17 aprile 2022

SERIE A - Il punto dopo 32 giornate - La Juve ritorna in zona Champions

Comunque la si pensi su quanto Dybala abbia pienamente espresso il suo talento (un discorso che ha colpito ancor piu' chiaramente un giocatore come Javier Pastore o Paul Pogba), la notizia che il campione argentino lascera' la Juve alla fine della stagione segna la fine di un' epoca per lui e per i bianconeri. Io spero rimanga in Italia, ma non ne sono sicuro (snip da sportingnews.com)

PS: questo post esce in ritardo rispetto alle previsioni, sono in vacanza in Costarica con famiglia e amici... PuraVida (con annesso caldo umido da foresta pluviale e frutta squisita)

Rieccoci a parlare di Serie A ad oltre un mese dall' ultima puntata. Da allora ne sono successe di cose, si sono conclusi gli ottavi di Champions e poi abbiamo avuto i quarti. Abbiamo avuto la grossa delusione della Nazionale contro la Macedonia ed abbiamo assistito con malinconia ai sorteggi per i prossimi Mondiali in Qatar. Nel frattempo, abbiamo visto il Liverpool riaprire la corsa in Premier e presentarsi in grande forma agli scontri di campionato ed FA Cup contro il Manchester City.

Per chi fosse interessato, questa era la situazione nel 2021 (Inter di Conte quasi certa dello scudetto mentre esplode la vicenda della SuperLega) e questa nel 2020 (calcio fermissimo ad Aprile causa COVID, ripartira' lentamente tra maggio e giugno) a questo punto della stagione. Tra l' altro, nelle prossime settimane si giocheranno anche le partite di ritorno delle semifinali di Coppa Italia.


Partiamo dalla testa della classifica. Il Milan di Pioli ha mantenuto la testa della classifica nonostante abbia raccolto solo due vittorie di misura e due pareggi senza reti. Sembra che la verve dei vari Giroud, Rebic, Diaz, Messias e Leao sia un po' sottotono. Mi spiace per Leao, secondo un diamante grezzo di altissimo valore: ha una progressione spacca difese piu' brillante di quella di Kaka'. Il problema e' che spesso poi non sa cosa fare quando arriva al limite dell'area. Penso che il prossimo anno andra' in Spagna o Inghilterra, anche se rischia di fare panchina e finire in un ruolo alla Dembele'.

Risultati speculari per l'Inter di Simone Inzaghi (2 pareggi e 2 vittorie). I nerazzurri sembravano usciti dal periodo di crisi e pronti allo sprint finale per lo scudetto come favoriti. Poi si sono arenati ancora. Un altro rilancio e' venuto da una vittoria da Juve proprio contro i bianconeri nel derby di Italia di ritorno. Ora i nerazzurri daranno tutto, puntando sulla partita da recuperare e sperando in un passo falso dei cugini rossoneri. Serviranno piu' goal da Dzeko e Martinez. Peccato che Gosens non giochi, ma d'altra parte con un Perisic in questa forma e' difficile contestare le scelte dell'allenatore.

Al terzo posto, il Napoli di Spalletti si e' parzialmente avvantaggiato della situazione cogliendo 3 vittorie di fila, di cui due sui difficilissimi campi di Verona e Bergamo (un bel contrappasso ai soliti razzisti di questi stadi), in parte rovinato da una sconfitta interna con la Fiorentina. Comunque i partenopei sono ancora li' a giocarsela. Per me sarebbe stupendo se vincessero lo scudetto nell'anno della partenza di Insigne e quella, possibile, di Dries Mertens. Se non ce la fanno loro, allora tifo Milan.

Sembra invece felicemente conclusa la lunga rincorsa della Juventus di Allegri per tornare in zona Champions. I bianconeri hanno perso solo contro l'Inter e per il resto hanno colto tre vittorie e superato i sessanta punti. Ora rimane solo la delusione per come sono andate le cose con il Villareal in Champions (per quanto i problemi del Bayern nei quarti hanno in qualche modo reso meno dure le critiche per i bianconeri). Vedremo come finiranno le cose, ma sappiamo gia' che, salvo sorprese, in campionato, Allegri non potra' fare meglio di Pirlo, nonostante l'arrivo di Vlahovic.

Chiudiamo con le altre nella parte alta della classifica: la Roma di Mourinho sembra in risalita, con un pareggio e tre vittorie (incluso il derby). La Lazio di Sarri le ha vinte tutte tranne il Derby, mettendo in mostra un Ciro Immobile vicino ai 180 goal in Serie A (raggiungerebbe Quagliarella tra il piu' prolifico tra i cannonieri in attivita', tra l'altro con una media reti per partite tra le piu' alte di sempre, presto potra' puntare gente come Batistuta, Del Piero e Beppe Signori, altro idolo della Lazio). Dietro le due romane, la Fiorentina di Italiano (3 vittorie, 1 pareggio) ha addirittura scavalcato l'Atalanta di Gasperini, in caduta libera (2 sconfitte, 1 pareggio ed 1 vittoria) e ormai attaccata all' Europa per salvare la stagione.

In Serie B, nonostante un periodo di risultati positivi, il mio Parma non e' riuscito a raggiungere il treno per il Play Off. Quindi, il purgatorio continuera' per un altro anno.




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