27 agosto 2025

ANNO x ANNO: Mondiali 1990

 

La formazione azzurra che debuttó ai Mondiali contro l'Austria. Carnevale uscí quasi subito per Schillaci, poi anche Vialli per Baggio (con le saghe giornalistiche sull'infortunio del doriano). Troppa pressione sugli azzurri? 

Questo é un progetto speciale, si chiama ANNO x ANNO. Per l'introduzione ed i link alle puntate precedenti, cliccate qui.

I Mondiali 1990 furono forse quelli che seguí piú intensamente in tutta la mia vita. Era l'estate delle Notti Magiche, io stavo preparando la maturitá e presto sarei partito per un lungo viaggio in Interrail prima di cambiare vita andando all'Universitá. Fu un grande dispiacere in un'estate bellissima. L'Italia era la squadra piú forte e completa secondo me. Avrebbe meritato di vincere ed infatti, uscí in semifinale senza aver mai perso una partita e avendo subito un solo goal (non conto la finalina con l'Inghilterra, dovrebbero abolirle quelle partite). Fu forse la squadra azzurra piú forte che io ho mai visto (sulla carta quella del 2002 lo era ancora di piú ma credo fosse piú divisa e male allenata, ne parleremo). Dovendo scegliere un dispiacere ricevuto dalla maglia azzurra credo che questo sia il piú alto (piú ancora che il Mondiale 1994, dove avemmo molta fortuna), davanti all'Europeo 2000 e alla mancata qualificazione del 2022. Ora peró andiamo con ordine, tanto si sa giá come andó a finire.

L'avvicinamento dell'Italia ai mondiali 

La nazionale di Vicini non dovette affrontare un percorso di qualificazione ai mondiali, in quanto paese ospitante (cosí come l'Argentina come campione in carica). Dopo il bel calcio mostrato agli Europei 1988, Vicini cercó di usare le amichevoli (vedere italia1910.com per tabellini e highlights) disputate tra Ottobre 1988 e Marzo 1990 per sperimentare vari giocatori ed alternative. Nella stagione 1988-89, ad esempio, l'Italia giocó in amichevole contro  Norvegia, Olanda (vittoria con rete di Vialli sui Campioni d'Europa, esordio di Roberto Baggio in nazionale), Scozia, Danimarca, Austria, Romania (unica sconfitta), Uruguay (pareggio con rete di Baggio) e Ungheria. In quella stagione, oltre ai giocatori giá provati nel biennio precedente, Vicini sperimentó Berti, Baggio, Marocchi, Crippa, Borgonovo, Carnevale.

Nella stagione 1989-90, l'Italia giocó in amichevole con Bulgaria, Brasile (sconfitta), Algeria (ultima vittoria poi tutti 0-0), Inghilterra, Argentina, Olanda e Svizzera (ultima amichevole, a Marzo 1990). L'ossatura della formazione rimase piú o meno la stessa degli Europei anche se si videro piú partecipazioni di De Agostini Carnevale e Baggio. Vialli e Giannini giocarono quasi sempre, mentre Mancini era spesso in panchina. Gli unici esperimenti furono quelli di Vierchowod (per Ferri) e Schillaci (per Vialli o Carnevale). Bisogna ammettere che, mentre per Bearzot nel periodo 1984-86 gli stimoli dalle squadre di club erano stati abbastanza miseri, per Vicini fu il contrario: nel biennio 1988-90, si poteva vedere il Milan di Sacchi a dominare in Europa, l'Inter di Trapattoni a vincere uno scudetto a suon di record, il Napoli a vincere scudetto e Coppa UEFA nello stesso anno, la Juve di Zoff ha vincere Coppa Italia e Coppa UEFA, la Sampdoria in due finali di Coppa delle Coppe consecutive, la Fiorentina a mettere in mostra la coppia Baggio-Borgonovo.

