16 luglio 2022

ANNO x ANNO - Stagione 1980-81 - Il Ritorno degli Stranieri in Serie A

Rudy Kroll e Paulo Roberto Falcao alla loro prima stagione con Napoli e Roma

Questo é un progetto speciale, si chiama ANNO x ANNO. Per l'introduzione ed i link alle puntate precedenti, cliccate qui.

Eccoci quindi con la prima annata del nostro progetto ANNO x ANNO, ovvero la stagione 1980/81. L'Introduzione spiega le motivazioni ed il formato del progetto percui ora andró dritto al nocciolo. Io in quegli anni stavo finendo le scuole elementari a San Martino ed avevo da poco iniziato a giocare nel Cervo di Collecchio. Con la famiglia andavamo sempre in vacanza dalle parti di Marina di Massa e Forte dei Marmi (i Ronchi?), poi iniziammo a frequentare Punta Ala con gli amici Jotti.


Partiamo dall'Inghilterra (non ancora Premier League), dove il Liverpool aveva vinto 4 degli ultimi 5 campionati. L'Aston Villa del capocannoniere Peter Withe (alla pari con lo scozzese Steven Archibald, futuro centravanti del Barcelona), vinse il campionato rimontando l'Ipswich Town, che aveva tenuto la testa della classifica per larga parte della stagione. Archibald si consoló in FA Cup, dove il suo Tottenham (che schierava anche giocatori come  Osvaldo Ardiles e Glenn Hoddle) vinse la finale (ripetuta dopo un pareggio nella prima partita) contro il Manchester City. Mentre il Liverpool, come vedremo, si consoló in Europa.

Passiamo alla Spagna, dove il Real Madrid aveva vinto 5 degli ultimi 6 campionati . Il Real Sociedad, che schierava tra i suoi giocatori il portiere Arconada, Bakero (píu tardi al Barcelona), Alonso (padre del piú famoso Xabi Alonso) e Zamora, vinse il suo primo campionato in rimonta sull'Atletico Madrid. Il Real Madrid (vincitore dei tre campionati precedenti, l'ultimo dei quali proprio davanti al Real Sociedad), allenato dal caro Vujadin Boskov e che schierava tra i suoi Camacho, Stielike, Del Bosque, Gallego, Juanito (vice-capocannoniere) e Santillana (ovvero quasi metá della nazionale spagnola), agganció la squadra basca a 45 punti ma arrivó seconda a causa della differenza reti negli scontri diretti. Il capocannoniere Quini e il suo Barcelona (in cui giocava anche Bernd Schuster, protagonista degli europei 1980 vinti dalla Germania) si consolarono con la Copa del Rey.

Eccoci alla Germania, dove Colonia, Amburgo e Bayern avevano vinto gli ultimi tre campionati. Il Bayern del capocannoniere e pallone d'oro in carica Karl-Heinz Rummenigge (a fine carriera nell'Inter), campione in carica che schierava anche pilastri come Breitner, Augenthaler e Dremmler, vinse il campionato davanti all'Amburgo (che aveva ceduto Kevin Keegan alla fine della stagione precedente) di Beckenbauer (a fine carriera), Kaltz, Magath, Hrubesh, che pure era stato il campione d'inverno. L'Eintracht Francoforte vince invece la Coppa di Germania.

Continuiamo  con la Francia, dove il Nantes aveva vinto il campionato precedente. Il Saint Etienne, squadra in cui si mise in luce il giovane Michel Platini (poi stella della Juve e pallone d'oro per tre anni di fila), vinse il campionato durante un testa a testa che duró tutta la stagione con il Nantes di Bossis. Il Saint Etienne, che schierava anche Battiston e l'olandese Johnny Rep, arrivó anche in finale di Coppa di Francia ma la perse contro il Bastia.

Passiamo all'Italia

Prima di Buffon c'era stato Dino Zoff, Campione d'Europa nel 1968 e poi del Mondo nel 1982. Nel mezzo tanti anni di vittorie e trofei con la Juve.

