Questa é l'Italia che affronterá la Spagna agli Europei. Si vedono giá chiari i segni per Italia 1990. Certo rimase sempre la delusione per il senso di incompiutezza della carriera di Roberto Mancini in azzurro (spesso sostituito da Altobelli nel 1988 e mai protagonista nel 1990). Comunqe una squadra di altissima qualitá.
Gli Europei del 1988 si giocarono in Germania Ovest (siamo a due anni dalla riunificazione tedesca, dopo la caduta del Muro di Berlino) e vide la partecipazione di 8 squadre: la Germania come paese ospitante e altre sette squadre provenienti da 7 gruppi di qualificazione. Erano gli Europei in cui, ci si aspettavano grandi cose da giocatori come Lothar Matthaus, Michael Laudrup, Gianluca Vialli, Emilio Butragueno, Gary Lineker, Igor Belanov e Ruud Gullit (anche Jean Pierre Papin, ma la Francia rimase fuori dalla competizione sorprendendo tutti). Alla fine la stella principale sará Marco Van Basten.
L'Italia veniva dalla delusione dei Mondiali 1986, che avevano portato all'addio, dopo oltre 10 anni, del CT Enzo Bearzot . Al suo posto venne nominato Azeglio Vicini, un romagnolo che da 10 anni era l'allenatore dell'Italia Under 21. Con l'Under 21, Vicini aveva raggiunto tre volte i quarti finale degli Europei ed una volta la semifinale. Nel 1986, riuscí ad arrivare in finale (che perdemmo ai rigori con la Spagna, un segnale?) portando una generazione di giocatori che segneranno il calcio italiano per anni, come Zenga, Carobbi, Ferri, Francini, Maldini, Berti, Donadoni, Giannini, Matteoli, Baldieri, Borgonovo, Mancini e Vialli (De Napoli era gia' stato precettato per i Mondiali 1986). Mi ricordo bene l'impressione di freschezza che mi dava guardare quella Under 21. Vicini cerco di portare alcuni di quei giocatori e di quello spirito alla nazionale maggiore.
I Gruppi di Qualificazione (Settembre 1986 - Dicembre 1987)
Le squadre partecipanti ai gruppi di qualificazione erano 32, divise in 7 gruppi in cui si giocavano partite di andata e ritorno e passava solo la prima squadra di ogni gruppo. L'Italia non era testa di serie e venne sorteggiata nel Gruppo 2, insieme a Svezia, Portogallo, Svizzera e Malta. La prima partita dell'Italia di Vicini fu un'amichevole, giocata a Bologna contro la Grecia nell'Ottobre del 1986. Fra i titolari del Mondiale 1986, Vicini rimise in campo solo Bergomi, Altobelli (gli unici due che giocarono anche ai Mondiali 1982, poi verrá chiamato anche Cabrini in qualche occasione), Bagni e De Napoli. Vicini mise Zenga in porta al posto di Galli e restituí a Franco Baresi il suo ruolo di libero. Vialli era il centravanti insieme ad Altobelli. L'Italia vinse 2 a 0 con una doppietta di Bergomi.
La prima partita di qualificazione degli azzurri si giocó il 15 Novembre 1986, a San Siro, contro la Svizzera. Vicini schieró questa formazione: Zenga, Bergomi, Cabrini (capitano, poi sostituito da Francini), Bagni, Dario Bonetti, Franco Baresi, Donadoni (poi sostituito da Serena), Ancelotti, Altobelli, Dossena,Vialli. L'Italia vinse per 3 a 2 con rete di Donadoni e doppietta di Altobelli, secondo capitano degli azzurri. A dicembre l'Italia vinse a Malta con reti di Ferri e Altobelli (che tra l'altro sbaglió due rigori); si videro in campo anche Nela, Bagni, De Napoli, Matteoli e Giannini. A Gennaio 1987, l'Italia ribatté Malta per 5 a 0 (ancora una doppietta per Altobelli, che forse segnó uno dei suoi piú belli di sempre in nazionale), mentre a Febbraio gli azzurri colsero forse il risultato piú importante delle qualificazioni andando a vincere a Lisbona per 1 a 0 (ancora Altobellli) contro il Portogallo.