Mi servo della pagina FB "Alto Calcio Anni '80-'90" per mettere una foto del debutto di Roberto Baggio con la Nazionale A, il 16 Novembre 1988 nella vittoriosa amichevole contro i Campioni d'Europa dell'Olanda.

Le altre squadre qualificate

Il Mondiale di Italia 1990 si svolsero dal 8 Giugno al 8 Luglio in dodici stadi differenti, tra cui San Siro per il gioco di apertura e l'Olimpico di Roma per la finale. L'organizzazione dei Mondiali fu assegnata all'Italia nel 1984 e la sfida principale fu l'ammodernamento di stadi considerati obsoleti. La formula del torneo rimase la stessa di Messico 1986.  Le qualificazioni ai Mondiali 1990 videro la partecipazione di 116 squadre per 24 posti disponibili (due dei quali erano peró giá presi da Italia e Argentina). 10 posti erano stati presi dall'Argentina di Diego Armando Maradona, dal Brasile di Antonio Careca, dalla Colombia di Carlos Valderrama, dall'Uruguay di Enzo Francescoli, dal Camerun di Roger Milla oltre che da Costarica,  Egitto, Corea del Sud, Emirati Arabi Uniti e Stati Uniti (non sono riuscito a riconoscere giocatori sufficientemente conosciuti in queste squadre). Il Messico era stato squalificato dal Mondiale 1990, mentre Cile fu squalificato dai Mondiali 1990 e 1994 perché il suo portiere finse di essere colpito da un petardo durante una partita di qualificazione contro il Brasile (il portire fu poi squalificato a vita).

L'Europa aveva il contingente piú alto con i rimanenti 14 partecipanti. Oltre all'Italia, si qualificarono: l'Austria di Toni Polster, la Cecoslovacchia di Toni Skuhravi, la Romania di Gheorge Hagi, l'Unione Sovietica di Oleg Protassov, la Scozia di Gary McAllister, la Svezia di Glenn Stromberg, la Germania di Lothar Matthaus, la Jugoslavia di Dragan Stojkovic, il Belgio di Enzo Scifo, la Spagna di Emilio Butragueno, l'Inghilterra di Gary Lineker, l'Irlanda di John Aldridge e l'Olanda di Marco Van Basten. La principale assente tra le squadre europee, come agli Europei 1988, era la Francia, allenata da Michel Platini. Altre assenti di rilievo furono la Danimarca, il Portogallo e la Bulgaria. Il pallone ufficiale era sempre Adidas, chiamato "Etrusco unico".  



Ovviamente, i Campioni del Mondo dell'Argentina e quelli d'Europa dell'Olanda erano tra i favoriti, insieme ai soliti Germania e Brasile. L'Italia peró non poteva nascondersi: le sue squadre di Club avevano vinto 5 delle 6 Coppe Europee negli ultimi due anni. Gli azzurri giocavano in casa ed avevano una delle generazioni di calciatori piú forti della sua storia. Le teste di serie ai sorteggi per la creazione dei sei gironi erano Italia, Argentina, Brasile, Germania, Belgio e Inghilterra.

I convocati dell'Italia

Alla fine Vicini scelse la linea della continuitá, continuando a convocare i giocatori che avevano giocato negli ultimi 4 anni. Rispetto alle convocazioni per gli Europei 1988, gli unici cambi erano quelli di Pietro Vierchowod per Roberto Cravero, Nicola Berti per Luca Fusi, Giancarlo Marocchi per Francesco Romano, Andrea Carnevale per Alessandro Altobelli, Roberto Baggio per Ruggiero Rizzitelli, Aldo Serena (un attaccante) al posto di Giovanni Francini (un difensore) e due convocati in piú: il terzo portiere Luca Pagliuca e l'attaccante Totó Schillaci, che si era in messo in luce con la Juve di Zoff in quella stagione insieme a Pierluigi Casiraghi. Rimase a casa Stefano Borgonovo, che comunque aveva giocato poco anche nel Milan quell'anno. Io personalmente vedevo meglio Tassotti rispetto a Bergomi e Vierchowod rispetto a Ferri (giá agli Europei) e vedevo Pagliuca e Tacconi piú in forma di Zenga.


