12 maggio 2021

La Serie A dopo 36 giornate


Eccoci per la nostra solita zoomata sulla Serie A (l'ultima prima di fare un bilancio generale della stagione credo). L'ultima volta era appena scoppiata la bomba SuperLega (sembra un secolo fa, mentre oggi la UEFA ha nominato degli ispettori per verificare la possibilitá di sanzionare Juve, Real e Barcelona). 

Nel frattempo ci sono state le semifinali di Champions (che hanno portato City e Chelsea in finale), mentre, nei vari campionati europei si sta arrivando alle prime sentenze: Bayern campione in Germania, City in Inghilterra, mentre il Barcelona ed il Real hanno gettato al vento l'occasione piú concreta per agganciare l'Atletico Madrid. 

La notizia principale rispetto a quattro giornate fa' é che, dopo 9 anni di dominio bianconero, lo scudetto quest'anno é andato all'Inter di Antonio Conte. La squadra nerazzura continua ha vincere e segnare (ma soprattutto é la difesa meno battuta) ed ha messo 13 punti di distanza sulla seconda. Si sono lette molte analisi sul successo dell'Inter, incluse le solite sviolinate di chi prima attaccava Conte senza sosta o di chi parla di Lukaku (lui e Sanchez erano considerati bolliti al Manchester United).

Io da tempo dico che Conte é uno dei pochi allenatori che fa la differenza: sul piano del gioco (piú incisivo di lui forse c'é solo Guardiola), ma anche sul piano caratteriale e delle motivazioni (quello che non capiscono certi analisti di Ultimo Uomo per cui il calcio é tutto statistiche e posizionamenti). Conte riesce a fare quello che faceva Julio Velasco nella pallavolo. Non sono in tanti a riuscirci, occorre un livello di ossessione e determinazione quasi esagerata.

Io penso che quest'anno l'Inter ha spesso rischiato di gettare tutto al vento, soprattutto nella prima parte della stagione, quando forse c'erano troppe novitá in squadra. Io credo che i risultati siano arrivati quando Conte é tornata alle certezze del primo anno, come formazione, ma soprattutto come schemi e scelte tattiche. Forse meno spettacolare, ma piú quadrata e protetta. Sicuramente anche i singoli hanno aiutato e per il prossimo anno forse il ritocco piú grande é solo il portiere ed il laterale sinistro. Il segnale piú grosso é stata la vittoria contro la Juve dell'andata e con il Milan nel derby di ritorno.

Non possiamo non parlare ora della Juve, ovvero dei detronizzati. Dopo aver eliminato l'Inter dalla Coppa Italia in semifinale, i bianconeri sembravano in corsa su vari fronti. Poi invece si sono sciolti: prima in Champions, dove sono stati eliminati negli ottavi. Poi anche in campionato, dove la sconfitta casalinga con il Benevento sembra aver segnato la resa dei bianconeri nella corsa scudetto. Lo scorso week-end la Juve é riuscita a nettamente perdere in casa con il Milan (che si é preso una rivincita per la sconfitta casalinga dell'andata, e oggi per non perdere il gusto di vincere a Torino, a dato 7 goal al Toro!). Nel frattempo si é anche ritirata la leggenda Buffon, mentre si parla di un possibile ritorno di Allegri. Io penso che il primo cambiamento debba venire a livello societario.

Con la sconfitta di qualche giorno fá la Juve é ufficialmente piombata al quinto posto e, a due giornate dalla fine (e un Juve-Inter ancora da affrontare), i bianconeri rischiano seriamente di rimanere fuori dalla Champions (anche perché in questo periodo Atalanta, Napoli e Milan sembrano averci preso gusto e segnano grandinate di goal). Si parla tantissimo di Ronaldo e cosa succederebbe al portoghese (e al suo ingaggio) se i bianconeri andassero in Europa League. E' curioso che gli attacchi acrimoniosi a CR7 arrivino proprio nell'anno in cui, molto probabilmente vincerá la classifica cannoneri (nel frattempo ha toccato 100 goal in bianconero, come Dybala che peró ci ha messo un po' di piú di tre stagioni...). 

Io credo che il segnale piú grosso di questa storia sia la fine definitiva di Pirlo come predestinato. Non voglio accodarmi agli attacchi pesanti degli ultimi giorni. Peró la veritá é che per tutta la stagione la Juve ha provato a perpetuare questo senso di ineluttabilitá e di allenatore predestinato che Pirlo potesse essere, alla stregua di un Guardiola e di un Zidane (ci ha provato, anche era durato molto meno, anche il Milan con Inzaghi o Seedorf). Quest'annata disastrosa fa cadere definitivamente il velo ed ora penso che per il Maestro sará molto dura tirarsi su. Mi spiace tanto, peró io i dubbi su di lui li avevo espressi da subito (troppo compassato per fare l'allenatore) e lui ci ha messo del suo cambiando formazione quasi ogni partita, senza dare l'idea di avere chiaro cosa volesse fare.

Come dicevamo Atalanta (in corsa anche per la Coppa Italia contro la Juve), Napoli e Milan stanno veleggiando. Atalanta-Milan all'ultima giornata potrebbe essere decisiva. Nel frattempo la Lazio  é ormai in Europa League mentre la Roma rischia il recupero del Sassuolo. In coda, il mio Parma é finito in Serie B. Speriamo di tornare presto!


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