Arrivamo all'Italia, dove l'Inter di Eugenio Bersellini é campione in carica e puó schierare campioni del calibro di Bordon, Oriali, Marini, Beccalossi, Altobelli, Pasinato e un giovane Bergomi. Tra le 16 squadre, le neo-promosse Como, Pistoiese e Brescia hanno preso il posto delle retrocesse Pescara, Lazio e Milan (queste ultime due, furono mandate in B a seguito dello scandalo del calcio scommesse che travolse anche Paolo Rossi, all'epoca al Perugia. A partire dalla stagione 1980-81, le sostituzioni vennero portate ad un massimo di due, ma la novitá piú grossa fu la riapertura delle frontiere dopo 15 anni di chiusura, che permise ad ogni squadra di ingaggiare un giocatore straniero.

Non ci sono dubbi che quell'estate, l'arrivo piú importante in Italia fu quello di Paulo Roberto Falcao

Fra gli arrivi di quell'anno vi furono Herbert Prohaska (Austria) all'Inter, Liam Brady (Irlanda) alla Juve, Paulo Roberto Falcao (Brasile) alla Roma, Ruud Krol al Napoli, Daniel Bertoni (Argentina) alla Fiorentina, Michel van de Korput (Olanda) al Torino e Jorge Juary (Brasile) all'Avellino. La Roma di Nils Liedholm  (campione con il Milan del Gre-No-Li da giocatore e poi ottimo allenatore) concluse il girone di andata al primo posto davanti all'Inter. I giallorossi, oltre a Falcao (poi chiamato l'ottavo Re di Roma), schieravano un mix di giocatori esperit (Superchi, Spinosi, Turone, Rocca, Benetti, Di Bartolomei ) e giovani promettenti (Ancelotti, Bonetti, Tancredi, Bruno Conti, Di Chiara).

Nel girone di ritorno, la Juventus ed il Napoli si portarono vicino alla Roma e diventarono decisivi gli scontri diretti. La Juve poteva mettere in campo dei veterani come Zoff, Gentile, Scirea, Causio, Furino o Bettega, oltre a giocatori piú giovani ma gia' sperimentati ai mondiali del 1978 come Cabrini e Tardelli. Alla terzultima giornata, al Comunale di Torino, la Juve senza l'infortunato Tardelli e lo squalificato Bettega (squalifica molto controversa) si giocó lo scudetto con la Roma del capocannoniere Pruzzo. La partita diverrá famosa fino ai giorni nostri per il famoso goal annullato a Turone al 75mo minuto (per un fuorigioco poi rivelatosi molto dubbio) mentre la Juve era in 10 per l'espulsione di Furino. La partita finí 0 a 0 e fu l'inizio di una rivalitá velenosa tra Juventus e Roma.


La Juventus (che in rosa ha anche un certo Cesare Prandelli) guadagnó lo scudetto grazie alle vittorie delle ultime due partite, mentre la Roma si dovette consolare con la Coppa Italia. Nonostante le recriminazioni, i bianconeri hanno il miglior attacco e la miglior difesa. Ottima stagione anche per il Cagliari e per il Catanzaro di Massimo Palanca, grande tiratore da lontano di quegli anni.  Una breve menzione per il mio Parma, che in quegli anni gioca in Serie C e non va oltre un tredicesimo posto.


Partiamo qui dalle "altre coppe" per poi dare piú spazio alla Champions in fondo alla sezione. In Coppa delle Coppe (dove accedevano le vincitrici delle coppe nazionali), la Dinamo Tbilisi diventó campione dopo il Valencia di Mario Kempes (per le italiane, la Roma uscí ai sedicesimi). In Coppa UEFA (dove accedevano le squadre arrivate dietro la prima nel loro campionato l'anno precedente, 2 o 3 a seconda dei campionati), l'Ipswich Town di Bobby Robson, giá secondo in campionato quell'anno, vinse la Coppa (l'anno prima aveva vinto l'Eintracht Francoforte) con John Wark capocannoniere davanti a giocatori come Hrubesh o Platini (per le italiane, la Juventus uscí ai sedicesimi e il Torino agli ottavi). La Coppa Libertadores invece, fu vinta dal Flamengo dei grandi Zico (capocannoniere) e Junior contro i cileni del Cobreloa. Il Flamengo cosí, successe agli uruguaiani del Nacional di Montevideo.

Il Liverpool aveva giá vinto due volte la Coppa prima di essere interrotto da due vittorie del Notthingam Forest. L'allenatore Bob Paisley sará per tanti anni l'unico ad aver vinto tre Champions, lo raggiungeranno piú avanti Ancelotti e poi Zidane.