L'andamento dei vari gruppi

L'Italia era nel Gruppo A insieme a Austria, Cecoslovacchia e Stati Uniti. Gli azzurri debuttarono in un Olimpico gremito contro l'Austria con questa formazione: Zenga; Bergomi, Ferri, Baresi, Maldini; Donadoni, Ancelotti, Giannini, De Napoli; Vialli e Carnevale (praticamente la stessa degli Europei con Carnevale al posto di Mancini). Bergomi era ancora il capitano. Fu una partita difficile con l'Italia che faceva fatica a bucare la difesa avversaria. Nel primo tempo, Carnevale non concluse a rete una bella combinazione con Vialli e mancarono occasioni anche Giannini e Vialli. Nel secondo tempo entrarono De Agostini per Ancelotti e Schillaci per Carnevale. Proprio Schillaci inizió il suo incredibile mondiale insaccando un bel cross di Vialli. Finí 1 a 0 per l'Italia. Nell'altra partita, la Cecoslovacchia battté nettamente gli USA per 5 a 1 con doppietta di Schuravy.

Nella seconda partita nel girone, gli azzurri affrontarono all'Olimpico gli Stati Uniti. Vicini avea inserito Berti al posto di Ancelotti. L'Italia passó in vantaggio rapidamente con un gran goal di Giannini su velo di Vialli, che poi sbaglió anche un rigore. Nel secondo tempo, Zenga fece un miracolo su una punizione avversaria e Schillaci, ancora subentrato a Carnevale (che mandó a quel paese Vicini e non giocherá piú), andó vicino al goal di testa, ma finí 1 a 0. Nell'altra partita, la Cecoslovacchia batté anche l'Austria per 1 a 0, percui ora la partita Italia-Cecoslovacchia era essenziale per decidere il primo posto nel girone visto che erano entrambe giá qualificate.

La panchina azzurra contro la Cecoslovacchia, segni di attrito?

Vicini approfittó della partita per provare da titolare (a furor di popolo) la coppia Schillaci-Baggio (giá prevista per la Juve dell'anno seguente, dato il tumultuoso passaggio di Baggio alla Juve prima dei Mondiali). Non ne rimase deluso: l'Italia creó tantissime occasioni e vinse 2 a 0 con le loro reti. Quella di Baggio (autore di una prova stupenda) rimase una delle piú belle che ha marcato in nazionale e una delle piú belle del mondiale. Ora Vicini si trovava con un grossissimo dilemma perché, arrivato al Mondiale con la previsione di basarsi su Vialli e Carnevale, si trovó Baggio e Schillaci in forma smagliante. Vittoria inutile invece per l'Austria contro gli Stati Uniti per 2 a 1.

Questa fu la partita che mise Roberto Baggio sulla vetrina mondiale. Fece una prestazione maestosa. Peró non si puó scordare che anche Giannini e Donadoni stavano facendo molto bene, per non parlare della difesa, con Baresi e Maldini in grande forma.

