28 ottobre 2019

Un'occhiata sulla serie A dopo 9 giornate




Torniamo ad occuparci di Serie A dopo la nona giornata. Per le puntate precedenti potete cliccare qui e qui. La copertina di questo post non puo' che essere per Luis Muriel, autore di una tripletta contro l'Udinese. Il colombiano e' un giocatore che riesce quasi sempre a farsi provare pronto ed ha segnato goal pesanti ovunque. Siamo al paradosso perche', pur essendo l'attaccante di riserva, Muriel e' il secondo miglior marcatore della serie A dietro Ciro Immobile.

Ma partiamo dall'inizio. Nelle ultime tre giornate la novita' piu' grossa e' sicuramente stata il sorpasso operato della Juve nei confronti dell'Inter dopo la vittoria nel confronto diretto. Lo scorso fine settimana, dopo il pareggio della Juve a Lecce (mancava Ronaldo, una coincidenza?), l'Inter aveva l'occasione di riprendersi il primo posto, ma invece ha rischiato di perdere in casa contro un ottimo Parma. Anche il Napoli ha deluso non andando oltre il pareggio con la Spal. Sicuramente, sia Juventus che Inter e Napoli hanno pagato i grossi sforzi compiuti per vincere nell'ultimo turno di Champions League.

Devo dire pero' che gli (ormai continui) piagnistei di Conte sulla rosa dell'Inter sono esagerati. Certo l'Inter non ha la rosa della Juve, ma in Italia viene subito dopo e abbondantemente avanti alle altre squadre. Dall'allenatore che ha portato la nazionale a giocarsela con Spagna e Germania negli Europei 2016 nonostante una rosa piu' debole di tante altre occasioni passate mi aspetterei di meglio.

D'altro canto invece, l'Atalanta e la Lazio hanno cercato di far dimenticare le brutte prestazioni di coppa con due vittorie: clamoroso il 7 a 1 dell'Atalanta sull'Udinese, pesante il successo in trasferta della Lazio sulla Fiorentina di Montella. Questi risultati (particolarmente il terzo posto dell'Atalanta, davanti al Napoli e a soli tre punti dalla vetta, per non parlare di una media di oltre tre goal a partita) rinforzano gli interrogativi sulla competitivita' generale del nostro calcio in Europa (come e' possibile che Atalanta e Lazio soccombano cosi' facilmente nelle Coppe?). Certo guardando il fantastico scontro di ieri tra Liverpool e Tottenham si puo' capire come in Inghilterra si giochi a livelli di intensita' e precisione difficilmente raggiungibili da noi in questo momento, come tra l'altro indicavamo su un post recente riguardo alla situazione negli altri campionati.

Scendendo nella classifica, la Roma si e' riavvicinata alla zona Champions con una bella vittoria sul Milan nel posticipo di ieri, mentre Cagliari e Parma continuano ad occupare la parte alta della classifica davanti a squadre come Fiorentina e Torino. Fa poi molta tristezza vedere la Samp all'ultimo posto (interessante e in qualche modo triste la coincidenza che ha visto Ranieri sostituire Di Francesco in panchina come sei mesi fa' alla Roma). Sull'altra sponda genovese, invece, c'e' stato il debutto di Thiago Motta come allenatore in Serie A, dove e' subentrato ad Andreazzoli sulla panchina del Genoa con una vittoria sul Brescia.

Concludiamo con qualche commento sul Milan, che nelle ultime giornate ha visto Pioli prendere il posto di Giampaolo, esonerato dopo un inizio campionato deludente. Nonostante una rosa che dovrebbe permetterle di lottare per il quarto posto (penso che Leao sia un talento di grandissime potenzialita'), il Milan ha subito 5 sconfitte in 9 giornate di campionato, segnando 9 reti e subendone 13. E' ancora presto per giudicare il lavoro di Pioli (come forse c'e' stata troppa fredda con Giampaolo), pero' e' evidente che la squadra fa fatica. Io credo che i motivi siano tanti. Ne indico qualcuno, solo per il gusto della discussione: Romagnoli non e' il gran difensore che si dice, certo sa far valere la sua stazza ma non ha un gran senso della posizione secondo me; a centrocampo si cambiano troppo spesso interpreti ed impostazione, su questo Conte insegna, meglio poche idee ma ben chiare; in attacco occorre fare una scelta di fondo tra Piatek e Suso.

Provo a spiegarmi meglio su quest'ultimo punto perche' e' contro-intuitivo: Piatek ha bisogno di laterali che puntino la fascia in velocita' per servirlo dal fondo, o nel corso di ripartenze che colpiscano la difesa avversaria quando e' scoperta; Suso, d'altro canto, esprime il meglio di se' rientrando verso il centro da destra per poter usare il suo micidiale piede sinistro. Certo, spesso dai suoi piedi e la sua creativita' arrivano i pericoli maggiori che il Milan riesce a creare (a parte quando Calhanoglu e Paqueta' sono in giornata, che pero' non succede con abbastanza continuita'), pero' il lato negativo della medaglia e' che, quasi sempre, questo tipo di movimento rallenta un contropiede e permette agli avversari di ricompattare la difesa, forzando il Milan al cross dalla trequarti, che non e' il tipo di giocata per esaltare le caratteristiche di Piatek.  Queste ovviamente sono le mie sensazioni, pero' penso che sia un problema che non e' nato con gli allenatori di quest'anno. Speriamo che il Milan ritrovi la sua strada, e' un patrimonio per tutta la serie A ed il calcio europeo.



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