Dopo due amichevoli a reti inviolate contro la Germania Ovest e la Norvegia nell'Aprile e Maggio 1987 (in cui giocarono anche De Agostini e Tricella), ad inizio giugno 1987 l'Italia perse un'importante partita delle qualificazioni per 1 a 0 in Svezia (Roberto Macini sbaglió un rigore) contro Stromberg e compagni, giá nostro incubo nelle qualificazioni per gli Europei 1984. Gli azzurri si consolarono battendo pochi giorni dopo in amichevole l'Argentina Campione del Mondo per 3 a 1 (Maradona riuscí a segnare anche allora, ma il migliore in campo fu Gianluca Vialli). La stagione 1986-87, appena terminata, metteva in luce vari giocatori del Napoli campione d'Italia, come Carnevale, Giordano, Bagni, Garella, Ferrara, ma anche il capocannoniere Pietro Paolo Virdis, il primo Roberto Baggio ed i soliti Altobelli e Baresi. Vicini colse solo in parte questi segnali perché aveva un'idea abbastanza chiara della sua rosa basata sull'impianto della Under 21 e delle gerarchie in campo, anche se a volte sembrava preferire Tricella a Baresi come libero.
L'Italia al San Paolo nel Novembre 1987 per la partita decisiva contro la Svezia. Peccato che il sito della FIGC non abbia un archivio multi-mediale delle partite della nazionale. Ringraziamo Wikipedia ed il sito 1910.com per foto e video.
A settembre 1987, l'Italia tornó in campo per un amichevole e vinse con la Jugoslavia di Stojkovic per 1 a 0 (il solito Altobelli). Ad ottobre 1987 ripresero le partite di qualificazione e l'Italia pareggió 0 a 0 in Svizzera (si vide in campo anche Ciro Ferrara), mentre a Novembre 1987, l'Italia colse una vittoria decisiva per 2 a 1 contro la Svezia (ricordo ancora la bellissima doppietta di Vialli) al San Paolo di Napoli (con 4 giocatori partenopei in campo). L'Italia coronó il suo percorso di qualificazione con una netta vittoria per 3 a 0 sul Portogallo a San Siro nel Dicembre 1987. Con la qualificazione in tasca, il percorso di avvicinamento agli Europei nel 1988 fu attraverso varie amichevoli: con l'URSS a Febbraio (vittoria per 4 a 1), la Jugolslavia a Marzo (1 a 1), Lussemburgo ad Aprile (vittoria per 3 a 0), Galles a Giugno (sconfitta per 1 a 0, rete di Rush). In queste occasioni Vicini continúo con gli stessi giocatori, facendo esperimenti con Rizzitelli, Maldini e Fusi, mentre viene completamente ignorato Pietro Vierchowod. L'Italia finirá il girone di qualificazione come prima davanti a Svezia (10 punti), Portogallo (8 punti), Svizzera (7 punti) e Malta (2 punti). Vediamo ora le vincitrici negli altri gironi.
Guardando agli altri gruppi, la sorpresa piú grossa fu la mancata qualificazione dei campioni in carica della Francia (che, a pochi mesi dalle semifinali di Messico 1986, poteva ancora schierare Platini, Tigana, Amoros, Fernandez, a cui aveva aggiunto pure Jean Pierre Papin). Fecero scalpore anche le mancate qualificazioni della Romania di George Hagi, della Jugoslavia e del Belgio di Enzo Scifo, che schierava anche Nico Claesen, capocannoniere delle qualificazioni.
I due gironi all'Italiana da 4 squadre ciascuno (stessa formula del 1984) vedono, da una parte, i padroni di casa della Germania contro Italia, Spagna e Danimarca e, dall'altra, Unione Sovietica, Olanda, Irlanda ed Inghilterra. Vicini convocó i giocatori che gli avevano portato la qualificazione, ovvero il blocco dell'Under 21 con l'aggiunta di giocatori esperti come Franco Baresi, Bergomi, Ancelotti, De Agostini, Tacconi e Altobelli, capitano della squadra). Quello era stato l'anno dello scudetto del Milan di Sacchi con giocatori come Baresi, Tassotti, Maldini, Ancelotti, Donadoni, Virdis ed Evani in grande evidenza. Oltre ai soliti Vialli e Mancini, anche Roberto Baggio fece una stagione con lampi di grande classe. Rimase a casa, cosí come Virdis (questo fu un cruccio per me perché secondo me in quel periodo era molto piú in forma di Altobelli). Era comunque una squadra molto ben assortita, con una difesa fortissima e che poteva permettersi di schierare insieme la fantasia di Donadoni, Giannini e Mancini, stelle della squadra insieme a Vialli.
Ecco la lista dei convocati. Tricella, Dossena Cabrini e Bagni, che aveano giocato durante le qualificazioni, rimasero fuori. Solo 6 dei convocati erano presenti anche ai Mondiali 1986.
Vediamo un po' chi sono i nomi principali delle altre squadre in campo.