In realtá il Mondiale si aprí con il Gruppo B (Argentina, Romania, Camerun, Unione Sovietica), perché, come da tradizione, era la squadra campione in carica a debuttare dopo la cerimonia di apertura. L'Argentina giocó a San Siro contro il Camerun in un caldo pomeriggio di giugno e probabilmente pensava di cavarsela facilmente, potendo schierare giocatori come Pumpido, Ruggeri, Sensini, Batista, Burruchaga, Balbo e, dalla panchina, Caniggia, oltre ovviamente al pibe de oro Maradona. Invece fu il Camerun, con una stupenda tenuta e due cartellini rossi, ad imporsi per 1 a 0 con Oman Biyick, che andó a prendere in cielo un pallone altissimo, aiutato da una gatta di Pumpido (vi ricorda il Mondiale 2022?). Nella partita successiva contro l'Unione Sovietica (che aveva perso la prima partita per 2 a 0 con la Romania), l'Argentina doveva assolutamente vincere, e lo fece per 2 a 0, mentre il Camerun faceva il miracolo e batteva 2 a 1 la Romania con doppietta di Roger Milla (che inizió cosí il suo mitologico mondiale). Nell'ultima partita del girone, l'Argentina riuscí solo a pareggiare 1 a 1 con la Romania e passó solo come miglior terza, mentre il Cameroon crollava per 4 a 0 contro l'Unione Sovietica.

Nel Gruppo C (Brasile, Costa Rica, Scozia, Svezia), la grande sorpresa fu la qualificazione della Costarica, unita agli 0 punti della Svezia. Il Brasile era in una fase di transizione e schierava giocatori come Taffarel, Mozer, Dunga, Almeao, Valdo, Branco, Muller e Careca, mentre Romario e Bebeto (i futuri goleador di USA 1994), sedevano in panchina. Careca si fece subito vedere con una doppietta nel 2 a 1 contro la Svezia (tra gli svedesi segnó Tomas Brolin, futuro attaccante del mio Parma). Il Costarica batté per 1 a 0 la Scozia, ma poi perdette nella seconda partita per 1 a 0 contro il Brasile (rete di Muller). La Scozia si rifece battendo per 2 a 1 la Svezia (rete di Stromberg per gli svedesi), ma poi perse ancora 1 a 0, stavolta con il Brasile (ancora Muller a segno), nella terza partita, mentre il Costarica andó a battere anche la Svezia e conquistó il secondo posto nel girone.

Il Gruppo D (Germania, Jugoslavia, Colombia, Emirati Arabi Uniti) vedeva i tedeschi come favoriti e Colombia e Yugoslavia a disputarsi l'altro posto utile. La Germania aveva una squadra molto concreta e atletica, potendo contare su Illgner, Autenthaler, Berthold, Retuer, Hassler, Matthaus, Brehme, Voller e Klinsman (con Riedle, Moeller e Littbarski in panchina). I tdeschi partirono subito forte battendo la Jugoslavia (una squadra molto dotata con Stojkovic, Katanec, Savicevic, Vujovic, Pancev e Prosinecky a disposizione) per 4 a 1, mentre la Colombia del famoso portiere René Higuita batteva gli Emirati per 2 a 0. La Jugoslavia si riprese nella seconda partita battendo la Colombia per 1 a 0, mentre la Germania dilagava per 5 a 1 con gli Emirati (ancora a segno Klinsmann e Matthaus piú doppietta di Voeller). Anche la Jugoslavia strapazzó gli Emirati (4 a 1 con doppietta di Pancev) e finí seconda dietro i tedeschi, mentre la Colombia prese il terzo posto utile pareggiando 1 a 1 con la Germania.

Il Gruppo E (Spagna, Corea del Sud, Belgio, Uruguay) era forse il piú equilibrato. Il Belgio aveva giocatori come Preud'homme e Scifo ma era una squadra in declino. La Spagna invece poteva ancora contare su campioni del Real come Butragueno, Michel e Sanchis e l'Uruguay, detentore dell'ultima edizione della Copa America, era una squadra che poteva contare sul talento di Ruben Paz, Enzo Francescoli e Ruben Sosa, oltre che sulle reti di Carlos Aguilera e la grinta di José Perdomo. Nella prima partita il Belgio regoló per 2 a 0 la Corea (che era lontana dalla squadra di oggi), mentre Uruguay e Spagna si fermarono sullo 0 a 0. Nella seconda partita, il Belgio sorprese tutti battendo l'Uruguay per 3 a 1, mentre la Spagna batté 3 a 1 la Corea con tripletta di Michel. Nell'ultima partita, la Spagna si prese il primato del girone battendo il Belgio per 2 a 1, mentre l Uruguay batté la Corea con una rete a tempo scaduto di Daniel Fonseca e agguantó il terzo posto utile.

