado di resettare e riavviare la Juve.

Ne avevamo parlato ad inizio campionato. Ne abbiamo parlato nel bilancio alla fine del 2019. Ne abbiamo parlato a Febbraio, prima del blocco Covid e pure l'altro giorno per la semifinale con il Milan. La Juve gioca lenta e parte sempre quasi da ferma. Senza velocita' il gioco di Sarri non funziona. Poi c'e' la questione Ronaldo. Io continuo a ritenerlo un giocatore che puo' cambiare le partite e ne ho parlato anche in occasione dell'ultimo pallone d'oro; pero' non si puo' negare che l'ultima Juve di Allegri e la prima di Sarri sono collegate, oltre che dal brutto gioco e la scarsa brillantezza, dal fatto che CR7 ne condiziona le prestazione nel bene e nel male, solo che quando va male non lo puoi' nemmeno sostituire, come successo ieri sera. Insomma questo sara' il grande interrogativo di quest' estate.

Nel frattempo, mentre chiudo questo post di oggi, il Real sta giocando con il Valencia, la UEFA ha confermato una 'final eight' di Champions a Lisbona e questo week-end riparte la Serie A!

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