L'edizione della Coppa Campioni 1980-81 vede la partecipazione dei soli vincitori dei rispettivi campionati nazionali dell'anno precedente (sará cosí ancora per molti anni). Per l'Italia partecipa l'Inter, campione d'Italia 1980. I campioni in carica sono i giocatori del Notthingam Forest di Peter Shilton (il portiere di Inghilterra Argentina 1986), che nel 1979 hanno battuto l'Amburgo di Kevin Keegan. La formula non prevede una fase a gruppi, ma direttamente dei sedicesimi di finale con partite di andata e ritorno.

L'Inter, tornato in Coppa Campioni dopo 8 anni, riesce a raggiungere le semifinali dopo aver avuto ragione di clienti difficili come Nantes (dominante in Francia in quegli anni) e Stella Rossa. In semifinale peró i nerazzurri trovano il Real Madrid di Boskov e all'andata perdono 2 a 0 al Bernabeu per le reti Juanito e Santillana (ritornerá come bestia nera nella storia del biscione). Al ritorno l'Inter vince 1 a 0 con rete di Bini ma non basta e passa il Real. Nell'altra semifinale, il Liverpool affronta l'altra favorita, il Bayern del pallone d'oro Rummenigge e del leggendario Paul Breitner (saranno entrambi in campo contro l'Italia nela finale moandiale del 1982 e Breitner segnerá il goal della bandiera per la nazionale tedesca). Le partite sono molto equilibrate: 0 a 0 a Liverpool e 1 a 1 a Monaco. Passa il Liverpool per la regola dei goal in trasferta.

Nella finale di Parigi, il Liverpool vince di misura per 1 a 0 sul Real Madrid. Gli inglesi schierano nomi rimasti nella storia del calcio, come gli scozzesi Graeme Souness (poi venuto anche in Italia alla Samp, dove vincerá una Coppa Italia) e Kenny Dalglish o il portiere Ray Clemence. Continua quindi il dominio inglese sulla Coppa, che dura dal 1976. Con questa terza vittoria, il Liverpool raggiunge Ajax e Bayern Monaco. Souness vincerá quindi tre coppe campioni al Liverpool (anche quella contro la Roma del 1984), oltre a 5 campionati e varie coppe.



Chiudiamo con l'assegnazione del pallone d'oro 1981 (all'epoca potevano essere premiati solo giocatori europei). Rummenigge (vincitore e capocannoniere in campionato e semifinalista in Champions, dove é capocannoniere alla pari con Souness) vince per il secondo anno di fila. Schuster si piazza ancora nei primi tre, in compagnia dell'eterno Breitner. La mia impressione é che in quegli anni ci si basava piú sui resoconti dei giornalisti visto la scarsitá di immagini televisive. 

Io ovviamente devo fare affidamento alle statistiche e ai miei gusti dato che la memoria mi aiuta meno che in anni recenti. Volendo aggiungere anche calciatori non europei, direi che Zico avrebbe meritato per il ruolo di protagonista nella Copa Libertadores vinta dal Flamengo (per quanto la finale fu giá ad inizio della stagione 1981-1982, almeno nel calendario europeo), oltre che per la massa di goal che segnava all'epoca (era considerato ció che diventarono prima Platini e poi Maradona qualche anno dopo). Poi dietro a Rummenigge metterei Souness per la grande annata al Liverpool. 

Poi sono arrivati i vari Romario, Ronaldo, Rivaldo, Ronaldinho, Kaká e Neymar, ma per anni, il miglior giocatore del Brasile dopo Pelé era per tutti lui, Arthur Coimbra Antunes, detto Zico

Tra gli italiani, menzionerei Cabrini e Tardelli per le belle prestazioni e le reti che hanno aiutato la Juve a vincere lo scudetto, Pruzzo per il titolo di capocannoniere e la Coppa Italia, Altobelli per il numero di reti segnate in campionato, nazionale e Coppa Campioni.

Fonti per informazioni e snip:

- Wikipedia

- Worldfootball.net

- storiedicalcio.altervista.org

- uefa.com

- solocalcio.com

- ilnobilecalcio.it

- occhionotizie.it

- wikiwand.com/it/Serie_A_1980-1981

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