- Germania: i tedeschi, finalisti a Messico 1986 e ancora allenati da Beckenbauer, erano in favoriti e potevano schierare nomi come Brehme, Kohler, Littbarski, Matthaus (il capitano), Voller, Thon, Berthold e Klinsmann.
- Spagna: gli spagnoli, finalisti all'Euro 1984 e allenati da Miguel Munoz (allenatore vincitore di tantissimi trofei con il Real Madrid), non erano ancora lo squadrone che conosciamo da 15 anni, peró potevano schierare campioni come Butragueno, Bakero, Begiristain, Michel, Gallego, Gordillo, Sanchis, Salinas, Camacho e Zubizarreta.
- Danimarca: i danesi venivano da ottime figure ad Euro 1984 e Messico 1986. Era una squadra solida, capitanata da Morten Olsen e con giocatori come Soren Lerby, Elkjaer-Larsen, Jesper Olsen, Klaus Bergreen, la stella Michael Laudrup ed il giovane Flemming Povlsen.
- Inghilterra: gli inglesi, allenati da Bobby Robson, arrivavano dalle delusioni di Messico 1986 ed erano in fase di transizione. Potevano comunque contare su Peter Shilton, Bryan Robson, Peter Beardsley, Chriss Waddle, Steve McMahon, Glenn Hoddle, Mark Hateley e la stella Gary Lineker.
- Irlanda: forse la squadra meno quotata ra le partecipanti, ma comunque con giocatori di esperienza nel campionato inglese, come Ronnie Whelan, Paul McGrath, Ray Houghton e Tony Cascarino. Saranno la sorpresa della competizione.
- Olanda: c'era grande curiositá per questa squadra, allenata da Rinus Michels, che poteva sfruttare giocatori che si erano messi in luce con PSV (Van Breukelen, Ronald Koeman, Vanenburg, Wim Kieft) o all'estero (Erwin Koeman, Rijkaard, Gullit). Van Basten partiva dalla panchina dato il lungo infortunio da cui tornava. - URSS: la squadra di Valeri Lobanovsky si appoggiava sul blocco della Dinamo Kiev e schierava protagonisti di Messico 1986, come Rinat Dasayev e Igor Belanov. All'europeo si metteranno in luce anche Kuznetsov, Zavarov, Protasov e Mikhailichenko.

Nel Gruppo A, l'Italia ebbe subito il battesimo del fuoco affrontando i padroni di casa della Germania Ovest a Dusseldorf. Vicini schieró: Zenga; Bergomi (capitano), Baresi, Ferri e Maldini; Donadoni, Ancelotti, Giannini, De Napoli, Mancini e Vialli. L'Italia partí molto bene ed ebbe un ottima occasione con Vialli. La Germania rispose con Klinsmann e poi con Matthaus. Fu peró Roberto Mancini (forse il culmine della sua carriera azzurra) dopo un ottimo pressing di Donadoni. Il vantaggio duró poco perché la Germania pareggió su punizione con Andreas Breheme (punizione di seconda in area per rilancio ritardato di Zenga, si vede una barriera piazzata male). L'Italia avrá un'altra occasione con Maldini ma il risultato non cambierá. Nell'altra partita del gruppo, molto bella, la Spagna aveva battuto la Danimarca 3 a 2.
La seconda partita dell'Italia, contro la Spagna a Francoforte, era quindi giá decisiva. Vicini schieró la stessa formazione (anche stavolta De Agostini ed Altobelli entrarono nel secondo tempo). Fu una partita molto dura ed equilibrata con l'Italia a condurre la Spagna a ripartire. Nel primo tempo, Giannini sfioró un goal stupendo, mentre nel secondo Butragueno mancó un goal clamoroso, poi imitato da Mancini. Dopo altre belle occasioni con Vialli e Bakero, Vialli segnó un bellissimo goal su velo di Altobelli. Finí 1 a 0 e fu un successo meritato per l'Italia che giocó con fantasia e personalitá. Nell'altra partita del gruppo, la Germania vinse 2 a 0 con la Danimarca, con reti di Klinsmann e Thon ed eliminó i danesi dalla competizione.
Nell'ultima partita del gruppo, l'Italia poteva permettersi di pareggiare contro la Danimarca, giá eliminata. A Colonia, Vicini schieró la stessa squadra e gli azzurri segnarono il 2 a 0 finale con in neo-entrati Altobelli e De Agostini. Nel frattempo, la Germania liquidó la Spagna per 2 a 0 con doppietta di Voeller e, per la differenza reti di un goal, passó per prima nel Gruppo A.