Nel Gruppo F (Inghilterra, Olanda, Egitto, Irlanda), l'Inghilterra (che aveva aggiunto a Lineker e Bryan Robson anche Chris Waddle, Paul Gascoigne e, inizialmete in panchina, David Platt), si ritrovó subito di fronte l'Irlanda, sua bestia nera agli Europei. Fini 1 a 1 (rete di Lineker per gli inglesi, ovviamente sentiva l'odore dei Mondiali), mentre i Campioni d'Europa dell'Olanda, ora allenati da Leo Beenhakker, non riuscirono ad andare oltre il pareggio con l'Egitto. Nella seconda giornata, gli olandesi colsero uno scialbo 0 a 0 contro l'Inghilterra (sembrava proprio che Gullit, Van Basten e Rijkaard avessero dato giá tutto con il Milan), in una partita che rimase nella memoria per gli incidenti tra i tifosi, mentre l'Egitto costringeva al pareggio anche l'Irlanda. Nell'ultima partita, l'Inghilterra si prendeva il primo posto battendo di misura l'Egitto, mentre l'Olanda coglieva il suo terzo pareggio, stavolta con l'Irlanda e passava solo come miglior terza.

Questa formula é quella che poi sará usata per la versione allargata degli Europei. A me non piace perché praticamente passano quattro terze squadre su sei e questo toglie molto pathos alle partite dei gruppi. 

Passiamo agli Ottavi di Finale e partiamo dall'Italia ovviamente. Gli azzurri capitarono contro l'Uruguay, arrivato terzo nel Girone E. Vicini rimise Schillaci e Baggio in campo titolari ed i due crearono subito varie occasioni (venne annullato un goal su punizione per un dubbio fuorigioco). Gli azzurri dominavano ma non riuscirono a sbloccare il risultato fino al 65mo (nel frattempo era entrato anche Serena per Berti) con un bellissimo tiro di Schillaci. Nel finale raddoppió Serena mettendo al sicuro il passaggio del turno.



Totó Schillaci sta per scoccare il goal del meritatissimo vantaggio azzurro. É stata una meteora, ma per quel mese ad Italia '90 sembrava proprio che stesse replicando la gloria di Paolo Rossi del Mundial 1982. Fu capocannoniere con 5 reti e arrivó secondo al Pallone D'Oro dietro Lothar Matthaus (un'esagerazione secondo me). Lo amavamo tutti.

Facciamo ora un riassunto delle altre partite. Il Camerun continuó a stupire battendo la Colombia per 2 a 1 ai supplementari (un'altra doppietta per Roger Milla, che approfittó anche di un erroraccio di Higuita). La Cecoslovacchia fu fortunata e capitó con il Costarica che riuscí a batter per 4 a 1 con una trippletta di Thomas Skuhravi, che ovviamente diventó poi un oggetto di desiderio del mercato durante quell'estate. L'Irlanda invece riuscí a raggiungere una storica qualificazione ai quarti dopo aver eliminato la Romania di Hagi ai rigori, al termine di una partita senza reti. La Spagna invece fu eliminata dalla Jugoslavia, che guadagnó i quarti con una bella doppietta di Stojkovic.

Devo invece parlare un po' piú a lungo di Brasile-Argentina e Germania-Olanda perché furono due finali anticipate. La prima partita si giocó allo Stadio delle Alpi di Torino. I brasiliani misero l'Argentina sotto assedio creando varie azioni (ottimo Goycochea in porta per gli argentini) con Muller, Alemao e Careca e colpendo un palo con Dunga. Poi, quando la partita sembrava avviata ai supplementari, Maradona inventó un assist incredibile per Canniggia che superó Taffarel e mise in rete per l'1 a 0 finale. 

Nell'altra partita, la Germania e l'Olanda si affrontavano a San Siro in quella che era una rivincita della semifinale degli Europei 1988. Anche questa volta, fu una partita molto intensa, con nervosismo da entrambe le parti. La partita rimase famosa per la doppia espulsione di Voeller e Rijkaard, coinvolti in una minirissa con uno sputo su Voeller dell'olandese. Gli olandesi ebbero alcune buone ocasioni (anche Van Breukelen fece grandi parate), ma la Germania passó in vantaggio con Klinsmann e poi raddoppió con Brehme.  Gli olandesi continuarono a spingere e segnarono con Koeman su rigore, ma il risultato rimase 2 a 1 e gli olandesi dovettero andare a casa con un Van Basten particolarmente opaco. La partita peró fu forse la piú bella del Mondiale.

Il famoso sputo di Rijkaard su Voeller (quell'anno Rijkaard era nervosissimo, si vide anche nel finale di stagione con il Milan quando si fece espellere due volte)

Passiamo ai quarti di finale. L'Italia era capitata con l'Irlanda, rivelazione del torneo come giá agli Europei 1988. Vicini confermó la formazione con Baggio e Schillaci titolari, mettendo peró De Agostini al posto di Ancelotti. L'Italia passó in vantaggio con una rete di Schillaci (sembrava che ogni palla che toccasse andasse dentro) che approfittó di una respinta del portiere su tiro violento di Donadoni. Gli azzurri fecero piú fatica del previsto a trovare spazi contro una squadra molto chiusa che cercava le palle alte per i suoi in attacco. Baggio e Schillaci si videro annullati due goal per fuorigioco inesistente e Schillaci prese una traversa su una stupenda punizione. L'Italia ora poteva concentrarsi sulle semifinali, anche se c'erano molte discussioni sui giornali sullo stato d'animo di Gianluca Vialli, il giocatore che doveva essere il protagonista dell'Italia a questi mondiali.



Negli altri quarti di finale, l'Argentina buttó fuori la Jugoslavia ai calci di rigore (anche Maradona sbaglió per gli argentini, ma gli Jugoslavi fecero peggio), mentre la Germania buttó fuori la Cecoslovacchia grazie ad un rigore di Matthaus. Il quarto piú eccitante fu Camerun - Inghilterra. Passarono gli inglesi vincendo 3 a 2 grazie a un gran goal di Platt e due rigori trasformati da Lineker mentre il Camerun era avanti per 2 a 1. Fu un grande dolore per me perché quel Camerun stava per fare la storia e avrebbe meritato con tutte le occasioni che aveva creato.

Non fu in quella partita che danzó, ma in quella precedente; peró voglio rendere omaggio a Roger Milla per aver fatto sognare il suo paese, e tanti di noi, a quei Mondiali.

Passiamo guindi alle semifinali. L'Italia si spostó a giocare al San Paolo di Napoli per la partita con l'Argentina e ovviamente c'era timore che i napoletani avrebbero tifato per il loro idolo Diego. Non fu cosí (anche se Maradona fece pressing psicologico) peró forse si guastó qualcosa nella chimica della nazionale. La sorpresa fu che, nonostante la squadra avesse fatto molto bene con la coppia Baggio-Schillaci, Vicini decise di lasciare fuori Baggio e rimettere titolare Vialli. Inizialmente le cose andarono come sperava lui, perché l'Italia passó in vantaggio con Schillaci proprio su un tiro di Vialli respinto dal portiere. Sembrava che le cose potessero mettersi bene per l'Italia, l'Argentina non sembrava troppo pericolosa, anche se nel secondo tempo gli argentini ci diedero vari grattacapi. Il goal del pareggio venne su una uscita ridicola di Zenga su un colpo di testa di Canniggia male controllato da Ferri (il mio senno di poi: secondo me ci volevano Ancelotti, che si era ripreso dalla contrattura, e Vierchowod in quella partita). Nei supplementari, l'Italia colse una traversa con Baggio (entrato nel secondo tempo come Serena, al posto di Vialli) su punizione, poi fu la lotteria dei rigori e sbagliammo con Donadoni e Serena. Fu una delusione enorme ed anche l'inizio di una maledizione. L'Italia fu sconfitta ai rigori in altri due mondiali dopo quello.