Nel Gruppo B, la prima giornata diede subito due sorprese: l'Inghilterra perse per 1 a 0 contro l'Irlanda, mentre l'Olanda perse 1 a 0 con l'Unione Sovietica. Il secondo turno metteva giá di fronte Inghilterra e Olanda in uno scontro decisivo. L'Inghilterra colpí due pali nel primo tempo, ma poi Marco Van Basten, partito in panchina nella prima partita, si prese la scena con una tripletta (bellissimo il primo goal). Fini 3 a 1 mentre l'Irlanda sorprese ancora tutti fermando l'URSS sul 1 a 1 con una bellissima rete di Whelan. Nell'ultimo turno del girone, il disastro dell'Inghilterra fu sancito dalla terza sconfitta (3 a 1 contro l'Unione Sovietica), mentre l'Olanda batté l'Irlanda 1 a 0 con rete di Kieft nel finale. L'URSS passó come prima e l'Olanda come seconda. L'Irlanda andó a casa dopo un ottimo Europeo.
Il colpo di testa di Giannini nel primo tempo fu forse l'occasione migliore che avemmo nella partita.
Nella prima semifinale, contro l'URSS, l'Italia di Vicini scese in campo con la stessa formazione di sempre (anche stavolta Vicini inserí De Agostini e Altobelli a partita iniziata, non provó mai nessuno degli altri convocati). L'Italia era molto ottimista ma fallí tre occasioni con Vialli e Giannini. Ad inizio secondo tempo, la Russia piazzó un uno-due con Litovchenko e Protassov nello spazio di due minuti. L'Italia tentó ancora di recuperare con Vialli ma la partita finí 2 a 0. Ricordo molto bene la delusione (certo all'epoca l'Europeo era meno sentito perché era ancora un torneo con poche squadre) che mi rimase. Fu come se non fossimo scesi in campo con la giusta grinta e concentrazione. Secondo me poi Vicini fu scarsamente elastico nel non far girare di piú i suoi giocatori (poi forse lo fece troppo ad Italia '90).
Con l'Italia fuori, la seconda semifinale fu per me la vera finale dell'Europeo: Germania contro Olanda. Fu una partita dura ed intensa con le squadre che non si risparmiarono colpi (come rivedremo anche ad Italia 1990). La Germania passó in vantaggio con un rigore di Matthaus nel secondo tempo. Van Basten diede vita ad un bellissimo duello con Jurgen Kholer. Prima si guadagnó un rigore (non c'era per me), trasformato da Ronald Koeman, poi segnó il goal del 2 a 1 con una rete secondo me tra le piú belle di sempre tra le sue.
Van Basten fu la stella del torneo, ma Gullit era il capitano della squadra, vero leader in campo
Alla finale io ovviamente tifavo Olanda, un po' perché l'Unione Sovietica ci aveva buttato fuori, un po' perché l'Olanda metteva in campo Gullit e Van Basten del Milan (Rijkaard arrivó quell'estate). L'Olanda vinse per 2 a 0 con reti proprio di Gullit e Van Basten (Van Breukelen paró un rigore tirato fortissimo dal Belanov). Il goal di Van Basten é un gioiello balistico che é rimasto nella storia del calcio come uno dei goal piú belli di sempre. Fu una vittoria molto bella per l'Olanda, che per anni visse di rendita per quella vittoria e venne data per favorita a mondiali ed europei senza peró mai riuscire a ripetere quel successo. Van Basten, capocannoniere del torneo con 5 reti si avvierá a vincere il primo di tre palloni d'oro. Ora qualche foto.
Gullit che solleva la coppa
Il momento in cui Van Basten scocca il suo incredibile tiroChiudiamo ricordando che nel 1988 si giocó anche la Coppa d'Africa, in Marocco (vinse il Camerun di Roger Milla sulla Nigeria) mentre nel 1987, l'Uruguay di Francescoli, Perdomo e Ruben Sonsa vinse la Copa America, giocata in Argentina, battendo il Cile (Argentina e Colombia furono eliminate in semifinale).
Fonti Utilizzate (per informazioni e snip):
- ilpallonenellarete.wordpress.com
- calciopro.com
- Wikipedia
- Transfermarkt.it
- storiedicalcio.altervista.org
- uefa.com
- passionemaglie.it
- Pinterest.it
- ilnobilecalcio.it
- Italia1910.com
- Solocalcio.com
- Fifa.com
- storiefuorigioco.altervista.org
- gameofgoals.it
- panorama.it
- ilbazardelcalcio.it
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