Un incubo che mi assale ancora. Il finale piú brutto per una bellissima favola. Dopo quella sconfitta ero cosí deluso che smisi di seguire il calcio con la stessa passione e assiduitá per vari anni.

Anche Germania-Inghilterra finí ai rigori dopo che i tempi regolamentari erano finiti sull'1 a 1 (rete di Brehme su punizione deviata e pareggio molto bello di Lineker). L'Inghilterra perse e cosí andó alla finalina contro l'Italia (che serví a Schillaci per vincere la classifica cannonieri con un'altra rete) La Germania cosí si guadagnó la sua terza finale mondiale consecutiva, che era anche una rivincita contro l'Argentina di Maradona. Fu una bruttissima finale, vinta dai tedeschi vinta dai tedeschi grazie ad un rigore messo a segno da Andreas Brehme (morto a Febbraio 2024) con l'Argentina finita in 9 a causa di due espulsioni. Tra le due squadre sicuramente aveva meritato di piú la Germania per quello che aveva mostrato durante il Mondiale. Quella finale, con gli inni del pubblico al momento dell'inno argentino, fu uno degli strappi che portó all'addio di Maradona a Napoli, alla Serie A e all'Italia, insomma la fine di un'era

Le due formazioni all'Olimpico prima di iniziare.

L'inno argentino fischiato dai tifosi italiani all'Olimpico, Maradona che dice Hijos de Puta, sta finendo l'idilio italiano del Pibe de Oro, che scapperá letteralmente dall'Italia ad inizio 1991


La formazione dei Campioni del Mondo 1990. Con l'unificazione della Germania qualche mese dopo, si pensava che la nazionale sarebbe diventata ancora piú forte. Non fu cosí.


Italia '90 fu il Mondiale con la media-goal tra le piú basse di sempre. Sicuramene fu molto equilibrato, peró io non condivido le critiche, fu un ottimo mondiale con squadre molto forti. Penso che l'Olanda fu la delusione maggiore rispetto alle attese e l'Inghilterra invece fece un'ottima prestazione, oltre le attese. Le sorprese furono il Camerun e l'Irlanda. L'Italia mostró una grandissima difesa con un Baresi favoloso. Anche Donadoni fece un gran mondiale. Mi dispiaque soprattutto per loro. Il tentativo di replicare l'onnipotenza del Milan di Sacchi spingerá, un anno dopo, a chiamare il tecnico di Fusignano sulla panchina azzurra, dopo che Vicini fallí le qualificazioni agli Europei 1992. A quel punto, con Vicini fuori anche Vialli fece dichiarazioni molto pesanti contro Vicini, secondo me ingiuste.

Il sogno si é infranto, ma é stato bello comunque averlo.

Erano in formissima. Un errore non farli partire insieme con l'Argentina. Per me in quel mondiale Baggio era addirittura meglio che nel 1994


Chiudiamo ricordando che, quello stesso anno, l'Egitto vinse la Coppa d'Africa contro il Camerun.



Fonti per informazioni e snip:
- Wikipedia
- mondialidicalcio.org
- storiedicalcio.altervista.org
- Italia1910.com
- Solocalcio.com
- Fifa.com
- gameofgoals.it
- vivadiego.com
- ultimouomo.com
- memorieondiali.it
- quattrotretre.it

Nessun commento: